Autore: Anthony Ryan
Titolo: Il Signore della Torre
Serie: L'ombra del corvo #2
Prezzo: 18,90 e-book 9,99
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Trilogia "L'ombra del corvo":
2)Il signore della torre
3)La regina di fuoco
<< Segui il tuo canto, Lamabuia, pensò lei. Io creerò il mio.>>
Trama
Dopo anni di prigionia nell’Impero Alpirano, Vaelin Al Sorna è tornato nel Regno. Non è più il guerriero al servizio della Fede che era un tempo: ha deciso di abbandonare l’Ordine cui apparteneva e ora la sua spada è avvolta in un fagotto di tela, per non essere più usata.
Ma anche il Regno è cambiato: sul trono che fu del cospiratore e guerrafondaio Janus, ora siede suo figlio Malcius, intenzionato a costruire palazzi, strade e ponti, e anche più tollerante verso i diversi orientamenti religiosi; nel frattempo sua sorella, la principessa Lyrna, sta andando a stipulare una pace con i selvaggi Lonak.
Il re nomina Vaelin Signore della Torre delle Lande Settentrionali e lo invia a nord per governare quelle terre. Ma nel frattempo una nuova minaccia sta sorgendo, un’invasione pianificata da lungo tempo da una forza al di là dell’oceano, intenzionata a spazzar via il Regno. E per fronteggiarla, Vaelin, guidato dal canto del sangue, il dono magico che gli scorre nelle vene, sarà costretto dopo molto tempo a rimettere mano alla spada.
Dopo il Canto del sangue, Anthony Ryan conferma il suo grande talento narrativo con il secondo capitolo del ciclo L’Ombra del Corvo.
<< "La crudeltà è in noi. Ma loro l'hanno resa una virtù." >>
Recensione
Abbiamo lasciato Frentis, alla fine del primo libro, schiavo dei volariani e tale lo ritroviamo agli inizi del secondo, cinque anni dopo. Anni che si sono fatti sentire e che hanno reclamato un prezzo, ma che nulla hanno fatto presagire del male futuro.
Quella di Frentis, a mio parere, è la parte più tragica e angosciante del libro. Ciò che è costretto a fare, il senso di impotenza e l'odio furioso, l'amore malato e ossessivo che gli viene imposto. Tutto questo lo cambia, profondamente, fino a non capire quanto quel male gli sia entrato in profondità, quanto gli abbia insozzato l'animo, quante delle cicatrici che gli istoriano il corpo siano affondate, lentamente, fino allo spirito, segnandolo in profondità.
È stato difficile leggere della sorte capitata a Frentis e rendersi conto del rancore e dell'amarezza che inquinano la mente di quello che ricordo ancora come un ragazzetto che cercò di rubare, un giorno, il borsello a Vaelin.
<< "Qualcosa è cambiato in te, Lyrna Al Nieren. Mi domando se fosse colpevolezza, qualche crimine commesso lontano dalla vista dell'ilvarek? Così terribile che la colpa ha forgiato una nuova sfaccettatura per la tua anima." >>
Lyrna è tornata ma non è più quella che abbiamo conosciuto Nel Canto del Sangue. Quella che ritroviamo, è una Lyrna diversa. Sempre acuta e intelligente, acculturata e scaltra, ma meno spietata, meno manipolatrice. Qualcosa, in questi cinque anni, è successo. Qualcosa che le pesa sul cuore e che l'ha cambiata.
La parte che riguarda Lyrna è incredibilmente interessante. Finalmente libera di esprimersi, la bella principessa riesce a conquistare il cuore dei suoi lettori e, se anche non dovesse farcele, non potrebbe che strappare comunque al lettore un rispetto meritato.
Ryan non le darà tregua, colpendola continuamente. Ogni volta, però, riuscirà a rialzarsi, mostrandosi di volta in volta nemica temibile, donna coraggiosa, audace regnante. Ogni volta qualcuno la sfida e ogni volta, unicamente grazie alla sua intelligenza vivissima e al suo carisma (non è certo una guerriera!) riuscirà a fronteggiare l'avversario e a uscirne, se non vittoriosa, almeno migliore, più matura.
<< "Tutti paghiamo un prezzo per i nostri doni." >>
Infine, Vaelin. Meno protagonista, meno presente, ma non per questo meno carismatico e centrale per la trama. La guerra con l'Impero alpirano l'ha segnato: stanco di armi e sangue, decide di tornare a casa, per chiudere ciò che ha lasciato in sospeso. Il re, ancora una volta, ha però diverse disposizioni per lui, che ancora una volta deve cedere al ricatto di un Al Nieren e recarsi in un luogo dove nessuno lo vuole e dove solo con molta difficoltà riuscirà a guadagnarsi il rispetto che merita.
Contemporaneamente, Vaelin approfondisce la conoscenza del suo dono, il canto che gli scorre nelle vene e che lo rende temibile per un oscuro nemico che tarda a palesarsi, preferendo invece inviare i suoi micidiali servitori.
Questo secondo romanzo mi è piaciuto quanto il primo, se non di più. Certo, è diverso. Non solo perchè i protagonisti moltiplicano, ma anche perchè i valori fondanti del primo libro vengono abbandonati: non c'è più quel senso di fratellanza che univa Vaelin con gli altri giovani del Sesto Ordine. Ormai sono cresciuti e la vita riserva a ognuno di loro una strada diversa, non sempre facile, e che li porterà ad allontanarsi e a intraprendere ognuno il proprio cammino personale.
Non è più un romanzo di formazione. Ormai Vaelin è un uomo e sa bene ciò che vuole e ciò che non vuole. Allo stesso modo Lyrna e Frentis sono adulti e formati e affrontano da tali i propri demoni.
Ryan non si smentisce: ancora una volta ci offre un romanzo crudo, dove sangue, terrore e morte si affiancano a coraggio e speranza. Forse ancora più cupo del suo predecessore, Il signore della torre affronta varie tematiche che colpiscono sempre: la schiavitù, il prezzo che si paga per ottenere ciò che si desidera, la lotta per essere sè stessi. Fra questi temi più convenzionali, troviamo anche quello dell'omosessualità, una scelta che mi ha piacevolmente sorpresa e che ha fatto decisamente guadagnare dei punti allo scrittore.
Questo è un romanzo rosso di sangue e i protagonisti devono prendere durissime decisioni in tempi disperati. Non c'è spazio per il buonismo nella storia raccontata da Ryan, solo per una strenua lotta per la sopravvivenza e per la libertà, una lotta che possiamo comprendere, e condividere, tutti.
<< "Qualcosa è cambiato in te, Lyrna Al Nieren. Mi domando se fosse colpevolezza, qualche crimine commesso lontano dalla vista dell'ilvarek? Così terribile che la colpa ha forgiato una nuova sfaccettatura per la tua anima." >>
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