sabato 24 giugno 2023

Recensione dilogia "Malice", Heather Walter

 


Autrice: Heather Walter

Titolo: Malice

Prezzo: 19,20   e-book 9,99

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1)Malice

2)Mirsule


«Qui non c’è niente per me. Sono stanca di essere la cattiva.»

«Per me non sei mai stata cattiva.»

Trama

C'era una volta, tanto tempo fa, una strega malvagia che, per vendetta, gettò su una stirpe di principesse una maledizione mortale. Una maledizione che poteva essere infranta solo dal bacio del vero amore. Già sentita, vero? Il principe azzurro, "e vissero per sempre felici e contenti…" Sciocchezze. No, davvero, a nessuno importa cosa succede alle principesse di Briar. Ai suoi abitanti interessano solo i gioielli, le feste e gli elisir magici delle Grazie. Anch'io pensavo che non mi interessasse. Fino a quando non l'ho incontrata. La principessa Aurora, l'ultima erede al trono di Briar. Bellissima. Intelligente. Forte. La regina di cui il regno avrebbe bisogno. A cui non importa che io sia Alyce, la Grazia Oscura, da tutti disprezzata per la magia nera che mi scorre nelle vene, la stessa che ha maledetto la corona. Umiliata e offesa da quegli stessi nobili che pagano care le mie pozioni e poi mi additano come un mostro. Aurora dice che dovrei essere orgogliosa dei miei doni. Dice… che mi vuole bene. Manca meno di un anno perché quella maledizione la uccida, ma se la chiave della salvezza è il bacio dell'ennesimo principe insulso, lei non lo accetterà. E io… voglio aiutarla. Se il mio potere è all'origine della sua maledizione, forse può segnarne anche la fine. Forse insieme possiamo dare vita a un mondo nuovo. Sciocchezze anche queste. Perché sappiamo tutti come finisce la storia, no? Aurora è la bella principessa e io… Io sono la cattiva.


Mi allontanano e mi disprezzano per la stessa ragione per cui mi cercano: sono una figura fatta di magia oscura e maligna. Sono parte di una razza che sarebbe dovuta essere sradicata. Sono una Vila. Un mostro.»


Recensione


La storia della Bella Addormentata la conosciamo tutti, inutile negarlo; ma questo è um retelling diviso in due parti.

"Malice" è il soprannome della protagonista che in realtà si chiama Alyce, una reietta, un mostro che viene confinato nel suo antro, per fare pozioni a chi gliele chiede, o, in caso, a incantare oggetti.

Lei è una Vila, con sangue verde, mentre le Grazie, lo hanno d'oro; la storia non è perfetta, alcune pagine risultano ripetitive ma la narrazione è scorrevole e lungo tutta la lettura brevi pillole sulla storia del mondo che circonda i/le protagonisti/e non annoia, anzi infittisce il mistero che si cela nel passato di Briar, una piccola città divisa tra sfarzo e povertà in cui le Grazie (ragazze per metà umane e per metà Fae) forniscono elisir magici di ogni genere che alimentano sempre più la superficialità dei loro patroni. La protagonista tuttavia non gode della fama e dell’affetto rivolto alle sue sorelle grazie poiché lei è la Grazia Oscura, per metà Vila, discendente di una stirpe malvagia capace solo di distruggere ciò che li circonda. Alice vorrebbe non assecondare l’idea che il mondo ha di lei ma a volte la tentazione di trasformare in melma la panna delle nostre nemesi con una sola goccia di sangue è troppo dolce per non essere assaporata. Tutto cambia ad un ballo dove Alice incontra la principessa Aurora. Due anime affini si incontrano e provano a cambiare il destino funesto che l’universo aveva affidato ad entrambe. Ho apprezza lo slow-burn tra Alice e la principessa Aurora, sebbene a volte mi sia venuta voglia di fare in modo che le loro teste cozzazzero contro il muro. Per amore e rabbia Alice farà delle scelte imprevedibili e passo dopo passo comprenderà le sue vere capacità e la forza del suo potere, un potere al di là di ogni comprensione e pure bello grosso e potente. Inoltre i misteri che avvolgono il passato di Alice si intrecciano inesorabilmente alla maledizione lanciata contro la famiglia reale. Dopo 21 anni ogni erede del trono (necessariamente una donna) morirà se non avrà baciato il suo vero amore. Il finale mi è piaciuto, non è stato totalmente inaspettato ma neanche scontato. A questo punto aspetto con impazienza che esca la seconda parte tradotta (ma quanto cazzarola ci vuole??)


La mia valutazione



Alla prossima

Luce <3


Alyce. Vedo il mio nome apparirmi davanti mentre lancio un’occhiata alla tabella dei prossimi appuntamenti. E subito sotto: La Grazia Oscura.
Grazia, come no. Se davvero lo fossi riceverei i miei patroni in un salottino soleggiato, arredato con poltroncine foderate di seta e perennemente rifornito di vassoi pieni di morbidi e glassati dolcetti da tè. E sono qui, esiliata in una stanza ricavata da uno sgabuzzino della cucina di Casa della Lavanda: ragione in più, per chi lavora in cucina, di odiarmi.

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