venerdì 31 maggio 2019

5 cose che... #47 - 5 fiabe preferite

Buongiorno e bentornati con la rubrica 5 cose che,  Rubrica a cadenza settimanale ideata dal blog Twins Books Lovers con protagonisti i libri (ma non solo...)



Finalmente venerdì, il che significa che torno con la rubrica 5 cose che... tema di oggi adatto anche e soprattutto ai bambini! 5 fiabe preferite:



1)Biancaneve e i sette nani è al primo posto!














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2) al secondo posto Cenerentola
















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3) Terza, Ariel












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4) Non mi sono dimenticata! Pinocchio è al 4 posto













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5)La Bella e la Bestia











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E le vostre 5 favole preferite quali sono?? 
Alla prossima

Luce <3

giovedì 30 maggio 2019

Segnalazione autrici e autori presenti all'evento "Sulle note del tuo libro", a Roma (parte 8)

Buongiorno a tutti cari lettori e amanti delle serie tv; oggi vi segnalo la seconda parte di autori e le loro opere che saranno presenti all'evento "Sulle note del tuo libro" a Roma di cui vi parlavo QUI


Giustina Pnishi:

E' nata a Meja, Kosovo. Classe 73 Attualmente convive, e ha un cagnolino per cui stravede. Amma gli animali, i colori, il mare. E appassionata di libri, ha l'abitudine di scrivere tutto ciò che le passa per la mente. Fin da quando era piccola ha avuto il sogno di scrivere e di esporsi. Solo ultimamente si e armata di coraggio, "una speranza nel cuore " è il primo libro publicato e sta lavorando per publicare il secondo.

Sono molto emozionata a partecipare alla fiera scrittori emergent i " Sulle note del tuo libro" , questo fatto mi rende molto entusiasta. Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato tanto per realizzare questo evento



L’amore sopra ogni cosa… sembra questa la frase che Veronica, protagonista del romanzo Una speranza nel cuore, grida ad ogni passo. Sposa adolescente di un marito violento che la tormenterà per anni ma dal quale avrà la forza di scappare, conoscerà l’amore vero con Glauco, un amore passionale, sofferto e assoluto del quale non potrà mai fare a meno, nonostante le angosce, le delusioni che le provoca e che nemmeno la serenità dell’affetto di Andrea potrà farle dimenticare, nella ferma e decisa speranza di poter essere finalmente amata da lui.








Francesco Zampacavallo:
Biografia: Francesco Zampacavallo, 31 anni appena compiuti, è l’autore della raccolta di racconti “In cerca di guai” per la Bertoni Editore – Quaderni Edizioni. Nato a Fermo il 25 maggio 1988, frequenta il liceo scientifico nella città di nascita e dopo il diploma si trasferisce a Bologna per gli studi universitari. Nel capoluogo dell’Emilia-Romagna consegue la laurea triennale in lettere moderne e la magistrale in italianistica e scienze linguistiche. In seguito frequenta per un anno l’area letteratura della Bottega delle Finzioni (sorta di officina creativa fondata da Carlo Lucarelli). Appassionato e vorace lettore di letteratura americana, coltiva da molto tempo la passione per la scrittura creativa, e circa un anno fa decide di proporre per la prima volta il suo scritto al vaglio degli editori. Dopo qualche mese di attesa riceve una proposta di pubblicazione dalla Bertoni editore e decide di accettare con sommo gaudio. E adesso, l’8 giugno, parteciperà alla sua prima fiera letteraria, “Sulle note del tuo libro”, dove presenterà il suo lavoro a tutti gli interessati.

Emozioni: Sono elettrizzato, curioso e felice di
entrare per la prima volta in contatto con gli autori, blogger, critici e agenti letterari presenti alla manifestazione “Sulle note del tuo libro”. Di sicuro sarà una splendida occasione per conoscere una realtà nuova e dinamica, fatta di creatività, passione e voglia di raccontarsi. Insomma, non vedo l’ora che arrivi l’otto giugno





