sabato 31 agosto 2019

Recensione film "Il Re Leone"

Titolo originale: The Lion King
Titolo: Il Re Leone
Data d'uscita: 21 agosto 2019
Durata: 1 h 58 min


















Trailer:






Trama
Simba, il figlio di Mufasa e principe delle Terre del Branco, spera di seguire le orme del padre. Il malvagio fratello minore di Mufasa, Scar, complotta per tradire Mufasa e conquistare le Terre del Branco, costringendo Simba all'esilio, dove incontra Timon e Pumbaa. Simba deve stringere un'alleanza e ricostruirsi completamente per prendere ciò che è giustamente suo.



Recensione


Buongiorno amanti di libri e serie tv; ieri sono andata al cinema a vedere il Live Action del Re Leone (di cui vi risparmio trama e commenti su di essa, visto che è sempre la stessa del cartone); il che significa che passo direttamente alle cose serie, ovvero: Il doppiaggio, devo dire che date le premesse mi aspettavo peggio, mi spiego meglio: Elisa è stata stupenda come Nala sia nel parlato che nel cantato; Marco Mengoni non avrà studiato quanto Elisa per recitare, questo ve lo concedo ed è anche vero che la sua voce non è del tutto maschile, tutto ciò lo penalizza un po' rispetto alla sua collega, ma alla fine non è poi sta gran tragedia! Timon e Pumbaa niente da dichiarare, cosi come non ho niente da dire su Sarabi; Scar.. da un secondo all'altro mi aspettavo un "Avada Kevadra" sparato li a caso ma.. aspetta.. ah ma quello è un altro film!! Mufasa: come la mia amica con cui l'ho visto mi ha fatto notare, il doppiatore del padre di Simba è lo stesso di Massimo nel film "Il Gladiatore" e in questo caso, ti aspetti di vederlo nell'arena a torso nudo, ma anche in questo caso, il film è UN ALTRO. 
Le iene: dire che fanno paura è un eufemismo... Non sono più le iene del 1994 bella gente! Queste sono iene vere! E fanno venire i brividi; anche Simba, Nala, Mufasa e gli altri sono veri, ecco perché alcune scene sono modificate; esempio: nel cartone Simba tira un orecchio a Mufasa sia l'inizio quando gli dice me l'hai promesso, riferito al giro per vedere il regno, e glielo tira pure dopo il disastro alla gola, QUI NO, IN QUESTO CASO HANNO GIUSTAMENTE FATTO QUALCHE MODIFICA.
Per quel che riguarda invece la colonna sonora, è più o meno tutto uguale all'originale; L'amore è nell'aria stasera, nel complesso è la stessa, ma ha le voci di Elisa e Mengoni; alcuni si sono lamentati che Rafiki non  prende a bastonate Simba: vero, ma secondo me ci sta che qualcosa venga modificato se gli animali sono VERI; dico io: invece di lamentarvi su questo, avete notato che verso la fine, quando Timon e Pumbaa devono intrattenere le iene, invece del balletto Timon fa: "Signore e signori lasciate che vi presenti la vostra cena.. Stia con noi.." QUA VI SCAPPERA' PER FORZA UN: "WTF?? CHE É STO CROSS-OVER DI DUE SECONDI?? HANNO SBAGLIATO FILM!!"  Ahahah!!! Sì, concordo con voi, ma è comunque divertente! Altra cosa riguardante le iene: se ne vedono più di tre, ma viene messa più in risalto Ghenzi e a me sta cosa non dispiace affatto.
Quindi: lo consiglio? ASSOLUTAMENTE SÍ, MA SE AVETE BAMBINI PICCOLI, LASCIATELI A CASA, PERCHÉ A LORO POTREBBE FARE PAURA!!



