mercoledì 31 maggio 2023

Recensione "La Regina Carlotta", Julia Quinn & Shonda Rhimes

 


Autrici: Julia Quinn & Shonda Rhimes

Titolo: La Regina Carlotta

Prezzo: 20,90  e-book 11,99

Link d'acquisto: QUI


Caro Lettore, il periodo più freddo dell’anno è diventato ancora più inclemente per la triste notizia della morte della Principessa Reale. La nipote del nostro caro re Giorgio III e della regina Carlotta è morta di parto insieme al figlioletto. E se i nostri cuori piangono la perdita della Principessa Reale, le nostre menti si affliggono ancora di più per il futuro della monarchia. Perché ora la Corona è in uno stato di crisi. Una crisi che possiamo solo immaginare quanto infastidisca la regina Carlotta, famosa per il pugno di ferro con cui ha combinato gli incontri nell’alta società e governato il mercato matrimoniale. Noi e tutta l’Inghilterra possiamo solo auspicare che la regina Carlotta rivolga finalmente le sue energie da mediatrice alla propria famiglia. Dopotutto Sua Maestà ha tredici figli e nessun erede reale da alcuno di loro. Quanto meno non legittimo. Sorge spontanea la domanda: le abilità della regina di combinare un buon matrimonio sono solo chiacchiere? Da “Le cronache mondane di Lady Whistledown” 10 novembre 1817


Trama

Nel 1761, in una soleggiata giornata di settembre, un re e una principessa si incontrano per la prima volta e si sposano nel giro di poche ore. Tedesca, Carlotta di Meclemburgo-Strelitz è bella, testarda e molto intelligente... non proprio le caratteristiche che la Corte britannica cercava per la sposa del giovane re Giorgio III. Ma il suo ardore e la sua indipendenza sono invece esattamente ciò di cui lui ha bisogno, perché Giorgio ha dei segreti... segreti che possono scuotere le fondamenta stesse della monarchia. Nel suo nuovo ruolo, Carlotta deve imparare a destreggiarsi nell'intricata politica di Corte e, nello stesso tempo, proteggere il suo cuore, perché si sta innamorando del re, anche se lui la respinge. Soprattutto deve imparare a governare e a capire che le è stato dato il potere di cambiare la società. Deve combattere, per se stessa, per suo marito e per tutti i sudditi che guardano a lei per avere guida e protezione. Perché non sarà mai più solo Carlotta. È chiamata a compiere il suo destino... come regina.


Lottie. Lottie. Il più semplice di tutti, ma non era per questo che le piaceva. Di rado i suoi gusti prediligevano la semplicità, dopotutto. Le piacevano parrucche alte e abiti sontuosi ed era abbastanza sicura che nessuno dei suoi parenti apprezzasse con il suo stesso entusiasmo le complessità della musica o dell’arte. Non era una creatura semplice. Niente affatto. Ma le piaceva farsi chiamare Lottie. Le piaceva perché era un nome che usavano in pochi. Dovevi conoscerla per chiamarla Lottie. Dovevi sapere, per esempio, che il suo dessert preferito in primavera era la torta con lamponi e albicocche e in inverno lo strudel di mele, ma in realtà amava tutta la frutta e i dolci, e qualunque dolce a base di frutta era in assoluto il suo prediletto. Le persone che la chiamavano Lottie sapevano anche che da piccola le piaceva nuotare nel lago vicino alla sua casa (quando faceva abbastanza caldo, ma capitava di rado). Sapevano anche che, quando sua madre le aveva proibito tale pratica (affermando che era troppo cresciuta per una frivolezza del genere), Carlotta si era rifiutata di rivolgerle la parola per tre settimane. La pace era stata ristabilita solo una volta che aveva redatto un documento legale di sorprendente accuratezza in cui delineava diritti e responsabilità di tutte le parti in causa


Recensione

Se avete visto la serie su Netflix (QUI la recensione), bene o male sapete già cosa vi aspetta, ecco perché lo definisco il copione della serie. Io da brava stupida mi aspettavo qualcosa in più, mi aspettavo di avere notizie di Reynolds durante la vita adulta di Re Giorgio e Carlotta, invece no.

Serie tv paro paro... Oh, capisco che sia stato fatto uscire dopo la serie eh, ma almeno metti qualche dettaglio in più, non tutto uguale! Ormai è andata...

Quindi: il libro inizia con una Carlotta alquanto stizzita per un matrimonio combinato non voluto, che poi, come previsto, tenta di scappare dal muro, ma non lo fa; sposa Giorgio e il resto si sa (sopratutto se avete visto la serie).

Sinceramente non so cos'altro scrivere, perché  quello che penso già l'ho scritto nella recensione della serie. E' inutile che mi dilunghi su qualcosa che, come già detto, è il copione di una serie tv. 
E la domanda del secolo rimane: dove cazzo è finito Reynolds???


La mia valutazione



Alla prossima

Luce <3


«Salve, milady.» Carlotta fece quasi un salto. Non si era accorta di non essere sola in giardino. Un giovanotto – più grande di lei, ma ancora giovane – era uscito da una porta che lei non aveva neppure visto. Lo scrutò brevemente e liquidò all’istante l’idea che lavorasse per il palazzo e fosse stato mandato per riportarla nella cappella. Si capiva che era uno degli invitati al matrimonio; il suo completo grigio argento era troppo elegante e ben fatto per essere altrimenti. Non portava la parrucca sui capelli scuri, scelta che Carlotta approvava. Aveva anche sopracciglia molto scure e sarebbe sembrato ridicolo con una di quelle astruserie bianche e cotonate sulla testa. In altre circostanze – in qualsiasi altra circostanza –, Carlotta avrebbe giudicato piacevole il suo viso. Ma non oggi. Non aveva tempo per certe frivolezze. «Vi serve un aiuto di qualche genere?» le chiese. Lei gli rivolse un sorriso tirato. «Sto benissimo, grazie.»

