L'amore richiede coraggio. E' un salto nel buio senza paracadute,
è ciò che senti e non ha niente a che fare con la razionalità.
Chris si ritrova negli States in uno dei templi dell'house music mondiale per una nuova esperienza musicale. In breve tempo questo posto diventerà teatro dei suoi successi.
Ma quando pensava di aver messo in pace il suo cuore, uno tsunami scuoterà la sua vita. Un deejay e produttore musicale lo attrarrà come una calamita in un'intesa unica che va molto al di là di quella professionale e che li stringerà in un legame senza respiro. Ma fantasmi del passato tormentano la mente dell'uomo che popola i suoi sogni e che farà di tutto per allontanarlo. In un saliscendi di emozioni, riusciranno a capirsi? L'amore riuscirà a vincere sui pregiudizi?
Recensione
Protagonista di questo volume è Chris, già conosciuto in "Flight of love", dove però era un personaggio secondario; ora (e finalmente, mi viene da dire), ha una storia tutta sua.
Ovviamente Chris non sarà il solo protagonista, perché con lui c'è un francese, di nome Simon, che farà venire i brividi a Chris, così come lui li farà venire a Simon.
"Hard Choice" è un saliscendi di emozioni, brividi per la schiena, ma andiamo per gradi, che mi sa che vi siete persi, vero?? :D
Partiamo da Chris: deejay quanto Rebi, ma si concentra più sul genere house, ed ecco perché gli Stati Uniti sono la sua opportunità: per farsi conoscere, per permettersi di sfondare, di essere finalmente se stesso, cosa che nel suo paesino, non poteva assolutamente fare, a causa della sua omosessualità, che dava problemi anche in famiglia, o meglio più con suo padre che con sua sorella e sua madre, che come Rebi l'hanno sempre appoggiato. Un giorno però, in un bar, vede qualcuno che gli cambierà la vita, quel qualcuno è Simon.
Simon, Simon, Simon... Uomo più complicato di questo ex deejay e ora produttore musicale, non l'ho mai conosciuto in vita mia, giuro! Conosciuto nel mondo, dichiarato eterosessuale (almeno così pare...), uno sguardo e un fisico da mettersi le mani nei capelli.
I due si conoscono a un bar, dove Chris è bello tranquillo a suonare, peccato che dal giorno in cui i loro occhi si incontrano, niente sarà più lo stesso, per nessuno dei due.
E noi lettori non possiamo fare altro che seguirli in un crescendo di emozioni e montagne russe, fino a quando il passato tormentato di Simon non viene a bussare alla porta.
Cosa nasconde il bel francese? Perché sembra attratto da Cris, per poi scappare da lui come se avesse preso una cantonata? E Cris? Possibile che si stia affezionando troppo a qualcuno che poi, forse, gli rovinerà la vita? Ma sarà davvero così?
Queste risposte e tanto altro, le troverete nella lettura di questo romanzo, che ha come capitolo extra il primo volume del volume 3: un capitolo che non avrei mai dovuto leggere, visto come si conclude... Sarah, quando esce sto volume 3?? Aiuto, ho l'ansia!
Buongiorno, oggi vi parlo di una serie tv andata in onda nel 2022, ma che ha già una seconda stagione in fase di rodaggio (sono iniziate da poco le riprese, mi pare).
Un professore è una serie televisiva italiana trasmessa in prima serata su Rai 1 dall'11 novembre 2021. È diretta da Alessandro D'Alatri (stagione 1) e Alessandro Casale (stagione 2), prodotta da Rai Fiction in collaborazione con Banijay Studios Italy ed ha come protagonista Alessandro Gassmann. È basata sulla serie catalana Merlí (titolo internazionale: Merlí)
Trama
Dante Balestra è il nuovo professore di filosofia del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Roma, dove è tornato dopo otto anni di assenza per stare con il figlio, Simone, ora che Floriana, la sua ex moglie, sta per trasferirsi a Glasgow. Affascinante e fuori dagli schemi, il professore prende una classe al liceo Leonardo Da Vinci dove applica il suo metodo d'insegnamento anticonformista e instaura un rapporto molto particolare con i suoi alunni, tra cui proprio Simone. Ma il suo modo di fare porta presto a confondere la vita privata con la vita professionale e il ritorno dal passato di Anita, una sua vecchia conoscente e madre di Manuel, la "pecora nera" della classe, rende le cose ancora più complesse.
