venerdì 28 febbraio 2025

Recensione serie "Costanza Macallè", Alessia Gazzola


 

Autrice: Alessia Gazzola

Titolo: Costanza e buoni propositi

Serie: Costanza Macallè #2

Prezzo: 11.40  e-book 9,99

Link d'acquisto: QUI

Serie Costanza Macallè:

1)Questione di Costanza

2)Costanza e buoni propositi

3)La Costanza è un'eccezione


“Lui è il mio Willoughby. È quello sbagliato.
Peccato la mia vita non sia un libro di Jane Austen e che all’orizzonte per me non si profili nemmeno il colonnello Brandon – che comunque mi ha sempre suscitato una grande antipatia. Ma mi serve davvero un uomo che non amo, giusto per sentirmi parte di una coppia, per smetterla di percepirmi come quella che è sempre sola?
No, io credo di no.”




Trama
Tutto avrebbe pensato, ma non di fare la paleopatologa dopo la laurea in medicina. Non di vivere a Verona, così distante da Messina, la sua casa. Non di avere una figlia piccola a carico, la buffa Flora. Non di rintracciare il padre della suddetta figlia dopo diversi anni, di trovarlo affascinante come quando l’aveva conosciuto e di scoprirlo perfetto con Flora. Non di provare ancora qualcosa per il suddetto padre. Non di poter vantare una discreta collezione di situazioni ed esperienze imbarazzanti. La vita di Costanza Macallè può dirsi, insomma, abbastanza travagliata. Eppure la trentenne dai capelli rossi ribelli e con il cappotto troppo leggero per l’inverno del Nord può contare su pochi ma buonissimi assi nella manica che la aiutano ad affrontare giorno dopo giorno le sfide della vita: i colleghi dell’Istituto di Paleopatologia, la sorella Antonietta, un’innata capacità di rialzarsi a ogni caduta, la consapevolezza di poter contare sulle proprie forze e l’ostinata determinazione di chi sa cavarsela anche con poco. Perché l’importante è avere sempre buoni propositi. La nuova vita che Costanza ha appena iniziato a costruire potrebbe, però, essere sul punto di cambiare un’altra volta. Il lavoro di medico è ancora in cima alla sua lista dei desideri e Marco, il padre di Flora, è ancora in procinto di sposarsi. Costanza dovrà quindi confrontarsi con importanti decisioni da prendere, cuori poco inclini ad ascoltare il cervello e un sito archeologico milanese che porta alla luce un incredibile mistero dal passato medievale della città. E soprattutto con la possibilità che, in fondo, quei buoni propositi siano solo illusioni.


“Forse un po’ io amo Marco.
Oddio, forse più che un po’.
Solo una volta, ha detto. Ci basterà?
Ma se non altro, almeno per oggi, so cosa significa essere io la prima scelta.”


Recensione


Costanza è una giovane donna medico, con una sorella psicologa – che trae dalle vicende talvolta sconclusionate della sorella gran materiale peri suoi studi – e una bambina di pochi anni, Flora, avuta dopo un’avventura a Malta con un giovane ragazzo, Marco Ederly de Verre, il quale decide, dopo essere a venuto a conoscenza della bambina, di riconoscerla. Tuttavia, c’è un matrimonio in arrivo, e non è quello di Costanza. Marco, infatti, ha deciso di sposarsi con la sua fidanzata storica, Federica, con cui stava già ai tempi della notte trascorsa con la nostra protagonista. Cosa accadrà, però, ora che la bambina è entrata nella sua vita, come un uragano d’amore? E cosa succederà ora che un altro personaggio maschile sembra attirare le attenzioni di Costanza?

«Con i giusti passi, a cambiare nome ci si impegnano due minuti. I documenti, le marche da bollo, l’appuntamento all’anagrafe, due firme et voilà. Il nome è parte di noi: questo significa che modificandolo si altera qualcosa anche della nostra essenza? Per fortuna, Flora è troppo piccola per capirlo o per porsi quesiti esistenziali. La parte più difficile è farle capire che adesso il suo cognome non è più Macallè, bensì Erdély de Verre, e soprattutto come si pronuncia – perché naturalmente sono andata a scegliere un tipo con il cognome da aristocratico magiaro caduto in disgrazia.» 

