Titolo: Vuoi conoscere un casino?
Prezzo: cartaceo 14,45 e-book 2,99
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Ho iniziato a piangere quasi senza accorgermene, gocce delicate sul viso, che si sono mescolate alla pioggia, dolce e salato. Un dito sulla guancia. Mi sentivo stupida. Avevo sete, tanta sete. Ho alzato la testa per assaggiare la pioggia. Pioggia, lacrime, pioggia. Che differenza c’è? Riccardo è a casa adesso? A casa di chi? Sua? Non penso.
Trama
Un po' "Il giovane Holden" e un po' "I ragazzi del muretto": "Vuoi conoscere un casino?" è un affresco potente del mondo dei giovani di oggi che vivono alla periferia di una grande città. È la storia di una metamorfosi, di un viaggio. Il viaggio che ogni ragazzo deve affrontare per diventare grande. Età di lettura: da 12 anni.
Non sei mai stata il mio solo punto di riferimento, anche Giulia, Matteo, Silvia, Luna sono importanti, hanno il loro peso. Però loro non sono te. non hanno la tua esperienza, la tua audacia, il tuo coraggio, la tua fermezza, la tua immensa forza di volontà.
Recensione
Buongiorno a tutti; innanzitutto ringrazio la mia Parabatai per avermi inviato la copia del suo romanzo e per la dedica che è stupenda; non sapete cosa leggere? Avete voglia di un libro leggero, che vi faccia ridere e piangere, che vada bene sia sotto l'ombrellone (magari NON adesso) o davanti al camino? (in questo caso ADESSO sarebbe perfetto); allora mi sa che Vuoi conoscere un casino? fa per voi!
Dopo sto sproliloquio, vediamo di venire al succo del discorso :D
Giorgia è un'adolescente come lo siamo state (o siamo, scusate io quella soglia l'ho superata da un po'..) tutte, un'adolescente a cui capita una cosa che non dovrebbe capitare mai a nessuno, ma a volte la vita (o il destino, dipende da come lo si chiami) è una gran BASTARDA, e così è nei confronti della povera Giorgia, Giò per gli amici, quando la morte le porta via il suo punto di riferimento, la sua ancora di salvezza, colei che l'ha sempre ascoltata, sostenuta, senza mai lamentarsene: la cugina Martina; ed è così che, nella sua assenza, Martina diventa un diario, su cui Giorgia sfoga la sua rabbia, in cui racconta la sua vita, il che mi fa pensare a una certa Kitty; io Martina la vedo proprio come la Kitty di Anna Frank. O sbaglio? Giorno dopo giorno, con qualche salto, scopriamo sempre più la vita della protagonista, l'essere sostenuta dagli amici, dopo la morte di Martina, scopriamo la sua voglia di giocare a pallavolo, che a volte però la fa incazzare, visto che la cugina non c'è più, ma soprattutto, scopriamo una Giorgia che comincia a innamorarsi di Riccardo, un ragazzo biondo (ed è proprio dal colore di capelli che viene il suo soprannome: Rubio, soprannome con cui ne sentiremo parlare dall'inizio alla fine, visto che il nome Riccardo in confronto a Rubio, compare veramente poco). Rubio diventa il centro del mondo di Giorgia, la sua droga, il suo bisogno costante di respirare, tanto da litigare brutalmente con la famiglia, che cerca di farla ragionare, ma si sa, il primo amore è quello che ti si insinua dentro, quello che non si potrà scordare mai, manco volendolo.
E poi... Giorgia scopre un lato del suo amato Rubio che non avrebbe mai voluto vedere, un lato da ragazzo stronzo, che la allontana, per poi rivolerla vicino; ormai del ragazzo che la faceva ridere è rimasto poco, forse nulla e al suo posto si è materiallizato uno STRONZO PATENTATO.
Ci sono gli amici su cui fare affidamento, amici che forse avevano anche bisogno del suo aiuto e lo scoprirà più avanti, forse un po' tardi, ma quando l'amore arriva, poche volte riusciamo a vedere che gli altri hanno bisogno di noi, e così è anche per Giorgia; per fortuna però, pian piano, stando lontano da Riccardo, Giorgia torna ad essere felice, riesce anche a non piangere più per la cugina.
Vuoi conoscere un casino, è anche una raccolta di lettere indirizzate a chi non c'è più, e chi di noi non vorrebbe fare la stessa cosa? Poter scrivere, pur sapendo che non lo leggeranno mai, ciò che pensiamo, a chi non c'è più? Il nostro dolore per la loro scomparsa, il volerli di nuovo accanto a noi...