Sinossi: “In cerca di guai” è una raccolta di dieci racconti eterogenei tra loro dal punto di vista dei generi e delle tematiche trattate. Nell'opera si possono scorgere le tracce della narrativa Hard Boiled, Fantasy, Horror, di Avventura, esistenziale, Noir, onirica, allegorica, ed è presente anche una sorta di fiaba africana rivisitata e occidentalizzata. Il tutto condito con uno stile più incentrato sul mostrare che sul raccontare, fatto di dialoghi secchi e descrizioni dinamiche. Le tematiche affrontate sono: rapporto padre/figlio; droga; inadeguatezza a vivere nel proprio presente; la violenza, il sesso e l'amore come motori che fanno sentire vivi; la natura del male in rapporto con l'uomo; la vendetta; il rapporto tra sogno e realtà; l'alienazione sessuale nella contemporaneità; i pericoli delle chat d'incontri e della modernità; problemi di coscienza in giovinezza; vecchiaia; morte. Il filo conduttore di “In cerca di guai” è costituito dalla fuga dei protagonisti da una realtà contingente che li sta soffocando, da sistemi di riferimento e orizzonti di senso ormai obsoleti e asfissianti. Qualcuno di loro opterà per una fuga onirica, qualcun altro si ritroverà a fuggire materialmente, altri ancora affronteranno direttamente la morte a viso aperto. E tutti, nessuno escluso, si metteranno nei guai per cavarsi dalla situazione in cui si trovano. Qualcuno riuscirà a salvare la pelle, l'anima e la propria sanità mentale. Qualcun altro fallirà. Chi leggerà vedrà. Sinossi di ciascun racconto: 1 PADRE è una riflessione su come i problematici rapporti interpersonali tra un padre e un figlio possano avere preoccupanti conseguenze nella vita di entrambi anche col trascorrere del tempo. Inoltre il racconto presenta un secondo livello di lettura implicito e allegorico: il padre simboleggia il capitalismo speculativo e predatorio, in grado di morire e rinascere ciclicamente ancora più forte dalle ceneri delle sue crisi. Il figlio simboleggia le vittime di tale sistema economico, che finché non si ribellano a esso sono destinate a soccombere in maniera permanente. In “Padre” viene pertanto raccontata la travagliata relazione tra padre e figlio (protagonista), i quali si ritrovano alla deriva a bordo dello yacht del genitore nelle acque dell’Oceano Pacifico. I due cercano di tornare alla civiltà mettendo da parte i loro screzi, ma eventi tragici e inaspettati sconvolgono ancor di più la già fragile situazione, portando il figlio ad affrontare un’avventura solitaria e onirica che lo metterà a confronto diretto con le sue paure, i suoi incubi. Quando il ragazzo si sveglia nel suo letto niente sarà più come prima, soprattutto per quanto riguarda il suo stato psicofisico e la relazione con il padre. L’incubo rivelatore gli ha fornito le armi per fare ciò che deve fare, fino in fondo. 2 IL FLAUTO DI PAN è una riflessione su dei personaggi femminili che si trovano al momento giusto (per quanto riguarda le loro esigenze fisiche/esistenziali) nel posto sbagliato (inteso come contesto ambientale e relazionale di riferimento). Il racconto narra della misteriosa scomparsa di alcune ragazze, donne e bambine nel corso degli anni, le quali sono state viste camminare nude in direzione di un boschetto prima di svanire nel nulla. C’è una relazione fra le sparizioni? Dove sono finite? Come hanno fatto a volatilizzarsi? Sono state rapite o sono fuggite di loro volontà? Perché se ne sono andate? Che ruolo hanno il caprone dalle sembianze umanoidi (Pan) e il suo flauto magico nella loro scomparsa? Questo racconto che accarezza il genere fantasy cerca, per quanto gli è possibile, di dare una risposta a queste domande e di risolvere il mistero che aleggia attorno al selvaggio uomo capra. 