lunedì 19 agosto 2019

Recensione dilogia "Lie Detectors" Deborah P. Cumberbatch

Autrice: Deborah P. Cumberbatch
Titolo: Ubi Tu (Lie Detectors #1)
Prezzo: cartaceo 14,50  e-book 2,99

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«Tu sei una maledetta emozione, Megara.» Pare non avermi nemmeno sentita.
«Un’emozione?» domando, perplessa. Sembra quasi un’offesa.
«Sì, l’unica che non riesco a controllare. Rabbia, paura, gioia, tristezza, sorpresa, colpa, vergogna… erano semplici, prevedibili, sistematiche. Ma tu…» scuote la testa, «sei diventata un’emozione, la mia emozione, e non so se riesco a controllarti. Né se lo voglio.»





Trama:
Avevo quindici anni quando Stephen Holland, il più grande esperto al mondo di linguaggio del corpo e di mimica facciale, mi ha salvato la vita.
Con i suoi libri e i suoi studi mi ha permesso di non essere risucchiata dalla spirale di solitudine e inesistenza che era diventata la mia quotidianità e le emozioni si sono così trasformate nel mio rifugio, la mia casa, la mia certezza.
Rappresentano la mia arma: io sono una lie detector.
Scovo la verità scritta sul volto di ogni persona, nei gesti, nei silenzi, nelle contraddizioni.
Sono una macchina della verità: osservo, codifico, interpreto e oggi faccio parte della Holland Investigation Agency per lavorare con lui e aiutarlo a risolvere casi considerati impossibili.
Potete capire la mia delusione quando scopro che il mio eroe è così bello da sembrare una statua greca, ma è come un robot che ha rinunciato a provare qualunque tipo di emozione e non esita un attimo a dirmi che, per via della mia sensibilità, questo lavoro potrebbe schiacciarmi.
Ritiene che la mia umanità possa rendermi debole.
Tuttavia i suoi occhi sembrano parlarmi con un linguaggio che supera le parole, un sussurro di emozioni al di là del tempo, un mistero che esige di essere svelato.
E io mi fido, perché gli occhi non mentono mai: sono frammenti di anima di uno specchio che deve essere ricostruito e che tingono le espressioni facciali di sfumature uniche.
Dovrei stargli lontana, perché uno sguardo non dovrebbe avere tanto potere, ma non voglio.
So che questo è il mio posto. Sono nata per essere qui e ho intenzione di dimostrarlo.
Perché Stephen Holland è anche la prima persona ad avermi vista davvero.
È il mio maledetto evento sincrono.
«Tu sei una maledetta emozione, Megara.» Pare non avermi nemmeno sentita.
«Un’emozione?» domando, perplessa. Sembra quasi un’offesa.
«Sì, l’unica che non riesco a controllare. Rabbia, paura, gioia, tristezza, sorpresa, colpa, vergogna… erano semplici, prevedibili, sistematiche. Ma tu…» scuote la testa, «sei diventata un’emozione, la mia emozione, e non so se riesco a controllarti. Né se lo voglio.»
Primo volume della dilogia lie detectors.




Nei suoi occhi c'è tutto, ogni emozione esistente nel mondo mi investe, implorandomi di leggerla prima che sia tardi. "Io ti vedo, Megara" afferma con voce imponente come il suo corpo. "Ti  ho sempre vista" aggiunge con dolcezza.





Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con una nuova recensione! Oggi vi parlo del primo volume della dilogia "Lie Detectors", di Deborah Cumberbatch;  questa storia non è come le altre, perché l'autrice è riuscita a creare qualcosa di unico, qualcosa che lega inevitabilmente il lettore ai personaggi. Da una parte abbiamo Megara De Medici, una ragazza che è stata salvata, senza manco saperlo, da Stephen Holland (è lui a non saperlo, non Megara), perché lei si è rialzata sempre grazie a lui, e quando si ritrova a lavorarci insieme, per lei è una specie di sogno, Stephen... Un uomo apparentemente freddo, distaccato, che non prova niente; entrambi sono Lie Detectors, ossia persone in grado di leggere le emozioni degli altri, individuare, solo osservandole, i manipolatori delle persone che chiedono loro aiuto.
Saranno 3 i casi che Megara dovrà risolvere, ovviamente con l'aiuto dei fratelli Holland, e volente o nolente, con Naomi, la donna che Megara odierà a vita, probabilmente...
Stephen e Megara, con il tempo si avvicinano, soprattutto grazie alla piccola Lily, che entra fin da subito nel cuore di Megara, Megghy, come la chiameranno lei e il piccolo Alex, come i suoi amici.
Non posso rivelarvi troppo; questo è un libro che ti scorre agli occhi troppo velocemente, vuoi arrivare in fondo per sapere cosa ha scritto l'autrice, e quando arrivi in fondo ti viene voglia di,... urlare? strozzare l'autrice? Francamente non so quale sarà la vostra reazione, ma di certo non rimarrete indifferenti; di certo avrete voglia di sapere cosa riserverà l'ultimo capitolo della dilogia, perché di certo non potrete, men che meno vorrete, rimanere a bocca spalancata.



La mia valutazione
5


Alla prossima

Luce <3

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