Nel frattempo, la nostra protagonista, sempre al servizio dell’istituto di paleopatologia dell’università di Verona, si trova a indagare su un altro caso, decisamente interessante:

«Macallè, te la vuoi fare una gita a Milano?»

«Ora?»

«Hanno trovato dei resti umani durante degli scavi e hanno chiamato Melchiorre, che non se lo è fatto ripetere due volte. Ha detto che dobbiamo andarci tutti e quattro.» 

Costanza si troverà stavolta ad indagare sul ritrovamento di due donne, Bernarda e Andreola Visconti, vissute, secondo le prime ricostruzioni, tra il Trecento e il Quattrocento. Quello che però non torna è l’esistenza di una leggenda che racconta di una Bernarda sopravvissuta alla morte di stenti che sarebbe stata inflitta alle due ragazze. Sarà davvero così oppure si tratta di un racconto senza fondamento? Starà alla nostra eroina, sempre più appassionata alla professione, scoprirlo.

Come sempre, i libri di Alessia Gazzola catturano il lettore, il quale viene immerso totalmente nella storia, colpito da quell’abilità narrativa che appartiene alla scrittrice. Pagina dopo pagina, ci si chiede cosa accadrà alla protagonista, ai personaggi che le stanno attorno; persino le storie secondarie, come un amore appena abbozzato (seppure apparentemente univoco) tra i due colleghi di Costanza stimola la nostra curiosità.

I personaggi, infatti, sono davvero ben caratterizzati, realistici e anche se siamo solo al secondo libro riusciamo già a osservarli in maniera approfondita, familiare, riuscendo in un certo senso a cogliere anche quelle sfumature di tono o di inflessione che magari in una scena non ci vengono descritte. Ciò grazie all’abilità della Gazzola, che oltre a inventare storie appassionanti e davvero ben strutturate, riesce a inquadrare i personaggi con poche e semplici parole.

Certe caratteristiche de L’Allieva – che diventano a questo punto veri e propri caratteri stilistici – si ritrovano anche qui, come ad esempio la capacità di raccontare due storie in parallelo, intrecciandole l’una all’altra; in tal modo si vengono a creare due piani narrativi, uno dedicato alla vicenda principale e l’altro invece incentrato sulla storia che la protagonista cerca di ricostruire tramite le sue indagini. Questo stratagemma raggiunge il duplice obiettivo di stimolare la curiosità del lettore, poiché le vicende vengono interrotte per poi riprendere qualche pagina dopo, e inoltre di movimentare la narrazione, rendendola meno lineare e prevedibile. Anche in questo caso, quindi, abbiamo un continuo alternarsi dei piani temporali, e la storia di Anna/Bernarda si alterna a quella di Costanza.

D’altronde, ciò è quello che accade con tutti i grandi scrittori di talento: seppure in libri diversi, la loro voce è sempre riconoscibile; apri un loro libro e ti accorgi che quella è la loro firma, inconfondibile. Quella di Alessia Gazzola è una voce che si riconosce immediatamente, e squilla forte e chiara nel panorama editoriale odierno, svettando assieme agli altri nomi della letteratura contemporanea.

Al di là delle ricorrenze stilistiche, tuttavia, va detto che la nostra Costanza è un personaggio con delle peculiarità ben precise e una caratterizzazione molto netta, talvolta assai diversa, rispetto ad Alice Allevi, come ad esempio il suo essere madre oppure la sua capacità di vivere il rapporto con Marco e più in generale l’amore (vedi le sue storie passate).

Per fare un altro esempio ancora, è notevole notare che anche in questo caso la protagonista parta con una condizione leggermente diversa da quella che ci si aspetterebbe (coltello tra i denti e grinta da vendere per entrare tra i primi posti dell’istituto di riferimento), ma, in entrambi i casi, una leggerezza davvero fresca e godibile, nonché un certo grado di talento naturale e di impegno notevole, riescono a cambiare il percorso delle protagoniste. Tuttavia, in questo caso specifico, questo percorso viene totalmente rinnovato poiché in chiusura c’è un bel colpo di scena, che ribalta le carte in tavola.

Sicuramente accadrà anche altro, visto che, successivamente a questo, è previsto anche il libro "La Costanza è un'eccezione, ma di quel romanzo ve ne parlerò a tempo debito.