La mia valutazione 

5


Alla prossima

Luce <3






venerdì 30 agosto 2019

Recensione "Le acque del sonno eterno", Maria Cristina Pizzuto

Autrice: Maria Cristina Pizzuto
Titolo: Le acque del sonno eterno
Prezzo: cartaceo 12,93   e-book 2,99

Link d'acquisto: QUI















Dopo l’incidente in cui erano deceduti i genitori, Sara era
ormai sola, e l’unico parente si trovava in quel ramo di lago
al di fuori di ogni civiltà. Aveva poche notizie sullo zio
paterno, qualche lettera qua e là, niente di più.



Trama:
SARA, rimasta orfana a causa di un incidente, è costretta ad andare a vivere al castello del suo austero zio Alberto, in una cittadina chiamata Pomlete.
Al suo arrivo è accolta con estrema freddezza ma, con il passare dei giorni, fa amicizia con Marta, la cuoca, e con Erika, la moglie defunta
dello zio.
Saranno proprio lo spirito di Erika e la pazienza di Sara a sciogliere il cuore arido e indurito di Alberto, trasformandolo in una persona cordiale e amabile.
Nonostante i ripetuti moniti di Erika di stare lontana dall’acqua, Sara deciderà di trasferirsi in un paesino nei pressi di una diga, dove troverà la sua indipendenza e l’amore al fianco di Francesco, fino al fatidico giorno in cui la diga riverserà le sue acque sul centro abitato, trasformando le loro vite per sempre...
Questo racconto vuole ricordare il disastro provocato dalla rottura della diga del Vajont, che in una sola notte ha causato mille e novecento morti.
Tragedia che poteva essere evitata e che ha causato danni all’ambiente e alle persone, devastando un intero paese.
Sebbene la narrazione sia puramente fantastica,
vuole mettere in risalto come vite diverse vengano spezzate in poco tempo, per motivi futili e prese di posizione politico-economiche.
Questa storia è stata scritta per non dimenticare, per sottolineare che la superficialità umana spesso porta
alla distruzione di vite, gremite di desideri ed emozioni. L’Uomo diventa, qui, il dio di se stesso. Un suo errore può varcare il limite della vita e della morte, ed egli si fa autore di misfatti che potrebbero benissimo essere evitati. È un urlo a chiunque possa decidere delle sorti dell’umanità a essere più responsabile in ciò che si fa e si esercita, a prescindere dai giri economici e di potere.
“Le acque del sonno eterno” vuole implorare tutti gli uomini a imparare dai nostri stessi errori. Sbagli che hanno portato a catastrofiche conseguenze spezzando l’esistenza di molte vite umane.




Lungo le strade tortuose cercò conforto e rifugio nel
cocchiere, a prima vista una persona per bene, vestita in un
modo quasi fin troppo elegante per la sua funzione, ma a
ogni curioso interrogativo non accennava la minima risposta.
Una statua la stava accompagnando: nessuna mossa, nessun
movimento, niente. Solo le mani afferrate alle briglie
rendevano vivo quell’essere.





Recensione


Le acque del sonno eterno è un racconto che ti tocca l'anima e che ti fa riflettere; la storia è un misto tra fantasia, la storia di Sara, suo zio, Francesco e gli altri personaggi, e realtà, perché il disastro provocato dalla rottura della diga del Vajont, che in una sola notte ha causato mille e novecento morti, una tragedia che poteva essere evitata e che ha causato danni all’ambiente e alle persone, devastando un intero paese, è successo veramente e non credo sia stato facile per Maria Cristina scriverlo, ma ha voluto rendercene partecipi e di questo la ringrazio dal profondo del cuore.
La storia parla di Sara, una ragazzina rimasta orfana che si ritrova a dover vivere dallo zio, uno zio burbero che apparentemente non parla con Sara o forse non la sopporta; la verità però, è che lo zio nasconde un cuore d'oro e solo con il tempo e grazie allo spirito della zia Erika, Sara lo capirà; lo spirito della zia è anche la chiave del racconto, perché è lei che mette in guardia Sara, di non andare sull'acqua, perché dall'acqua Sara è nata e all'acqua dovrà tornare; il monito rimarrà inascoltato, purtroppo... Il significato che si nasconde dietro questo racconto è chiaro: non puoi sfidare la morte, perché ciò che ti rende vivo, prima o poi ti reclama e non ci sarà verso di tornare indietro.




