domenica 30 novembre 2025

Recensione serie "Le indagini di Cormoran Strike", Robert Galbraith

Autore: Robert Galbraith

Titolo: L'uomo marchiato

Serie: Le indagini di Cormoran Strike #8

Prezzo:  26,90  e-book 14,99

Link d'acquisto: QUI


Serie "Le indagini di Cormoran Strike:

1)Il richiamo del cuculo

2)Il baco da seta

3)La via del male

4)Bianco letale

5)Sangue inquieto

6)Un cuore nero inchiostro

7)Sepolcro in agguato

8)L'uomo marchiato

9)?

10)?


Vedendo che, borbottando fra sé, Decima apriva e chiudeva credenze come nello sforzo

di ricordarsi dov’erano le cose e non riusciva a preparare il caffè, Strike cambiò di nuovo

opinione su di lei. C’erano tre tipi di persone che era particolarmente bravo a identificare

quasi a prima vista: i bugiardi, i drogati e i malati di mente. Aveva la sensazione che

Decima Mullins appartenesse alla terza categoria e questo, pur spiegando la sua

trasandatezza, non lo incoraggiava certo ad accettare il caso.


Trama

Una nuova indagine che inchioda il lettore alla pagina.
Che cosa riserva il futuro a Robin e Strike?

Un cadavere mutilato e con un marchio sulla schiena viene ritrovato nel caveau di un negozio di argenteria. All’inizio la polizia crede che si tratti di un rapinatore già noto ai loro archivi, ma non tutti concordano con questa teoria. Fra loro c’è Decima Mullins, che chiede l’aiuto dell’ormai celebre investigatore privato Cormoran Strike: è certa che il corpo nel caveau fosse quello del suo fidanzato, padre del suo bambino appena nato e scomparso all’improvviso in seguito a circostanze misteriose.
Più Strike e la sua socia Robin Ellacott approfondiscono il caso, più l’indagine si rivela intricata. Il negozio di argenteria non è un negozio qualsiasi, si trova accanto alla Freemasons’ Hall ed è specializzato in manufatti massonici. Oltre al rapinatore e al fidanzato di Decima, diventa subito chiaro che ci sono molti altri uomini scomparsi che potrebbero corrispondere al profilo del corpo ritrovato nel caveau.
Ma c’è un altro caso irrisolto e imprevedibile che rischia di diventare pericoloso per Strike: il suo rapporto con Robin, sempre più legata al suo fidanzato, il detective Ryan Murphy. L’impulso di dirle la verità e confessarle i propri sentimenti sta diventando più forte che mai...
Un nuovo thriller avvincente e meravigliosamente complesso che porta la storia di Strike e Robin a un altro livello, L’uomo marchiato è una lettura imperdibile per tutti i lettori di questa serie unica.


«Vorrei che lei scoprisse l’identità di un corpo» rispose la donna, scoccandogli

un’occhiata da cui trapelava un misto di cautela e sfida.

«Un corpo?» ripeté Strike.

«Sì. Avrà probabilmente letto sul giornale di quell’uomo che hanno trovato nel caveau

di un negozio di argenti, in giugno».

Cinque mesi prima, Strike era stato completamente assorbito da un caso difficile su cui

aveva indagato l’agenzia e non aveva avuto il tempo di pensare a molto altro, ma si

ricordava di quella notizia di cronaca, su cui per un breve periodo i media avevano battuto

la grancassa.

«Bene, se è il cadavere a cui sto pensando io» disse (ma quel ‘se’ era improprio, perché

quanti uomini venivano trovati morti ogni mese nella camera blindata di un negozio di

argenti, a Londra?), «la polizia lo ha identificato quasi subito».

«No, non è vero» si oppose Decima con un tono che non ammetteva repliche.

«Credevo» (ma avrebbe voluto dire «mi ricordo benissimo») «fosse un ladro già

condannato in passato per rapina».

«No, non era quel ladro lì» scosse la testa Decima. «Non lo era affatto».

«Sono sicurissimo di averlo letto da qualche parte» ribatté Strike, tirando fuori di tasca

il cellulare.


Recensione

Ebbene sì, Cormoran e Robin sono tornati! E io sono qui a parlarvi di questa nuova indagine; adoro Robert Galbraith/J.K. Rowling e seguo la serie di Cormoran Strike dalla prima uscita. Conosco bene la profondità psicologica che l’autrice sa dare ai protagonisti, la sua abilità nel costruire indagini complesse e ambienti vivi e credibili. Anche in questo nuovo volume ritroviamo tutti questi elementi: atmosfera cupa, personaggi multiformi, dinamiche umane credibili e una trama che tocca temi sociali rilevanti.

