mercoledì 12 marzo 2025

WWW...Wednesday #271

 Il WWW Wednesday, è una rubrica settimanale ideata da MizB (Should be Reading) nata per far sapere a voi lettori le mie letture appena concluse, quelle attuali e le prossime!!


 1. What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?


Su audible sto ascoltando Rabbia e rovina della Armentrout


Su richiesta dell'autrice ho iniziato questo, vi farò sapere


A casa l'ho quasi finito, vi farò sapere

 2.What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?



Recensione QUI


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recensione QUI



Recensione QUI


Recensione QUI


Recensione QUI


Recensione online domani

venerdì andrà online la recensione di una serie tv


Recensione online domenica


Recensione online martedì

3. What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?


 Nei giorni scorsi mi è arrivata un'altra richiesta di lettura; la inizierò appena finisco la Galatioto

Forse e ripeto forse, riuscirò a leggere anche questo


Essendo quasi alla fine di "Todo va a mejorar", credo proprio riuscirò a leggerlo



Voi invece cosa state leggendo? Cos'avete finito? E soprattutto, cosa leggerete?


E questo era il www 271!


martedì 11 marzo 2025

Recensione serie "Costanza Macallè", Alessia Gazzola

 


 

Autrice: Alessia Gazzola

Titolo: La Costanza è un'eccezione

Serie: Costanza Macallè #3

Prezzo: 11.40  e-book 9,99

Link d'acquisto: QUI

Serie Costanza Macallè:

1)Questione di Costanza

2)Costanza e buoni propositi

3)La Costanza è un'eccezione



“Il tempo non appartiene alle madri, non è una cosa di cui possano disporre. Come non si può disporre di scelte, di stati d’animo, e di mille altre cose. Se è vero l’antico adagio di Gibran che i figli non appartengono ai genitori, vero è però l’opposto: i genitori appartengono ai figli.”


Trama

"Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere. Eppure, eccomi qua. Com'è potuto succedere, proprio a me? Mi chiamo Costanza Macallè e sull'aereo che mi sta portando dalla Sicilia alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola. Con me c'è l'essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei… Lo so, lo so, ma è una storia complicata. Comunque, ce la posso fare: in fondo, devo resistere soltanto un anno. È questa la durata del contratto con l'istituto di Paleopatologia di Verona, e io - che mi sono specializzata in Anatomia patologica e tutto volevo fare tranne che dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare resti centenari - mi devo adattare, in attesa di trovare il lavoro dei sogni in Inghilterra. Ma, come sempre, la vita ha altri programmi per me. Così, mentre cerco di ambientarmi in questo nebbioso e gelido inverno veronese, devo anche rassegnarmi al fatto che ci sono delle scelte che ho rimandato per troppo tempo. Ed è giunto il momento di farle. In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza… E, me lo dico sempre, è questione di Costanza."


“Noi viviamo nei ricordi degli altri in un modo che non riusciamo a prevedere, nè immaginare; lui viveva nei miei a metà tra l’idealizzazione e l’anatema.”


Recensione


Eccoci ritornati finalmente con l’ultimo (sarà davvero l’ultimo???) capitolo della saga che ha come protagonista la bella rossa siciliana Costanza Macallé, “La Costanza è un’eccezione” di Alessia Gazzola, edito Longanesi. Nel precedente capitolo eravamo rimasti con il dilemma di Costanza e il suo “trovare un posto nel mondo”. Ci sarà riuscita stavolta?

Ci troviamo sempre a Verona, alle prese con le avventure con Flora e sua sorella Antonietta. Ritroviamo anche Marco, sempre più presente nelle vite delle ragazze. Nel frattempo, Costanza ha accettato il lavoro presso l’Ospedale di Venezia come anatomopatologa; ha deciso, quindi, di lasciare l’Istituto di Paleopatologia di Verona in cambio di un lavoro stabile. Eppure, quando i suoi ex colleghi le propongono di tornare a occuparsi di un caso di paleopatologia interessante e ben pagato a Venezia, Costanza non ci pensa due volte. I datori di lavoro sono gli Almazàn, un’antica famiglia di origine spagnola, che si è poi trasferita a Venezia ed è diventata nobile, comprandosi il titolo.

