sabato 3 giugno 2023

Recensione saga "Poldark", Winston Graham

Autore: Winston Graham


Titolo: Una lama nel cuore


Saga: Poldark #11


Prezzo: 14,25  e-book 7,99


Link d'acquisto: QUI


Saga Poldark:


1)Ross Poldark


2)Demelza


3)Jeremy Poldark


4)Warleggan


5)La luna nera


6)I quattro cigni


7)La furia della marea


8)Lo straniero venuto dal mare


9)La danza del mulino


10)La coppa dell'amore


11)Una lama nel cuore


12)Bella Poldark


'Caro amore mio, non si fa, non è appropriato, non è decente! Nel bel mezzo della giornata, quando abbiamo tutta la notte!" 
"Adesso sembri Jud.' 
"E adesso non farmi ridere" disse lei provando a non singhiozzare. 


Trama

Cornovaglia, 1815. Dopo la sconfitta di Napoleone e la sua reclusione all’Elba, in Europa regna una pace incerta. Ross Poldark, insieme alla moglie Demelza e ai figli Isabella-Rose e Henry, si trasferisce a Parigi in qualità di osservatore per il governo inglese. Jeremy e Cuby, sua novella sposa, iniziano invece la loro nuova vita in Belgio. Clowance, al fianco del marito Stephen, è l’unica della famiglia a rimanere in Inghilterra: ad attenderla, però, c’è un’amara sorpresa, che rischia di mettere a repentaglio il suo matrimonio e che avrà struggenti ripercussioni, soprattutto per l’enigmatico consorte. Nel frattempo, in Francia, i Poldark rimangono abbagliati dallo sfarzo dei ricevimenti parigini, sebbene l’idillio non sia destinato a durare a lungo: il ritorno di Napoleone e la sua lotta per il potere – che culminerà nella sanguinosa battaglia di Waterloo – rompono il precario equilibrio del paese, stravolgendo irreparabilmente anche le vite di Ross, Demelza e i loro figli. Ma persino nelle situazioni più strazianti si può scorgere un barlume di speranza, e alla tragedia segue sempre una rinascita: per i protagonisti della saga si prospetta infatti una nuova alba, seppur screziata dal dolore e da segreti inconfessabili.


"Il problema è"  disse lui" che non sono abbastanza buono per te. L'ho sempre saputo dal giorno in cui ci siamo incontrati." 
"Non devi dirlo troppo spesso!" 
''Perché no?'' 

"Potrei cominciare a crederti!"


Recensione

Alla fine della lettura del penultimo (undicesimo) capitolo della saga dei Poldark, ci si ritrova con gli occhi lucidi per la forte emozione che l'autore riesce a far sbocciare in tutti noi, dopo che ci ha portato per mano lungo un percorso che ci ha spalancato una porta sui sentimenti di tutti i personaggi, positivi e negativi, offrendoci un quadro ricco di sfumature e sentimenti, per cui la perdita di uno di loro ci lascia un vuoto giustificato, malgrado ci siano tutti i segnali tipici di una vita che ostinata, come la marea, continua ad andare avanti tumultuosa.

 

Una lama nel cuore è il significativo titolo che Graham da a questo nuovo capitolo e come sempre ha molteplici chiavi di lettura. Tra tutti i romanzi scritti non ci eravamo mai trovati così dentro al cuore della storia e della guerra. Ne avevamo colto la drammaticità attraverso dei brevi squarci nei ricordi che Ross conservava della sua esperienza in America. Geoffrey Charles ci aveva parlato dell'orrore e del coraggio, della resistenza tenace contro il nemico, attraverso le lettere dal fronte. Avevamo respirato la storia, con gli eventi tumultuosi, dopo la Rivoluzione Francese, con la follia e l'orrore, seguita poi dall'ascesa del giovane e potente Napoleone attraverso le conversazioni politiche o di salotto. Ma mai, come in questo racconto, eravamo stati travolti dall'azione e dalla violenza di una battaglia destinata nuovamente a cambiare il profilo di un Continente. E Waterloo travolge la pagina, il lettore ed i personaggi con tutta la forza sconvolgente tipica della guerra 
Ma la lama nel cuore del titolo è anche simbolica, quel dolore profondo, assoluto che non si cura, ma con cui si deve scendere a patti per sopravvivere ed è ben spiegato da Graham in un punto della storia in cui Ross, per definire la sofferenza che ha travolto la sua famiglia, pensa ad una spada conficcata nella ferita che viene girata, acutizzando il dolore (E qui, si parla, ovviamente della perdita di Jeremy e del vuoto che questa porta, a chiunque lo abbia conosciuto).

 

Il romanzo si apre agli inizi del 1815 e racconta il tumultuoso anno vissuto dalla famiglia Poldark e dai suoi amici. Ross, sollecitato dal Primo Ministro che gli ha proposto una missione di osservatore e di spia a Parigi, nel precedente "La coppa dell'amore" deve dare una risposta e alla fine, dopo essersi consultato con Demelza, decide di accettare e i Poldark si preparano per trasferirsi nella tumultuosa capitale, dopo essersi messi d'accordo con gli Enys che li dovranno raggiungere poi in Francia. Sarà una lunga vacanza di tre mesi e nell'emozione e l'ansia che travolge la nostra Demelza, rivediamo la ragazzina preoccupata di sentirsi fuori luogo che abbiamo imparato ad amare molto tempo fa.

