Titolo: L'arcano degli angeli
Prezzo: cartaceo 15,90
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«Pronto? … Negozio le Chicche di Rosy, chi parla?»
«Buongiorno, sono... sono Alberta Ferretti, ho ricevuto oggi la sua lettera...» Era seguito un lunghissimo attimo di imbarazzante silenzio...
«Sì... le ho scritto perché una strana sensazione mi ac-compagna dal giorno che è stata qui da me in negozio. Nel momento in cui per un attimo è entrata anche sua figlia, mi è sembrato di rivedere una persona a me molto cara scom-parsa diversi anni fa, si tratta di mia nipote Pamela. Non so cosa mi sia successo ma da allora, io non ho più pace e continuo a fare sogni strani. È diventata quasi un'ossessio-ne, qualcosa mi dice che dovrei raccontarle alcune cose. La prego... non mi consideri una pazza e mi conceda un po' del suo tempo per spiegarle di persona...»
Trama
Si dice che ogni oggetto ha un'anima che racconta una storia su chi l'ha creato, e quando destinato in un luogo, se spostato, farà di tutto per ritornarci. Di questo ne è fermamente convinta Alberta Ferretti, stimata psicologa emiliana che collabora con le scuole e con il Tribunale dei Minori. Preoccupata dall'aggravarsi delle condizioni di salute della figlia adottiva, un giorno trova casualmente un antico candelabro abbandonato tra i rifiuti. Appurato che si tratta di un oggetto trafugato da una chiesa, organizza insieme alla famiglia una breve vacanza a Positano per riportare il maltolto nella sua sede originaria. Sarà un viaggio di conoscenza e di scoperta e attraverso l'incontro con la positanese Rosy, verranno alla luce inaspettate verità e risulterà che il candelabro degli angeli, custodisce al suo interno un misterioso se-greto. Nel momento in cui la malattia della ragazza sembra avere il sopravvento sulle cure, una rivelazione accenderà una piccola speranza.
Per prima cosa, servendosi di una spatola, l'uomo con delicatezza tolse lo strato di colla che teneva unita la parte in plastica, poi iniziò a strofinare il tutto con uno straccio leggermente inumidito. Alberta gli stava accanto seguendo ogni movimento, man mano che veniva rimosso lo strato di polvere, la vernice dorata riacquistava tutta la sua bril-lantezza e ora, si poteva ben individuare la sagoma fine-mente intagliata nel legno: si trattava di un angelo. Nell'at-timo in cui iniziò a strofinare la parte sotto, Alberta si rese conto che c'era qualcosa di strano. Su uno spesso strato di materiale indefinibile, leggermente appiccicoso, era stata passata della vernice color marrone scuro. Servendosi del-la provvidenziale spatola e con tocco leggero, iniziò a ra-schiare; una volta rimosso quello che poteva essere un mi-sto di cera e vernice, lentamente cominciò a definirsi una scritta: “Parrocchia Santa Maria Assunta ˗ Positano”
Recensione
Buongiorno, oggi torno sul blog per parlarvi di un libro che mi ha colpita dritta al cuore; L'Arcano degli angeli parla di una storia di amore fraterno, di ritrovamenti, di una ragazza in pericolo di vita a causa di una malattia sopraggiunta all'improvviso, ma che ritroverà la speranza (soprattutto sua madre, la troverà), quando grazie al ritrovamento di un candelabro, scopre cose che non avrebbe mai immaginato; queste cose riguardano la figlia, il suo passato, ma soprattutto una ragazza, cacciata da casa perché incinta. Ho letto il libro in un giorno; L'arcano degli angeli è una storia che ti prende dall'inizio alla fine, piena di colpi di scena; ammetto che il comportamento di una certa persona un po' me lo aspettavo, non posso dire né chi è, né come si è comportata questa persona, perché vi rivelerei buona parte della storia. Questa è la storia di vite che si intrecciano, perché intrecciate sono le persone stesse: Rosy, Pamela, Alberta, Nunzia e Giacinta.. Ovviamente non ci sono solo donne, ma anche uomini: Mario, Diomede, Raffaele, Michele e Giovanni. Tutto ciò che è scritto in questo romanzo ha un fine preciso e io a questo punto mi auguro di avervi incuriosito almeno un po'.
La mia valutazione
5
L'aveva incontrato ancora qualche volta lungo le vie di Positano, ma a parte qualche sguardo fugace, qualche ciao sussurrato con un filo di voce, non era accaduto nulla. Era andata un po' meglio l'anno successivo, quando la festa con i falò sulla spiaggia, era stata l'occasione per incon-trarsi di nuovo; quella volta si erano presentati e nonostan-te la musica alta, avevano avuto l’opportunità di parlare e poi di ballare insieme. Successivamente si erano rivisti an-cora, qualche gelato consumato nella gelateria più rinoma-ta di Positano, due uscite per una pizza insieme ad altri amici e l'ultima sera, una passeggiata sulla spiaggia e un bacio... un dolcissimo bacio di cui ricordava ancora ogni dettaglio e poi... la promessa di rivedersi per le prossime vacanze