Detto questo, L’Uomo Marchiato mi è sembrato meno equilibrato dei precedenti. La costruzione dell’indagine è interessante e ricca di dettagli, ma la mole di informazioni — tra trauma, passato dei personaggi, sottotrame e un cast ampio — rende la lettura più impegnativa del solito. In alcuni punti si avverte un ritmo più lento, quasi dispersivo, specie se confrontato con i capitoli più riusciti della serie 
La forza del romanzo resta il duo protagonista: Strike e Robin continuano a essere profondi, imperfetti e umanissimi, e le loro dinamiche affettive e professionali danno spessore anche alle scene meno movimentate. Inoltre, l’ambientazione londinese è, come sempre, resa in modo magistrale.
Nel complesso, un libro che offre molto a chi già ama la serie, ma che richiede attenzione e pazienza: non è il volume ideale per chi cerca un thriller immediato, lineare o “da ombrellone”. Una buona lettura, ma non ai livelli più alti dell'autrice.


La mia valutazione



Alla prossima

Luce <3


Il pomeriggio prima, mentre attraversava l’atrio di Victoria Station inseguendo una

delle persone da sorvegliare, aveva provato lo stesso dolore che se le avessero conficcato

un coltello incandescente nel basso addome, a destra. Le avevano ceduto le ginocchia e le

erano venuti conati di vomito. Due signore di mezz’età erano accorse in suo aiuto e,

mormorando spaventate che doveva essere appendice perforata, avevano chiamato un

membro del personale della stazione. Subito Robin era stata trasportata in barella fuori

della stazione e caricata sull’ambulanza. Si ricordava solo vagamente le facce dei

paramedici, gli altri dolori lancinanti che aveva avuto e i sobbalzi della barella mentre la

conducevano all’ospedale. Ricordava solo vagamente anche il freddo gel e la sonda

ecografica sull’addome, poi il viso protetto dalla mascherina dell’anestesista. Il ricordo

chiaro lo aveva avuto solo in seguito, quando si era svegliata e le avevano detto che a

causa di una gravidanza ectopica aveva riportato la rottura di una tuba di Falloppio.

sabato 29 novembre 2025

Recensione "Legati: il coraggio di scegliersi", Penelope White


Autrice: Penelope White
Titolo: Legati
Prezzo: e-book 2,99
Link d'acquisto: QUI


«Perché è vero, io non sono Paul e non lo sarò mai. Ed è proprio per questo che sei arrabbiata.» Lo guardo senza capire, così continua. «Perché, per la prima volta dopo tanto tempo, ti senti legata a un uomo che non è lui.»


Trama
Ogni persona fa i conti con il proprio passato.
Ambra convive con l’ombra di quello che è stato l’uomo più importante della sua vita.
Liam con il peso delle proprie scelte.

Per 
Ambra il futuro sembra già scritto: il piccolo Paul da crescere, il suo lavoro di broker e quel gruppo di amici che negli anni ha cominciato a chiamare “famiglia”.
Per 
Liam l’unica famiglia è Noel, il fratello più piccolo di cui si prende cura per cercare di espiare gli errori della sua vita passata.

Quando i due si incontrano per la prima volta, le ombre del passato oscurano il presente.

Nascono nuovi piaceri e si riaprono vecchie ferite tra le stanze del 
Dirty Rose.

Ambra Liam.
Tanto diversi, quanto simili.

Avranno la forza di lottare per ciò che li rende felici?
Perché, a volte, 
i legami non sono sufficienti se non si ha il coraggio di scegliersi.



«Perché è vero, io non sono Paul e non lo sarò mai. Ed è proprio per questo che sei arrabbiata.» Lo guardo senza capire, così continua. «Perché, per la prima volta dopo tanto tempo, ti senti legata a un uomo che non è lui.»


ATTENZIONE: Questo romanzo è uno degli spin-off della Dilogia "Possession"; se si è intenzionati a leggerla, si consiglia di farlo prima di questo volume. Il volume è comunque stand-alone e autoconclusivo.
ATTENZIONE: Il romanzo contiene scene sessualmente esplicite destinate a un pubblico adulto.