 

Demelza parte con Ross prima per raggiungere Londra, portando con sé Isabella-Rose ed il piccolo Henry. Nella capitale il Primo Ministro accoglie con gioia la coppia e con un'abile mossa tipica da politico costringe Ross ad accettare il titolo nobiliare che prima aveva rifiutato, adducendo la necessità di essere un aristocratico svagato in viaggio con la famiglia, visto che se si sapesse del vero motivo, ci sarebbero sempre più sospetti. Suo malgrado Ross diventa baronetto, titolo superiore a quello conquistato faticosamente da George Warleggan che apprende furioso la notizia dai giornali.

 

Mentre i Poldark arrivano in una Parigi che sta cercando di ritrovare una sua identità con i Borboni ritornati sul trono, ma con gli animi ancora agitati dal recente passato, tra feste, mondanità e visite, Demelza comincia ad esercitare il suo fascino solito e anche la piccola Bella, pur essendo poco più di una bambina, scopre il potere del suo incanto, su un militare che avevamo incontrato al servizio di Geoffrey Charles in Portogallo.

 

Rimasta a casa con Stephen, Clowance segue gli eventi attraverso le lettere e questo romanzo è sicuramente quello più epistolare di tutti gli altri. Lettere infinite che legano personaggi fisicamente distanti: Jeremy in Belgio, con la neo moglie che sembra adorare, Ross ed il resto della famiglia a Parigi, Clowance in Cornovaglia. Intanto però la ragazza fa una scoperta sorprendente sul marito, ovvero Jason, un ragazzo che si presenta alla sua porta dicendole di essere il figlio dell'uomo. Che Stephen fosse un personaggio propenso a raccontare bugie, ce n'eravamo resi conto fin dal principio, quando salvato dalle acque aveva inventato più storie sul passato. Clowance accetta passivamente, pur soffrendo, questa nuova verità e a dirla tutta la cosa mi da un po' da fare; speravo che Clowence avesse un po' del carattere della madre, e invece nulla.


Se la ragazza, sempre più isolata, finisce per accettare le infinite bugie, dall'altro lato George Warleggan, rivela le sue vere intenzioni nei confronti della famiglia Carrington, minacciando Stephen di trascinarlo alla bancarotta, privandolo del suo appoggio economico e censurando la sua possibilità di rivolgersi a qualsiasi altra banca. L'uomo è sconvolto e non sa come uscirne, ma la verità è che George si è reso conto che tra i responsabili della rapina fatta ai suoi danni alcuni anni prima c'è anche il marito di Clowance. A salvare la coppia sarà Harriet, la neo moglie di George, dispotica, ma decisa, che ha preso in simpatia la giovane Poldark e che finisce per ricattare il marito con la notizia dell'arrivo di un nuovo erede.

 

Come al solito Clowance e Stephen non mi affascinano, anche se sicuramente il modo in cui la ragazza sta pian piano prendendo coscienza della piccolezza dell'uomo che il suo cuore ha scelto è come al solito ben trattato. Il mio di cuore però è oltre il confine, in una Parigi dove la notizia dello sbarco di Napoleone nei pressi di Cannes, con poco più di cento uomini, arriva come un colpo di cannone. Pian piano la situazione precipita e il Re lascia la capitale, imitato da decine di aristocratici soprattutto stranieri.

 

Demelza, rimasta sola mentre Ross è fuori città per un'ennesima missione politica, si vede travolta dagli eventi e quando la situazione precipita con l'avanzare trionfale di Napoleone attraverso un paese che si riaccende di entusiasmo nei suoi confronti, spinta soprattutto dalla sua condizione di madre che deve mettere in salvo i suoi due bambini, decide di partire senza Ross, lasciandogli un messaggio all'ambasciata. Inizia per la donna una fuga tumultuosa che la porterà non in Inghilterra, ma da Jeremy, che nel frattempo è stato nominato Capitano.

 

Ross, tornato a Parigi poco dopo la partenza della moglie, viene catturato come spia, soprattutto per colpa di un ambiguo personaggio con cui si era scontrato per difendere Demelza dalle sue attenzioni inopportune. La prigionia e poi la fuga sono altri momenti fortemente drammatici del racconto, mentre la moglie è tornata a Londra e cerca di trovare appoggi politici per farlo liberare. Tutta l'Europa però si prepara allo scontro finale e definitivo contro il nemico dichiarato fuorilegge e arriviamo alla grande battaglia, quella Waterloo che seppur segnò la fine di Napoleone comportò la morte di centinaia di uomini e tra loro, per noi lettori, la morte di Jeremy è quella più drammatica. 