Costanza, insieme a Miss Foley, Diana e Ans, deve indagare su un mistero, riaprendo la cripta della famiglia Almazàn nella chiesa di Santa Maria della Mercede, approfittando dei lavori di restauro che stanno per iniziare. E guarda caso, questi lavori sono proprio seguiti da Marco! Sarà per questo che Costanza ha accettato il caso così in fretta?

Non mancano le complicazione, com’è giusto che sia: Adrea, il figlio della signora Almazàn, che sembra mostrare un grande interesse per gli studi di Costanza. Sarà perché entrambi sono medici, o forse c’è sotto qualcosa??? Riuscirà stavolta la nostra Costy a chiarire definitivamente le cose con Marco?

“Noi viviamo nei ricordi degli altri in un modo che non riusciamo a prevedere, né immaginare; lui viveva nei miei a metà tra l’idealizzazione e l’anatema” – La Costanza è un’eccezione

Ancora una volta, Alessia Gazzola si conferma abile nel trattare argomenti attuali, utilizzando uno stile semplice, leggero e mai banale. La trama spazia dal genere giallo-rosa al romanzo storico. I riferimenti al periodo storico veneziano sono fedeli al tempo e trattano in maniera interessante e curiosa tematiche come morti misteriose, raggiri e metodi particolari di avvelenamento. Alla fine del romanzo, infatti, possiamo trovare tutti i manuali che la Gazzola ha consultato per documentarsi realmente sulla storia di Venezia.

La protagonista è ancora una volta una donna: Costanza. Ma, a differenza di Alice de “L’Allieva”, Costanza non è goffa e impacciata, ma una giovane madre lavoratrice e, soprattutto, precaria. Costanza è la personificazione della donna moderna: perennemente in ritardo, arranca portandosi avanti un lavoro che non la soddisfa più di tanto e, soprattutto,  la difficoltà di gestire il tempo con sua figlia Flora. In più, giusto per complicare ulteriormente le cose, si aggiunge un amore che potrebbe sembrare non corrisposto.

La narrazione è ricca di riferimenti al passato che si intrecciano con il presente.

La lettura del libro è molto piacevole, rilassante, leggera e coinvolgente, che si ami la saga o meno. Le tematiche affrontate invogliano il lettore a calarsi nella storia,  tentando di risolvere il giallo dell’antica dinastia degli Almazàn. Perché molti giovani in quel periodo morivano? Erano davvero dei vampiri, così come si vociferava o c’è dell’altro? Lo scopriremo solo mettendoci in gioco con Costanza e le sue avventure!


La mia valutazione



Alla prossima

Luce <3


“Chissà com’è quando c’è qualcuno al mondo che ti ama più di se stesso. Com’è sentirsi accompagnati nel labirinto della vita.”

lunedì 10 marzo 2025

7 blog per 1 autore: Ilaria Carioti

Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?


Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - BUONA LETTURA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO

Tutto sul romanzo
COVER + TRAMA + ESTRATTI
Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta.
Allega un estratto card e la cover del romanzo

Risposta: Come al solito, ho creato da sola la cover, con l’aiuto della mia tavoletta grafica e l’idea mi è venuta dal contenuto del romanzo. Il protagonista indiscusso è Schizzo, il gatto chiacchierone che si ritroverà a fare da cupido, nonostante l’iniziale ritrosia, tra il suo umano Adriel e Cristiana. 
Per quanto riguarda la trama, l’idea mi è venuta dal mio amato gattone. Chi non ha immaginato almeno una volta di poter interloquire con il proprio gatto? Bè, io ho provato a renderlo realtà con questo romanzo e il risultato non è stato proprio dei migliori. Schizzo è logorroico e ipocondriaco e darà un bel po’ di filo da torcere al suo umano Adriel, tanto da portarlo a supplicare chi ha dato vita all’incantesimo di poter tornare indietro... Nonostante, i suoi difetti, comunque, Schizzo saprà farsi volere bene, non solo dal suo umano, ma anche da tutti quelli che lo leggeranno 😉



QUARTA DI COPERTINA
Ognuno ha un sogno nel cassetto. Chi di poter tenere stretto a sé il proprio idolo, chi di sentir parlare il suo gatto.
Quando si avverano, però, non sempre le cose vanno come ci si aspettava.