La mia valutazione
5

Alla prossima

Luce <3






Con meraviglia, curiosità e timore lo
socchiuse; un scintillio evase a contatto con la luce. Subito la
paura scomparve e ai suoi occhi si mostrò uno stupendo
collier incastonato di diamanti punteggiati da un rosso
porpora tra le rifiniture argentate; accanto, due pendenti di
acquamarina. Nel toccarli scivolò fuori un biglietto giallo
circondato da greche.
Ti amerò per sempre. Non scordarti di me.
Appena sillabò le prime tre lettere, la porta sbatté e nello
specchio comparve una figura, come un fulmine lo trapassò
per poi scomparire.








giovedì 29 agosto 2019

Recensione "Voglio amarti", Simona Busto

Autrice: Simona Busto
Titolo: Voglio amarti
Prezzo: cartaceo 9,23   e-book 2,99

Link d'acquisto: QUI









Lui non c'è, non ci sarà nemmeno domani, e neppure tra un giorno ancora.
Prendo il cellulare dal comodino. Nessun messaggio: il display è vuoto come le mie giornate senza di lui.
Avevamo dei progetti. Eravamo pronti ad avere un bambino. O forse ero l'unica a esserlo.
Un figlio: il mio sogno da anni.



Trama
“Se fossi più giovane mi vedrebbe in maniera diversa. Se fossi più giovane potrei lasciare che il nostro rapporto progredisca con calma. Se fossi più giovane lo conquisterei”. “Se fossi meno giovane mi prenderebbe sul serio. Se fossi meno giovane non sarei amico di suo fratello. Se fossi meno giovane la conquisterei”. Ambra e Daniele non possono amarsi.Non importa se quando sono vicini l’aria si carica di elettricità. Non importa se l’intesa e la passione tra loro colmano qualsiasi distanza li separi.Tra loro ci sono cinque anni di differenza. Troppi per una donna che vuole un figlio. Troppi per un uomo che non ha ancora nulla da offrirle.E quel legame intenso e passionale finisce per tramutarsi in sofferenza.Eppure quando sono insieme nulla sembra contare. Né la differenza d’età, né il forte rapporto d’amicizia che lega Daniele al protettivo fratello di Ambra. Vincerà l’amore?




Alzo di nuovo la mano per bussare. Dovrà uscire prima o poi. Resto con il pugno a mezz'aria quando la porta si apre di scatto.

Mi guarda e accenna un timido sorriso. E' carina. Molto.


Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del libro "Voglio amarti" di Simona Busto, che ringrazio per avermi inviato la copia elettronica del romanzo, per altro cortino (solo 76 paginette!).
Voglio amarti è la storia di Ambra e Daniele, una storia che inizia in salita; Ambra è stata lasciata dal fidanzato Tommaso, perché non è stato capace di darle ciò che lei voleva: una famiglia; Daniele, il migliore amico di Fabrizio, il fratello di Ambra, è quello che ha avuto un sacco di ragazze, ma appena vede Ambra, lei gli entra dentro e non c'è verso di farla uscire.
Una storia in salita sì, ma destinata ad appianare tutte le divergenze; un racconto veloce, che non annoia mai, così veloce che ci metti poco ad arrivare in fondo; Simona Busto ha creato una storia di scelte, ma quella più importante è una sola ed è questo che ci insegna la storia di Ambra e Daniele, la scelta più importante è AMARE senza distinzioni di sorta, senza lasciarsi influenzare da cose come l'età, che in fondo, in amore, NON CONTA E NON DEVE CONTARE MAI!



La mia valutazione
5


Alla prossima

Luce <3


Scoprire che è la sorella del mio migliore amico di sempre e che mi considera in pratica un lattante non è proprio la mia idea d'inizio ideale.



mercoledì 28 agosto 2019

WWW... wednesday #80

Salve a tutti ragazzi e ben arrivati a metà settimana; come di consueto, essendo oggi mercoledì, vi illustro le mie attuali letture, quelle finite e quelle da iniziare.
Il WWW Wednesday, è una rubrica settimanale ideata da MizB (Should be Reading . nata per far sapere a voi lettori le mie letture appena concluse, quelle attuali e le prossime!!