 

La scena in cui Ross si trova tra le braccia il figlio morente è lo strazio maggiore per questo personaggio intrepido, coraggioso, che la vita ha colpito molte volte e che ha cercato in tutti i modi di rialzarsi. Jeremy se ne va e a lui tocca il compito più amaro e difficile, quello di dirlo a Demelza, mentre si deve prendere cura di Cuby, la sposa del figlio, che aspetta un bambino che mai conoscerà suo padre.

 

Il ritorno in Inghilterra, l'elaborazione del dolore, i sentimenti di Demelza e Ross che vengono mostrati da dentro attraverso l'abile penna di Graham, sono tra i momenti più drammatici del racconto, in un crescendo di tensione ed emotività che esploderanno sul finale. In queste pagine si racchiudono scene cruciali, come il dialogo frontale tra Valentine e Ross, dove quest'ultimo ammette al ragazzo la possibilità che lui possa essere suo figlio, ma che nel profondo continua a rifiutare, proprio ora che l'altro suo bambino se n'è andato; oppure la morte di Stephen, arrivata con l'ennesima bugia, la peggiore di tutte, che getta Clowance nella disperazione e nell'impossibilità di confidarsi con nessuno. L'amore che l'ha guidata si è rivelata una falena pericolosa le cui ali si sono bruciate nel fuoco di una fiamma che si è spenta troppo presto.

 

Il Natale che chiude il racconto, dopo mesi di sofferenza e di lutto, ci donano una piccola grande gioia. La scena del ritorno dalla casa degli Enys dove i Poldark hanno trascorso il Natale ci emoziona quasi come quella del primo volume, quando Ross e Demelza erano novelli sposi e stavano cominciando ad innamorarsi. Qui l'arrivo di Noelle Poldark, la figlia di Jeremy, viene descritta con tutta l'emozione per l'arrivo di una nuova vita e la malinconia per l'assenza di chi è andato e non tornerà. La nascita chiude un cerchio con Demelza che si fa accompagnare da Ross ad uno dei pozzi della spiaggia di Hendrawna il mattino seguente per disfarsi della famosa Coppa dell'amore che Jeremy le aveva detto di custodire fino al suo ritorno.

L'undicesimo volume si presenta come un capitolo emozionante e commovente, pieno di eventi, di dolori e di gioie, elaborato con la solita attenzione per il dettaglio tipica di Graham e malgrado ci siano elementi che ci parlano di futuro, sembra quasi di essere arrivati ad un punto finale, o di svolta, di questo piccolo grande racconto epocale. Assolutamente imperdibile per tutti gli amanti della saga.


La mia valutazione


 Alla prossima

Luce <3


Questa ragazza è qui al posto di Jeremy, il mio amato e bellissimo figlio, alto e tanto caro. È stata sposata con lui per soli sei mesi ed ora sta ridendo. E forse tra uno o due anni lo avrà quasi dimenticato, come io non potrò mai dimenticarlo. E molto probabilmente si sposerà di nuovo ed avrà bambini da un altro uomo. E l'episodio del suo breve matrimonio con Jeremy sfumerà in un triste angolo della sua precedente esistenza. 


venerdì 2 giugno 2023

Recensione saga "Poldark", Winston Graham


Autore: Winston Graham

Titolo: La coppa dell'amore

Saga: Poldark #10

Prezzo: 13,30  e-book 3,99

Link d'acquisto: QUI


Saga Poldark:

1)Ross Poldark

2)Demelza

3)Jeremy Poldark

4)Warleggan

5)La luna nera

6)I quattro cigni

7)La furia della marea

8)Lo straniero venuto dal mare

9)La danza del mulino

10)La coppa dell'amore

11)Una lama nel cuore

12)Bella Poldark

 'Le donne mi affascinano,' disse. 'Mi ipnotizzano. Hanno questo segreto che devo scoprire. E che sia sempre lo stesso segreto non importa...fino a quando lo scopro. Quando succede, allora il mio interesse svanisce. Molto triste.'

Trama

Cornovaglia, 1813. Una coppa d’argento giace abbandonata in una grotta, insieme ad altri oggetti rubati. Porta incisa un’iscrizione in latino, amor gignit amorem, “amore genera amore”. È il motto che sembra governare le pagine di questo nuovo episodio della saga, che si apre con il ritorno a casa – dopo lunghi anni di guerra in Europa – di Geoffrey Charles, il cugino di Ross. Per celebrare l’evento Geoffrey organizza una grande festa, che è l’occasione per rivedere in scena i personaggi principali e aprire il sipario sulle loro incandescenti passioni. La turbolenta storia d’amore tra Clowance e Stephen ha di nuovo cambiato rotta, e questa volta conduce i due addirittura al matrimonio, anche se le improvvise ricchezze che il ragazzo ha ottenuto con la rapina alla banca di George Warleggan destano più di un sospetto. Jeremy invece continua a venire respinto dall’ambiziosa Cuby Trevanion ed è colto dalla disperazione, fino a meditare di arruolarsi quando si sparge la voce che la sua amata sta per sposare il cinico e affascinante Valentine Warleggan. Nel frattempo, nelle trame sentimentali si inseriscono altre figure, come la solitaria Selina Pope, da poco rimasta vedova in circostanze oscure: si vocifera che il marito sia morto scoprendola a letto con un uomo misterioso. Ma anche le vite di Ross e Demelza, apparentemente tranquille, stanno per essere sconvolte da grandi cambiamenti.