Era ovviamente un commiato, invece lui rimase dov’era a osservarla con espressione piuttosto imperscrutabile. Non ostile, solo, ecco, non decifrabile. Con una mano gli indicò la cappella. «Potete tornare dentro e aspettare con gli altri curiosi.» «Lo farò» disse. «Ma prima vorrei farvi una domanda. Che cosa state facendo?» «Niente» si affrettò a rispondere Carlotta. «State chiaramente facendo qualcosa» insistette lui, in maniera molto affabile, a essere sinceri. Lei si appoggiò la mano su un fianco e agitò l’altra in un arco che non indicava assolutamente niente. «Non è vero.» Lui sembrava divertito e addirittura un po’ presuntuoso. «Invece sì.» «Non è vero» insisté lei. «Invece sì.» Himmel, che seccatore. «Se proprio volete saperlo, sto cercando di capire quale sia il modo migliore per arrampicarmi sul muro del giardino.» «Arrampicarvi…» Guardò il muro, poi tornò a guardare lei. «E come mai?» Carlotta era così esasperata che avrebbe voluto urlare. Il suo unico desiderio era scappare e un perfetto sconosciuto non la smetteva di farle domande. Come se non bastasse, doveva condurre quella conversazione in inglese, che era una lingua spaventosa. Così primitiva. In tedesco poteva unire le parole a formarne di nuove, deliziosamente lunghe e descrittive. Invece di dire “voglio saltare al di là del muro per sfuggire alle nozze”, avrebbe potuto descrivere la situazione con una sola espressione: “saltodelmuroprenozze”. Un tedesco avrebbe capito perfettamente cosa intendeva. Gli inglesi? Bah. «Vi prego, lasciatemi in pace» disse allo sconosciuto. «Devo proprio andare.»

«Ma perché?» insistette lui. «Perché penso che possa essere una bestia» sbottò lei. Questo catturò la sua attenzione. Le sue sopracciglia – quelle incantevoli sopracciglia scure che sarebbero state tanto ridicole sotto una parrucca – schizzarono verso l’alto. «Una bestia.» «O un troll.» Lui sbatté le palpebre un paio di volte. «Di chi stiamo parlando, esattamente?» «Che sfacciataggine. Non vi riguarda.» E poi, siccome stava diventando chiaramente pazza, finì per dirgli tutta la verità. «Del re» rivelò disperata. «Parlo del re.» «Capisco.» L’espressione di lui si fece pensierosa. Aveva una bella faccia, pensò Carlotta con un brivido. Al contrario del re, che le veniva tenuto nascosto. «Nessuno vuole parlarmi di lui» proseguì. «Nessuno. Deve essere per forza una bestia. Oppure un troll.» «Capisco.» Carlotta riportò la propria attenzione al muro davanti a lei. «Vedete, se mi aggrappassi qui…» «In questo punto?» Lui si spostò.

«Sì.» Carlotta lo osservò con rinnovato interesse. Aveva proprio una

bella figura, atletica e muscolosa sotto i vestiti. Lei aveva molti fratelli e

sapeva che i sarti utilizzavano un gran numero di stratagemmi per far

apparire gli uomini più forti e virili. Era anche in grado di riconoscere tali

trucchetti ed era chiaro che il sarto dello sconosciuto non ne aveva usato

nessuno.

Era decisamente abbastanza forte da risultare utile.

Gli sorrise civettuola. «Magari potreste aiutarmi ad arrampicarmi?»

«Sì, certamente» rispose, tutto amabilità e cortesia. «Però vorrei farvi

una domanda. Non vi piacciono le bestie o i troll?»

Lei lo guardò. Stava perdendo tempo. Tempo che lei di sicuro non aveva.

«A nessuno piacciono le bestie o i troll.»

Il giovanotto però non aveva ancora finito con le domande. «Il suo

aspetto è davvero tanto importante?»

«Non è il suo aspetto a importarmi» replicò Carlotta alzando la voce.

«Quello che non mi piace è non sapere. Ho chiesto a tutti di parlarmi di lui.

Non solo del suo aspetto. Anche di come è. E nessuno vuole dirmi niente.»

«Questo è proprio un problema» mormorò lui.

«Venite qui» gli disse facendogli cenno di avvicinarsi. «Basta che mi

teniate. Con un aiuto credo di riuscire a scavalcare il muro.»

«Volete che vi sollevi oltre il muro per scappare.»

Mein Gott, se era lento. «È quello che ho detto, sì.» Lui si guardò alle spalle, verso la cappella. «La gente si accorgerà della vostra assenza, no?» «Ci penserò in un secondo momento. Ora, se non vi dispiace, avrei bisogno di un aiutino.» Agitò la mano spazientita. «Forza, sbrigatevi.» Lui invece si limitò a incrociare le braccia. «Non ho nessuna intenzione di aiutarvi.» Adesso sì che era irritata. Finora era stato così cortese e ciarliero, dando l’impressione di essere un gentiluomo, invece le stava solo facendo perdere tempo. «Sono una fanciulla in difficoltà» sbottò. «Vi rifiutate di aiutare una fanciulla in difficoltà?» «Mi rifiuto di farlo se la fanciulla in difficoltà vuole scavalcare un muro per non dovermi sposare.»
















martedì 30 maggio 2023

[Review Party] Recensione "L'angelo caduto", Cristiano Pedrini

 Buongiorno, oggi partecipo al review party del nuovo romanzo di Cristiano Pedrini



Autore: Cristiano Pedrini
Genere: Romance MM
Formato cartaceo 14x21
Formato ebook: epub/mobi e pdf
Pagine 254
Pubblicato con Youcanprint
ISBN: Prossimamente
Prezzo di copertina:
Ebook € 3,99 Cartaceo: € 18,00

Link d'acquisto: QUI


«Ora l’angelo caduto mostra tutta la sua debolezza, ed è proprio in questo momento che la sua vera natura prende il sopravvento. Per pochi istanti si trasforma nell’essere perfetto, orgoglio e debolezza in lui si fondono per mostrare la vera essenza dell’uomo.»