Adriel, ex cantante di una rock-band ormai in declino, è alle prese con Schizzo, un gatto logorroico e ipocondriaco.
Dopo aver sfregato per gioco l’amuleto donatogli dalla sua amica Armanda, l’amato felino ha iniziato a parlare… anche troppo.
Adriel, disperato, si reca nella sua clinica veterinaria di fiducia, temendo che Schizzo sia vittima di una strana malattia.

Cristiana, veterinaria, trasferitasi da poco a Roma per dimenticare un amore sbagliato, si ritrova a visitare il gatto del suo vecchio idolo: Adriel dei The Bats.
La sorpresa è grande, soprattutto quando scopre che il cantante vive nella mansarda del palazzo in cui ha preso casa in affitto.
I due iniziano a frequentarsi, non per scelta di Adriel o di Schizzo, entrambi asociali, ma a causa dell’invadenza di Cristiana, che entra nelle loro vite insieme alla sua gatta Minù.
Schizzo, dapprima intenzionato a togliersi di torno le nuove inquiline, colto in seguito dai rimorsi verso il proprio umano, si sforzerà di dare una svolta decisiva al rapporto fra i due…
Tra dialoghi esilaranti con protagonista un gatto rompiscatole, amori che fanno fatica a decollare e la giusta dose di ironia, “Micio cupido” ci trasporta in un mondo divertente e appassionante.




domenica 9 marzo 2025

Recensione serie "E se il cattivo...", Emily McIntire

 


 Autrice: Emily McIntire

Titolo: Evelina

Serie: E se il cattivo.. #3

Prezzo: 17,01  e-book 2,99

Link d'acquisto: QUI


Serie "E se il cattivo...":

1)Uncino

2)Scar

3)Evelina

4)Yasmin

5)Amaya

6)Strega



Evelina ha addosso anni di ferite che non si sono mai rimarginate ma che sono state solo fasciate con sarcasmo e tristezza, formando una cicatrice mutilata che trasuda ancora quando viene stuzzicata. E forse la mia morale è offuscata, quando si tratta di lei. Perché finché lei è al sicuro, non me ne frega niente di quello che succede agli altri. Mi avvicino e le premo un dolce bacio sulla fronte, respirando il suo profumo terroso e floreale.


Trama

Attenzione: questo è il terzo titolo della serie "E se il cattivo..." di Emily McIntire, dopo "Uncino" e "Tristan," originariamente intitolato "Eveline."
Su richiesta dell'autrice, la versione pubblicata in italiano non seguirà quella originaria, bensì la seconda edizione aggiornata sulla base delle modifiche apportate da Bloom Books, che ha acquisito i diritti originali della serie.
Sulla base delle piccole modifiche nell'edizione originale, sono stati aggiornati anche il titolo e la copertina.


COME SAREBBE ANDATA LA STORIA, SE FOSSE STATO IL CATTIVO AD AVERE LA MEGLIO?


Tanto tempo fa, una giovane ragazza
privata di ogni cosa, indossava una corazza
fatta di mistero, di arguzia e crudeltà
celava il suo acume sotto l'oscurità.
Per quanto fosse sveglia, istintiva e intelligente
di un uomo non si accorse, un misterioso agente.
Seguendola scoprì, mai dandosi per vinto
un muro di mattoni, di un giallo un poco stinto.
E quello che comprese a furia di spiare
è che egli non l'avrebbe mai più lasciata andare.
Più Evelina lo odiava, più l'uomo la voleva
rapito dal carattere che quella donna aveva.
Ma a volte le corazze son fatte per celare
un grado di perfidia che non si fa svelare.


Si tratta di una serie di dark contemporary romance. Non è un fantasy e NON è un RETELLING, ma solo una storia liberamente ispirata ai cattivi delle storie che tutti noi abbiamo amato!
Contiene scene esplicite e situazioni che potrebbero non essere adatte ai lettori non avvezzi al dark romance.


Recensione

Evelina è l’immagine della cattiva ragazza arrabbiata col mondo. È cresciuta motivando la sua vita con il senso di vendetta verso la sorella di mezzo Dorothy, che è certa aver ucciso la maggiore che le ha fatto da madre, e nel tentativo di catturare l’attenzione e il riconoscimento del padre opportunista, gestendo per lui la piantagione di papaveri da cui rifornisce di droga l’attività di famiglia. 