 Inciso lungo il bordo c'erano le parole: Amor gignit amorem (L'amore genera amore)


Recensione

Il decimo volume, restituisce i sentimenti dei suoi predecessori, almeno per quel che riguarda certi personaggi, mentre per altri, le storie sono alquanto fiacche.

La coppa dell'amore, titolo del libro n 10 di questa lunga saga, fa riferimento a quel tipico oggetto utilizzato nei banchetti e nelle cerimonie nuziali, con due manici, da condividere come rito. E di matrimoni ed incontri questo decimo volume ne è pieno, anche se la coppa di cui si parla nel libro, con la suggestiva scritta in latino AMOR GIGNIT AMOREM (l'amore genera amore) è quella rubata da Jeremy nella famosa rapina fatta con Stephen e Paul ai danni della banca dei Warleggon. 

Il contrasto tra l'amore appassionato e ossessivo che Jeremy nutre per la bella Cuby, che ha razionalmente deciso di dare il suo corpo ed il suo cuore ad un uomo pieno di denaro, in questo caso Valentine Warleggan, e quello solido di Ross e Demelza, o armonioso di Caroline e Dwight, o romantico come quello di Drake e Morwenna, appare quanto mai evidente in questo nuovo appassionante capitolo della saga. La storia infatti apre con un ritorno a casa, quello di Geoffrey Charles a Trenwith.

Il ragazzino adorato e viziato da Elizabeth, poi affidato alle cure della dolce Morwenna e infine rimasto solo con un patrigno che lo ha sempre guardato con sospetto e dei fratelli con i quali non è mai riuscito a costruire un legame, oggi è diventato un uomo affascinante, sicuro di sé (forse come mai lo è stato il auo stesso padre, Francis) e allo stesso tempo solare e affascinante come un tempo doveva essere l'uomo che era riuscito a conquistare la più bella della contea.

Geoffrey Charles ha attraversato l'esperienza della guerra in Portogallo con coraggio e determinazione e l'affetto sincero e l'ammirazione che Ross prova nei suoi confronti in qualche modo li accomuna. Il carisma che il nostro eroe ha sempre posseduto, fin dal suo ritorno dalla guerra americana, in qualche modo si riflette più su Geoffrey Charles che sul giovane Jeremy, portato dal rifiuto di Cuby verso l'autodistruzione. E le somiglianze si intensificano se  pensiamo al ritorno di Geoffrey Charles nella casa paterna, dopo l'esperienza della guerra, ritrovandola abbandonata e mezza rotta.

Geoffrey Charles torna in Cornovaglia e a Trenwith con la giovane moglie Amadora. I due sono una coppia innamorata ed affascinante che ben presto riallaccia tutti i rapporti con quel piccolo mondo antico che ha fatto parte dell'infanzia e dell'adolescenza di Geoffrey. Il suo ritorno è accolto con piacere praticamente da tutti e Amadora conquista senza nessun tipo di affettazione. 

Con loro tornano sulla scena del romanzo anche due personaggi mai dimenticati, la cui assenza si è fatta sentire nel romanzo precedente, ovvero Drake e Morwenna, che ancora fatica a lasciarsi alle spalle l'incubo terribile del suo precedente matrimonio, anche se può contare sull'amore solido e sicuro dell'uomo che il suo cuore aveva scelto da sempre. 

La grande festa organizzata da Geoffrey Charles a Trenwith per il suo ritorno è l'occasione per rivedere tutti i personaggi in scena, capaci in poche battute di risvegliare i ricordi ed i sentimenti del passato, basti pensare all'incontro di Morwenna con il figlio lasciato indietro (quello avuto da Ossie) e che lei non riesce a non vedere come frutto della violenza, non cogliendo nessuna parte di se, ma solo il ricordo fatto carne e sangue del suo aguzzino, oppure lo scontro tra Ross e George, che ormai si evitano da anni, non più costretti dalle circostanze a respirare la stessa aria. Eppure bastano poche battute che l'animosità di sempre si riaccende ed il fantasma di Elizabeth diventa vivo e presente tra di loro.

Anche se la visita di Geoffrey Charles e Amadora in Cornovaglia sarà solo una parentesi, in quanto i due ritornano sul Continente, in qualche modo sembrano riaccendere tutte le componenti positive di questa storia corale ed intensa, dove Ross e Demelza continuano ad affrontare le intemperie della vita, anche se ormai adulta e più complicata, legate spesso ai due figli più grandi.

