Titolo: La regina del mare (Re di Norvegia #2)
Prezzo: cartaceo 15,30 e-book 9,99
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Serie "I Re di Norvegia":
1)Viking - le ossa di Ardal
2)Viking - la regina del mare
Il sogno di una Norvegia unita sotto re Harald è ancora lontano. Svanhild, costretta a nuove scelte, lotta per rimanere padrona del proprio destino.
Trama
Sette anni dopo la battaglia di Vestfold l'impresa di Harald, deciso a unire la Norvegia sotto il proprio regno, prosegue malgrado i contrasti con l'alleato Hakon e l'opposizione dei re dissidenti, rifugiatisi nella "libera" Islanda e pronti addirittura a un'alleanza col re di Svezia. Mentre Ragnvald, braccio destro di Harald, si scopre stanco di guerra e di violenza e vorrebbe solo dedicarsi alle proprie terre, Svanhild dovrà cercare nuove strade per restare padrona del proprio destino. Consolidato il quadro politico e diplomatico della vicenda storica alla quale si ispira, Hartsuyker si concentra ora sui personaggi, sulle loro fragilità e i loro punti di forza, e porta al centro della scena Svanhild e il suo insaziabile desiderio di libertà.
Recensione
Buonasera e bentoranati con la recensione del secondo volume della serie "I Re di Norvegia"; sono passati sette anni dalle narrazioni del primo volume; Ragnvald è ancora un sostenitore di re Harald; dall'altra parte c'è sua sorella Svanhild, in giro per i mari con il marito Solvi. Non lasciatevi ingannare dal titolo: La regina del mare, eh sì, certo, Svanhild E' LA REGINA DEL MARE, ma se credete di sentir parlare solo di lei, sappiate che non è così; ogni capitolo riguarda sia Svanhild, sia suo fratello Ragnvald, che deve affrontare pericoli e tradimenti, da chi non se lo aspetterebbe mai. Svanhild invece, deve affrontare un dolore troppo grande persino per una madre, ma non vi dirò quale, altrimenti spoilero troppo.
Le vendette sono sempre in atto, soprattutto per chi ha subito danni;
Le scene d'azione sono tante, vi ritroverete a odiare qualche personaggio, ad amarne altri, come del resto succede spesso in ciò che si legge. Ho troppa paura di dirvi troppo, quindi credo mi fermerò qui, aggiungendo però, che secondo me, uno dei personaggi non viene descritto come si deve e questo personaggio è proprio Re Harald; non ho idea del perché l'autrice continui a descriverlo diversamente da come dovrebbe, ma la scelta è sua...
I piani sono ben congegnati, ma a volte saltano; quello finale di Ragnvald secondo me è un suicidio, ma forse no...
Sta volta mi zittisco sul serio!
Sta volta mi zittisco sul serio!
La mia valutazione
5