Trama

Neal Russell, ispettore della polizia di York, ha dovuto reinventarsi la vita. Dal giorno in cui venne ferito in servizio, le sue giornate trascorrono nel timore di non essere più all’altezza dei propri compiti. Egli percepisce la propria inadeguatezza nel continuare a vestire l’uniforme, nonostante il trasferimento ad un altro incarico e la fiducia che Helen O’Brian, suo diretto superiore, continua a riporre in lui.

La morte di un importante membro del Consiglio Comunale della città e l’incarico di garantire la

protezione ad un possibile testimone, travolgono la routine di Neal che si trova costretto a convivere con una persona che sa indossare, abilmente, mille maschere diverse pur di apparire l’essere perfetto e

desiderato che molti bramano di incontrare. Dietro al soprannome di “angelo caduto”, si cela un ragazzo disinibito che porta con sé l’eleganza insita nel suo nome, ma James vede in Neal solo un'altra anima da mettere a nudo, da asservire ai suoi desideri. Tuttavia, se il suo presente appare saldo, il futuro potrebbe riservare una sorte che lo accomunerà ad un nome dimenticato di un lontano passato. Per James la memoria potrebbe essere l’unica via di fuga dal tragico epilogo che si profila all’orizzonte?

«Ora l’angelo caduto mostra tutta la sua debolezza, ed è proprio in questo momento che la sua vera natura prende il sopravvento. Per pochi istanti si trasforma nell’essere perfetto, orgoglio e debolezza in lui si fondono per mostrare la vera essenza dell’uomo.»


«L’angelo caduto…» annuì sollevando lo sguardo verso di lui. «Sicuramente è molto appariscente e fa colpo sulle persone che si lasciano condizionare dalle parole, ma Neal non è uno di loro.»

«Lo scopriremo presto. Attenderò di sapere se il tuo pupillo sarà davvero capace di assumersi una simile responsabilità.»



Recensione

Ormai credo sia piuttosto palese che adoro ogni libro di Cristiano. "L'angelo caduto" è la sua ultima (per ora) fatica e anche sta volta ha fatto centro. I protagonisti sono Neal, commissario di polizia e James, colui che viene definito "L'Angelo caduto" per ragioni che, purtroppo per voi, non vi spiegherò.

Neal si ritrova a dover proteggere James, perché pare che qualcuno l'abbia preso di mira; tra una pagina e l'altra scopriamo che qualcuno legato a James viene ucciso, a seguire viene ucciso qualcun altro, probabilmente per lo stesso motivo e quindi ci ritroviamo di fronte a una storia giallo-amorosa.

Le indagini portano a delle svolte sorprendenti e l'epilogo è semplicemente perfetto.

Se avete amato altri libri di Cristiano Pedrini, questo non sarà da meno.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


«Da quanto fai… insomma, sei in attività come…»

«Come escort? Da quattro anni, più o meno» rispose il giovane notando l’espressione imbarazzata di Neal. «Questo non era scritto nei vostri rapporti?»

«… effettivamente no, e perché hai deciso di…»

«Ti prego, ora non calarti nella parte del bravo ragazzo che vuole redimermi, non credo che tu sia venuto qui per questo, e poi io non ho nulla di cui pentirmi.»


Qui sotto trovate i nomi dei blog partecipanti all'rp




lunedì 29 maggio 2023

Segnalazione "L'angelo caduto", Cristiano Pedrini

Buongiorno, oggi vi segnalo il nuovo romanzo di Cristiano Pedrini


 

Autore: Cristiano Pedrini
Genere: Romance MM
Formato cartaceo 14x21
Formato ebook: epub/mobi e pdf
Pagine 254
Pubblicato con Youcanprint
ISBN: Prossimamente
Prezzo di copertina:
Ebook € 3,99 Cartaceo: € 18,00


Trama


Neal Russell, ispettore della polizia di York, ha dovuto reinventarsi la vita. Dal giorno in cui venne ferito in servizio, le sue giornate trascorrono nel timore di non essere più all’altezza dei propri compiti. Egli percepisce la propria inadeguatezza nel continuare a vestire l’uniforme, nonostante il trasferimento ad un altro incarico e la fiducia che Helen O’Brian, suo diretto superiore, continua a riporre in lui.

La morte di un importante membro del Consiglio Comunale della città e l’incarico di garantire la

protezione ad un possibile testimone, travolgono la routine di Neal che si trova costretto a convivere con una persona che sa indossare, abilmente, mille maschere diverse pur di apparire l’essere perfetto e

desiderato che molti bramano di incontrare. Dietro al soprannome di “angelo caduto”, si cela un ragazzo disinibito che porta con sé l’eleganza insita nel suo nome, ma James vede in Neal solo un'altra anima da mettere a nudo, da asservire ai suoi desideri. Tuttavia, se il suo presente appare saldo, il futuro potrebbe riservare una sorte che lo accomunerà ad un nome dimenticato di un lontano passato. Per James la memoria potrebbe essere l’unica via di fuga dal tragico epilogo che si profila all’orizzonte?