1. What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?


Mi è stato chiesto di leggerlo, e ormai sono verso la fine.. la recensione non sarà online prima di ottobre, sorry!


Esatto, a casa ho preso in mano l'ultimo capitolo di questa saga, anche se in realtà mi manca quello con i racconti... vi farò sapere!


2.What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?




Se per caso vi siete persi la recensione di questo libro, che francamente non definirei proprio tale, la trovate QUI


Questa settimana ho concluso anche il primo volume di questa serie (recensione QUI)


Esatto, a casa ho finito di leggere il libro di Maria Antonietta (recensione QUI)



3. What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?



So che avevo detto che sarei andata avanti, ma mi stanno arrivando delle richieste che reputo più urgenti.. prima o poi lo leggerò, promesso!


Ed eccoci alla fine dell'80esimo WWW! E voi cosa state leggendo? Cosa avete finito e cosa leggerete?


Alla prossima

Luce <3

martedì 27 agosto 2019

Merlin - serie tv (recensione)

Buongiorno mondo blogger! Ormai sapete che per le serie tv (soprattutto quelle datate) sono una RITARDATARIA CRONICA! Perché ve lo sto facendo notare, secondo voi? Ma ovviamente perché oggi vi parlerò dell'ennesima serie già belle che conclusa e che io sto recuperando SOLO ORA!




Titolo: Merlin
Paese: Regno Unito
Anno: 2008-2012
Formato: serie tv
Genere: fantastico, drammatico
Stagioni: 5
Episodi: 65
Durata: 45 min (episodio)
Lingua originale: inglese






Informazioni
Merlin è una serie televisiva inglese prodotta dalla società indipendente Shine Limited di Elisabeth Murdoch, trasmessa da BBC One dal 20 settembre 2008 al 24 dicembre 2012.
La serie racconta le avventure del mago Merlino e di Artù Pendragon in età giovanile, descrivendo il loro primo incontro e l'evoluzione del loro rapporto.
Visto il successo della serie in Gran Bretagna, ben 112 paesi ne hanno acquistato i diritti per la messa in onda, tra cui gli Stati Uniti sul network NBC, la Germania sulla rete RTL, la Francia su Canal Plus, il Sudafrica su Mnet, il Giappone su MICO e anche l'Italia, che ha trasmesso la serie dal 15 dicembre 2008 al 30 aprile 2014 su Italia 1 (st. 1-5)
La serie è stata girata tra il Galles e il Castello di Pierrefonds in Francia.
Il 26 novembre 2012 la BBC ha confermato, con un annuncio pubblicato a mezzanotte, che la quinta stagione sarebbe stata l'ultima e che sarebbe finita con una "spettacolare conclusione". Lo speciale finale in due parti vede la rivisitazione del finale delle leggende arturiane.

«In a land of myth, at the time of magic, the destiny of a great kingdom rests on the shoulders of a young boy.[3]His name: Merlin.»
(IT)
«In una terra di miti, in un'era di magia, il destino di un grande regno poggia sulle spalle di un giovane. Il suo nome: Merlino.»