3 CHE COS’è LA FELICITà è una riflessione sul concetto astratto di felicità. È il racconto in prima persona di un uomo solo, senza relazioni sentimentali, famigliari e di amicizia, che si mette nei guai guidato da una sorta di perverso istinto d’avventura funzionale a farlo uscire dall’inerzia e la noia che lo avvolge. Dopo aver bevuto una birra in un lurido bar ascoltando la storiella di un cliente poco raccomandabile che ha tutto l’aspetto di un ex galeotto, decide di pedinare la Mercedes nera guidata da quest’ultimo. Il protagonista si ritrova così a vivere una storia più grande di quella che si aspettava, un’avventura fatta di sangue e violenza in cui mette in gioco la propria vita, che lo fa sentire più vivo di come è stato fino a quel momento e gli fa trovare il futuro amore della sua vita. Ma solo alla fine, al funerale del vecchio che gli ha salvato la pelle, il protagonista rincontra la donna che ha salvato durante la rocambolesca avventura, e in questo simbolico contesto fatto di amore e morte capisce finalmente che cos’è quel concetto astratto e fuggevole chiamato felicità. 4 L’INIZIO DELLA FINE è una riflessione sul rapporto tra l’uomo e i concetti più o meno astratti di male e autocoscienza. Nel racconto viene narrata una vicenda ambientata agli antipodi dell’umanità in una giungla non identificata. La protagonista è Scimmia, un essere protoumano sul punto di evolvere a causa del morso di Serpente. Quest’ultimo le ha iniettato il “veleno” dell’autocoscienza, e dal giorno i cui l’ha morsa lei è assalita da sogni e visioni future di un’umanità allo sbaraglio. Un giorno Scimmia si sveglia da un incubo e trova i cadaveri dei suoi cari. Il dolore ancestrale provato, unito alla conversazione che ha con Serpente, le fanno capire cosa si nasconde dietro agli umani concetti di vita, morte e autocoscienza. E durante il breve percorso di apprendimento dialogico arriva a capire che cos’è il Male in relazione all’esistenza dell’essere umano stesso. Nel finale dovrà decidere cosa fare della sua vita: suicidarsi cancellando il Male consustanziale all’esistenza dell’essere umano stesso in cui si sta trasformando oppure continuare a vivere con questo fardello nella coscienza. 5 GEMELLE DI SANGUE è un racconto di vendetta con influenze hard boiled (Raymond Chandler – Dashiell Hammet), western e noir, in cui l’autore ha pressato all’interno di un racconto di poche pagine l’epilogo di una storia ricco di personaggi e colpi di scena inaspettati, pistole di grosso calibro, violenza e morte. La protagonista deve vendicare la dipartita della sua sorella gemella sbaragliando a suon di proiettili gli altri membri della banda che le hanno tradite, prendere i diamanti della rapina nella villa di Doc, dare fuoco alla casa e fuggirsene via da quell’inferno. Ma una serie di spiacevoli quanto inaspettate sorprese intervengono a complicarle il suo piano e a tirarle fuori una grinta sanguinaria che non si aspettava di avere dentro di sé fino a quel momento. 6 NEL VORTICE è un racconto “marinaresco” a cavallo tra sogno e realtà, in cui la leggendaria Moby Dick fa la sua comparsa come implicita allegoria della volontà creativa del poeta (il protagonista). Un ragazzo si risveglia all’interno di uno yacht in mare aperto dopo una sbornia colossale, in compagnia di una bellissima ragazza distesa sul letto accanto a lui e di un altro paio di bizzarri personaggi che dormono in un’altra stanza (il “capitano” dello yacht e la sua ragazza). Il protagonista non ricorda nulla di ciò che è successo prima di risvegliarsi nell’imbarcazione, e nella prima parte del racconto cerca di farsi tornare in mente la serata di bagordi con l’aiuto della splendida ragazza e degli altri personaggi. Scopre così che, dopo essersi incontrati, hanno passato la serata a bere come se non ci fosse un domani in svariati bar. In seguito sono saltati a bordo dello yacht del “capitano” e hanno preso il largo per andare a caccia di una fantomatica Moby Dick. Nei video fatti dalla ragazza del capitano si vedono quest’ultimo e il protagonista denudarsi e gettare i vestiti in acqua “perché in questo modo avrebbero attirato la balena con l’odore dei loro abiti”. A questo punto lo sconsolato protagonista vorrebbe farsi riaccompagnare al porto dal “capitano”, anche perché dovrebbe riportare la macchina del padre nel garage