«Ora l’angelo caduto mostra tutta la sua debolezza, ed è proprio in questo momento che la sua vera natura prende il sopravvento. Per pochi istanti si trasforma nell’essere perfetto, orgoglio e debolezza in lui si fondono per mostrare la vera essenza dell’uomo.»


Parte dei proventi di questo libro saranno devoluti alla Colonia felina del Cimitero Monumentale

Milano e del Castello Sforzesco, curata da alcune volontarie, che si adoperano da tempo per curare

e sfamare i gatti che vivono in questi spazi. 

www.facebook.com/coloniamonumentalemilano


Estratto dal Capitolo Secondo


La mente di Neal continuava a indugiare sul rapporto che aveva letto e riletto più volte,

cercando di farsi un’idea della persona che avrebbe incontrato di lì a poco. Curiosamente quel suo

appellativo, dai contorni così intriganti si frapponeva al suo vero nome, James, classico e solenne,

come lo era la costruzione che aveva visto stagliarsi all’orizzonte. Castle Howard era una delle

residenze di campagna più importanti del Paese, sorgeva a una ventina di chilometri a nord di

York, era tra le più grandi dell’Inghilterra, costruita tra il 1699 e il 1712 dal terzo conte di Carlisle.

Anche se i suoi interni erano davvero sontuosi, agli occhi di Neal era la tenuta che lo circondava ad

aver attirato maggiormente la sua attenzione. Vi aveva scorto numerosi monumenti, e prima di

mettervi piede aveva letto alcune informazioni sul web, scoprendo che la proprietà comprendeva

anche diversi villaggi.

Ormai attendeva pazientemente da venti minuti nell’imponente atrio della residenza, ritrovandosi

a osservare le alte colonne che sorreggevano la grande cupola.

Gli affreschi, racchiusi in elaborate cornici di marmo ritraevano figure mitologiche stagliate su un

cielo terso, illuminate dalle ampie finestre che si aprivano sulla parte superiore.

«Scommetto che Lord Gray ama fare il grandioso imponendo queste sfibranti attese» si

lamentò Neal cingendo le braccia dietro le spalle, voltandosi verso alcuni busti di marmo. Quei

volti sembravano tutti accigliati e forse, guardando quell’austero ambiente, ne avevano ben

motivo.

«Percival ha molti difetti, e uno dei più discutibili è quello di proteggere eccessivamente la

mia privacy, e la sua, ovviamente...» La voce che provenne dalle sue spalle era calma e pacata, ma

suscitò lo stesso un senso di apprensione. Si girò lentamente, ritrovandosi davanti a quello stesso

volto che si era ritrovato a osservare più volte mentre rileggeva il rapporto consegnatole da Helen.

Nonostante le poche informazioni, più si ritrovava a fissare quella fotografia, più si accorgeva di

quanto quell’appellativo fosse quanto mai azzeccato. La sua bellezza era indiscutibile e quegli

occhi bruni erano capaci di vincere ogni resistenza, mostrando un perfetto equilibrio tra dolcezza

e impertinenza.

«Immagino che tu sappia chi io sia» osservò il ragazzo, «mi spiace che tu abbia fatto questo

viaggio per nulla.»

«Veramente, speravo che mi concedessi almeno qualche minuto...» commentò Neal,

seguendone con lo sguardo i movimenti. Lo vide guardarsi attorno, incrociando le braccia al petto.

«Stai perdendo il tuo tempo» gli disse, oltrepassandolo.

«Può darsi James, ma io comunque vengo pagato lo stesso, nonostante il risultato» sorrise

Neal seguendolo.

«Beh, anche io» annuì il ragazzo aprendo il pesante portone dell’ingresso. «Io vado a fare il

mio quotidiano jogging, se riesci a starmi dietro.»

Neal alzò lo sguardo al cielo, ma non aveva scelta. Si era immaginato di poter parlargli seduto

davanti a una buona tazza di tè e non certo di inseguirlo per tutta la tenuta. Lo seguì, uscendo

dalla residenza, accompagnandolo lungo un sentiero che saliva verso la collina.

«Io mi chiamo Neal Russell...» gli disse, allentandosi il nodo della cravatta.


«Molto lieto, beh, tu sai già chi sono» replicò James senza neppure voltarsi, continuando a

correre.

«Sì, ma visto che siamo in argomento, ho letto del tuo soprannome, è molto particolare.»

«Vorrei prendermi il merito, ma non sono stato io io a sceglierlo. Fu il mio primo cliente... era

un professore di arte.»

«Ah, io... sì capisco...» indugiò Neal.

domenica 28 maggio 2023

Vivere non è un gioco da ragazzi - serie tv (recensione)

 Buongiorno, oggi vi parlo di una nuova serie tv rai


Titolo: Vivere non è un gioco da ragazzi

Paese: Italia

Anno: 2023-in produzione

Genere: Commedia

Stagioni: 1

Episodi: 6

Durata: 50 min (episodio)

Lingua originale: italiano



Informazioni

Vivere non è un gioco da ragazzi è una serie televisiva italiana trasmessa in prima serata su Rai 1 in tre puntate dal 15 al 23 maggio 2023. È diretta da Rolando Ravello, è prodotta da Rai Fiction e Picomedia e si basa sul romanzo Il giro della verità di Fabio Bonifacci. 



Trama

La trama di Vivere Non è un Gioco da Ragazzi si riallaccia quasi in tutto al contenuto del libro di Bonifacci. La serie racconta la tragica vicenda di Lele, che a soli 17 anni si ritrova al centro di un evento più grande di lui.