Una ragazza tosta, irascibile, impulsiva e dalla mente acuta, capace di compiere atti sanguinosi senza farsi scalfire dai sentimenti.

Eppure, sotto a questa sua corazza dura e brutale, c’è una bambina che non è mai stata amata, che non ha mai potuto crescere come la donna dolce che era destinata a essere. Una tenerezza ben nascosta in lei che nessuno aveva mai accarezzato, prima di Nick.

Ma poi c’è lui. Quest’uomo. Questo perfetto sconosciuto. Ed è in ginocchio per me. Non mi illudo che rinunciare al controllo sia facile. L’intero motivo per cui ci attacchiamo di continuo è perché c’è una lotta costante da parte mia, che cerco di mantenere il controllo, mentre lui me lo porta via. Ma c’è qualcosa lì, tra il vetriolo e l’animosità. Un rivestimento d’argento, caldo e morbido ai bordi, che mi spinge ad affondare in ciò che mi sta dando.

Nick è un agente infiltrato della DEA. Basta questo per farci capire quanto sta diventando esplosivo, pagina dopo pagina, il magnifico rapporto che si genera in modo naturale tra i due ragazzi. Un segreto che quando verrà a galla strapperà qualsiasi tipo di legame, senza possibilità di scuse e modi per ricucire. Non c’è modo che le cose tra loro possano finire bene, anche perché Evelina non è la brava ragazza finita per sbaglio in un brutto giro, è troppo invischiata. Anzi, è esattamente la fornitrice di droga che Nick sta cercando di identificare con la sua missione.

Bene contro male, buono contro cattivo. Due opposti che inspiegabilmente si fondono quando le loro anime si rincorrono, si riconoscono, si attraggono magneticamente.

Lui le sta mentendo minuto dopo minuto, e noi avvertiamo il peso di ognuno dei singoli episodi in cui avrebbe potuto dirle la verità e non l’ha fatto, del senso di colpa che si accumula man mano che i sentimenti crescono e Nick si accorge che Evelina si sta innamorando di Brayden, l’uomo che finge di essere. 

La suspense per l’avvicinarsi del momento della verità ci rende sempre più consapevoli che strapperà il loro cuore e la loro relazione inevitabilmente. E il senso di tradimento che proverà Evelina si rispecchierà nello shock di Nick quando scoprirà il ruolo di lei nell’organizzazione criminale.

Se devo essere del tutto onesta, alla fine è per questo che mi sono presentata qui, no? È questo il motivo per cui sono saltata in macchina, con la pistola semi-armata, pronta ad attaccare Brayden e farlo incazzare. Non l’ho fatto per avere delle risposte – non solo per quello, comunque. L’ho fatto perché le mie emozioni stavano scoppiando, e l’unico che regge alle mie esplosioni, l’unico che mi fa provare qualcosa… è lui. Non mi dice di riprendere il controllo o di non essere esattamente ciò che sono. Anzi, attutisce il colpo, assicurandosi che i miei pezzi non si disperdano nel vento.

Le caratterizzazioni sono stupende e paradossalmente rovesciate, come nell’obiettivo di questa fiaba della serie “E se il cattivo…” (sottinteso: “…vincesse”), che ci soddisfa regalandoci la storia di una protagonista negativa che non si redime.

Evelina è se stessa in questo personaggio pieno di difetti e crudeltà, ma anche tenerezze nascoste e ferite; nonostante sia dalla parte sbagliata della giustizia, è animata da un dolore reale che ha bisogno di essere curato e accudito, e il suo amore per la botanica e i suoi papaveri esprime davvero la malinconia del suo ricordo per la sorella.

Una protagonista genuina, nelle sue luci e ombre, che ci convince quasi più dell’agente Nick che deve incastrarla, nei confronti del quale iniziamo a desiderare che finisca per accogliere il suo lato oscuro, per trasferirsi dall’altra parte della barricata insieme alla sua donna. Al contrario, Brayden, nel suo ruolo di sgherro, è credibile, emette sicurezza e perfino un certo senso di libertà per il modo in cui può esprimere i suoi istinti vestendo i panni del cattivo.

Merda. Sembra tutto diverso. Sembra qualcosa di più. Rude e incasinato, e sbagliato in migliaia di modi diversi. Ma se io sono la sua calma, allora lei è il mio caos. E se non potrò vivere con lei per sempre, allora non voglio vivere affatto.