Recensione
Buongiorno; oggi vi parlo del nuovo romanzo di Penelope White, di cui, giusto per vostra informazione, ho letto praticamente tutto.
Un consiglio: leggete la serie dall'inizio, prima di leggere questo, perché pur essendo autoconclusivo, ha dei richiami ai precedenti.
Ambra è sempre stata un personaggio particolare e, ribadisco, se volete capirla, leggete i libri precedenti, POI questo.
Ambra ha un passato difficile, un presente doloroso perché legato a un lutto importante che condiziona le giornate, i pensieri e sostanzialmente, tutta la sua vita. L'incontro con Liam non è una boccata d'aria fresca, ma l'ennesima spada di Damocle che le pende sul collo, perché le viene più facile restare ancorata al passato, piuttosto che andare avanti. E Ambra in fin dei conti si è abituata a una vita così nonostante suo figlio sia l'amore incondizionato e la faccia sentire viva sotto molti aspetti.
Liam è un uomo, non un ragazzino, giovane rispetto a lei, ma ha una storia complessa che lo rende forte e sensibile allo stesso modo. E forse è proprio questo che lo rende perfetto per lei. Però il muro da scavalcare, non per forza da abbattere, è davvero alto e credetemi sarà una sfida che perfino lui, potrebbe trovarsi a dover abbandonare.
È una storia che emotivamente lascia il segno. Fa riflettere su temi importanti e forti, ma soprattutto tiene conto del fatto che Ambra appartiene a un mondo particolare legato al Dirty. Ancora una volta entriamo nel club dei "peccati" rendendoci conto che è una realtà complessa che supera l'atto carnale in sé. Leggere Penelope White non equivale a leggere la James (50 sfumature, per intenderci); no, se leggi Penelope White entri nelle teste dei protagonisti, e si riesce ad identificarsi con qualcosa che per molti, equivale a un mondo di perversioni.
Non voglio svelarvi ancora perché sarebbe un peccato togliervi il gusto di leggere. Ambra è complessa. O la ami o non la sopporti ma la capisci e quindi alla fine poi ti piace. Liam lo adori da subito. Nel mezzo si ritrovano vecchie conoscenze, la storia si accavalla con quella di Perla, e quindi rivivi alcuni attimi di un'altra grande storia d'amore e tutto questo lo fai scorrendo tra le pagine scritte in un modo così forte e delicato da volerne sempre di più.

La mia valutazione

Alla prossima
Luce <3



venerdì 28 novembre 2025

Recensione "Natale al club del libro", Sarah Morgan

 


Autrice: Sarah Morgan

Titolo: Natale al club del libro

Prezzo: 16,00  e-book 6,99

Link d'acquisto: QUI


Trama

Quando Erica, Claudia e Anna, amiche di lunga data che sembrano avere tutto, si presentano per una vacanza del club del libro, ogni cosa cambia. La loro stretta amicizia e l'amore condiviso per i libri le ha portate a superare insieme gli alti e bassi della vita. Hattie si accorge che le amiche hanno un passato emotivamente difficile, ma non sa quanto la sua storia stia per intrecciarsi con la loro. Nell'arco di una settimana, durante il periodo più incantevole dell'anno, queste quattro donne si uniranno per migliorare le rispettive vite e far sì che quello sia l'inizio di un capitolo completamente nuovo.


Recensione

Premessa: di solito non parlo MAI della traduzione di un libro, sta volta vi dico che non posso perché, allerta spoiler.. Sono figlia della traduttrice. Già! Ecco perché ho letto  il romanzo PRIMA che uscisse: il cartaceo in casa mia è già disponibile :P

Passiamo alla recensione, vah. Questo libro ha quattro punti di vista diversi, tutti al femminile; si parte conoscendo la proprietaria della locanda, Hattie, vedova, con  una bambina di cinque anni, che deve gestire tutto da sola, anche se da sola non è, visto che ha la comunità; poi abbiamo Erica, Claudia e Anna, tre donne dalla vita apparentemente perfetta, ma che quando decidono di passare  una settimana alla locanda di Hattie, per parlare del libro che hanno letto, scoprono che le loro vite non sono quello che sembrano. Erica è venuta in quel posto per un motivo preciso, anche se sembra voglia scappare quando deve affrontare tutto; Claudia è uscita da una relazione a pezzi e pensa di aver perso la sua voglia di cucinare, quanto ad Anna, sembra che si sia concentrata troppo su una sola parte di famiglia.

Ed è così che questa vacanza diventa un modo per scavare nelle loro vite e scoprire che forse, prendere tempo per sé stesse, non è poi così male; e questo lo scoprirà anche Hattie, che otterrà l'aiuto giusto proprio da loro tre.

Non dirò altro per non rovinarvi tutto, ma questo è il libro perfetto da leggere sotto le coperte, con una cioccolata calda tra le mani.