Jeremy infatti sentendosi in colpa per la rapina commessa, senza speranza per quanto riguarda il suo amore per Cuby, decide di unirsi all'esercito, seguendo i passi del padre e anche quelli di Geoffrey Charles, uno dei pochi a cui confida del furto fatto ai danni del suo patrigno. Jeremy spera che la lontananza possa guarire le ferite del suo cuore, soprattutto quando per caso scopre che è stato organizzato il fidanzamento tra la ragazza e Valentine Warleggan.

Quest'ultimo resta un personaggio particolare, pieno di fascino ambiguo, di attrazione e repulsione. Il suo comportamento durante la festa a Trenwith ce lo presenta in una chiave decisamente oscura, giustificando lo scoppio di rabbia del fratellastro. Allo stesso tempo il modo in cui si libera delle trame del padre, intento ad organizzare la sua vita, sono a onor del vero un colpo da maestro, oltre che di scena, rivelandoci l'identità del famoso amante di Selina Pope, su cui Graham in un primo momento ci aveva lasciati sospesi.

Valentine è innegabilmente il figlio di Ross ed Elizabeth, malgrado il primo non voglia prenderne coscienza, come se il suo cuore si fosse chiuso da quel lato. Pieno di fascino, stratega e determinato, Valentine è però anche figlio della sofisticata e gelida Elizabeth, con una vena di cinismo che è frutto della vita complicata e dura che è stato costretto a vivere dalle circostanze, basti pensare a come uccide tutte le speranze e l'infatuazione di Selina, la moglie che sostiene di amare, a cui candidamente confessa che non intende rimanerle fedele a vita.

Alla fine l'amore ossessivo di Jeremy non viene curato nemmeno dall'esercito o da nuovi incontri romantici e quando scopre che le nozze tra Valentine e Cuby sono saltate, spronato da Ross e consigliato da Demelza, il ragazzo riuscirà infine a conquistarla, anche se nel trionfo del suo amore c'è una strana amarezza e ci si chiede quanto tempo potrà durare.

Anche l'amore di Clowance in qualche modo trionfa, anche se onestamente io continuo a preferire Ben Carter, disperato per la perdita. Stephen Carrington infatti utilizza il denaro ricavato dalla rapina per comprare delle navi ed avviare una sua attività, che si rivela prospera. Quando l'uomo si ammala, la giovane Poldark si rende conto di non averlo mai dimenticato e decide di andare da lui, per assisterlo. Il loro matrimonio sembra uccidere le speranze di molti suoi pretendenti, ma quello che distrugge il saggio e misurato Ben è la convinzione (paradossalmente più forte di Ross e Demelza che pur non sono molto convinti dall'unione) che Stephen non è l'uomo per Clowance.

Mentre la nuova coppia inizia la sua vita, stranamente sotto l'ala protettrice di George Warleggan, che Stephen preferisce al suocero, Demelza fa una scoperta terribile su Jeremy, grazie proprio alla Coppa dell'amore, rendendosi conto del pericolo nel quale il ragazzo si è gettato, seguendo la disperazione del rifiuto. E rivedere Demelza affrontare la scoperta, calarsi nella grotta da sola, (dopo che Ben Carter le ha raccontato dei sacchi ritrovati), bruciare tutto per evitare che qualcuno possa un giorno trovarli, e non raccontare nulla a Ross, ci riporta alla memoria la ragazzina neo-sposa che sosteneva gli incontri tra Verity ed Andrew Blamey all'insaputa del marito.

Anche alla fine trionfa l'amore, il rifiuto di Ross del titolo di baronetto da parte del Primo Ministro, ma il suo interesse per la nuova missione che gli è stata offerta, ovvero quella di trasferirsi a Parigi con la sua famiglia per osservare da vicino gli animi dell'esercito e dei poteri, ora che Napoleone è stato esiliato all'Elba, ci aprono la strada a nuove emozionanti avventure. Non dimentichiamo che il 1815 è alle porte e la Storia ha ancora molto da dire su Napoleone. importante ed emozionante della saga. 


   La mia valutazione




Tutte le cose dovrebbero essere prese in piccole dosi,' disse Geoffrey Charles, 'ad eccezione dell'amicizia e dell'amore.


giovedì 1 giugno 2023

Monthly Wrap Up Maggio + TBR Giugno

 

Serie tv viste

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*-* *-* *-*

Libri letti

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Letture in corso

Su audible sto ascoltando HP 4 in spagnolo

A casa ho iniziato l'ultimo capitolo, vi farò sapere a tempo debito (del resto devo ancora pubblicare le recensioni del 10 e 11...)