Recensione
Un professoreè un'altra delle fiction Rai degli ultimi tempi che smentisce i soliti pregiudizisulla incapacità italiana di sapere dar vita a fiction, per la tv generalista, chesiano in grado di mixare qualità e ascolti.
Un professore è l’ adattamento di unaserie spagnola intitolata: “Merlì”, prima trasmessa dall’emittente TV3 (2015-2018), poi ripresa da Netflix Spagna.
La serie ha per protagonista il professore Dario Balestra, interpretato da Alessandro Gassmann, che torna a Roma per insegnare in un liceo scientifico e riavvicinarsi al figlio Simone dopo il trasferimento della sua ex moglie a Glasgow .
Un professore ha fatto venire voglia di tornare a scuola a milioni di persone (me compresa che di filosofia ho fatto sì e no due anni, perché: ah la filosofia per la Benedetta è troppo complicata.. due scatole oh..) ma non è di me che dobbiamo parlare mi pare :D e ha conquistato i ragazzi, perché un insegnante che usa la materia che insegna per farti capire la vita, la vita te la può cambiare e Un professore sembra essere l’ennesima prova che anche la fiction Rai sia cambiata negli ultimi anni.
La serie ci mostra una scuola che guarda alla società e una società che guarda alla scuola e ha suscitato l’interesse di una fascia età più giovane rispetto al target abituale del primo canale perché parla di adolescenti e dei loro problemi come le scelte sessuali, il bullismo, i primi amori, i rapporti, spesso complicati, coi genitori.
La fiction ha avuto un grande successo in termini di ascolto, non solo dal punto di vista dello share (22,4%), ma anche in termini di composizione dell’audience con un target femmine dai 15 ai 24 anni del 20,5% e un’alta percentuale di laureati (25%) a dimostrazione che il pubblico della tv generalista sta affinando i suoi gusti.
Un Professore è un'altra palla al centro, perfettamente centrata, tra l'altro, della Rai. Nella fiction funziona tutto armonicamente: scrittura, regia e cast.
Anche la sigla è degna di nota; utilizzata all’apertura e chiusura di un episodio è il brano “SpazioTempo” di Francesco Gabbani. Nel video musicale rilasciato ci sono anche alcune scene della serie.
Il genere commedia alleggerisce ogni cosa (e per fortuna!)
Il cast è degno di nota – si vede che è stato scelto con cura – e sono bravissimi anche i giovani attori; Alessandro Gassmann è molto convincente in ruolo costruito su misura per lui in cui riesce a mostrare sia le sue doti comiche sia quelle drammatiche, e sembra essere finalmente approdato alla commedia sociale che racconta gli italiani che il padre Vittorio rappresentava nei suoi film.
Alessandro Gassmann è il Giorgio Tirabassi che la Rai non aveva ancora avuto; mostra carisma, bravura e simpatia.
Claudia Pandolfi, nonostante la scrittura del suo personaggio sia un po’ piatta, è molto brava e naturale nel ruolo di Anita, Nicolas Maupas si rivela una vera e propria promessa della fiction italiana, intenso e coinvolgente e Damiano Gavino, alla sua prima esperienza davanti una macchina da presa, ha stupito tutti, addetti ai lavori e telespettatori, per la sua naturale propensione alla recitazione nonostante non abbia mai seguito una lezione, apparendo a suo agio e naturale nell’interpretare Manuel nonostante la personalità del suo personaggio potesse essere scavata più a fondo.
