lunedì 31 agosto 2020

7 blog per 1 autore: Sabrina Guaragno

 Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?


Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - VENTO DI LIBRI
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO



Tutto sul romanzo

COVER + TRAMA + ESTRATTI

Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta

La Strega della Fonte di Sabrina Guaragno



Titolo: La Strega della Fonte

Autrice: Sabrina Guaragno

Casa Editrice: Nativi Digitali Edizioni

Genere: Fantasy

Data d’uscita: 22 novembre 2018

Pagine: 292

Prezzo E-book: 3,99 €

Prezzo cartaceo: 14,00 €

Link di presentazione e acquisto: http://bit.ly/stregafonte

Link Amazon: https://tinyurl.com/ybjrtbpy

Booktrailer: https://youtu.be/ZaNwsK9hbvk

 

 

 

SINOSSI


"Vedo le sue labbra incresparsi in un sorriso inquietante, e un brivido di freddo mi scende lungo la schiena. Capisco che sta per correre da come tende la schiena e le braccia davanti a sé, ed entrambe iniziamo la nostra reciproca corsa verso la vittoria".

Alaisa, una ragazza umile ma determinata, è pronta per partire per il viaggio più importante della sua vita, con l'obiettivo di raggiungere la dimora della famosa Strega della Fonte e diventare sua apprendista: il suo sogno fin da bambina!
Quello che Alaisa non sa, è che la magia conferisce grandi poteri, e per padroneggiarla al meglio è prima necessario fare i conti con le proprie aspirazioni e le proprie paure. 
Il mondo segreto delle Streghe offre molte opportunità, ma anche molti rischi e ombre... tra tutti i nuovi intriganti personaggi che conoscerà, riuscirà a capire di chi potrà fidarsi, e da chi dovrà difendere tutto ciò che le è più caro?
Con "La strega della fonte" Sabrina Guaragno ci porta in un nuovo universo Fantasy intricato e affascinante, in cui le atmosfere romantiche si mischiano ad altre cupe e inquietanti. E dove il potere della magia permette a maghi e streghe di realizzare i loro sogni, ma anche il manifestarsi di veri e propri incubi...

 

L’AUTRICE

Sabrina Guaragno nasce a Bari il 27 giugno del 1993, ma trascorre la sua infanzia e la sua adolescenza a Modugno.

Sabrina nutre anche una passione viscerale per la mente umana: dopo il diploma come operatore turistico, ha conseguito la laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche e quella magistrale in Psicologia Clinica presso l’Università Aldo Moro di Bari.

Attualmente, sta svolgendo il tirocinio post-laurea presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università Aldo Moro di Bari.

Da qualche anno gestisce il blog letterario Non servono le ali per volare, e fa parte della redazione di Leggendo a Bari, blog legato all’omonimo gruppo di lettura barese. Inoltre, fa parte dello staff di Psychondesk, blog di psicologia, come membro del Comitato Scientifico, autrice e correttrice di bozze.

 

Alaisa e la sua storia vi ha incuriosito? Visitate il sito web della saga: https://sabrinaguaragno.wixsite.com/lasagadialaisa

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/LaStregadellaFonteLaSagadiAlaisa

Account Instagram: https://www.instagram.com/la_strega_della_fonte/



Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta

 

Innanzitutto, grazie alle blogger che hanno organizzato questa stupenda iniziativa! Sono onorata di poter partecipare col mio romanzo fantasy romantico, edito Nativi Digitali Edizioni, La Strega della Fonte!

Per quanto riguarda la cover di La Strega della Fonte, ho parlato a lungo con i miei editori, e alla fine ho espresso l’idea del volto di donna, incorniciato dai capelli biondi. Si tratta di un personaggio importante della saga, e assieme al cerchio degli elementi, secondo me crea l’atmosfera giusta contenuta anche nel romanzo.

La copertina è stata realizzata da Valentina Marcone (che ringrazio per la pazienza!).