Ebbene sì, non avendo (miracolo) richieste urgenti per il blog,  vado avanti con la serie di Cara Valli e sono già al volume 5)

*-* *-* *-*

TBR Giugno








Esatto, da giugno (che parte da oggi), salvo richieste più urgenti, dovrei dedicarmi completamente a Cara Valli











mercoledì 31 maggio 2023

Recensione "La Regina Carlotta", Julia Quinn & Shonda Rhimes

 


Autrici: Julia Quinn & Shonda Rhimes

Titolo: La Regina Carlotta

Prezzo: 20,90  e-book 11,99

Link d'acquisto: QUI


Caro Lettore, il periodo più freddo dell’anno è diventato ancora più inclemente per la triste notizia della morte della Principessa Reale. La nipote del nostro caro re Giorgio III e della regina Carlotta è morta di parto insieme al figlioletto. E se i nostri cuori piangono la perdita della Principessa Reale, le nostre menti si affliggono ancora di più per il futuro della monarchia. Perché ora la Corona è in uno stato di crisi. Una crisi che possiamo solo immaginare quanto infastidisca la regina Carlotta, famosa per il pugno di ferro con cui ha combinato gli incontri nell’alta società e governato il mercato matrimoniale. Noi e tutta l’Inghilterra possiamo solo auspicare che la regina Carlotta rivolga finalmente le sue energie da mediatrice alla propria famiglia. Dopotutto Sua Maestà ha tredici figli e nessun erede reale da alcuno di loro. Quanto meno non legittimo. Sorge spontanea la domanda: le abilità della regina di combinare un buon matrimonio sono solo chiacchiere? Da “Le cronache mondane di Lady Whistledown” 10 novembre 1817


Trama

Nel 1761, in una soleggiata giornata di settembre, un re e una principessa si incontrano per la prima volta e si sposano nel giro di poche ore. Tedesca, Carlotta di Meclemburgo-Strelitz è bella, testarda e molto intelligente... non proprio le caratteristiche che la Corte britannica cercava per la sposa del giovane re Giorgio III. Ma il suo ardore e la sua indipendenza sono invece esattamente ciò di cui lui ha bisogno, perché Giorgio ha dei segreti... segreti che possono scuotere le fondamenta stesse della monarchia. Nel suo nuovo ruolo, Carlotta deve imparare a destreggiarsi nell'intricata politica di Corte e, nello stesso tempo, proteggere il suo cuore, perché si sta innamorando del re, anche se lui la respinge. Soprattutto deve imparare a governare e a capire che le è stato dato il potere di cambiare la società. Deve combattere, per se stessa, per suo marito e per tutti i sudditi che guardano a lei per avere guida e protezione. Perché non sarà mai più solo Carlotta. È chiamata a compiere il suo destino... come regina.


Lottie. Lottie. Il più semplice di tutti, ma non era per questo che le piaceva. Di rado i suoi gusti prediligevano la semplicità, dopotutto. Le piacevano parrucche alte e abiti sontuosi ed era abbastanza sicura che nessuno dei suoi parenti apprezzasse con il suo stesso entusiasmo le complessità della musica o dell’arte. Non era una creatura semplice. Niente affatto. Ma le piaceva farsi chiamare Lottie. Le piaceva perché era un nome che usavano in pochi. Dovevi conoscerla per chiamarla Lottie. Dovevi sapere, per esempio, che il suo dessert preferito in primavera era la torta con lamponi e albicocche e in inverno lo strudel di mele, ma in realtà amava tutta la frutta e i dolci, e qualunque dolce a base di frutta era in assoluto il suo prediletto. Le persone che la chiamavano Lottie sapevano anche che da piccola le piaceva nuotare nel lago vicino alla sua casa (quando faceva abbastanza caldo, ma capitava di rado). Sapevano anche che, quando sua madre le aveva proibito tale pratica (affermando che era troppo cresciuta per una frivolezza del genere), Carlotta si era rifiutata di rivolgerle la parola per tre settimane. La pace era stata ristabilita solo una volta che aveva redatto un documento legale di sorprendente accuratezza in cui delineava diritti e responsabilità di tutte le parti in causa


Recensione

Se avete visto la serie su Netflix (QUI la recensione), bene o male sapete già cosa vi aspetta, ecco perché lo definisco il copione della serie. Io da brava stupida mi aspettavo qualcosa in più, mi aspettavo di avere notizie di Reynolds durante la vita adulta di Re Giorgio e Carlotta, invece no.

Serie tv paro paro... Oh, capisco che sia stato fatto uscire dopo la serie eh, ma almeno metti qualche dettaglio in più, non tutto uguale! Ormai è andata...

Quindi: il libro inizia con una Carlotta alquanto stizzita per un matrimonio combinato non voluto, che poi, come previsto, tenta di scappare dal muro, ma non lo fa; sposa Giorgio e il resto si sa (sopratutto se avete visto la serie).

Sinceramente non so cos'altro scrivere, perché  quello che penso già l'ho scritto nella recensione della serie. E' inutile che mi dilunghi su qualcosa che, come già detto, è il copione di una serie tv. 
E la domanda del secolo rimane: dove cazzo è finito Reynolds???