La sceneggiatura presenta ancora qualche cliché legato agli anni ’80 e una certa difficoltà nel far pronunciare ai personaggi la parola “gay”, da parte degli altri protagonisti, più che dall’attore stesso che potrebbe avere davvero difficoltà a definirsi, ma si apre poi a tematiche mai affrontate dalla tv di Stato come l’hikikomori, ovvero ragazzi che si rinchiudono nella propria stanza, poiché non riescono ad affrontare il mondo esterno. È una serie che parla di adolescenti, del loro mondo e delle loro problematiche, senza cadere troppo in cliché o stereotipi prefissati.
Nella fiction il rapporto padre-figlio è raccontato molto bene, si svela piano piano ed è emozionante, stessa cosa vale per il rapporto tra Anita e il figlio (la naturalezza degli attori è notevole).
La serie si distingue perché ha come protagonista un professore che usa metodi pococonformisti e molto peculiari, Dante infatti decide di non seguire il canonico programma ministeriale ma di applicare il pensiero dei filosofi ai problemi della vita quotidiana dei suoi giovani studenti, rendendo la materia molto più interessante e spingendo i suoi alunni a ragionare e a sviluppare un proprio pensiero piuttosto che a imparare a memoria delle nozioni che potrebbero sembrare lontane anni luce dal mondo contemporaneo.
Nella fiction ogni personaggio viene definito da alcune caratteristiche comportamentali che vanno a rappresentare una problematica nota negli adolescenti e/o negli adulti; Dante stesso, per esempio, è un ottimo insegnante, bravo a parlare con i giovani, solo quando non sono suo figlio, infatti con Simone non riesce ad avere un dialogo e non riesce ad aprirgli gli occhi come fa con i suoi allievi, mentre quest’ultimo non riesce a superare il rancore che ha provato verso il padre per averlo abbandonato.
Un professore non vuole più raccontare la famiglia o la scuola perfetta ma la realtà che ci circonda; ragazzi che accettano l’autorità con difficoltà e che hanno problemi di diverso tipo e adulti imperfetti che non sempre hanno le risposte giuste e non sempre riescono a essere modelli integerrimi.
Fino a qualche anno fa una buona parte delle fiction erano abbastanza scolastiche, manchevoli del salto passionale che avrebbe potuto regalare un guizzo emozionale, basate su stereotipi, su un’immagine idealizzata delle famiglie, delle forze dell’ordine, dei giovani. Una immagine non corrispondente alla realtà. Da qualche tempo sembra invece che si sia capito che lavorare per stereotipi non premia perché non consente l’attivazione dell’empatia e che la recitazione di conseguenza deve essere più naturale, meno “carica” o forzata.
Un Professore è l’ennesima riprova di come negli ultimi anni la Rai stia provando a sperimentare, a parlare dell’attualità, dell’inclusività, della verità di un mondo che non è fatto solo di buoni e cattivi ma di quello che sta nel mezzo, di come il confine tra bene e male sia labile e di come l’etichette siano superate e i pregiudizi non servano.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
Vi lascio anche il video ufficiale della sigla della serie:
Buongiorno, oggi vi parlo del cartone "Winx Club", che immagino abbiate recuperato tutti, almeno una volta nella vita, a differenza mia, che l'ho recuperato solo ora
Titolo: Winx Club
Paese: Italia, Stati Uniti
Anno: 2004-2019
Stagioni: 8
Episodi: 208
Lingua originale: italiano, inglese
Informazioni
Winx Club è una serie tv d'animazione italiana creata da Iginio Straffie prodotta da Rainbow in co-produzione con Raie, durante le stagioni 5–7, con Nickelodeon.
Il primo episodio è stato trasmesso in prima visione assoluta il 28 gennaio 2004 su Rai 2; a partire dal 31 luglio 2014 la trasmissione in prima TV è stata spostata su Rai Gulp, mentre dal 15 aprile 2019 essa continua su Rai Yoyo.