 

Per quanto riguarda la trama: il romanzo è nato come un racconto, scritto in occasione di un concorso di scrittura sulle streghe, appunto. Quando mi sono resa conto di non rientrare nei caratteri prestabiliti, ho deciso di non partecipare più al contest. Ma la storia di Alaisa mi è rimasta nella testa, talmente tanto che ho continuato a scrivere…

 

Grazie ancora per l’articolo!

ESTRATTO

L’inizio del viaggio

 

                Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato.

                Mi sembra di aspettarlo da sempre, da quando ero una bimbetta con le ginocchia sbucciate e tanti sogni infranti. Da allora sono cambiate tante cose, sono cambiata tanto anch’io. Ma il mio desiderio è rimasto immutato, come un obiettivo da raggiungere, un’ancora a cui aggrapparsi.

                Solo qualche giorno fa, ero a casa a ricamare tovagliette da vendere al mercato con mia madre: ero una ragazza di quasi diciassette anni che cercava di aiutare la famiglia ad andare avanti. E oggi, invece, mi ritrovo qui, ad attendere il momento in cui incontrerò la Strega della Fonte.

                Quasi non riesco a crederci, mentre cammino sull’erba troppo cresciuta del Prato. Per essere un posto quasi sacro dove, ogni tre anni, dozzine di ragazzi e famiglie si appostano con ansia per assistere alla “grande partenza”, non sembra avere nulla di speciale. Tranne, forse, la natura molto più bella e lussureggiante rispetto a qualsiasi altro bosco abbia mai visto.

                «Eccoci arrivate» sussurro, sistemandomi meglio la borsa sulla spalla e scostandomi un ciuffo di capelli castani dal viso.

                Mia madre sorride debolmente, mentre Egea e Dacy ridacchiano. Nonostante ciò, nei loro occhi posso scorgere l’ombra di preoccupazione che, ormai da un po’ di tempo, si annida nei loro pensieri di bambine cresciute troppo in fretta.

                È difficile prendere questa decisione, scegliere di tentare la sorte per avviarsi in un viaggio con altri ragazzi sconosciuti e agguerriti, per cercare la strana vecchietta: la Strega Maestra della nostra regione che, ogni tre anni, prende con sé un nuovo, fortunatissimo apprendista.

                È difficile, ma non per me che ho sognato fin da bambina di poter, un giorno, diventare una strega.

                Il nostro villaggio, Erad, dista solo qualche giorno di cammino da Farery, la cittadina dove ci troviamo adesso. È stato faticoso arrivare fin qui a piedi, ma quando ho pregato mia madre e le mie sorelline di rimanere a casa, non hanno voluto sentir ragione: mi avrebbero accompagnato fino al punto dove il Prato si collega al Ponte, mi avrebbero dato gli ultimi abbracci e baci, e sperato per me di non vedermi per tre anni, o almeno di ritornare da loro senza nulla di rotto.

                Il viaggio per raggiungere la cima del monte Raif, in effetti, non sembra proprio essere una passeggiata.

                È pomeriggio, il sole non è ancora sul punto di tramontare, ma c’è già un piccolo drappello di persone in attesa. Alcuni bambini giocano a rincorrersi, mentre gli adulti se ne stanno in piedi in piccoli gruppi, parlottando fitto fitto. Solo tre o quattro persone, più vicine al limitare del dirupo, sembrano avere l’espressione di chi versa nella preoccupazione almeno quanto mia madre e le mie sorelle.

                Il mio sguardo viene catturato dall’immensità del luogo in cui mi trovo. Il bosco che circonda il camminamento che ci ha portato dalla mia cittadina fino a Farery è bellissimo, abitato da creature dai colori bizzarri, uccellini canterini che si posano su alberi altissimi dalle foglie carnose e brillanti, fiori vividi e profumi inebrianti.

                Ma il Prato è qualcosa di spettacolare. Sembra che qualcuno l’abbia disegnato dal nulla, perché non ci si potrebbe spiegare altrimenti l’enorme spazio a forma di semicerchio, sgombro da arbusti e alberi, ma circondato da fusti dalle chiome floride. Termina su un dirupo, con uno strapiombo improvviso, tanto che i fili di erba incolta penzolano sulla roccia viva e sul vuoto.