Il fatto che siano entrambi così dominanti ci delizia con scintille e contrasti amore-odio nel loro stuzzicarsi e punzecchiarsi a vicenda.

Insieme sono dinamite, non solo nel sesso ma anche caratterialmente. Se da un lato entrano spesso in collisione e si fidano poco uno dell’altra, dentro di sé percepiscono una complicità, un rispecchiarsi, un combaciare perfetto delle loro personalità più vere. Pur senza considerare la passione travolgente, ciò che rende speciale il loro rapporto è che quando sono insieme entrambi hanno la sensazione di poter esprimere pienamente loro stessi, nonostante i tanti segreti che si frappongono. E più andiamo avanti, più comprendiamo quanto sono perfetti l’uno per l’altra, più ci struggiamo perché immaginiamo quanto dolorosa sarà la caduta.


La mia valutazione



“Ti amo” dice. Un singhiozzo si fa strada attraverso il mio corpo e si blocca sulla parte posteriore della mia lingua. “Non sapevo di poter amare, non fino a te. E tu non sei perfetta, okay? Mi fai incazzare, e fai cose che non avrei mai pensato che mi potessero andar bene, e sei lunatica da morire. In realtà sei quanto di meno perfetto io abbia mai visto. Ma, Evelina… sei perfetta per me.”

sabato 8 marzo 2025

Recensione "Revealed", Sephy Fontaine

 


Autrice: Sephy Fontaine

Titolo: Revealed

Prezzo: 10,90  e-book 1,50

Link d'acquisto: QUI


"La sensazione delle tue mani su di me mi perseguita. Sei un pensiero ricorrente. In pochi giorni sei riuscita a entrarmi dentro, nel sangue."

Trama

In una sera come tante, la mia vita prende una piega inaspettata: vengo portata in una clinica a causa di una malattia e, durante la mia permanenza qui, scopro di essere una strega. Sono perseguitata da strani sogni. Quando vengo dimessa dalla clinica, mi vengono svelati i segreti di Cyndrael, e incontro la mia famiglia. Il mio destino è combattere a fianco degli Aetherion e sterminare gli Xarnok. Ma coloro che mi reclamano, me lo permetteranno?

"La sensazione delle tue mani su di me mi perseguita. Sei un pensiero ricorrente. In pochi giorni sei riuscita a entrarmi dentro, nel sangue."


L'aria è alquanto pesante, un misto di birra

stantia e tabacco.

Questo posto si chiama “Viandante”. È un

edificio vecchio che sembra marcire lentamente.

Non immaginavo di finire qui, ma al momento

non posso permettermi di scegliere.



Recensione

Buongiorno, oggi vi recensisco il nuovo romanzo di Sephy Fontaine;  protagonista di questa storia è Esmeral, ragazza che vive sulla terra, umana, la cui vita sta per cambiare, quando, durante il lavoro assisterà a una rissa.

Durante la rissa scoprirà che il mondo non è quello che ha sempre pensato, ma verrà messa in una struttura dove la cureranno, non riuscendoci, perché lei, non è ciò che sembra.

Così ha inizio l'avventura di Esmeral, che verrà a conoscenza della verità su se stessa, scoprirà di avere una famiglia, composta da sua madre, sua zia e sua sorella; quest'ultima è sposata  e ha anche un figlio, quindi Esmeral è anche zia.

Per quanto riguarda la famiglia paterna, ha dei fratelli, che però la vorrebbero portare dalla loro parte; diciamo che la parte materna è quella buona, quella paterna la cattiva. 
Esmeral inizierà un addestramento, conoscerà Zayden e le cose saranno destinate ad andare in un certo modo; non posso dirvi altro per evitare spoiler, ma se avete amato le storie di Sephy, questa non potrà mancarvi.

Una storia piena di colpi di scena, che vi terrà incollati dall'inizio alla fine.

