Titolo: Il Cacciatore di Draghi
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"Ma il Vasto Mondo era lì: la foresta non era molto distante e più in là, a ovest e a nord, c'erano le Colline Selvagge e gli insidiosi confini della regione montuosa"
"Aegidius de Hammo era un uomo che viveva nel bel mezzo dell'isola della Britannia.
Il suo nome completo era Aegidius Ahenobarbus Julius Agricola de Hammo, perché in quell'epoca, molto tempo fa, quando quest'isola era ancora felicemente divisa in molti regni, le persone erano dotate di nomi altisonanti. Allora c'era più tempo, e c'era meno gente..."
Inizia così la storia ironica e divertita che narra la vicenda d'un contadino abitudinario e un po' fanfarone, costretto dalle circostanze a dar la caccia a un drago, di cui riesce ad aver la meglio, diventando ricco e rispettato tanto da essere eletto re. La fonte sarebbe un'antica cronaca in latino contenente il resoconto delle origini del Piccolo Regno, dove il racconto è ambientato. Ma si tratta soltanto di un espediente. Tolkien vi ricorre non già per dare credibilità storica al suo narrare, ma per creare un mondo metastorico, senza precise coordinate spazio-temporali, un'atmosfera da fiaba, un universo immaginario popolato di draghi e di giganti in cui però possiamo ritrovare qualcosa che incontriamo nella realtà di tutti i giorni. Fiabesco e concretezza di particolari si mescolano dunque con somma maestria nelle mani dell'autore per conquistare i lettori, grandi e piccoli.
"Il giorno seguente constatò che la notizia si era gonfiata, nel raccontarla, e che lui era diventato un personaggio importante del luogo. A metà della settimana successiva la notizia si era diffusa a tutti i villaggi nel raggio di venti miglia".
Recensione
Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del racconto "Il Cacciatore di Draghi", di J R R Tolkien (scusate, ma Il Silmarillion è talmente noioso che l'ho riportato in biblioteca!), questo almeno è corto e fa ridere!
Questa è una favola per bambini, e come tale va letta; detto ciò: storia interessante, ovviamente tutto ciò NON C'ENTRA con la Terra di Mezzo, essendo tutt'altra storia, quella raccontata in questo libricino. Le avventure ci sono sì, ma avviene tutto troppo in fretta, il finale è un po' troppo scontato per i miei gusti; ma che volete farci? Vero è che Il Signore degli Anelli non lo batte nessuno, ma Tolkien con questa favola vuole risaltare l'avidità dei draghi, vuole far ridere e ci riesce. Io non dico altro per evitare di spoilerare, ma.. mi tocca dare meno del previsto a causa del finale e come se non bastasse non so cos'altro scrivervi...
La mia valutazione
4/5
Alla prossima
Luce <3
"Dunque i cavalieri sono solo una leggenda!" dissero i draghi più giovani e inesperti. "Del resto l'avevamo sempre sospettato".
"Quantomeno devono essere diventati rari", pensarono i draghi più vecchi e saggi; "sono pochi e lontani, non c'è più da temerli".
Dai, ma non è una recensione negativa... ti è piaciuto comunque, no? <3
RispondiEliminaPensavo molto peggio XD
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