                Mi volto, guardo mia madre e le sorrido. Poi abbandono la borsa piena di viveri vicino alla mia famiglia che si riposa. Agguanto i lembi della lunga gonna, alzandoli appena mentre corro verso il bordo del Prato.

                Guardo giù e mi gira la testa. Il vuoto si perde nel buio, spezzato solo dalla presenza di un' enorme cascata, che sbuca dall’interno della roccia, dal versante opposto al mio, provocando uno scrosciare roboante. Di fronte a me, oltre il baratro, si erge una montagna gigantesca.

                Alzo gli occhi al cielo, il sole che me li brucia un po’. Guardo le chiome degli alberi sulla cima del Raif, e penso che lì, da qualche parte, c’è una fonte. Che lì c’è la mia Maestra. Che devo trovarla.

 

ESTRATTO 2

Ed eccoci qui, solo noi quattro davanti al messaggero della strega. Lui ci guarda con un misto di ammirazione e preoccupazione. A volte i ragazzi che si incamminano per questo viaggio non fanno ritorno, e non perché sono diventati degli apprendisti della strega.

                Cerco di non pensarci, mentre un’altra figura si avvicina a noi. Avrei pensato che fosse un altro ragazzo, se non si fosse tolta il cappuccio a mostrare il volto di una giovane dagli occhi freddi come il ghiaccio e capelli di un strano color argenteo. Sotto al mantello, indossa una tenuta che farebbe invidia a una guardia militare. Sicuramente è armata, e il suo sguardo torvo mi fa un po’ paura. Mi chiedo cosa potrebbe diventare, dopo un addestramento di tre anni… e non voglio nemmeno pensarci.

                È così minacciosa che sento risuonare nelle orecchie la voce del mio defunto nonno paterno: “sembra un dannato saliahman!” diceva, quando gli capitava di vedere un tipo poco raccomandabile. Come se lui stesso avesse mai visto un vero saliahman. “Bastardi invasori, un giorno potrebbero tornare” continuava, nella delirante convinzione che non fossero passati più di quattrocento anni da quando qualcuno aveva visto un saliahman ad Adaesha. Ora vivono nelle terre a est, tenuti lontani da Adaesha da un muro di invalicabili arbusti che si dipanano quasi fino a toccare il cielo. Ma se provo a immaginarmene uno, da quello che mi hanno raccontato di loro, me lo vedo proprio come questa ragazza.

                Il messaggero chiede se ci sono altri Candidati, e quando non si fa avanti nessuno, ci consegna una pietra rossa per uno. La soppeso tra le dita: è grande quanto il mio palmo e pesa come una mela matura.

                «La strega tiene molto all'incolumità dei suoi aspiranti allievi, ed è per questo che vi dona queste pietre incantate. Se sarete in difficoltà, se vorrete ritornare indietro, non dovrete far altro che tirarle fuori e chiedere aiuto, e lei farà il resto» continua a leggere l'emissario, e dalla strana piega che hanno preso le sue sopracciglia posso intuire che si stia chiedendo, proprio come tutti noi che lo ascoltiamo, come delle pietre possano possedere tali capacità.

                Non ho idea del come, ma va bene così.

                I paesani si avvicinano a noi offrendoci viveri e portafortuna, ci abbracciano come se fossimo loro figli. La cosa mi scombussola un po’, ma il calore di questa gente mi riscalda il cuore impaurito.

                Un'anziana signora vestita di veli colorati mi mette al collo una collana con una pietruzza trasparente a forma di goccia, e io la ringrazio con un sorriso. «Che possa proteggerti e che ti conduca alla tua meta» mi dice la signora, con uno strano accento, scrutandomi con occhi scuri penetranti. E dopo queste parole sono pronta per partire.

                Noi Candidati, i cuori martellanti nel petto, ci posizioniamo davanti al dirupo, il silenzio assoluto è attenuato solo dallo scrosciare della cascata.