Lele è cresciuto in periferia, ma attratto dalla scrittura s’iscrive a un liceo classico del centro di Bologna. Per attirare l’attenzione di Serena, la ragazza che gli piace, Lele si è lasciato coinvolgere in un gruppo di amici che assumono ecstasy. L’ha provata e ha assecondato la curiosità di un altro amico, Mirco, facendone assumere una pastiglia anche a lui. Mirco però viene ritrovato senza vita, e per Lele è l’inizio di un incubo che lo conduce in Questura. A cercare di capire quale sia il reale coinvolgimento di Lele nella vicenda ci sarà il commissario Eugenio Saguatti.

Lele è un ragazzo perbene, che ha sempre rispettato le regole e non ha mai avuto colpi di testa. Ha messo a frutto la passione per la scrittura iscrivendosi al liceo classico, non è mai contravvenuto agli ordini della famiglia. Ma con la morte di Mirco la sua vita cambia, e sarà costretto a portare con sé i segni di quella ferita difficile da medicare.

La trama di Vivere Non è un Gioco da Ragazzi, però, non s’impernia solo su questo tragico fatto. Lele è anche depositario di un segreto che non riesce a confessare. E a proposito di segreti, non è solo lui ad averne. Gli amici, i loro genitori… tutti sembrano custodire verità su cui si dovrà far luce, risalendo così a quella che più conta.

Insomma, un po’ dramma adolescenziale un po’ giallo, Vivere Non è un Gioco da Ragazzi si preannuncia denso di sentimenti e di sorprese.




Recensione

Lele, bravo ragazzo di umili origini, ha 18 anni e frequenta il liceo con i figli dell’élite bolognese. Quando si innamora di Serena, bellissima, intelligente e perfetta reginetta della scuola, tutta la sua vita subisce uno scossone: invitato una sera in discoteca da Serena e dal suo gruppo di amici, Lele per fare colpo su di lei prende una pasticca di Mdma. Risucchiato nel mondo delle discoteche e della droga, Lele rimane però presto senza soldi e, per continuare a frequentare Serena, si ritrova a comprare le pasticche nel suo quartiere per poi rivenderle in discoteca al doppio del prezzo.

Una sera vende una pasticca al suo amico Mirco, che viene trovato morto il giorno dopo proprio a causa della droga. Per Lele, pieno di sensi di colpa perché convinto di essere l’assassino di Mirco, inizia un calvario che stravolge il rapporto col suo migliore amico Pigi, con Serena e con i genitori. Anche il resto del gruppo, legato da un patto di omertà volto a custodire il segreto sull’uso di droghe, vive una profonda crisi che porta ciascun membro a fare i conti con la verità e con i propri fantasmi interiori.


Vivere non è un gioco da ragazzi affronta il tema genitori/figli sotto diversi punti di vista: ci sono genitori troppo presi dalla carriera, altri costretti a gestire problemi di salute più grandi di loro, altri ancora con crisi coniugali profonde. Si parla di crisi economica e famiglie in difficoltà, di incomunicabilità e di una distanza generazionale che talvolta diventa troppo grande da colmare. Di fondo, tuttavia, fa sempre capolino l’affetto incondizionato che i genitori nutrono per i propri figli, nonostante non sempre siano capaci di dimostrarlo.

In questi buchi si insinua il problema della droga e della dipendenza, capace di distruggere anche le personalità più forti. Quella che viene dipinta è una fetta della “società bene” di Bologna, fatta di scuole rinomate e serate in discoteca in cui ballare purtroppo è l’ultima delle priorità. I giovani hanno l’occasione di esprimersi e di parlare in prima persona, mostrando le loro debolezze ma anche la loro solidità di fronte ad un mondo – quello degli adulti – che non sempre riesce ad accoglierli. La visione offerta dalla serie tv è certamente parziale, ma non per questo priva di un suo valore.


Vivere non è un gioco da ragazzi di certo sfrutta la scia di Mare fuori, con la quale condivide il produttore Roberto Sessa. Gli adulti, messi in secondo piano ma pur sempre coinvolti nella storia attraverso i loro racconti personali e le sfide cui devono far fronte, hanno il volto di Nicole GrimaudoStefano FresiLucia MascinoClaudio BisioStefano Pesce e Fabrizia Sacchi. il loro compito è quello di “pareggiare le quote” per la categoria genitori ma soprattutto quello di tendere una mano ai figli per permettere loro di superare le difficoltà, sentirsi compresi, fare le scelte giuste e, in una parola crescere.

Questa serie ha fatto flop per me, perché troppo banale, speravo qualcosa di meglio se devo essere onesta.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3




sabato 27 maggio 2023

Il Patriarca - serie tv (recensione)

 Buongiorno, oggi vi parlo di una serie tv in onda su canale 5 dal 14/4 al 19/5.




Titolo: Il Patriarca

Paese: Italia

Anno: 2023

Formato: serie tv

Genere: drammatico, thriller, poliziesco

Stagioni: 1

Episodi: 12

Durata: 50 min (episodio)

Lingua originale: italiano


Informazioni

Il patriarca è una serie televisiva drammatica italiana trasmessa in  prima serata su Canale 5 dal 14 aprile al 19 maggio 2023. È diretta da Claudio Amendola, scritta da Mizio CurcioPaolo Marchesini e Sandrone Dazieri prodotta da Camfilm  in collaborazione con TaodueApulia Film Commission e RTI ed ha come protagonista Claudio Amendola. È il remake della serie televisiva spagnola Vivere senza permesso (Vivir sin permiso) del 2018. 




Trama

Nemo Bandera (Amendola) è uno degli uomini d’affari più influenti della Puglia. Il suo patrimonio trae origine da traffici illeciti i cui proventi sono stati investiti nella Deep Sea, la proficua azienda ereditata dal suocero ed usata quale copertura.