Trama
Camelot era abitata da maghidraghi e altre creature mistiche fino a quando il re Uther Pendragon, alla morte della moglie a causa della magia stessa, ne bandisce l'uso. In seguito al dolore della perdita, fa uccidere tutti gli stregoni, le streghe e le creature magiche del regno, tranne NimuehMorgause e Morgana.
Merlino, un giovane ragazzo del villaggio di Eldor (al di fuori del regno di Camelot), vive tranquillamente nel suo villaggio senza mai imparare a usare i suoi poteri con incantesimi e parole magiche, essendo tanto potente da usare la magia anche senza formule magiche; un giorno però sua madre lo manda a Camelot affidandolo al saggio medico di corte, Gaius, affinché Merlino riceva uno scopo per i suoi doni durante la vita adempiendo al suo destino, quale che esso sia.
A Camelot Merlino incontrerà il Grande Drago, tenuto prigioniero da Uther Pendragon da vent'anni, il quale gli rivelerà che Merlino ha un grande destino che consiste nel proteggere e servire il principe Artù, cosicché un giorno Artù possa diventare re e fondare il regno di Albion. Spetterà quindi a Merlino il compito di proteggere Artù dai molti nemici di Camelot e del re Uther Pendragon, ma il giovane mago dovrà sempre cercare di tenere nascosti i suoi poteri in quanto Uther ha bandito la magia dal regno e condanna a morte chiunque la possieda, indipendentemente dall'uso che ne faccia.



Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione della serie tv con protagonista un giovane Merlino (ebbene sì, ce l'ho cavata a finire la prima stagione e ieri ho iniziato la seconda!); la storia di Merlino e Artù la sappiamo tutti, ma questa serie, almeno, ci narra di un giovane Merlino, consapevole di avere dei poteri, pur non avendoli completi (il che probabilmente avverrà più avanti e con il tempo), che arriva a Camelot proprio quando Uther decide di mandare al rogo un mago (coincidenza?? Io temo di no!); con lui c'è un altrettanto giovane Artù, che deve ancora temprarsi, deve ancora imparare ad ascoltare chi gli sta intorno (e chi sarà mai a farglielo notare, se non lo stesso Merlino??), un Artù, che esattamente come il padre, odia la magia (ecco perché Merlino, per un certo periodo, non dirà alcunché); Merlino sa che il suo destino è aiutare Artù, salvarlo da certe situazioni, perché ha scoperto, grazie al drago (incatenato in una caverna), che lui e Artù, sono le due facce della stessa medaglia.
E' ovvio che ci sono anche altri personaggi, da Gaius, colui che guiderà Merlino nella sua crescita, passando per Morgana, che prima o poi, considerato il finale della prima stagione, mi sa tanto che diventerà sacerdotessa, a Gwen, che guarda caso è il diminutivo di Ginevra (dico io, ma se normalmente Ginevra compare BEN DOPO  e con tre cani del piffero, perché qua me la fai comparire subito e come serva di Morgana, tra l'altro??); devo dire che questa Ginevra è diversa da quella di cui ho sempre letto, ma è comunque bello vedere un suo lato diverso. 
Avrete capito, che nonostante ci siano alcune parti leggermente assurde, nel complesso la serie mi è piaciuta (finora!), vedrò come procederà, nei prossimi giorni, ma sono certa che la storia, seppur leggermente romanzata, sarà comunque sempre quella che conosciamo.


La mia valutazione
5

Alla prossima
Luce <3



Piccola novità!

Buongiorno a tutti readers, come state? Oggi vi do una piccola novità, che riguarda il blog; sapete già che esiste una pagina facebook, a cui siete pregati di iscrivervi, vero?? Se non siete iscritti, la trovate a questo link (https://www.facebook.com/ioamoilibrieleserietv/?ref=bookmarks)




Ma la novità vera e propria è che troverete anche il gruppo facebook, che chiaramente è collegato sia alla pagina, che al blog! (https://www.facebook.com/groups/2258047284508213/?ref=bookmarks qui per iscrivervi).. Che ne pensate?? Vi sembra una buona idea?? Occhio però, prima di entrare vi troverete davanti tre domande, a cui siete pregati di rispondere con sincerità!



Per oggi è tutto, vi piace l'idea?? Vi va di iscrivervi??