La serie animata segue la storia di una giovane fata di nome Bloom, leader del Winx Club, gruppo formato insieme a Stella, Flora, Tecna, Musa e, successivamente, Aisha.Le Winx studiano e vivono presso il miglior college per aspiranti fate, Alfea, situato nel magico mondo di Magix, all'interno della Dimensione Magica. Le sei protagoniste, durante il tempo trascorso all'interno del collegio, si ritroveranno più volte ad affrontare pericolosi avversari e a salvare l'Universo; ma, tra battaglie e incantesimi, vivranno anche giornate di felicità e malinconia, con i relativi problemi sentimentali, proprio come accade alle normali adolescenti.
Il successo della serie, distribuita in 150 paesi,ha generato un vero e proprio franchise, a cui appartengono un omonimo fumetto, una trilogia di film d'animazione in CGI, quattro film per la TV, due spin-off, un adattamento live-action, svariati tour e un ampio reparto di merchandising.
Trama
Il cartone animato racconta la storia di una giovane fatachiamata Bloom, leader del Winx Club, gruppo formato insieme a Stella, Flora, Tecna e Musa. Durante la seconda stagione, Aisha diventa un membro del gruppo, e, soltanto ed esclusivamente nella quarta stagione, Roxy entra a far parte del club. Le Winx studiano e vivono presso il miglior college per aspiranti fate, Alfea, situato nel magico mondo di Magix e precluso ai comuni esseri umani. Le giovani fate, durante il tempo trascorso all'interno del collegio, si ritrovano ad affrontare pericolosi avversari e a salvare la Dimensione Magica; ma, tra battaglie e magie, vivranno anche giornate di felicità e malinconia, con i relativi problemi di cuore, proprio come accade alle normali adolescenti.
Recensione
Finalmente mi sono decisa a recuperare sto cartone, alla veneranda età di 33 anni (e a dispetto di mia madre che dice che non dovrei guardare cartoni lol...).
La storia parte a Gardenia dove Bloom, una ragazza convinta di essere una normale adolescente, un giorno vede una fata (Stella) e la aiuta a sconfiggere i suoi nemici; da qui parte una serie di avventure per la nostra Bloom, che pian piano scopre di non essere ciò che pensava, ma ben altro. Stella la porta ad Alfea, dove incontrano anche: Flora, Tecna e Musa; sempre ad Alfea Bloom avrà modo di testare i suoi poteri, di innamorarsi e tanto altro, com'è giusto per una ragazza della sua età, tra l'altro.
Le scuole di magia sono 3: Alfea per le fate, Terrenuvola per le streghe (da cui vengono le famigerate Trix, nemiche giurate di Bloom e le altre, che, proprio in questa stagione, daranno filo da torcere alle nostre fatine) e Fonterossa per gli specialisti, tra cui spiccano: Brandon, Sky (questi due da inizio prima stagione fino almeno a metà, si scambiano i ruoli :D ), Riven e Timmy. Credo sappiate meglio di me, che pian piano nasceranno coppie con le fatine, e allo stato attuale direi che le coppie formate sono: Sky-Bloom; Brandon-Stella; Riven-Musa; Timmy-Tecna.
E Flora direte voi? Al momento il suo di fidanzato non è pervenuto, ma sono certa ci sarà.
Comunque dicevo che le ragazze unite testeranno per bene i loro poteri e avranno problemi da adolescenti.
Ho adorato TUTTO, ancora non capisco perché diavolo non ho recuperato prima, mannaggia a me!
Le fate avranno anche piccoli amici tra cui le Pixie, che le aiuteranno nella lotta contro il male; ogni Winx ha un potere e quindi costume diverso:
Bloom è una fata del fuoco; Tecna usa l'energia magica; Flora usa le piante; Musa le onde sonore e Stella la magia della luce,