La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


Vengo portata in una clinica a causa di una malattia e, durante la mia permanenza qui, scopro di essere una strega. Sono perseguitata da strani sogni

venerdì 7 marzo 2025

[Review Party] Recensione "Il ragazzo dei gigli", Cristiano Pedrini


Autore: Cristiano Pedrini

Genere: Romance Contemporaneo MM

Formato cartaceo 14x21 – 242 pagine

Formato ebook: epub/mobi e pdf

Link d'acquisto: QUI


«Non so dirti quando scoprii che la scrittura riusciva a

dare un senso alle mie giornate. Forse avevo dieci, dodici

anni. Quel gesto riusciva a farmi star bene, e a quell’età

non mi facevo molte domande, assaporavo

semplicemente il momento...»


Trama

Per Byron Allen, uno degli scrittori più affermati del momento, aggiudicarsi il prestigioso National Book Award è solo una tappa del lungo viaggio di solitudine che ha scelto di accettare. Nonostante possa contare sul supporto della sua zelante agente editoriale Rebecca Diaz, una delle poche persone al

mondo a conoscere quell’episodio del suo passato, egli considera la sua vita, costellata dal successo,

come un fallimento a cui non può rimediare, fino al giorno in cui sua strada incontra Naoki. Questo

ragazzo, dal nome insolito alterna lo studio alla facoltà di scienze infermieristiche di Wichita, al lavoro di fattorino per un negozio di fiori, e durante una consegna i due si conoscono per la prima volta.

I loro incontri diventano sempre più frequenti, Bryon scopre molto del passato e del presente di Naoki, e lentamente inizia ad assaporare la speranza che sia giunto il momento di affrontare il suo demone e di concedersi una seconda opportunità fino a quel momento negata, sfidando lo spettro del rimorso che continua ad accompagnarlo.


Estratto dal capitolo I

Quel giorno sarebbe coinciso con l’inizio della mia nuova vita. Anche se quel temporale trasportato da grandi nubi grigie aveva celato il sole, lo sentivo lo stesso dentro di me. La sua luce mi aveva guidato fuori dalle tenebre, mostrandomi finalmente quello che avrei potuto essere. Non credo al destino o alle coincidenze, eppure una parte di me, oggi come allora, è venuta qui, per dirti grazie. Forse mi illudo di credere che per qualche oscura ragione tu centri davvero qualcosa con la mia rinascita... Illusione o speranza? Non voglio rispondere a questa domanda, non ancora...

Byron sollevò lo sguardo al cielo plumbeo. Anche ora stava piovendo, un’altra similitudine? L’ennesimo scherzo del destino?

Si accorse di Rebecca che, silenziosa, era giunta alle sue spalle.

«Faremo tardi. Forse dovremmo andare.» La voce, di solito impetuosa e schietta, sembrava solo aver sussurrato quell’invito, come se anche lei avesse rispetto della quiete che albergava in quel luogo dimenticato da molti. Ma non da Byron. Finché avrebbe respirato su quella terra, non avrebbe permesso che quel giardino e l’edificio fatiscente che sorgeva alle sue spalle finissero nell’oblio.

Si voltò verso di lei, accennando un sorriso forzato. Aveva sempre creduto che i suoi occhi bruni avessero il potere di leggere l’anima di chiunque. Era una delle poche persone a cui aveva permesso di farlo e fino ad ora non se ne era pentito.

«Togliamoci questo peso...»

«Dopotutto non è così terribile, non credi?»

L’uomo volse per l’ultima volta lo sguardo ai fiori che crescevano protetti dal vecchio muretto che un tempo delimitava la proprietà. Il loro colore acceso, simile ai toni del tramonto d’estate, sembrava riuscire a vincere il grigiore di quella fredda giornata d’aprile.

«Immagino debba provvedere al tuo solito piccolo pegno, giusto?»

«Come sempre» rispose Byron superando la donna e incamminandosi verso il cancello davanti al quale sostava una grossa vettura nera.

Lucinda tornò a osservare fuori dalla vetrina. La pioggia continuava a scendere a dirotto, e lei iniziava a preoccuparsi. Sapeva che non avrebbe dovuto mandarlo a fare quella consegna, col tempo che minacciava di guastarsi, ma non aveva immaginato che si sarebbe scatenato un simile temporale. Ma quando Naoki si metteva in testa un’idea, era difficile fargliela cambiare. Spesso si domandava come riuscisse a convivere in lui quella dualità che lo portava a essere tanto determinato quanto incredibilmente sensibile e attento agli altri. Sapeva che era stata proprio quest’ultima sua caratteristica ad averlo spinto a fare quella consegna, e una parte di sé cercava di convincerla che non avrebbe potuto negargliela.