Baci

Luce <3

lunedì 26 agosto 2019

Recensione "Maria Antonietta La solitudine di una regina", Antonia Fraser

Autrice: Antonia Fraser
Titolo: Maria Antonietta La solitudine di una regina
Prezzo: cartaceo 13,25


Link d'acquisto: QUI









"Sua Maesta' ha dato molto felicemente alla luce una piccola, ma perfettamente sana, arciduchessa"


Trama
Dalla nascita alla corte di Vienna fino al patibolo a Parigi nel 1793, quella di Maria Antonietta, quindicesima figlia di Maria Teresa, è senza dubbio una delle vicende private e pubbliche più drammatiche della storia moderna. In questa biografia Antonia Fraser ricostruisce il difficile viaggio attraverso la vita di questa sfortunata regina. Inviata in Francia dalla madre a soli quattordici anni per sposare il futuro Luigi XIV, fu per tutta la vita "l'odiata austriaca", e come tale rimase un ostaggio della politica estera fin dai suoi primi giorni in Francia. Manipolata dalla sua famiglia austriaca, venne sempre accusata dai francesi di interferire nei propri affari politici.



"Sono nate per obbedire e devono imparare a farlo per tempo"


Recensione



Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del libro "Maria Antonietta" di Antonia Fraser; ebbene sì, l'ho concluso! Non ci credo manco io... (questo perché era scritto molto in piccolo); ma venendo a noi: Antonia Fraser narra la storia di Maria Antonietta, dalla nascita, alla tragica fine (che tutti sappiamo qual è, vero??) in modo fluido e dettagliato, il lettore non si stanca mai, perché ogni dettaglio, è fondamentale per capire chi sia questa regina di Francia, capire i suoi rapporti con i figli e il marito, ma prima con la madre, il fratello e le sorelle.
Ammetto di aver odiato, ogni tanto, la madre, ma a quei tempi i genitori scassavano le palle più di ora mi sa; la Fraser riporta per filo e per segno tutto ciò che riguarda Maria Antonietta, dalla nascita, alla morte in Francia, passando per l'adolescenza e il matrimonio con Luigi XVI, la maternità e i vizi, ma soprattutto, la solitudine di una bambina, abbandonata dalla famiglia originaria, per diventare Regina di Francia, in una nazione che, volente o nolente, alla fine, non l'ha mai accettata veramente. Io mi fermo qui, per evitare di fare troppi spoiler; se siete curiosi quanto lo sono stata io, di certo leggere questo libro, male non vi farà!


La mia valutazione
5


Alla prossima
Luce <3




"Se si considera soltanto la grandezza della tua posizione, sei la piu' felice delle tue sorelle e di tutte le principesse"

domenica 25 agosto 2019

La casa de Papel - serie tv (reseña)

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di una serie tv che conoscete tutti




Titolo originale: La casa de papel
Paese: Spagna
Anno: 2017- in produzione
Formato: serie tv
Genere: drammatico, azione
Stagioni: 3
Episodi: 30
Durata: 41-57 min (episodio)
Lingua originale: spagnolo




Informazioni
La casa di carta (La casa de papel) è una serie televisiva spagnola ideata da Álex Pina. La prima stagione della serie televisiva è stata trasmessa da Antena 3 dal 2 maggio al 23 novembre 2017. In italiano la serie è stata pubblicata il 20 dicembre 2017 (prima parte), il 6 aprile 2018 (seconda parte) e il 19 luglio 2019 (terza parte) da Netflix[1]. Nelle prime due parti gli episodi originali sono in totale 15 con una durata di 70-75 min, mentre Netflix ha ridotto la durata a 40-50 min, pubblicando così un totale di 22 episodi (13 nella prima parte e 9 nella seconda).
Il 18 luglio 2019 viene confermata la produzione di una quarta parte che uscirà nel 2020.



