Autrice: JD Hurt
Titolo: Love and War
Prezzo: e-book 3,18
Link d'acquisto: QUI
Mamma e papà mi avevano chiamato Finn; si trattava certamente di un
nome adatto a me.
Bianco.
Puro.
Biondo.
Ero il prototipo del vero ariano, una cosa di cui andavo fiero.
E la fierezza era qualcosa che apparteneva dalla notte dei tempi al nostro
popolo. I tedeschi.
Gli abitanti del Reich. L’impero millenario creato dal grande Hitler che
avrebbe sottomesso il resto del mondo.
Soprattutto le razze inferiori
Trama
Mirjana:
Sono arrivata quaggiù per cercare Vasilissa.
Lei è il mio cuore.
È il mio specchio.
Ed è anche ebrea.
Come può un animo candido sopravvivere nella furia nazista che ha occupato Stalingrado?
Questa città, ormai, è macerie, fumo, gelo.
E lei, la mia piccola stella, non si trova.
La cerco, combatto, sopravvivo.
Fino a che mi imbatto in lui.
Non dovrebbe avere un volto né una voce.
È il nemico.
Ma è anche la lama che mi tiene prigioniera.
Mi sfida, mi tormenta.
Mi taglia.
E io odio il sangue, ma quando sgorga per lui, tremo.
Non voglio pulsare per qualcuno che dovrei uccidere.
Sono fidanzata.
Sono comunista.
Sono russa.
Sono... perduta.
Finn:
Lei dovrebbe essere solo un’altra russa da piegare. L’ennesimo corpo da spegnere nella neve.
Ma i suoi occhi resistono.
Mi sfidano.
La voglio spezzare, e frantumare la catena che avverto intorno a me ogni volta che la incontro.
Sono una SS, la forza della Germania, l’anima pulsante del nazismo.
E la odio, in quanto russa.
In quanto inferiore, come predica il mio Fuhrer.
Purtroppo mi incrina dentro.
Detesto la forza con cui lo fa.
Odio tutto di lei. Soprattutto la curiosità che mi divora quando mi è vicino.
Detesto con ogni fibra del mio corpo il desiderio che nutro per Mirjana Brezneva.
Non può esserci amore a Stalingrado, solo odio e sangue... e due cuori che continuano a cercarsi
nel fango.
Nota dell’autrice: War and Love è una dark-historical romance, ambientato durante la seconda
guerra mondiale. Per le tematiche trattate, la violenza di talune scene, il sesso esplicito contenuto in
altre scene, è destinato a un pubblico adulto e consapevole. Se il dark ti disturba, la scelta migliore
è: non leggerlo.
Si tratta di un romanzo autoconclusivo.
Mirjana
Mosca finalmente respirava.
Forse non sarebbe tornata subito all’antico splendore. Ma noi russi
avevamo una luce dentro che nessuna notte tedesca avrebbe potuto oscurare.
E in fondo era proprio nel buio che brillava la dolce fiamma della
speranza.
Guardai dalla finestra e scorsi le guglie che svettavano nella Piazza
Rossa. Poco lontano il compagno Stalin stava certamente pensando a come
sconfiggere la barbarie nazista.
L’inverno del 1941 era stato il peggiore, almeno per noi moscoviti.
Hitler e i suoi orribili battaglioni avevano bombardato senza sosta la
nostra bella capitale, mentre il suo esercito, dopo avere trionfato in Ucraina,
aveva circondato la città.
Se chiudevo gli occhi, potevo risentire il fischio delle granate, il clangore
dei fucili, il deflagrare delle bombe e i latrati dei soldati della Wehrmacht
gridare che ci avrebbero uccisi tutti.
“Correvamo nei tunnel della metropolitana per salvarci” sussurrai al
vetro. “Alla fine, li abbiamo costretti ad arretrare”.
Recensione
Oggi vi parlo del nuovo romanzo di JD Hurt; come sempre i protagonisti si odiano per poi amarsi, e siamo nel bel mezzo di una guerra. Questa volta però quella tra nazisti ed ebrei, perché Mirjana è ebrea, mentre Finn è finito a lavorare per i nazisti; i due si incontrano proprio quando lui deve fare razzia, ma la risparmia, cercando in tutti i modi di salvarla; ci riuscirà? Quanto a lei, era lì per cercare la sua migliore amica; non vi dirò se la troverà, dovrete scoprirlo da soli.
Sono una il nemico dell'altro, ma anche ciò che li tiene insieme; si ritroveranno quando lei avrà trovato un modo per salvarsi la pelle, e niente sarà più come prima.
Guerra e amore, due facce della stessa medaglia; due personaggi che si odiano per poi amarsi e completarsi, ecco cosa vi aspetta nel nuovo romanzo di JD Hurt.
Se avete amato i precedenti, questo non sarà da meno.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
Sono arrivata quaggiù per cercare Vasilissa.
Lei è il mio cuore.
È il mio specchio.
Ed è anche ebrea.
Come può un animo candido sopravvivere nella furia nazista che ha occupato Stalingrado?
Questa città, ormai, è macerie, fumo, gelo.
E lei, la mia piccola stella, non si trova.
La cerco, combatto, sopravvivo.
Fino a che mi imbatto in lui.
Non dovrebbe avere un volto né una voce.
È il nemico.
Ma è anche la lama che mi tiene prigioniera.
Mi sfida, mi tormenta.
Mi taglia.
E io odio il sangue, ma quando sgorga per lui, tremo.
Non voglio pulsare per qualcuno che dovrei uccidere.
Sono fidanzata.
Sono comunista.
Sono russa.
Sono... perduta.



