di casa o quantomeno farsi vedere sano e salvo dai suoi genitori. Ma l’enorme balena bianca, Moby Dick, emerge dai flutti palesandosi in tutta la sua spaventevole magnificenza e incomincia a dar loro la caccia. Dopo una breve lotta/inseguimento la balena riesce a sbriciolare i motori dello yacht e lo intrappola in un vortice infernale che si avvita nel mare, facendo sprofondare l’imbarcazione nelle viscere degli abissi. Quando il protagonista riapre gli occhi si ritrova di nuovo dentro lo yacht, e gli unici ricordi che ha della serata trascorsa sono relativi a ciò che ha appena sognato/vissuto, ma adesso diverse cose che lo circondano sono cambiate, compreso il fatto che sono attraccati al porto. Alla fine si accorge che Sogno e Realtà sono confluiti nella stessa materia cosmica che fatica a scinderli, e smette di arrovellarsi il cervello sulle stranezze di quel risveglio. Prima di uscire dal porto si rivolge alla distesa di acqua salata e urla: “Arrivederci, Moby Dick!”, lasciando intendere che in futuro sarà ancora disposto a mettersi nei guai per dare la caccia a quella mostruosa monomania. 7 LA MACCHINA DELL’AMORE 2.0. è un racconto sull’alienazione sessuale, di stampo oggettuale, esplicitata attraverso un meccanismo narrativo iperbolico. Il protagonista è un giovane poco più che trentenne, di bell’aspetto, simpatico e intelligente, ma che nasconde un lato oscuro per quanto riguarda la sua sfera sessuale. Questi, come probabilmente è suo solito fare, riesce a prendere un appuntamento attraverso una chat con una ragazza. Vanno al cinema e poi in un locale alla moda dove ballano e si divertono mentre di tanto in tanto lui le versa della droga nei cocktail. Infine riesce a portarla a casa e a convincerla a provare La macchina dell’amore 2.0. La seconda parte del racconto è costituita dalla descrizione puntuale da parte del protagonista della bizzarra invenzione “in grado di assottigliare la soglia tra piacere e dolore fino a farla scomparire quasi del tutto”. Mentre la ragazza è legata mani, piedi, testa e busto alla macchina, lui le spiega fin nei minimi dettagli tutti gli aspetti meccanici, ergonomici, materiali e orgasmici del congegno Kafkiano. Ne viene fuori un quadro dove il sentimento, l’amore e la carnalità vera e propria vengono sostituiti da un feticismo materialistico alienante e alienato, di cui il folle protagonista gode, sempre più convinto che “l’amore degli anni 2000 è meglio di un film porno”. Infine il protagonista attiva l’apparecchio e ammira il frutto delle sue elucubrazioni mentali muoversi in un danza sensuale. 8 IN CERCA DI GUAI è una riflessione sul senso di colpa verso i propri genitori che in giovinezza spesso proviamo solo a livello inconscio, mentre continuiamo a metterci nei guai con i nostri amici che rappresentano una seconda famiglia forse ancor più importante come se nulla fosse. “In cerca di guai” è un racconto che ha come protagonista un giovane sul punto di andare in coma etilico durante una serata coi suoi inseparabili amici. Questi ultimi gli fanno ingollare una sorsata di Md nell’illogica speranza di farlo riprendere. Inizialmente le sue condizioni psicofisiche sembrano migliorare in quanto si scolla dalla presa dei compari e ricomincia a ballare. Ma ben presto le luci nel suo cervello si spengono e si schianta contro una tavolata in un gran fracasso di cannucciate e bottiglie rotte. Quando quelli seduti al tavolo stanno per dargli una ripassata, intervengono i suoi amici in sua difesa e incominciano a menare le mani. Il protagonista striscia via dalla ressa forsennata e si tuffa in una branda in cerca di un sonnellino assolutorio, ma gli incubi prendono forma dal buio della sua anima e non lo lasciano in pace finché non viene appoggiato fuori dal locale come un sacco di spazzatura. Apre gli occhi e incomincia a vagare in campi abbandonati, inseguito da visioni allucinatorie e orripilanti. Poi cade a terra e perde i sensi. Al risveglio finalmente rinsavisce, si incammina verso casa col pollice alzato lungo la tangenziale e viene caricato da due scoppiati di ritorno da un rave che lo lasciano davanti alla villetta a schiera. Allora entra in casa di soppiatto e si infila sotto le coperte senza farsi vedere. Nel dormiveglia rivede i suoi amici seduti al bancone del loro bar preferito, e li raggiunge fluttuando, voglioso di continuare con le loro scorribande alcoliche come se nulla fosse successo. Infine alza un calice al cielo e urla: “Alla nostra!” 