Trama
La storia narra gli sviluppi di una rapina estremamente ambiziosa e originale: irrompere nella Fábrica Nacional de Moneda y Timbrezecca nazionale spagnola di Madrid, e stampare due miliardi e quattrocento milioni di europerfettamente legali per poi sparire con l'ingente malloppo. L'ideatore di questa impresa è un uomo conosciuto come "il Professore". Il reclutamento di ogni singolo membro della squadra non è affatto casuale: il Professore, infatti, seleziona attentamente un gruppo di individui con precedenti penali, i quali, per motivi di estrazione sociale, non hanno nulla da perdere. Ciascun membro durante la rapina agisce vestito di rosso con una maschera del pittore spagnolo Salvador Dalí.
Considerato il divieto di rivelare la propria identità, a ciascun componente della banda viene assegnato il nome di una città: Tokyo, Mosca, Berlino, Nairobi, Rio, Denver, Helsinki e Oslo. La ragazza soprannominata Tokyo è la voce narrante che commenta le diverse dinamiche della vicenda. Non solo le identità devono rimanere celate, ma ai fini della professionalità viene anche proibito di instaurare relazioni personali o sentimentali. I protagonisti si nascondono per cinque mesi in una vastissima tenuta di caccia abbandonata nelle campagne di Toledo per prepararsi adeguatamente, facendo tutte le simulazioni necessarie per affrontare qualsiasi possibile imprevisto.
Durante lo svolgimento della storia sorgono divergenze tra gli otto rapinatori e il rischio di compromettere l'intera operazione aleggia costantemente. Fingendosi poliziotti della Guardia Civil che scortano un tir pieno di bobine di carta per banconote, la banda riesce a entrare nella zecca di Stato, coordinata dall'esterno dal Professore, e dal momento in cui gli occupanti vengono presi in ostaggio, il capo del Berlino) decide di instaurare una certa empatia con ognuno di loro, specificando subito che non intendono fare del male a nessuno. La reclusione all’interno della zecca è stimata in 10 giorni all’incirca, tempo necessario per stampare la somma prestabilita e realizzare la via di fuga.
gruppo (
La polizia prende le dovute contromisure e invia sul posto come negoziatrice l'ispettrice Raquel Murillo, una donna con una difficile situazione personale e una grande determinazione. Tutto sembra procedere come pianificato dal Professore, comprese le contromosse ai vari tentativi della polizia di interrompere la rapina, ma a un certo punto, nonostante l'accurata preparazione, la storia prende degli sviluppi inattesi anche sul piano personale che mettono a rischio l'esito del colpo e che alla fine cambieranno le vite di ognuno dei protagonisti, ispettrice Murillo compresa.
Il colpo riesce e la banda scappa in isole paradisiache in gruppi di due girando il mondo per due anni. Si riuniranno nel momento in cui Rio verrà catturato dalla polizia, ma questa volta per organizzare un altro colpo: rubare l'oro della Banca di Spagna.
Si scopre che questo colpo era stato concepito 5 anni prima della rapina alla Zecca di Spagna, da Berlino e da Martín, suo amico, che diventerà nella rapina in questione Palermo, il capo, in quanto Berlino perirà sotto i colpi delle Squadre Speciali alla Zecca.
La banda, dopo essersi riunita in una parte del monastero cistercense fuori Firenze, che era diventata casa di Berlino dopo averla ristrutturata, studia per circa 5 mesi il nuovo colpo e i metodi di contrattazione per ottenere la restituzione di Rio che nel frattempo viene torturato e interrogato in un luogo segreto. Fanno ingresso nella banda (oltre a Palermo) Marsiglia, militare estremamente animalista, e Bogotà, il miglior saldatore della Terra.
Fingendosi il VI Plotone della I Compagnia BPAC dell'Esercito Spagnolo, arrivato per rendere sicuro l'edificio, la banda si infiltra nella sede centrale di Madrid del Banco de España, che in quel momento era teatro di forti proteste del popolo a favore dei rapinatori, e sequestrano tutte le persone all'interno. Arrivati a 48 m sottoterra, Bogotà e Nairobi avviano le operazioni per fondere le 90 tonnellate d'oro della Riserva Nazionale Spagnola e per recuperare due cassette rosse piene di segreti di Stato, al fine di utilizzare come strumento di potere nei confronti dello stato; il tutto si trova all'interno di una camera blindata che, in caso di manomissione, si allaga in 16 minuti e 15 secondi. Installando una camera di decompressione e con l'ausilio di tute da sub e bombole d'ossigeno riescono a recuperare il tutto. Nel frattempo, il Professore e Lisbona, da un camper dotato di tutto il necessario, contrattano la liberazione di 40 ostaggi in cambio di Rio, con la spietata ispettrice della Polizia Alicia Sierra (colei che ha interrogato e fatto torturare Rio) e il Colonnello Luís Tamajo, capo temporaneo dei Servizi Segreti di Spagna succeduto al Colonnello Alfonso Prieto, malato. La contrattazione va a buon fine e lo scambio avviene alle 8 di mattina.
In banca, Rio lascia Tokyo ed un cecchino spara a Nairobi mentre guarda da una finestra suo figlio che ormai ha nove anni fuori dalla banca,
In quegli stessi istanti, il Professore e Lisbona cambiano veicolo e prendono un'ambulanza. Però ben presto si accorgono di essere seguiti da un drone. I contadini, che un po' di tempo prima li avevano aiutati a fare uscire dal fango il camper, avevano poi denunciato il tutto alla Guardia Civil. Perciò abbandonano il veicolo e cercano di nascondersi su degli alberi, ma ci riesce solo il Professore. Lisbona si nasconde in una fattoria lì vicino. I proprietari la scoprono e la consegnano alla Polizia. Suárez, il capo delle pattuglie, su ordine di Alicia Sierra, fa finta di uccidere Lisbona, per far credere al Professore (connesso a lei con un auricolare) che fosse morta e indurlo ad arrendersi.
Sergio, ancora in libertà nel bosco, dichiara guerra allo Stato, e ordina a Palermo di comportarsi di conseguenza. Infatti alla banca l’esercito cerca di entrare con un blindato, salvo poi venire distrutto da due razzi sparati da Rio e Tokyo.