La mia valutazione



Alla prossima

Luce <3

giovedì 27 novembre 2025

Petra - serie tv- Sky (recensione)

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di una serie sky, tratta dai romanzi di un'autrice spagnola


Titolo: Petra

Paese: Italia

Anno: 2020-2025

Formato: serie tv

Genere: drammatico, poliziesco

Stagioni: 3

Episodi. 10

Durata: 85 min (episodio)

Lingua originale: italiano


Informazioni

Petra è una serie televisiva italiana, la cui prima stagione è del 2020, diretta da Maria Sole Tognazzi e trasmessa, in contemporanea su Sky Cinema Uno, Sky Atlantic e in streaming su Now, e in seguito replicata in chiaro su TV8.

La serie è ispirata alle indagini di Petra Delicado, personaggio letterario creato dalla scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett. Per il suo stile e le sue caratteristiche, Petra può essere ricondotta entro i canoni del noir mediterraneo.




Trama

Ex avvocata, Petra è un'investigatrice che in ogni episodio mette in scena e allo stesso tempo cerca di smentire alcuni stereotipi sulle donne; il ruolo centrale del mare e dell'ambientazione in una città portuale, che nella serie televisiva non è Barcellona ma Genova. La Superba, afferma in un'intervista l'attrice interprete di Petra Delicato, Paola Cortellesi, rappresenta la città più simile a Barcellona nelle sue mille sfumature, che vanno dalle zone malfamate ai quartieri pieni di bellezza e di cultura.



Recensione

Petra: un nome breve, semplice, conciso, capace di rimanere impresso nella memoria per la sua originalità.

Petra è anche il nome dalla sua protagonista, interpretata da Paola Cortellesi che si riunisce così,  a quasi vent’anni di distanza, con la regista Maria Sole Tognazzi a vent’anni dalla loro precedente esperienza in Passato Prossimo. Se il film del 2003 segnava l’esordio alla regia della più riservata dei fratelli Tognazzi per quanto riguarda il grande schermo, Petra equivale alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa per un’opera destinata alla televisione. Considerando il risultato ottenuto, sembra che Paola Cortellesi rappresenti un talismano porta fortuna per la sua carriera da regista.

Petra - Cinematographe.it

La serie tv punta su colori scuri che valorizzano le atmosfere tipiche del giallo e del noir. Non è uno sguardo al passato, quello di Petra ma, piuttosto, una finestra sul presente: un tempo nel quale la quotidianità viene scandita da tremendi fatti di cronaca che sgomitano per farsi largo sulle prime pagine dei media e che ci ricordano quanto sia difficile non vivere nella paura. Sarà anche la voglia di cambiare, nel suo piccolo, questo mondo a spingere Petra Delicato (Delicado nella versione letteraria) a mollare le certezze della sua precedente vita per ripartire da zero e rimettersi in gioco come donna e come professionista. Era un avvocato di successo, sposata con un uomo carismatico, secondo i canoni classici della società non le mancava niente ma in realtà le mancava tutto, a partire da se stessa.

Sceglie così di immergersi nella realtà poliziesca: anziché difendere gli assassini in tribunale, finisce per smascherarli ed affidarli alla giustizia. Riuscirà a farlo, caso dopo caso, accompagnata dal suo “compare” Antonio Monte (Garzòn Fermìn nei romanzi), interpretato per l’occasione da Andrea Pennacchi: i due all’inizio si annusano, si osservano ma passa poco tempo prima che tra loro inizi a crescere una profonda sintonia, un legame che non è possibile etichettare ma che rappresenta, a tutti gli effetti, il punto di forza dei romanzi di Alicia Giménez Bartlett sui quali la serie tv si basa.



Trascorre poco tempo prima che Petra e Antonio diventino complementari ed essenziali l’una per l’altro perché, effettivamente, c’è fin troppo poco tempo per raccontare l’evoluzione del loro rapporto, così come il lento avanzare delle indagini. Chi ha letto i romanzi, infatti, si renderà presto conto di quanto per ogni singolo romanzo sarebbe stato necessario realizzare un’intera stagione della serie tv. I libri di Alicia Giménez Bartlett sono talmente tanto ricchi di dettagli e aspetti da approfondire da offrire materiale sufficiente per almeno quattro o cinque episodi della durata di un’ora ciascuno. Ciò che vediamo invece nella serie tv sono episodi che concentrano in un’ora e mezza storie da quasi 300 pagine: questo fa sì che in ogni sequenza sul piccolo schermo trovi spazio un colpo di scena, lasciando poca possibilità di immaginazione, di suspense e di stimolazione dell’intuito per tentare di risolvere in anticipo il caso.