Alla prossima
Luce <3


La mia valutazione


"Non è la persona giusta, non è il momento o non è proprio il mio destino."

giovedì 27 febbraio 2025

Recensione serie "Costanza Macallè", Alessia Gazzola

 


Autrice: Alessia Gazzola

Titolo: Questione di Costanza

Serie: Costanza Macallè #1

Prezzo: 11.40  e-book 9,99

Link d'acquisto: QUI

Serie Costanza Macallè:

1)Questione di Costanza

2)Costanza e buoni propositi

3)La Costanza è un'eccezione


“Tutti abbiamo desideri. Ma la vita decide sempre alla cazzo di cane e devi fare del tuo meglio per trovare una via di mezzo tra quello che vorresti e quello che puoi fare.”


Trama

"Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere. Eppure, eccomi qua. Com'è potuto succedere, proprio a me? Mi chiamo Costanza Macallè e sull'aereo che mi sta portando dalla Sicilia alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola. Con me c'è l'essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei… Lo so, lo so, ma è una storia complicata. Comunque, ce la posso fare: in fondo, devo resistere soltanto un anno. È questa la durata del contratto con l'istituto di Paleopatologia di Verona, e io - che mi sono specializzata in Anatomia patologica e tutto volevo fare tranne che dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare resti centenari - mi devo adattare, in attesa di trovare il lavoro dei sogni in Inghilterra. Ma, come sempre, la vita ha altri programmi per me. Così, mentre cerco di ambientarmi in questo nebbioso e gelido inverno veronese, devo anche rassegnarmi al fatto che ci sono delle scelte che ho rimandato per troppo tempo. Ed è giunto il momento di farle. In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza… E, me lo dico sempre, è questione di Costanza."


“Verona ha bisogno di un po' di tempo per essere amata, se vieni da fuori. Ma non te ne fa mai pentire.”

Recensione

Questione di Costanza di Alessia Gazzola, primo capitolo di una nuova serie di Narrativa, edito da Longanesi il 21 ottobre scorso. La Gazzola ha all’attivo 8 titoli dedicati alla serie con protagonista Alice Allevi e due romanzi a sé (Lena e la tempesta, uscito con Garzanti e Non è la fine del mondo, con Feltrinelli). Lo scorso 21 luglio l’autrice messinese, medico legale, ha vinto il 67° Premio Bancarella con Il ladro gentiluomo (Longanesi, 2018), che assicura essere l’ultimo della serie.

Converrete con me nel dire che noi lettori abbiamo un grosso, grossissimo problema con i personaggi che ci entrano nel cuore. Finisce sempre che poi facciamo una fatica indicibile a staccare ogni beniamino dalla penna dello scrittore che gli ha dato vita. Con Alice Allevi è stato amore fin dalla prima pagina, l’ho seguita in tutte le sue indagini, fidandomi del suo fiuto più della sua natura maldestra. 

Perché piacciono così tanto i personaggi della Gazzola? Ve lo siete mai chiesti? Beh, per prima cosa sono tutte giovani donne, sui trent’anni, che nell’Italia del precariato lavorativo e sentimentale, lottano seppur maldestre, senza nascondere le fragilità. Ed il focus è proprio l’instabilità di questa generazione, che lotta con una vita incerta dotata di data di scadenza, fluendo in un’altrettanta precarietà affettiva che non permette di programmare alcun futuro.

Ecco la realtà nuda e cruda che ci permette di immedesimarci perfettamente in ognuna di loro, vivendone in maniera piena e reale tutte le emozioni. Come sfondo, una nota di mistero che aggiunge una dimensione romanzesca ad ogni libro e che, lasciatemelo dire, non guasta mai.

Anche questa volta Alessia Gazzola non si smentisce, tornando alle origini con ricerche da compiere e cadaveri da ricomporre. Certo, questi hanno qualche secolo in più rispetto a quelli che si trova ad esaminare Alice Allevi, ma la sostanza è la stessa.

Costanza è una donna con i suoi pregi e i suoi difetti, tanto fragile quanto cinica, un misto sconclusionato di determinazione e incertezza che la mette, il più delle volte, in situazioni difficili e paradossali. Ma dotata anche di un cuore grandissimo e per questo impossibile da non amare. Siciliana d’origine, è costretta a trasferirsi in Veneto per esigenze di lavoro.