Un giorno, improvvisamente, tutte le certezze di Nemo crollano: ha scoperto di essere malato di Alzheimer. Sconvolto dalla notizia, decide però di nascondere la novità mentre sceglie chi erediterà il suo impero. A guidare l’azienda sarà uno dei due figli avuti da sua moglie Serena. Forse Nina, ammaliante e disinibita con una vena artistica, oppure Carlo, più insicuro e tormentato da un passato di tossicodipendenza? Entrambi, però, non si sono mai interessati agli affari del padre.


Ma ad esser profondamente ferito dalla decisione di Nemo è Mario Rizzi, il suo figlioccio, il brillante e spietato avvocato dell’azienda che si aspettava, grazie alla sua abilità e alla fedeltà al patrigno, di essere scelto come erede. D’ora in poi, Mario lavorerà nell’ombra assieme ad Elisa, la sua spregiudicata compagna, contro il suo mentore, pur di raggiungere comunque il suo obiettivo: conquistare la Deep Sea.

Nemo ha anche un’altra figlia, Lara, frutto della sua relazione con Ada, il suo primo, vero, grande amore. Crescendo, Nemo ha poi scelto Serena e suo il denaro invece di restare con Lara e sua madre: questo la sua prima figlia non l’ha mai dimenticato. Riuscirà Nemo a farsi perdonare da Lara? E potrà mai esser lei, così simile in alcuni tratti a suo padre, l’erede dell’impero Bandera?


Recensione


Un crime al contrario, in cui più che i poliziotti ad interessare sono i criminali: Canale 5 prova a far svoltare la propria fiction con Il Patriarca, affidandosi a chi, in passato, ha invece raccontato storie di poliziotti disposti a tutto per amore di giustizia. Ora le cose sono cambiate, ed il pubblico vuole storie più audaci.

La Taodue ha prodotto una storia ben lontana dai polizieschi a cui siamo abituati. Ne Il Patriarca protagonista non è il classico personaggio buono, ma un vero e proprio villain.

Questa serie ha come forza le aspettative che si capovolgono, ed il risultato è un curioso prodotto per Canale 5 e Mediaset Infinity. Sempre, però, affidandosi a volti che sono una garanzia del genere, come -in questo caso- Claudio Amendola.

Va ammesso che fa un po’ strano vedere un attore a cui la tv ha affidato ruoli paterni, che garantivano sicurezza e stabilità, vestire ora i panni di un imprenditore che maschera i suoi affari con l’azienda ereditata dal suocero, che non si fa scrupoli ad uccidere un uomo e che è convinto di poter mettere tutti ai suoi piedi aprendo il portafogli.


Il Patriarca ti aggancia, anche se non nell'immediato: gli snodi della trama, quelli che tengono lo spettatore lontano dal telecomando, non arrivano subito. All’inizio, alcuni momenti-spiegone necessari per mettere le carte in tavola rischiano di dare l’impressione sbagliata di una serie che, invece, diventa godibile quando è lo stesso protagonista Nemo ad entrare in azione, smettendo di parlare e basta ma sporcandosi lui stesso le mani.


Si genera così quel gioco a scoprire se sarà scoperto oppure no di cui scrivevamo poco fa: un gioco a cui la fiction generalista non è abituata, avendo sempre dato per scontata la prospettiva del personaggio buono come quella principale.




La mia valutazione



Allla prossima

Luce <3




venerdì 26 maggio 2023

Cover reveal "Sogno proibito", Giulia Isoardi

Buongiorno, oggi partecipo al cover reveal del romanzo "Sogno proibito" di Giulia Isoardi, autrice esordiente



TITOLO: Sogno Proibito
AUTRICE: Giulia Isoardi
GENERE: New Adult
AUTOCONCLUSIVO: Sì
DISPONIBILE SU: Amazon
EDITORE: Self-Publishing
FORMATI &amp; PREZZI: E-book €1,99 e Cartaceo €12,00

Sinossi
Emily Walker trascorre la sua infanzia con Noah, il figlio di una coppia di Nativi
d’America che lavora nel ranch di proprietà di suo padre. Quando una circostanza
legata alle tradizioni della tribù dei Cheyenne li porterà a doversi dividere con
grande sofferenza di entrambi, Emily e Noah sono appena adolescenti; tuttavia,
una volta diventati adulti, il destino li farà ricongiungere.
Emily, figlia unica di un proprietario terriero rimasto vedovo, non può deludere il
padre; Piccolo Lupo, Cheyenne legato alle tradizioni, non può impegnarsi con una
donna che non appartiene alla sua tribù.
Nel momento in cui l’affetto che li legava da bambini diventerà qualcosa di
inaspettato e travolgente, Emily e Piccolo Lupo dovranno vivere il loro amore
gestendo le diversità culturali e affrontando i timori delle rispettive famiglie di
origine.

Estratto
“Lei è Kaya e questo è Honiahaka. Sono della tribù dei Cheyenne e Honiahaka vuol
dire Piccolo Lupo.”
L’atteggiamento di Honiahaka intimoriva Emily facendole scorrere dei brividi lungo
la schiena.
Il nome Piccolo Lupo non si addiceva al suo fisico possente e alla sua aria ostile:
era alto più di un metro e ottantacinque, aveva spalle enormi, muscoli ovunque e la
parte sinistra della faccia dipinta di rosso, con una striscia nera sotto l’occhio. Forse
con il viso ripulito sarebbe stato bello, ma il resto non suggeriva nulla di
amichevole.
Lo sguardo era serio, sembrava arrabbiato. La fissava con quegli occhi scuri quasi
sfacciati e le braccia incrociate facevano risaltare ulteriormente i muscoli…