La mia valutazione



Alla prossima

Luce <3


«Salve, milady.» Carlotta fece quasi un salto. Non si era accorta di non essere sola in giardino. Un giovanotto – più grande di lei, ma ancora giovane – era uscito da una porta che lei non aveva neppure visto. Lo scrutò brevemente e liquidò all’istante l’idea che lavorasse per il palazzo e fosse stato mandato per riportarla nella cappella. Si capiva che era uno degli invitati al matrimonio; il suo completo grigio argento era troppo elegante e ben fatto per essere altrimenti. Non portava la parrucca sui capelli scuri, scelta che Carlotta approvava. Aveva anche sopracciglia molto scure e sarebbe sembrato ridicolo con una di quelle astruserie bianche e cotonate sulla testa. In altre circostanze – in qualsiasi altra circostanza –, Carlotta avrebbe giudicato piacevole il suo viso. Ma non oggi. Non aveva tempo per certe frivolezze. «Vi serve un aiuto di qualche genere?» le chiese. Lei gli rivolse un sorriso tirato. «Sto benissimo, grazie.»

Era ovviamente un commiato, invece lui rimase dov’era a osservarla con espressione piuttosto imperscrutabile. Non ostile, solo, ecco, non decifrabile. Con una mano gli indicò la cappella. «Potete tornare dentro e aspettare con gli altri curiosi.» «Lo farò» disse. «Ma prima vorrei farvi una domanda. Che cosa state facendo?» «Niente» si affrettò a rispondere Carlotta. «State chiaramente facendo qualcosa» insistette lui, in maniera molto affabile, a essere sinceri. Lei si appoggiò la mano su un fianco e agitò l’altra in un arco che non indicava assolutamente niente. «Non è vero.» Lui sembrava divertito e addirittura un po’ presuntuoso. «Invece sì.» «Non è vero» insisté lei. «Invece sì.» Himmel, che seccatore. «Se proprio volete saperlo, sto cercando di capire quale sia il modo migliore per arrampicarmi sul muro del giardino.» «Arrampicarvi…» Guardò il muro, poi tornò a guardare lei. «E come mai?» Carlotta era così esasperata che avrebbe voluto urlare. Il suo unico desiderio era scappare e un perfetto sconosciuto non la smetteva di farle domande. Come se non bastasse, doveva condurre quella conversazione in inglese, che era una lingua spaventosa. Così primitiva. In tedesco poteva unire le parole a formarne di nuove, deliziosamente lunghe e descrittive. Invece di dire “voglio saltare al di là del muro per sfuggire alle nozze”, avrebbe potuto descrivere la situazione con una sola espressione: “saltodelmuroprenozze”. Un tedesco avrebbe capito perfettamente cosa intendeva. Gli inglesi? Bah. «Vi prego, lasciatemi in pace» disse allo sconosciuto. «Devo proprio andare.»

«Ma perché?» insistette lui. «Perché penso che possa essere una bestia» sbottò lei. Questo catturò la sua attenzione. Le sue sopracciglia – quelle incantevoli sopracciglia scure che sarebbero state tanto ridicole sotto una parrucca – schizzarono verso l’alto. «Una bestia.» «O un troll.» Lui sbatté le palpebre un paio di volte. «Di chi stiamo parlando, esattamente?» «Che sfacciataggine. Non vi riguarda.» E poi, siccome stava diventando chiaramente pazza, finì per dirgli tutta la verità. «Del re» rivelò disperata. «Parlo del re.» «Capisco.» L’espressione di lui si fece pensierosa. Aveva una bella faccia, pensò Carlotta con un brivido. Al contrario del re, che le veniva tenuto nascosto. «Nessuno vuole parlarmi di lui» proseguì. «Nessuno. Deve essere per forza una bestia. Oppure un troll.» «Capisco.» Carlotta riportò la propria attenzione al muro davanti a lei. «Vedete, se mi aggrappassi qui…» «In questo punto?» Lui si spostò.

«Sì.» Carlotta lo osservò con rinnovato interesse. Aveva proprio una

bella figura, atletica e muscolosa sotto i vestiti. Lei aveva molti fratelli e

sapeva che i sarti utilizzavano un gran numero di stratagemmi per far

apparire gli uomini più forti e virili. Era anche in grado di riconoscere tali

trucchetti ed era chiaro che il sarto dello sconosciuto non ne aveva usato

nessuno.

Era decisamente abbastanza forte da risultare utile.

Gli sorrise civettuola. «Magari potreste aiutarmi ad arrampicarmi?»

«Sì, certamente» rispose, tutto amabilità e cortesia. «Però vorrei farvi

una domanda. Non vi piacciono le bestie o i troll?»

Lei lo guardò. Stava perdendo tempo. Tempo che lei di sicuro non aveva.

«A nessuno piacciono le bestie o i troll.»

Il giovanotto però non aveva ancora finito con le domande. «Il suo

aspetto è davvero tanto importante?»

«Non è il suo aspetto a importarmi» replicò Carlotta alzando la voce.

«Quello che non mi piace è non sapere. Ho chiesto a tutti di parlarmi di lui.

Non solo del suo aspetto. Anche di come è. E nessuno vuole dirmi niente.»

«Questo è proprio un problema» mormorò lui.

«Venite qui» gli disse facendogli cenno di avvicinarsi. «Basta che mi

teniate. Con un aiuto credo di riuscire a scavalcare il muro.»