Seppur laureata in medicina con tanto di specializzazione, vince un bando all’istituto di Paleopatologia di Verona, ed è così costretta ad abbandonare il sole e il mare per una convivenza forzata con la sorella Antonietta e la nebbia del nord. Certo, tutto ciò non è decisamente la sua aspirazione, da madre single fa i salti mortali per sbarcare il lunario e per questo il suo sogno è quello di andare in Inghilterra: arrivare dall’Italia senza niente, trovare casa, lavoro, amicizie, realizzare il proprio “English dream”.. e poi viene la Brexit che le mette i bastoni tra le ruote, riportandola con i piedi per terra e offrendole solo un piano B di scarso valore.

E ci deve ragionare bene Costanza, ogni cosa che fa porta conseguenze nella vita delle persone che gravitano attorno a lei, perché è tutto fuorché sola: oltre alla sorella, al padre e al fratello Michele, porta infatti con sé un piccolo esserino di quasi 4 anni di nome Flora. E un po’ come tutti i bambini della sua età, è sveglia, solare, impicciona, fa i capricci, non sa minimamente cosa sia l’educazione e, soprattutto, pone delle domande a cui un genitore fa fatica a rispondere.

“Perché tutti i bambini dell’asilo hanno un papà e io no?”
“Perché il tuo papà non sa nemmeno che ci sei”

 Come non amare la piccola Flora che si fa perdonare sempre con un abbraccio di manine cicciotte? Ma Costanza, che si è spesso raccontata bugie per sopravvivere alle difficoltà della vita, ha sempre detto la verità a Flora e come la racconta a lei, la deve raccontare anche al suo papà. Urge una figura maschile di riferimento nella vita della piccola, che iniziando a farsi domande sulla sua famiglia, mette Costanza con le spalle al muro: è giunta l’ora di togliere la testa dalla sabbia e cercare il padre di sua figlia.

Il problema è che di lui, Costanza sa solamente che si chiama Marco, suona divinamente il pianoforte negli aeroporti e ha studiato arte. Quando si dice trovarsi al momento giusto nel posto sbagliato: Flora infatti è figlia di un weekend di passione con Malta sullo sfondo!

Ma quando un investigatore privato riuscirà a rintracciare Marco, Costanza sarà costretta a fare i conti con la realtà, il passato ed una ferita che non si è mai rimarginata.
Marco entra nella vita di Flora e ritorna come un fulmine anche nella vita di Costanza e vi assicuro che ne vedrete delle belle!

Fermi tutti, non penserete mica che la nostra Gazzola si fermi alla vita di Costanza, ma assolutamente no! Con un salto temporale che ci porta nel 1200, attraverso i resti che la nostra paleopatologa deve esaminare, conosciamo Selvaggia di Hohenstaufen. La sua è la storia nella storia che, sebbene inventata, è reale per alcuni spunti, risulta appassionante nella sua brevità (anche se forse troppo ricca di cenni storici). Selvaggia e Costanza non si conosceranno mai, non avranno mai alcun punto in comune, eppure il parallelo tra queste due vite così diverse e lontane, arricchisce il racconto, dando anche un senso alla ricerca lavorativa di Costanza.

Tra colpi da incassare, nuovi strampalati colleghi e intrighi da risolvere, ce la farà la nostra protagonista a terminare l’anno come paleopatologa, per poi dedicarsi alla propria carriera medica? Ma la vera domanda è: riuscirà la nostra eroina a far fronte a tutto? Da un lato la crescita della piccola Flora e la storia con Marco, dall’altro la sorella Antonietta innamorata del loro affittuario, il padre e il fratello Michele lontani in Sicilia, e un lavoro che non sembra ingranare, ma con dei colleghi che sono obbligati a puntare tutto su di lei… proprio lei che sta crescendo, con tutti i dubbi e le difficoltà che concerne il guardarsi realmente dentro, per rielaborare il lutto per la madre che non ha mai davvero superato, e perché solo trovando la verità in se stessa, riuscirà ad affrontare senza maschere il proprio futuro.

Tutti abbiamo desideri. Ma la vita decide sempre alla cazzo di cane e devi fare del tuo meglio per trovare una via di mezzo tra quello che vorresti e quello che puoi fare.

