giovedì 14 dicembre 2023

Recensione serie "Il Commissario Ricciardi", Maurizio De Giovanni

 


Autore: Maurizio De Giovanni

Titolo:Carminito

Serie: Il Commissario Ricciardi #13

Prezzo: 13,30   e-book 9,99

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Serie Il Commissario Ricciardi:

0,5)L’omicidio Carosino: le prime indagini del Commissario Ricciardi

1)Il senso del dolore

2)La condanna del sangue

3)Il posto di ognuno

4)Il giorno dei morti

5)Per mano mia

6)Vipera

6,5)Febbre (racconto presente nella raccolta "Giochi criminali")

7)In fondo al tuo cuore

8)Anime di vetro

8,5)Una domenica con il Commissario Ricciardi

9)Serenata senza nome

10)Rondini d'inverno

11)Il purgatorio dell'angelo

12)Il pianto dell'alba

13)Caminito

14)Soledad

“Aprile che dà speranze, aprile che ne toglie, aprile che sussurra parole terribili, con il tono della poesia”

Trama

Cinque anni possono cambiare un mondo. Una vita, tante vite. Il grande ritorno del commissario Ricciardi. È il 1939, sono trascorsi cinque anni da quando l’esistenza di Ricciardi è stata improvvisamente sconvolta. E ora il vento d’odio che soffia sull’Europa rischia di spazzare via l’idea stessa di civiltà. Sull’orlo dell’abisso, l’unico punto fermo è il delitto. Fra i cespugli di un boschetto vengono ritrovati i cadaveri di due giovani, stavano facendo l’amore e qualcuno li ha brutalmente uccisi. Le ragioni dell’omicidio appaiono subito oscure; dietro il crimine si affaccia il fantasma della politica. Con l’aiuto del fidato Maione – in ansia per una questione di famiglia – Ricciardi dovrà a un tempo risolvere il caso e proteggere un caro amico che per amore della libertà rischia grosso. Intanto la figlia Marta cresce: ormai, per il commissario, è giunto il momento di scoprire se ha ereditato la sua dannazione, quella di vedere e sentire i morti.


“Aprile piovoso, aprile freddo. Aprile che sembra l’autunno. Aprile dall’altra parte del mondo”.
Un’altra storia, laggiù, dov’è nata un secolo fa una struggente melodia, “Caminito”.

Recensione

Il titolo di questo 13° volume, originale e simbolico, rimanda al celebre tango struggente di Gabino Coria Penaloza  e  Juan de Dios Filiberto e al nuovo cammino intrapreso dal Commissario Ricciardi dopo la morte dell’adorata moglie Enrica e la nascita della piccola Marta che forse ha ereditato la dannazione di vedere e sentire i morti. 

Il sottotitolo vede protagonista aprile, il mese della primavera, delle ciliegie, dei fiori e della frutta nuova, il mese che rimescola il sangue agli amanti, il mese con la faccia da schiaffi di uno scugnizzo  bello e sporco.

È il 1939 e il vento dell’odio si sta facendo strada in tutta Europa. In Italia le campagne in Albania ed in Africa orientale si consolidano, si stringe con la Germania il Patto d’acciaio dopo aver promulgato l’anno precedente le leggi razziali.  

Fra i cespugli di un boschetto il maestro elementare Girolamo Caputo scopre i corpi senza vita di due giovani, sorpresi mentre facevano l’amore.

Da subito le ragioni del duplice omicidio appaiono oscure e legate al mondo della politica perché il giovane assassinato, l’ufficiale di marina Paolo Parodi , raccoglieva i messaggi dei confinati quando la sua nave faceva scalo alle isole Pontine e li recapitava alle famiglie.

L’ombra della polizia segreta del regime sovrasta l’intera vicenda e coinvolge numerosi personaggi dal dottor Bruno Modo al vicequestore Angelo Garzo senza contare quello che avviene in un locale di Buenos Aires, dall’altra parte del mondo, dove una bellissima donna di nome Laura che ha abbandonato l’Italia, si sforza di cantare Caminito con tutto il dolore che ha nel cuore.

Con l’aiuto del fedele Brigadiere Maione, in affanno per una questione familiare alla quale soltanto l’abilità di Bambinella potrà porre rimedio ,il Commissario Ricciardi risolve il caso.  

Maurizio de Giovanni ci ha abituati ad una prosa intensa e scorrevole dove le descrizioni dei personaggi emergono nei dialoghi serrati, pronti per una sceneggiatura. 

Il lettore si sorprende ad intuire i pensieri e le azioni dei protagonisti perché come non mai Caminito è un romanzo corale ben orchestrato.

Le vicende del tenebroso e malinconico Commissario Ricciardi si sposano alla perfezione con le altre narrate in una trama affascinante e dalle conseguenze imprevedibili.

Ciascun personaggio entra in scena al momento opportuno con una precisione temporale da orologio svizzero e la soluzione della vicenda iniziale e quelle falsamente ritenute di contorno ammaliano il lettore che vorrebbe tuffarsi da subito in altre avventure.

I libri di de Giovanni infatti  non sono fatti per stare in bella mostra nelle librerie  né a rimanere tanti giorni sui comodini o sulle poltrone dei nostri salotti. Il Brigadiere Maione e sua moglie Lucia, Bambinella, Nelide, il Commissario,  la piccola Marta ,il signor Colombo, sono orami vecchi e cari amici di famiglia che entrano nelle nostre case senza chiedere permesso e se lo chiedono lo fanno per una questione di rispetto e mai di confidenza.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


"Ogni uomo è in potere dei suoi fantasmi fino al rintoccare dell’ora in cui la sua umanità si desta." William Blake

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