9 BOCCONCINI PRELIBATI è una riflessione su come la società, attraverso la tecnologia, possa influenzare le nostre inclinazioni sessuali ed emotive fino a condurci a esiti inaspettati e tragici. Carlo, il coinquilino del protagonista è sparito da tre giorni e nessuno sa che fine abbia fatto. Nelle prima parte del racconto il protagonista ripercorre le peripezie sessuali del coinquilino scomparso, indissolubilmente legate all’uso della “Piattaforma delle scopate.” Attraverso questa applicazione Carlo ha infatti sviluppato un’inclinazione sempre maggiore verso ragazze obese e soprattutto verso pratiche sessuali sempre più estreme. Viene quindi ripercorsa, passando di ragazza in ragazza, l’evoluzione o involuzione delle sue fantasie e pratiche sessuali fino ad arrivare all’ultima conversazione presente nella chat, dove Brunetta lo invita a cena da lei e lui accetta. Nella seconda parte del racconto il protagonista si presenta a casa di Brunetta in cerca del coinquilino. Ma lei gli dice che erano rimasti d’accordo che sarebbe passato dopocena e lo invita a fermarsi per il pasto. Allora il protagonista accetta di buon grado l’invito e viene fatto accomodare nel piccolo appartamento. In attesa che il polpettone sia cotto a dovere i due hanno modo di conoscersi. Dopo la prima birra e qualche chiacchiera il protagonista si sente inaspettatamente attratto dalla ragazza del suo amico, in una sorta di epifania carnale in cui si rende conto che i suoi gusti sessuali sono stati fino a quel momento plasmati dalla società infetta in cui vive. Poi il polpettone viene sfornato e appoggiato sulla tavola, e il protagonista incomincia a mangiare e a bere leccandosi i baffi per tutto quel ben di Dio. Si accorge di essere diventato la preda di quella mastodontica creatura che gli ha preparato una bella cenetta a base del suo coinquilino solo quando il suo destino è ormai ineluttabile. 10 RITORNO AL DIO SCONOSCIUTO, oltre a essere una riflessione sulla vecchiaia e la morte, è una allegoria della fine della creatività artistica rispetto alla composizione di un’opera. Non a caso il racconto è posto a chiusura della raccolta. Portare a termine una creazione è un po' come far morire la creatività stessa che brucia dentro l’artista. Quando l’opera è finita la creatività stessa necessita di morire affinché la cosa creata possa entrare nel mondo reale e interagire con esso. Questo racconto parla di Vincenzo, un vecchio depresso e alcolizzato che non ha più alcuna ragione di vita, che desidera andarsene da questo mondo allo sfascio senza curarsi di finire in paradiso, all’inferno o nel nulla eterno. Non vede l’ora che la signora in nero scenda su di lui e se lo porti via di lì, non gli importa dove. Dopo aver avuto l’ennesima conferma di non essere più in grado di provare piacere carnale anche con l’assunzione di Viagra (quello affettivo/spirituale/emozionale non riesce più a provarlo da anni), esce a fare il giro dei bar e si imbatte in un ragazzo che assomiglia a lui da giovane. Vincenzo lo chiama, e si propone di offrirgli una birra e fare due chiacchiere. Ma il giovane lo scambia per un vecchio pervertito e lo manda a quel paese. Allora il vecchio fa una scenata ed esce dal locale lasciando tutti a bocca aperta. Vincenzo si ritrova a camminare sulla sabbia in linea retta verso il mare, sorretto dalle sue gambe artritiche e sbronze. D’un tratto percepisce che è arrivato il suo momento e alza lo sguardo al cielo. Un fulmine squarcia le nubi e gli piomba dritto sulla testa, incenerendolo, portandolo via da quel luogo dove Vincenzo era già stato: la vita.