Tanta è la carne al fuoco e forse per questo il finale può risultare un po’ frettoloso, ma speriamo che questo capitolo sia un trampolino di lancio per arrivare al prossimo con un bel botto!

Questione di Costanza è un libro leggero ma riflessivo e scritto in maniera chiara e concisa. La scrittura di Alessia Gazzola è sempre dettagliata e semplice, e colpisce per la sua chiarezza sin dal principio. La quotidianità rappresentata si eleva tramite l’espressività della scrittrice, che infatti permette al lettore di creare, man mano che legge, una visione completa della storia e di entrare nella vita dei protagonisti e di tutti coloro che, seppur rimangono in secondo piano, risultano fondamentali per la conformazione dello scenario.

Non è stato sicuramente facile per Alessia creare una nuova serie di libri con una protagonista diversa da Alice, ma credo proprio che ci sia riuscita alla grande. Purtroppo però verrà penalizzata dal raccontare la quotidianità senza fronzoli, con più realtà e meno licenze letterarie. Siamo talmente abituati ad aspettarci storie che avverano i nostri sogni che non riusciamo più ad apprezzare ciò che accade nella vita di tutti i giorni.

Insomma, mai giudicare dalle apparenze, è sempre meglio farsi un’idea per poi poterne parlare. A questo punto non vi resta che leggere il libro e farmi sapere cosa ne pensate!

Domani avrete la recensione del secondo, perché l'ho già letto; devo iniziare l'ultimo!


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


Non dovremmo mai fare l’errore di dare per scontato che gli altri, messi in identiche circostanze, si comporterebbero come noi. Nel bene e nel male

mercoledì 26 febbraio 2025

WWW... Wednesday #269

   Il WWW Wednesday, è una rubrica settimanale ideata da MizB (Should be Reading) nata per far sapere a voi lettori le mie letture appena concluse, quelle attuali e le prossime!!


 1. What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?


Su audible ho iniziato la trilogia Hambinger di Jennifer Armentrout; la conoscete?


Di nuovo sospeso, perché ho iniziato la serie di Costanza Maccalé di Alessia Gazzola :D


Sono già al secondo, quasi concluso


Ebbene sì, ieri ho iniziato il 5 volume di questa serie, in attesa del sesto, in uscita a marzo; lo conoscete?

 2.What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?


Recensione QUI


Recensione QUI


Recensione QUI


Recensione online domani


Recensione online venerdì


Recensione online sabato

3. What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?

 


Domani inizio questo, che partecipo al review pary; mi sono scordata il kindle a casa e non ho ancora iniziato :D


 
Lo so, lo so, sono sempre quelli, ma che ci posso fare? Non è colpa mia se sbuca sempre qualcosa a cui dare la precedenza!

Voi invece cosa state leggendo? Cos'avete finito? E soprattutto, cosa leggerete?


E questo era il www 269!



martedì 25 febbraio 2025

Recensione trilogia "L'ombra del corvo", Anthony Ryan

 

Autore: Anthony Ryan

Titolo: La regina di fuoco

Serie: L'ombra del corvo #3

Prezzo: 16,05 e-book 9,99

Link d'acquisto: QUI


Trilogia "L'ombra del corvo":

1)Il canto del sangue

2)Il signore della torre

3)La regina di fuoco


«Pazza?» 
Il buonumore dell'imperatrice tornò e la sua spada si abbassò un po' mentre rideva. 
«Cosa pensi che sia il mondo se non un interminabile sfoggio di pazzia? Fare guerra è pazzia. Cercare il potere è pazzia.» 
Rise più forte, spalancando le braccia. «E la pazzia è magnifica!»


Trama

Dopo aver combattuto fin quasi alla morte, la regina Lyrna è determinata a scacciare l’esercito invasore volariano e riconquistare l’indipendenza del Regno Unificato. Ma per portare a compimento i propri piani, stavolta non le basterà radunare le forze a lei fedeli. Dovrà scendere a patti con coloro che sono in possesso del dono del Buio, esseri ripugnanti che ha sempre detestato, e condurre la guerra alle porte delle fortezze nemiche. Adesso più che mai, l’esito della battaglia e il destino del regno poggiano sulle spalle di Vaelin Al Sorna, il Signore della Torre delle Lande Settentrionali. La prova che sarà chiamato ad affrontare si rivelerà la più ardua. L’esercito volariano ha un nuovo misterioso alleato, una forza in grado di governare l’oscurità e donare l’immortalità a chi promette di servirla. Vaelin Al Sorna dovrà sconfiggere un nemico mai affrontato prima, che non può essere ucciso, ed è chiamato all’impresa proprio quando il Canto del Sangue, il mistico potere che lo ha reso un invincibile guerriero, sembra destinato a tacere per sempre...