La serie tv rimane comunque fedele alla descrizione dei vari personaggi che appaiono tra le pagine dei romanzi e che l’autrice descrive talmente bene da rendere molto semplice alle persone la materializzazione della loro figura nella propria mente. L’esempio più calzante e riuscito è quello di Garzòn Fermìn che nello show di Sky risulta diverso soltanto nel nome, essendo Andrea Pennacchi l’incarnazione perfetta del vice-ispettore immaginario.

Petra - Cinematographe.it

A fare da sfondo alla vita e alle indagini di Petra è Genova che va così a sostituire in maniera più che convincente la Barcellona dei romanzi e diventa a tutti gli effetti la terza protagonista dello show. Scenari di una città portuale che, proprio come Petra, nel corso della sua storia ha dimostrato di sapersi rimboccare le maniche e ricominciare più volte da zero, mostrandosi al resto del mondo ancora più forte e fiera.

Petra viene descritta come una donna indipendente, libera, che sta bene da sola. Viene dunque da chiedersi cosa l’abbia spinta a sposarsi più volte, proprio lei che dice di essersene pentita subito dopo aver pronunciato il fatidico sì. Come si direbbe in certi casi: sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Nonostante la brevità della serie firmata da Maria Sole Tognazzi, nel corso degli episodi assistiamo ad un’evoluzione della protagonista dal punto di vista affettivo: nelle primissime scene del primo episodio conosciamo una Petra asociale, sul piede di guerra con la maggior parte delle persone che incontra ma già nel terzo episodio la troviamo ammorbidita, sia con Monte che con l’uomo che le fa battere il cuore (che sembra tutt’altro che un semplice complice per del sesso occasionale). Ancora una volta, dunque, risulta complicato etichettare l’ispettrice Delicato che risulta essere tutto ed il contrario di tutto ma, molto probabilmente, è proprio questo aspetto a renderla così irresistibile.



A differenza dei romanzi, nei quali trovano ampio spazio i pensieri di Petra (lei dice sempre ciò che pensa ma le cose più divertenti le tiene per sé), nella serie tv si fa più fatica a comprendere fino in fondo cosa passi nella testa della donna rispetto a ciò che le accade intorno e soprattutto all’interno dei dialoghi dentro e al di fuori del Commissariato. In questo caso bisogna ricorrere esclusivamente al talento di Paola Cortellesi che, dopo aver letto i libri, ha saputo rendere suoi questi pensieri e quindi farli emergere attraverso gli sguardi e le risposte taglienti di Petra che proprio non riesce a digerire le domande superflue o le parole dette solo per riempire silenzi troppo difficili (per gli altri) da gestire.

Petra - Cinematographe.it

Petra riesce così a diventare un punto di riferimento per molte donne che nella società odierna, nonostante tutti i passi fatti per raggiungere una determinata emancipazione, ancora faticano ad imporsi e quindi a fronteggiare un’impronta prettamente patriarcale che domina in numerosi ambiti professionali. A partire dall’ex marito che la voleva più defilata, passando per attuali colleghi e superiori che inciampano spesso e volentieri in considerazioni che arrivano a sminuire la sua autorità, Petra sembra essere messa sempre sotto esame e sembra dover dimostrare sempre qualcosa in più. Saprà comunque convincere soprattutto se stessa di poter dettare le regole, cambiare il sistema dall’interno e gestire al meglio la sua nuova vita.

Alla fine di ogni episodio Petra sceglie di inserire in una scatola un oggetto che simboleggia ciascun caso risolto, ma è lei stessa a rappresentare l’intero contenitore, scegliendo di portare con sé le storie che arriva a conoscere e approfondire a 360 gradi, soprattutto i lati più oscuri, e che la fanno sentire ogni volta più libera ed orgogliosa di essere arrivata a fare ciò che la rappresenta al meglio. Quanti di noi possono dire di aver trovato il coraggio necessario per fare altrettanto?

La mia valutazione


Alla prossima
Luce <3



mercoledì 26 novembre 2025

WWW... Wednesday #290

 Il WWW Wednesday, è una rubrica settimanale ideata da MizB (Should be Reading) nata per far sapere a voi lettori le mie letture appena concluse, quelle attuali e le prossime!!


 1. What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?



Ho quasi concluso, ma NON farò la recensione

Sono quasi alla fine; vi farò sapere a tempo debito

 2.What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?


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3. What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?



Appena finisco Harry Potter e la pietra filosofale in inglese su Audible, inizio questo


Concludo "L'uomo marchiato" di Robert Galbraith (ultima indagine di Cormoran e Robin appena uscito) e dopo inizio questo

E questo era il www 290! Voi cosa state leggendo? Cos'avete finito di leggere? Cosa leggerete?