Il trillo del telefono, alle sue spalle, la distolse da quei pensieri. Sollevò il ricevitore e lasciò che una voce femminile si presentasse.

«Un mazzo di venticinque gigli bianchi, sì... dovrei averne a sufficienza» assentì, osservando i contenitori dei fiori recisi davanti alla vetrina. Proprio in quel momento vide Naoki oltrepassarla. Lo scampanellio alla porta accompagnò il suo ingresso.

La donna si sentì sollevata. Annotò su di un biglietto l’indirizzo per la consegna e ringraziò la persona al telefono prima di riagganciare. Osservò il ragazzo togliersi il cappuccio della felpa dalla testa, mostrando i capelli umidi dalla pioggia.

«Ti buscherai un malanno» disse, andandogli incontro dopo aver preso un telo dal piccolo bagno che era dietro il bancone. «Avanti, asciugati almeno i capelli» continuò, porgendoglielo.

«Lei si preoccupa sempre troppo, sono solo quattro gocce» rispose Naoki, osservando la chiazza di acqua ai suoi piedi. In realtà era inzuppato come un pulcino, persino le mutande erano bagnate, ma non aveva voluto rinunciare a quell’impegno.

«Avresti anche potuto prendere un taxi per tornare a casa.»

«Perché mai? Le ricordo che ho ventidue anni, e sono in perfetta forma» sorrise scanzonato asciugandosi i capelli. «Ah, Martin e Alice sono stati felicissimi della sua composizione floreale, per fortuna sono riuscito a consegnarla prima che piovesse.»

«Avresti potuto attendere, non era così urgente.»

Il viso di Naoki sbucò dall’asciugamano, tradendo un velo di malinconia. Abbassò lo sguardo per osservarsi le mani fredde.

«Ti senti bene?»

«È il loro primo figlio. Martin era felice che sua moglie ricevesse quei fiori proprio oggi, ed io sono contento, nel mio piccolo, di averlo aiutato.»

Eccolo... di nuovo con quella semplice risposta era riuscito a ricordare alla donna quanto ogni piccolo gesto riuscisse a colorare la sua giornata. Ancora non lo sapeva quando, l’anno precedente, lo aveva visto sbirciare davanti alla vetrina, osservando ripetutamente il cartello che aveva affisso quella mattina stessa.


Recensione

Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Cristiano Pedrini; protagonisti sono Byron, uno scrittore che vuole mettere in pausa il suo lavoro, e Naoki, che alterna lo studio alla facoltà di scienze infermieristiche di Wichita, al lavoro di fattorino per un negozio di fiori, ed è durante una consegna che i due si conoscono per la prima volta.

Byron è uno scrittore famoso, Naoki un ragazzo dell'università; i due si conoscono quando Byron effettua una consegna nel negozio di fiori dove Naoki lavora; da lì, i due avranno modo e tempo di conoscersi  a fondo, soprattutto perché Byron chiederà a Naoki di vivere da lui, quando quest'ultimo viene sfrattato.

Come ho detto, i due si avvicinano, ma c'è chi, seppur restando sullo sfondo, è preoccupato, e questo qualcuno si chiama Rebecca, che ha aiutato Byron a sfondare come scrittore e che sa qualcosa su Byron che Naoki ancora deve scoprire; in più c'è anche qualcuno che vuole distruggere Byron.

Ci riuscirà? Rebecca riuscirà a tranquillizzarsi e capire che Naoki è quel balsamo necessario a Byron per riprendere in mano la sua vita, e quindi una seconda possibilità?

Non sarò io a rispondere a queste domande, come sempre dovrete leggere il libro per saperlo; ma se avete letto e amato i libri di Cristiano, questo non sarà da meno.

Io ho adorato ogni riga, come al solito; mi è piaciuto Naoki, impacciato come pochi, ma che si rivela anche un leone, quando si tratta di difendere quelli che ama; per non parlare di Byron che fa lo stesso nei confronti di Naoki.

Saranno i gigli ad avvicinare i due ragazzi, fiori stupendi che hanno un significato preciso.

A voi capire quale sia, ma dovrete leggere il romanzo (sì, lo so, l'ho già detto, ma sempre meglio ribadirlo).