Biografia autrice
Nata in Piemonte nel 1969, Giulia Isoardi vive attualmente in Toscana. Dopo aver
conseguito un diploma professionale e aver lavorato come dipendente, decide di
mettersi in proprio e aprire un negozio di estetica.
Da sempre appassionata lettrice di romanzi d’amore, durante la pandemia,
dovendo affrontare un periodo di chiusura forzata della propria attività, le viene
l’idea di impiegare il tempo libero per dare sfogo alla creatività e alla fantasia.
Instancabile creatrice di trame, diventa un’irrefrenabile scrittrice di Romance che
poi condivide su Wattpad. Nel 2019, scrive i suoi primi romanzi, uno dei quali,
“Dannatamente Sexy”, ottiene nel giro di breve tempo migliaia di visualizzazioni.
Per il suo quarto romanzo decide di affrontare un’ambientazione a lei molto cara e che l’appassiona sin da quando era una bambina: il mondo degli Indiani Nativi d’America. Nasce così nel 2020 “Sogno Proibito” che sarà il suo primo romanzo ad essere autopubblicato nel 2023. Oggi è tornata a svolgere il lavoro di estetista, ma continua a scrivere incessantemente, anche in collaborazione con la sua cara
amica Azzulea conosciuta su Wattpad.

Contatti-pagine autrice
Per scoprire tutti i suoi romanzi, potete seguirla su:
Wattpad: @GiuliaIso28 - @Women-of-letters
Instagram: @giuliaiso28
Facebook: GiulyIso Wattpad
TikTok: giulyiso28

Recensioni

Chi volesse recensire il romanzo in anteprima deve autorizzare la nostra email sul
proprio dispositivo kindle: Leggendoconvaleeraffa@gmail.com
e comunicare il proprio indirizzo kindle sul quale vuole che inviamo il romanzo (Già
disponibile).
Non vincoliamo, qualora ci fossero problemi basterà comunicarcelo, ma
solitamente per la recensione diamo un mese di tempo dalla ricezione del file, che
chiediamo gentilmente di rispettare.
La recensione potrà essere pubblicata dalla data di uscita del romanzo.
IMPORTANTE: NO SPOILER.
Inoltre chiediamo di pubblicare la recensione su Amazon, oltre che sui propri social,
per le autrici è un grande aiuto.
Per qualsiasi ulteriore informazione non esitate a contattarci.
♥GRAZIE DI CUORE PER LA COLLABORAZIONE♥

Leggendo con Vale e Raffa


giovedì 25 maggio 2023

Recensione serie "Flesh and Fire", Jennifer Armentrout

 


Autrice: Jennifer Armentrout

Titolo: A Shadow in the Ember Un'ombra tra le braci

Serie: Flesh and Fire #1

Prezzo:

Link d'acquisto: QUI


Serie Blood and Ash:

1)Sangue e cenere

1,5) La perla rossa

2)Regno di carne e fuoco

3)La Corona di Ossa

1)A  Shadow in the ember Un'ombra tra le braci (Flesh and Fire #1)

4)The War of Two Queens

2)A Light in the Flame (Flesh and Fire #2)

5) A Soul of  Ash and Blood

3)A Fire in the Flesh (Flesh and Fire #3)

5,5)Visions of Flesh and Blood

4)Born of Blood and Ash (Flesh and Fire #4)

6)The primal of Blood and Bone

7)Untitled


"Il mio cuore perse un battito. Stavo fissando il Primordiale della Morte. E per la prima volta in vita mia provavo autentico terrore. Lui non aveva ragione di sospettare che io fossi qualcosa di diverso da quello che sembravo. Non poteva sapere che, nei due secoli che aveva dovuto attendere per la mia nascita, avevamo scoperto come uccidere un Primordiale. L’amore.


Quello era il loro punto debole.


Fallo innamorare.


Diventa la sua debolezza.


E poi annientalo.


E questo era il mio destino."


Trama

UN’OMBRA FRA LE BRACI,


UNA LUCE NELLA FIAMMA,


CHE DIVERRÀ UN FUOCO NELLA CARNE.


"Il mio cuore perse un battito. Stavo fissando il Primordiale della Morte. E per la prima volta in vita mia provavo autentico terrore. Lui non aveva ragione di sospettare che io fossi qualcosa di diverso da quello che sembravo. Non poteva sapere che, nei due secoli che aveva dovuto attendere per la mia nascita, avevamo scoperto come uccidere un Primordiale. L’amore.


Quello era il loro punto debole.


Fallo innamorare.


Diventa la sua debolezza.


E poi annientalo.


E questo era il mio destino."


Scelta ancor prima di nascere per salvare il suo popolo, Seraphena Mierel sa di non avere alcun controllo sulla propria vita. E ora deve lasciarsi tutto alle spalle e diventare la consorte del Primordiale della Morte.


Il suo vero destino è il segreto più gelosamente custodito di tutta Lasania: lei, in realtà, non è la Vergine promessa dai Fati, ma un’assassina con una missione da compiere. Deve far innamorare il Primordiale della Morte, diventare il suo punto debole, e poi… eliminarlo. Ed è una missione che non ammette il fallimento, perché condannerebbe l’intero Regno di Lasania alla rovina.


Sera ha sempre avuto ben chiaro ciò che l’aspetta, ciò che è. Prescelta. Moglie. Assassina. Arma… Un’ombra appena abbozzata ma grondante di sangue. Un mostro. Fino a lui. Perché le parole inaspettate del suo consorte all’improvviso scacciano le tenebre che Sera porta nel cuore, e il suo tocco seducente accende in lei una passione che mai avrebbe sognato di sperimentare.


Ma Sera non ha scelta, non l’ha mai avuta. Perché è stata toccata per sempre dalla Vita e dalla Morte.