«Volete che vi sollevi oltre il muro per scappare.»

Mein Gott, se era lento. «È quello che ho detto, sì.» Lui si guardò alle spalle, verso la cappella. «La gente si accorgerà della vostra assenza, no?» «Ci penserò in un secondo momento. Ora, se non vi dispiace, avrei bisogno di un aiutino.» Agitò la mano spazientita. «Forza, sbrigatevi.» Lui invece si limitò a incrociare le braccia. «Non ho nessuna intenzione di aiutarvi.» Adesso sì che era irritata. Finora era stato così cortese e ciarliero, dando l’impressione di essere un gentiluomo, invece le stava solo facendo perdere tempo. «Sono una fanciulla in difficoltà» sbottò. «Vi rifiutate di aiutare una fanciulla in difficoltà?» «Mi rifiuto di farlo se la fanciulla in difficoltà vuole scavalcare un muro per non dovermi sposare.»
















martedì 30 maggio 2023

[Review Party] Recensione "L'angelo caduto", Cristiano Pedrini

 Buongiorno, oggi partecipo al review party del nuovo romanzo di Cristiano Pedrini



Autore: Cristiano Pedrini
Genere: Romance MM
Formato cartaceo 14x21
Formato ebook: epub/mobi e pdf
Pagine 254
Pubblicato con Youcanprint
ISBN: Prossimamente
Prezzo di copertina:
Ebook € 3,99 Cartaceo: € 18,00

Link d'acquisto: QUI


«Ora l’angelo caduto mostra tutta la sua debolezza, ed è proprio in questo momento che la sua vera natura prende il sopravvento. Per pochi istanti si trasforma nell’essere perfetto, orgoglio e debolezza in lui si fondono per mostrare la vera essenza dell’uomo.»


Trama

Neal Russell, ispettore della polizia di York, ha dovuto reinventarsi la vita. Dal giorno in cui venne ferito in servizio, le sue giornate trascorrono nel timore di non essere più all’altezza dei propri compiti. Egli percepisce la propria inadeguatezza nel continuare a vestire l’uniforme, nonostante il trasferimento ad un altro incarico e la fiducia che Helen O’Brian, suo diretto superiore, continua a riporre in lui.

La morte di un importante membro del Consiglio Comunale della città e l’incarico di garantire la

protezione ad un possibile testimone, travolgono la routine di Neal che si trova costretto a convivere con una persona che sa indossare, abilmente, mille maschere diverse pur di apparire l’essere perfetto e

desiderato che molti bramano di incontrare. Dietro al soprannome di “angelo caduto”, si cela un ragazzo disinibito che porta con sé l’eleganza insita nel suo nome, ma James vede in Neal solo un'altra anima da mettere a nudo, da asservire ai suoi desideri. Tuttavia, se il suo presente appare saldo, il futuro potrebbe riservare una sorte che lo accomunerà ad un nome dimenticato di un lontano passato. Per James la memoria potrebbe essere l’unica via di fuga dal tragico epilogo che si profila all’orizzonte?

«Ora l’angelo caduto mostra tutta la sua debolezza, ed è proprio in questo momento che la sua vera natura prende il sopravvento. Per pochi istanti si trasforma nell’essere perfetto, orgoglio e debolezza in lui si fondono per mostrare la vera essenza dell’uomo.»


«L’angelo caduto…» annuì sollevando lo sguardo verso di lui. «Sicuramente è molto appariscente e fa colpo sulle persone che si lasciano condizionare dalle parole, ma Neal non è uno di loro.»

«Lo scopriremo presto. Attenderò di sapere se il tuo pupillo sarà davvero capace di assumersi una simile responsabilità.»



Recensione

Ormai credo sia piuttosto palese che adoro ogni libro di Cristiano. "L'angelo caduto" è la sua ultima (per ora) fatica e anche sta volta ha fatto centro. I protagonisti sono Neal, commissario di polizia e James, colui che viene definito "L'Angelo caduto" per ragioni che, purtroppo per voi, non vi spiegherò.

Neal si ritrova a dover proteggere James, perché pare che qualcuno l'abbia preso di mira; tra una pagina e l'altra scopriamo che qualcuno legato a James viene ucciso, a seguire viene ucciso qualcun altro, probabilmente per lo stesso motivo e quindi ci ritroviamo di fronte a una storia giallo-amorosa.

Le indagini portano a delle svolte sorprendenti e l'epilogo è semplicemente perfetto.

Se avete amato altri libri di Cristiano Pedrini, questo non sarà da meno.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


«Da quanto fai… insomma, sei in attività come…»

«Come escort? Da quattro anni, più o meno» rispose il giovane notando l’espressione imbarazzata di Neal. «Questo non era scritto nei vostri rapporti?»

«… effettivamente no, e perché hai deciso di…»

«Ti prego, ora non calarti nella parte del bravo ragazzo che vuole redimermi, non credo che tu sia venuto qui per questo, e poi io non ho nulla di cui pentirmi.»


Qui sotto trovate i nomi dei blog partecipanti all'rp