Quanto vi ispirano??
Alla prossima

Luce <3

mercoledì 29 maggio 2019

WWW... wednesday #73

Salve a tutti ragazzi e ben arrivati a metà settimana; come di consueto, essendo oggi mercoledì, vi illustro le mie attuali letture, quelle finite e quelle da iniziare.
Il WWW Wednesday, è una rubrica settimanale ideata da MizB (Should be Reading . nata per far sapere a voi lettori le mie letture appena concluse, quelle attuali e le prossime!!



1. What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?


Eh già, avendo concluso il terzo volume, ho iniziato il 4!


Sto leggendo anche questo, vi farò sapere!

2.What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?


La settimana scorsa, sono riuscita miracolosamente a finire la trilogia di Dark Artificies di Shadowhunters (recensione QUI se l'avete persa) 



Visto che ne sentivo parlare OVUNQUE, ho deciso di leggere anche il famoso libro sul clima di Greta (recensione QUI)



Ho terminato anche la novella della serie degli Speciali, molto utile per scoprire il loro mondo (recensione QUI)



E ieri ho finito pure il secondo capitolo, sempre degli Speciali, che però non mi ha convinta del tutto (recensione QUI)


Ho appena finito anche il terzo volume della saga dei Ragazzi Speciali, ma la recensione la avrete nel week-end!


3. What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?


Appena finirò la saga degli Speciali, mi butto sul manga di Sailor Moon!

Ed eccoci alla fine del 73esimo WWW! E voi cosa state leggendo? Cosa avete finito e cosa leggerete?


Alla prossima

Luce <3

martedì 28 maggio 2019

Recensione serie "La casa dei Ragazzi Speciali", Ransom Riggs

Autore: Ransom Riggs
Titolo: Il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine (Casa dei ragazzi speciali #2)
Prezzo: cartaceo 15,30  e-book: 7,99

Link d'acquisto: QUI


Serie Ragazzi Speciali:
0,5)I racconti degli speciali
1)La casa dei ragazzi speciali
2)Hollow City
3)La biblioteca delle anime
4)La mappa dei giorni






Chi di noi si preoccupava di simili questioni immaginava che gli Spettri fossero nei
paraggi, da qualche parte negli abissi in quel sottomarino tedesco, in attesa.



Trama:
Chi è Jacob Portman? Un ragazzo qualunque finito dentro un'avventura più grande di lui, o un predestinato, uno Speciale dai poteri prodigiosi, cacciatore di mostri terrificanti? Nessuno conosce la verità. L'unica cosa certa è che sembrano trascorsi secoli dal giorno in cui la misteriosa morte del nonno lo ha spinto a indagare sul passato della sua famiglia, catapultandolo sull'isoletta di Cairnholm, al largo delle coste gallesi. È qui che si imbatte nella bizzarra e affascinante combriccola degli Speciali: creature dotate di curiosi e irripetibili poteri, membri superstiti di una stirpe meravigliosa, costretti, per sfuggire alla persecuzione di un mondo ottusamente normale, ad affidarsi alle inflessibili cure di Miss Peregrine, la donna-uccello in grado di manomettere il tempo. Ma ora che Miss Peregrine è ferita e non riesce a recuperare le proprie sembianze umane, i ragazzi speciali e Jacob dovranno vedersela da soli con chi minaccia di distruggerli, e così abbandonare l'eterno presente in cui hanno vissuto per avventurarsi nel mondo reale. "Hollow City" è il secondo volume della trilogia di Miss Peregrine. Sul primo, "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali", è basato l'omonimo film, prodotto dalla Twentieth Century Fox, scritto e diretto da Tim Burton.






Dopo tre ore passate a remare come schiavi di una galea, l’isola si era rimpicciolita
fino ad avere le dimensioni di una mano aperta. Non aveva più nulla della fortezza
carica di presagi circondata dalla scogliera che avevo visto la prima volta qualche
settimana prima; ora appariva vulnerabile, un frammento di roccia alla mercé delle
onde






Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del secondo capitolo della serie "La casa dei ragazzi speciali"; avevamo lasciato Jackob e gli altri bambini Speciali, alle prese con la casa distrutta e Miss Peregrine che era più uccello che umana; le avventure riprendono da qui e devo dire che di carne al fuoco ce n'è parecchia, forse un po' troppa.
Mi spiego meglio: il libro parte con dell'azione, che ci sta, ma poi scema in parti piuttosto ovvie e scontate; i Ragazzi scoprono altri Speciali, man mano che si spostano, combattono contro i Vacui che continuano a rincorrerli per catturarli e.. Cosa vogliono farci lo scoprirete SOLO leggendo il libro, sorry! La storia d'amore tra Jackob ed Emma qui lascia un po' a desiderare; insomma, avrete capito che, a differenza del primo, qui caliamo un po', più che altro perché in buona parte del libro il mantra è sempre lo stesso: scappare, venire salvati, salvarsi da soli e tornare a scappare; la cosa dopo un po' stufa se proprio devo dirvelo! Almeno ci si diverte quando i Ragazzi leggono "Le storie nella storia", perché sì, durante la fuga, uno di loro si è portato dietro un baule, dove c'è un libro di storie sugli Speciali e devo dire che quelle sono interessanti!
Non dirò altro per evitare spoiler, ma spero che il prossimo migliori....