Il capitolo conclusivo di una trilogia epica: uno scontro avvincente, incalzante, fantastico.


L’Alleato è qui, ma sempre e solo come un’ombra, una catastrofe inspiegabile o un omicidio commesso su ordine di uno spirito oscuro e vendicativo. Separare la verità dal mito spesso è un compito infruttuoso.»



Recensione

In questo capitolo conclusivo, Vaelin Al Sorna, si ritrova con il canto ormai perduto e con i Volariani ormai cacciati dal Regno Unificato. Il Regno verrà portato a tanti cambiamenti radicali come, ad esempio, il ricorso alle persone che hanno dei doni o, semplicemente, coloro che sono stati toccati dal Buio e che, prima dell’invasione volariana, venivano perseguitati.

L’Alleato è qui, ma sempre e solo come un’ombra, una catastrofe inspiegabile o un omicidio commesso su ordine di uno spirito oscuro e vendicativo. Separare la verità dal mito spesso è un compito infruttuoso.»

Ogni personaggio, che abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dovrà convergere da fronti diversi per colpire Volar, dove l’imperatrice sanguinaria regna in possesso di una forza oscura. Lyrna, la regina del Regno Unificato, creerà un esercito immenso, mai radunato prima.

I nostri nemici sono giunti su queste coste portando schiavitù, sofferenza e morte, ma ci hanno recato anche un dono, uno di cui si pentiranno per l’eternità. Ci hanno forgiato in quell’unità che ci è sfuggita per così tanto tempo. Ci hanno reso un’unica lama di acciaio indistruttibile puntata dritta verso il loro cuore nero, e con voi al mio fianco io lo vedrò sanguinare!»

Mi sono affezionata a molti dei personaggi alcuni all’inizio li ho trovato antipatici, ma con il proseguire nella lettura, l’autore ha la capacità di mostrare veramente com’è un personaggio. Non è un semplice trilogia con lotte fra il Bene e il Male. È un romanzo in cui , i valori delle persone, vengono spinte al massimo: c’è fedeltà,  onore, religione, amore. Già, l’amore, un sentimento che potremmo pensare non potesse nascere in tempi così bui come quelli narrati nei romanzi…

«Alucius mi ha detto che mi amava» disse Alornis attirando il suo sguardo. Teneva stretta la sua coperta, sbattendo le palpebre mentre il vento le strappava le lacrime dagli occhi, facendole scorrere sulla sua pelle pallida come argento fuso. «Lo schiavo liberato venne da me con un messaggio, il suo ultimo messaggio. Diceva che mi amava e implorava perdono per non avermelo detto prima. Diceva di aver fatto molte cose di cui si pentiva, ma che quella era la peggiore. E mi chiedeva di non odiare, Vaelin. Diceva che c’era già abbastanza odio in questo mondo e che lui voleva guardarmi dall’Aldilà e vedere almeno una persona che non ne fosse influenzata. Ma non ho potuto... L’hanno ucciso, e io li ho odiati, e li ho bruciati.»

In questo capitolo finale della trilogia de “L’Ombra del Corvo”, Vaelin Al Sorna non sarà l’unica leggenda vivente che dimostrerà il suo valore. Ci saranno Reva, Alornis, Lyrna, Frentis e tanti altri. Ma le pagine saranno anche piene di tanto dolore, da tante perdite. Ecco perché, ogni volta che finisco una trilogia/serie, mi sento come se avessi perso un pezzo di me: perché i personaggi mi entrano dentro e li considero parte della mia famiglia (ben sapendo, sia chiaro, che in realtà, non esistono).

I Sette non sono come altri uomini. Si muovono e combattono come uno solo, come se ciascuno sentisse i pensieri degli altri. Tuttavia, i Rotha avrebbero prevalso se non avessero avuto altri poteri. Uno poteva uccidere con un unico tocco, un altro aveva il potere di bloccare il cuore di un uomo con la paura.