Non dirò altro, mi sembra di avervi scritto a sufficienza, senza spoilerare troppo; Alex Astrid è una scrittrice giovane, una blogger come lo sono io; è una scrittrice che sa arrivare al cuore delle lettrici; e io ho la netta sensazione, che il suo romanzo, sia sì, un romanzo di fantasia, ma in cui, forse (è solo una mia supposizione, per niente sicura!) Alex ha lasciato un pezzetto della sua storia.
Consiglio vivamente a tutti di leggerlo, preparate i fazzoletti, perché vi serviranno; urlerete e piangerete per Giò, come è appena successo a me.
Dopo sto sproliloquio, vediamo di venire al succo del discorso :D
Giorgia è un'adolescente come lo siamo state (o siamo, scusate io quella soglia l'ho superata da un po'..) tutte, un'adolescente a cui capita una cosa che non dovrebbe capitare mai a nessuno, ma a volte la vita (o il destino, dipende da come lo si chiami) è una gran BASTARDA, e così è nei confronti della povera Giorgia, Giò per gli amici, quando la morte le porta via il suo punto di riferimento, la sua ancora di salvezza, colei che l'ha sempre ascoltata, sostenuta, senza mai lamentarsene: la cugina Martina; ed è così che, nella sua assenza, Martina diventa un diario, su cui Giorgia sfoga la sua rabbia, in cui racconta la sua vita, il che mi fa pensare a una certa Kitty; io Martina la vedo proprio come la Kitty di Anna Frank. O sbaglio? Giorno dopo giorno, con qualche salto, scopriamo sempre più la vita della protagonista, l'essere sostenuta dagli amici, dopo la morte di Martina, scopriamo la sua voglia di giocare a pallavolo, che a volte però la fa incazzare, visto che la cugina non c'è più, ma soprattutto, scopriamo una Giorgia che comincia a innamorarsi di Riccardo, un ragazzo biondo (ed è proprio dal colore di capelli che viene il suo soprannome: Rubio, soprannome con cui ne sentiremo parlare dall'inizio alla fine, visto che il nome Riccardo in confronto a Rubio, compare veramente poco). Rubio diventa il centro del mondo di Giorgia, la sua droga, il suo bisogno costante di respirare, tanto da litigare brutalmente con la famiglia, che cerca di farla ragionare, ma si sa, il primo amore è quello che ti si insinua dentro, quello che non si potrà scordare mai, manco volendolo.
E poi... Giorgia scopre un lato del suo amato Rubio che non avrebbe mai voluto vedere, un lato da ragazzo stronzo, che la allontana, per poi rivolerla vicino; ormai del ragazzo che la faceva ridere è rimasto poco, forse nulla e al suo posto si è materiallizato uno STRONZO PATENTATO.
Ci sono gli amici su cui fare affidamento, amici che forse avevano anche bisogno del suo aiuto e lo scoprirà più avanti, forse un po' tardi, ma quando l'amore arriva, poche volte riusciamo a vedere che gli altri hanno bisogno di noi, e così è anche per Giorgia; per fortuna però, pian piano, stando lontano da Riccardo, Giorgia torna ad essere felice, riesce anche a non piangere più per la cugina.
Vuoi conoscere un casino, è anche una raccolta di lettere indirizzate a chi non c'è più, e chi di noi non vorrebbe fare la stessa cosa? Poter scrivere, pur sapendo che non lo leggeranno mai, ciò che pensiamo, a chi non c'è più? Il nostro dolore per la loro scomparsa, il volerli di nuovo accanto a noi...
Non dirò altro, mi sembra di avervi scritto a sufficienza, senza spoilerare troppo; Alex Astrid è una scrittrice giovane, una blogger come lo sono io; è una scrittrice che sa arrivare al cuore delle lettrici; e io ho la netta sensazione, che il suo romanzo, sia sì, un romanzo di fantasia, ma in cui, forse (è solo una mia supposizione, per niente sicura!) Alex ha lasciato un pezzetto della sua storia.
Consiglio vivamente a tutti di leggerlo, preparate i fazzoletti, perché vi serviranno; urlerete e piangerete per Giò, come è appena successo a me.
La mia valutazione
5
Alla prossima
Luce <3
Nessuna vuole il cavaliere perfetto, noi cerchiamo l'eroe imperfetto; rimaniamo ammaliate non dai pregi, ma da chi, senza rendersene conto, ci mostra i suoi difetti
ciao, veramente molto bella questa canzone.
RispondiEliminaCiao, canzone? 😅
Eliminavolevo dire recensione
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