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


«Non ci siamo neppure presentati. Io mi chiamo Byron» gli disse, rialzandosi. Il ragazzo fece lo stesso e gli strinse la mano. «Naoki…»

“Anche il nome è strano…” pensò l’uomo.

«Visto che hai capito di cosa hanno bisogno le mie piante, vorrei assumerti per qualche ora. Potresti travasarle, e dare un’occhiata a tutte le altre dell’appartamento.»

Naoki si guardò attorno, e quando alzò gli occhi si accorse dell’enorme potus che cresceva lungo il parapetto del soppalco.

Il ragazzo dei gigli

«Io… veramente…»

«Ti pagherò bene, non temere. Anzi, visto che spesso sono fuori casa, avere qualcuno che badi al verde sarebbe la soluzione migliore.»

Naoki si grattò il capo. Certo, era un lavoro che non poteva lasciarsi scappare, ma…

«C’è qualche problema?»

«No… cioè sì. Non posso lasciare sola Lucinda, inizia ad avere delle difficoltà per via dell’età, e al mattino frequento i corsi. Non ho molto tempo libero.»

«Potresti venire dopo il lavoro, oppure il sabato. Non mi daresti fastidio, io ho sempre molto da fare.»


Recensione "Dark Soul", A D Viga

Autrice: A D Viga

Titolo: Dark Soul

Prezzo: 18,00  e-book 2,99

Link d'acquisto: QUI


Il mio è un mondo in bianco e nero, dove i colori hanno smesso di esistere.

Il mio è un mondo fatto di silenzi che divorano ogni respiro.

Sono un'anima intrappolata che si guarda allo specchio e vede solo ombre.


Trama

Karen, 25 anni, sembra essere nata con Saturno Contro. Non ha mai conosciuto il calore di un abbraccio da parte dei suoi genitori, che l’hanno abbandonata in un orfanotrofio quando era ancora una neonata. L’unica nota positiva nella sua vita è il dono della scrittura, che le permette di evadere dalla sua realtà e sopravvivere alla routine quotidiana. Cresce e trasforma questa passione in una professione, ma proprio quando sembra aver trovato la sua strada, il blocco creativo le tarpa le ali ed è obbligata a fermarsi con la stesura di Miss Hipocrisy, un romanzo dalle sfumature erotiche.
È in quel momento che Karen incontra due uomini molto diversi tra loro: un uomo elegante e maturo di trentasette anni, che le offre stabilità, e un giovane di ventidue anni, spensierato, che le regala quella leggerezza di cui ha bisogno. Incapace di scegliere, intreccia le sue giornate con quelle di entrambi, ma per farlo ricorre a una rete di bugie sempre più fitta.

Saranno proprio quelle bugie a diventare le sue peggiori nemiche e sarà trascinata in un vortice di conflitti interiori e scelte azzardate.


Mi sono lasciata beffare dal suo aspetto da ragazzo perbene, attraente, con la pelle ambrata, lo sguardo magnetico e al contempo tenero, premuroso.


Recensione 

Oggi vi parlo del nuovo romanzo di A D Viga, Dark Soul; questo romanzo ha per protagonista Karen; la ragazza ha un'amica che la sostiene sempre, ma quando Karen intreccia due relazioni in contemporanea, senza che uno dei due sappia dell'altro, cominciano i guai; perché se uno, di nome Federico, la vuole per quella che è, e la ama con tutto se stesso, non si può certo dire lo stesso di Jacopo Bellezza (come dice lei stessa, non fatevi ingannare dal cognome, perché di bello, Jacopo non ha proprio niente), visto che si rivelerà essere un poco di buono che la porterà a farsi del male.

Questa storia è quindi qualcosa che fa riflettere sull'importanza della vita e sul non farsi manipolare dal primo che passa, che magari poi ci butta via, o ci costringe a cambiare radicalmente la nostra vita, dandola quasi per scontata.

Non posso dirvi altro, per evitare spoiler, ma una cosa è certa: non è per tutti; se avete fegato leggetela, oppure lasciate perdere.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


Chiusi tutti i rapporti con i miei genitori adottivi, non li sopportavo per la loro inflessibilità e soffocante invadenza, sono stata obbligata ad abbandonare gli studi, perché mi avevano tagliato i viveri.