Nuova creature oscure faranno la loro comparsa. Ad opporsi a loro ci sarà tutto il Regno Unificato, per la prima volta nella storia, unito veramente sotto il comando di una regina, Lyrna. 
I personaggi per i quali ho provato emozioni veramente forti sono:

Reva: all’inizio la consideravo un po’ fastidiosa, ma poi è diventata una della donne che più ho stimato nel romanzo. Una donna capace di alzarsi da ogni colpo e uscirne sempre più forte.
Vaelin Al Sorna: un uomo, un unico uomo, capace di infondere valore e onore nelle persone; capace di farsi seguire da un esercito, di fratelli della Fede, che sarebbe morto per lui, prima dell’arrivo della regina Lyrna che ha unito un intero Regno.
Frentis: fratello appartenente al Settimo Ordine, che ha subito tanto dolore sotto la potenza del vincolo. Anche lui ha messo a ferro e fuoco l’esercito volariano.



Per ognuno di questi personaggi ho perso un pezzo di cuore e mi mancheranno tanto. Senza nulla togliere agli altri personaggi.

«Sei venuta a bruciare tutto quanto. Tu sei la regina di fuoco.»

In questo capitolo non mancheranno scontri epici e, strano a dirsi, poetici. Poetici perché pur parlando di guerre per il dominio, l’autore riesce a far vedere al lettore,  con gli occhi della mente, l’epicità degli scontri. Scene che ti tengono incollato alle pagine.

Vaelin continuò a correre, abbattendo qualunque Volariano tentasse di bloccargli la strada. La spada guizzava con la grazia terribile e agile che aveva creduto perduta, parando e uccidendo mentre si muoveva senza alcuna decisione cosciente. Forse non è mai stato il canto, pensò cupamente, evitando con un passo laterale l’affondo di una Spada Libera e muovendosi alle sue spalle per squarciargli la nuca. Non hai bisogno di un canto per essere un assassino.

È una delle più belle trilogie fantasy che abbia mai letto e se ho rivelato qualche dettaglio in più è per far capire quanto è bella, e per cercare di trasmettervi le emozioni che ho provato nella sua lettura. 



La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3


Vaelin continuò a correre, abbattendo qualunque Volariano tentasse di bloccargli la strada. La spada guizzava con la grazia terribile e agile che aveva creduto perduta, parando e uccidendo mentre si muoveva senza alcuna decisione cosciente. Forse non è mai stato il canto, pensò cupamente, evitando con un passo laterale l’affondo di una Spada Libera e muovendosi alle sue spalle per squarciargli la nuca. Non hai bisogno di un canto per essere un assassino.


lunedì 24 febbraio 2025

Cover reveal "Solo tre battiti", Thina Sulas

 


Buongiorno, oggi partecipo al cover reveal di "Solo tre battiti", nuovo romanzo di Thina Sulas



TITOLO: SOLO TRE BATTITI - Un regency retelling di Dirty Dancing

AUTRICE: Thina Sulas

GENERE: Regency Romance 

POV: unico 

SERIE:

AUTOCONCLUSIVO:

DISPONIBILE SU: Amazon, Streetlib, Ibs, Mondadori, Feltrinelli, Inlibro, ecc…

Cartaceo su ordinazione, anche in libreria

EDITORE: Self Publishing

FORMATI &

PREZZIAMAZON: cover flessibile 13.90; cover rigida 17.90;

Ebook prezzo lancio a 1.99€ per i primi 3 giorni, poi a 2.99€.

Disponibile anche in Kindle Unlimited.

FORMATI & PREZZI PER LE LIBRERIE: da definire


TRAMA



Bath, Somerset – settembre 1816

Da una logorante Stagione londinese a una frivola vacanza a Bath…

Tra tutte le punizioni possibili, agli occhi di Frances

non potrebbe esisterne una  peggiore. A nulla sono servite le sue proteste

poiché, come noto, nessuno può contraddire le aspettative di una madre:

buone maniere, passeggiate, pretendenti...

Niente nella vita di Miss Frances sembra offrirle

l’occasione di essere libera come vorrebbe.