Reseña


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione della serie tv "La Casa di Carta"; di certo avrete capito (dal titolo :P ) che lo sto guardando in ORIGINALE! Questa serie è originale per come si presenta, visto che tratta di ragazzi reclutati dal Professore (personaggio principale della serie, che fa perdere tempo alla polizia, lo stesso tempo che serve ai ragazzi per mandare in stampa una marea di soldi, durante la rapina, avvenuta alla Zecca di Spagna), perché sono persone che non hanno niente da perdere; apparentemente può sembrare che la protagonista sia Tokyo, visto che peraltro, è la voce narrante di tutta la serie; io dico che i protagonisti principali, sono lei e il Professore, gli altri sono di contorno, ma comunque fondamentali.
Se ci sembra che siano passate settimane dalla rapina, quando in realtà, sono passati solo un paio di giorni, è perché gli attori sono bravissimi; in quest'arco temporale (quello di due settimane) vengono narrati fatti molto intensi, relativi sia al presente che al passato, e volente o nolente, saltano fuori i punti deboli di ogni protagonista.
Come ho detto, il protagonista principale, a parte Tokyo, è Il Professore, che fa perdere tempo alla polizia pur di non farsi beccare, e fare in modo che i ragazzi, insieme agli ostaggi, producano più banconote possibili; bisognerebbe dare l'oscar agli attori Alvaro Morte (Il Professore), Úrsula Corberó (Tokyo); Paco Tous (Mosca) e Alba Flores (Nairobi); non sono da sottovalutare nemmeno Berlino, il personaggio che da le giuste dosi di imprevedibilità e inquietudine alla serie, Oslo ed Helsinki, i gemelli che parlano poco, e il rapporto tra Arturo Román e Mónica Gaztambide, che danno voce agli ostaggi. Una delle storie al di fuori della Zecca che vi viene narrata, è quella toccante dell'Ispettrice Raquel Murillo.
Questa è quindi una serie che può tenervi compagnia, vero è che ci sono cose inverosimili, ma non è così in tutte le serie tv??
Non dirò altro per evitare spoiler; qualche storia d'amore c'è, la tensione è giusta, l'azione non manca e l'adrenalina neanche!


La mia valutazione

5



Alla prossima

Luce <3