«Oggi non ci deluderai, Sera.» La voce uscì da un punto nascosto tra le

ombre della camera. «Non deluderai Lasania.»

«No.» Strinsi le mani per arrestare il loro tremito incessante e inspirai a

fondo. Trattenni il fiato e fissai il mio riflesso nello specchio appeso alla

parete. Non avevo motivo di essere così nervosa. Esalai lentamente. «Non

vi deluderò.»


Recensione

Buongiorno, oggi vi parlo del primo volume della serie prequel di "Blood and Ash", che va rigorosamente letta dopo "La Corona di Ossa".

A fine lettura posso affermare che: la Armentrout è parecchio furba, ha creato una nuova serie che promette davvero grandi emozioni e nuove rivelazioni, sbagliare non è nel suo arsenale, inoltre, da qui in poi ho la sensazione (confermata dall'autrice stessa) che le due saghe (Flesh and Fire e Blood and Ash) si incastreranno davvero molto, soprattutto perché con queste nuove rivelazioni, il finale di "La Corona di Ossa" acquista finalmente senso. Ogni cosa ha una spiegazione e la voglia di sapere non si limita a Poppy e Casteel ma anche a Nyktos e Seraphena.
La creazione di un mondo immaginario è quello in cui la Armentrout ci ha già trasportato, ma allo stesso tempo vediamo location diverse. Entriamo nel regno di Nyktos, nelle Terre d’Ombra, conosciamo i Primordiali, gli Dei e i Draken.
La storia è narrata dal punto di vista femminile, quindi dalla parte di Seraphena, l’unica discendente di Mierel, è nata principessa ma la sua esistenza è stata tenuta nascosta per tutta la sua vita perché destinata a diventare la Consorte del Primordiale della Morte in seguito ad un patto. È stata cresciuta come la Vergine, ma addestrata a diventare un’assassina per portare a termine uno scopo ben preciso per salvare Lavania dalla Putrefazione: far innamorare di se il Primordiale della Morte per poi ucciderlo. 
Sera è una ragazza forte, coraggiosa, sfacciata e avventata, che però si è sempre sentita sola e sacrificabile.
Ha molti aspetti in comune con Poppy, ma allo stesso tempo è anche moralmente diversa. Se avete un debole per le eroine che non hanno paura di sporcarsi le mani e sanno essere davvero spietate con chi se lo merita, apprezzerete particolarmente alcuni tratti di Sera. 
Nyktos è un personaggio nominato davvero tante volte in La Corona di Ossa, dove lo incontriamo anche per la prima volta verso la fine, ed è lì che scopriamo chi è destinato a diventare nonché che Poppy è sua nipote. 
Niktos si è rivelato un Primordiale della Morte inaspettato: è sexy, gentile, premuroso, molto attento e benvoluto dalla gente che vive nel suo regno. 
Anche Sera se ne accorge in fretta, il che la porta ad avere dubbi e a chiedersi se il suo scopo sia veramente giusto.
Ovviamente Nyktos è anche un potente Primordiale, e con i suoi nemici e/o con chi vuol far del male alla sua gente è spietato e letale. 

Ho amato tutte le interazioni tra Sera e Nyktos fin dal primo incontro, le loro frecciatine iniziali e la tensione sessuale che cresce di pari passo con lo scorrere delle pagine. Bruciano lentamente, ma fanno scintille! (E mi ricordano Poppy e Casteel agli inizi, diciamolo pure!)

Mi sono piaciuti molto anche diversi personaggi secondari, in particolare Nektas, il Draken protettore e molto amico di Nyktos e i baby Draken Jadis e Reaver. E si, è lo stesso Reaver che ha un rapporto conflittuale con Kieran alla fine di La Corona di Ossa, che in questo romanzo è un cucciolo, di là è belle che adulto.

La seconda parte del volume è quella più ricca di drammi, sentimenti contrastanti e rivelazioni. Anche il rapporto tra Nyktos e Sera viene messo a dura prova e io non vedo l'ora di scoprire come si evolveranno le cose tra loro due nel libro successivo, anche se ci sarà da attendere un po'  visto che prima deve uscire "La guerra delle due regine", che sicuramente saranno Poppy e Seraphena.

La penna della Armentrout è riconoscibile, lo stile è lo stesso di Sangue e Cenere, quindi se vi siete appassionati a quella serie, sono convinta che potreste innamorarvi come me anche di questa parte antecedente della storia. 
Non so quanto dovrò aspettare per "La guerra delle due regine", ma ho già l'ansia, ve lo dico!


La mia valutazione

Alla prossima
Luce <3


«Non credo tu abbia ricevuto da lui la stessa promessa.» Il velo non mi

impedì di vedere il suo sorrisetto malevolo. Mi sentivo il suo sguardo

addosso in maniera quasi fisica. «Lo sai quel che si dice di lui… che non

esistono raffigurazioni del suo aspetto, né dipinte né scolpite.» La sua voce

si abbassò e si riempì di finta empatia. «Dicono sia un mostro. Che abbia la

pelle squamosa proprio come le bestie che gli fanno la guardia. Che abbia

zanne al posto dei denti. Sicuramente l’idea di quel che dovrai fare con lui ti

terrorizza.»

Non potevo sapere se il Primordiale della Morte avesse o no le squame,

ma sia gli dei sia i Primordiali avevano lunghi canini appuntiti. Zanne in

grado di penetrare la carne.

«Che ne pensi? Secondo te un bacio di sangue ti procurerà davvero un

enorme piacere, come sostengono alcuni?» La voce ora era piena di

scherno. «Oppure quando quelle zanne affonderanno nella tua pelle intatta,

il dolore sarà straziante?» La voce cambiò ancora, facendosi più densa. «Mi

sembra più probabile la seconda.»