O almeno fino all’incontro con Miss Kenney, nipote del direttore dei

Sidney Gardens e abile bugiarda, che renderà intriganti le sue giornate.

Una festa organizzata dalla servitù, poi la scoperta di una danza

che grida allo scandalo e il destino della ragazza

si intreccerà inesorabilmente a quello di Mr. Castle, maestro di

cerimonie e ballerino. Uomo dal fascino misterioso e intelligente.

Qualcuno per cui mettere a rischio la reputazione,

forse, con cui danzare a occhi bendati e tra le cui braccia perdersi,

se necessario, fino a farsi male.

In soli tre battiti.


ESTRATTI




  • «La vostra famiglia non credo approverebbe se sapesse che avete finito per mischiarvi

  • con la servitù dei Sidney Gardens.»

«Con tutto il rispetto, di questo non importa a me, signore» ribatto seguendone il passo fino al

centro della stanza. «Se davvero non avessi voluto, niente mi avrebbe persuaso ad accettare.»


  • Un passo dopo l’altro, non smette di rammentarmi il tempo di questo nuovo

  • ritmo. «Solo tre battiti» dice e il suo sguardo non mi abbandona mai.

  • Non lo fa quando prendiamo a volteggiare e la mia testa si perde. Non lo fa

  • quando i miei occhi si chiudono, inebriati di libertà e allegrezza, e il mio cuore sussulta.


  • E nel culmine di questo valzer, foriero di scandalo ma anche di allegria,

  • il mio desiderio di continuare a danzare sembra ardere all’ infinito.


  • Morbido, umido, avvolgente…

Tutto questo può essere racchiuso in un bacio, come in un libro

che contiene infinite parole e a poco a poco le snocciola, una pagina alla volta.

Prima con tono dolce, poi vivace e così via fino a quando non sarà la passione

ad avere la meglio e allora il corpo, avvolto da un insano, ma necessario

tramestio, non si abbandonerà all’altro. Mente, cuore e pancia.


  • Non mi importa di ciò che sarà o che potrebbe essere.

  • Del pudore, della vergogna, dei precetti della chiesa.

  • Del domani o del futuro. Io desidero Johnny Castle e lo desidero adesso.


  • Fare l’amore è come cedere a un’onda di confusione.

  • È bruciare senza dolore. La sensazione di più intenso appagamento

  • che abbia mai provato in tutta la mia vita.


  • Le parole sono solo parole: sfuggenti come aliti di vento e frivole come colpi

  • di ventaglio. Primo o poi se ne dimenticheranno. 


  • Così, come un’onda di cui segui con fiducia il flusso e le correnti,

  • mi abbandono di nuovo alla magia del momento, avvolta, anzi persa tra le

  • braccia di Mr. Castle. La fronte al suo petto e le braccia raccolte, quasi con dolore,

  • insieme alle sue. 

In un piccolo, eterno attimo di felicità.


  • Occhi, sguardi, silenzi… Baci, mani, carezze…

Vestiti, ma nudi, presenti e anche assenti. Persi nell’immensità di

un istante che non troverà mai pace.


  • «Con tutto il rispetto, madame. Nessuno può mettere Baby in un angolo.»










BIOGRAFIA AUTRICE: Info autrice


Thina Sulas nasce a Parma un numero imprecisato di anni indietro. Dopo un’infanzia trascorsa a inventare mondi e realizzare magie, si diploma alla scuola d’arte con indirizzo di studi orientato alla grafica e alla fotografia. 

Moglie, nonché madre di due maschietti, vive oggi in una piccola cittadina alla periferia di Modena impegnandosi a mettere su carta il gran numero di storie che continua, senza sosta, a frullarle nella testa. Tra le sue più alte aspirazioni, scrivere per sempre si trova senz’altro in cima alla lista.


LISTA OPERE PUBBLICATE


  • Patrick - Destinazione Paradiso (novella humor rosa – giugno 21) 

  • Thingers - Echo proibite (romanzo urban fantasy edito Ode edizioni – ottobre 21)

  • La Stagione del Duca (romanzo regency romance – maggio 22)

  • La Primavera di una Miss (romanzo regency romance – gennaio 23)

  • Run Baby Run (sport rom-com – ottobre 23) 

  • Una Lady in affitto (romanzo regency romance – giugno 24)


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  • Mail: thinasulas@gmail.com