La mia valutazione
3\5



Alla prossima
Luce <3





Issò l’ancora sulla barca e ci tese la fune, che usammo per legare

insieme le due imbarcazioni rimaste; poi spinse Olive in alto, nella nebbia, fino in cielo

lunedì 27 maggio 2019

Recensione serie "La casa dei ragazzi speciali", Ransom Riggs

Autore: Ransom Riggs
Titolo: I racconti degli speciali (Casa dei ragazzi speciali #1,5)
Prezzo: cartaceo 15,30 e-book 6,99

Link d'acquisto: QUI


Serie Bambini Speciali:
0,5)I racconti degli speciali
1)La casa per bambini speciali
2)Hollow City
3)La biblioteca delle anime
4)La mappa dei giorni



Gli abitanti del villaggio non sapevano cosa fare. Non volevano avere i
cannibali per casa, ma non potevano nemmeno immaginare di tornare alla vita di
un tempo. Infatti, ora sarebbero stati molto peggio di allora: non solo si
sarebbero ritrovati senza casa, sfigurati e mezzo ciechi, ma non avrebbero
nemmeno più avuto paludi da coltivare perché le avevano riempite tutte. Era,
insomma, una soluzione impensabile.




Trama
Quella degli Speciali è una storia antica, che comincia molto prima dell'arrivo di Miss Peregrine; è una storia che riecheggia misteri e stravaganze, ed è custodita in questa raccolta di racconti curata proprio da uno Speciale, Millard Nullings, il ragazzo invisibile ospite della casa di Miss Peregrine. All'interno di queste storie dal retrogusto fiabesco, e talora venate da un'atmosfera gotica, si muovono personaggi fantastici, spesso spaventosi, ma anche divertenti e assolutamente bizzarri: una principessa squamosa dalla lingua biforcuta; una ragazzina spericolata, amica degli incubi; un ragazzo capace di parlare al mare; e una strampalata comunità di facoltosi e raffinati cannibali. Tutti ci accompagnano in un singolare viaggio agli albori della società degli Speciali, trasportandoci nella sala macchine di un universo parallelo e affascinante.




Nell’antico regno di Frankenbourg c’era una principessa che aveva un segreto

Speciale: nella sua bocca si nascondeva una lunga lingua biforcuta e sulla
schiena aveva squame romboidali.





Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione della novella "I racconti degli speciali" facente parte della serie "La casa dei ragazzi speciali"; questa novella è un insieme di racconti su alcuni esseri speciali, ambientato PRIMA delle vicende narrate nel primo volume della serie di Riggs. E' un buon modo per entrare ancora di più dentro questo mondo di Speciali, diversi tra loro, sì, ma che possono raccontare le loro storie, senza paura di essere giudicati; la voce narrante iniziale è uno degli Speciali della serie principale: Millard Nullings, il ragazzo invisibile ospite della casa di Miss Peregrine.
Ogni racconto parla di uno Speciale diverso, ma guarda caso, ciò contro cui gli Speciali, di qualunque forma o qualsiasi cosa essi siano destinati a diventare, sono SEMPRE I NORMALI; come mai sono sempre LORO quelli che li deridono, li usano per ciò che sanno fare, poi li buttano via come carta straccia?? Bah, comunque, in questi racconti, scoprirete come si è giunti alla nascita degli anelli, come una donna, passi dall'essere umana a trasformarsi in uccello (vi ricorda qualcosa, questo???), insomma, ogni racconto è un modo per entrare a far parte del mondo degli speciali e ci da la possibilità sia di conoscerli, sia di capirli fino in fondo; ci possiamo anche beare delle splendide illustrazioni di ogni Speciale di cui vengono narrate le storie, riportati ALLA PERFEZIONE!
Se fossi in voi leggerei questa novella, poi non è obbligatorio darmi retta eh???


La mia valutazione
5


Alla prossima
Luce <3





La prima ymbryne non era una donna capace di trasformarsi in uccello, bensì un
uccello capace di trasformarsi in donna. Era nata in una famiglia di astori, feroci
predatori che non apprezzavano l’abitudine della sorella di mutarsi in una
creatura carnosa e terrena nei momenti più imprevedibili, né il suo subitaneo
cambio di dimensioni che li faceva cadere fuori dal nido, né il suo strano
blaterare che rovinava loro le battute di caccia.