                Guardiamo davanti a noi, oltre lo strapiombo. Un albero, colpito dalla luce arancione del sole al tramonto, sembra prendere vita. Le sue radici e i suoi rami si scuotono, come serpenti striscianti si allungano, si avviluppano al terreno e poi si protendono verso di noi. Sono quasi tentata di scappare quando essi fermano la loro corsa, si arrotolano tra loro, si tendono tra un arbusto e l’altro, ancorandosi al bordo del Prato, vicino ai nostri piedi. Il Ponte, eccolo qui. Uno stupendo intrico di rami che ci condurranno verso la nostra meta.

                Ed è così che incominciamo il nostro viaggio.

 



 

 



sabato 29 agosto 2020

The Umbrella Academy - serie tv (recensione)

 Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di una serie tv in onda su Netflix



Titolo: The Umbrella Academy

Paese: Stati Uniti d'America

Anno: 2019- in produzione

Formato: serie tv

Genere: commedia nera, drammatico, fantascienza, supereroi, fantastico

Stagioni: 2

Episodi: 20

Durata: 40-60 min (episodio)

Lingua originale: inglese


Informazioni

The Umbrella Academy è una serie televisiva statunitense ideata da Steve Blackman e distribuita da Netflix.

La serie è basata sulla prima miniserie dell'omonimo fumetto di Gerard Way e Gabriel Bá, intitolato "The Umbrella Academy Volume Uno: La suite dell'Apocalisse", pubblicato dalla Dark Horse Comics in USA, edito in Italia da Magic Press nel luglio 2009 per la collana Psycho Books. La prima stagione è stata pubblicata a livello internazionale su Netflix il 15 febbraio 2019.




Trama

Il 1º ottobre 1989, 43 donne in tutto il mondo partoriscono contemporaneamente, nonostante nessuna di loro mostri alcun segno di gravidanza sino all'inizio del travaglio. Sette di questi bambini vengono adottati dall'eccentrico miliardario Reginald Hargreeves, il quale li addestra attraverso quella che lui chiama "The Umbrella Academy", formando così una squadra di supereroi. Hargreeves dà ai bambini numeri anziché nomi, ma alla fine vengono conosciuti come Luther (Numero Uno), Diego (Numero Due), Allison (Numero Tre), Klaus (Numero Quattro), Cinque (Numero Cinque), Ben (Numero Sei) e Vanya (Numero Sette). Numero Cinque non viene mai definito con un nome proprio. Hargreeves mette sei dei suoi figli a lavorare per combattere il crimine, mentre Vanya viene tenuta in disparte perché ritenuta priva di poteri. Luther è stato inviato dal padre sulla Luna per compiere una missione, Diego è diventato un vigilante, Allison è una famosa attrice che ha appena divorziato, Klaus è un tossicodipendente, Cinque è scomparso quando era un ragazzino, Ben è morto da tempo e Vanya è una violinista.




Recensione

Buongiorno, ho concluso la prima stagione di questa serie fantasy; non ho letto i fumetti (non abbiatene a male, ma ho troppe letture da recuperare, quando e se riuscirò a smaltirne un po', FORSE recupererò anche i fumetti di The Umbrella Academy). 

Nello stesso giorno del 1989, 43 neonati nascono inspiegabilmente in diversi paesi del mondo da donne che non mostravano alcun segno di gravidanza. 

Sette di questi bambini vengono adottati da Sir Reginald Hargreeves, eccentrico miliardario, che scopre i loro superpoteri e decide di farne una squadra pronta a salvare il mondo.

Se avete visto la serie, sapete che quella citata, è la premessa della prima stagione, dopo la quale. grazie al loro ritorno, dato dalla morte del padre, scopriamo i nomi e i poteri dei 7 (o meglio 6, essendo uno di loro MORTO) ragazzi adottati da Hargreeves; abbiamo: Numero 1 conosciuto anche come Luther, dotato di una forza straordinaria, ma mandato dal padre sulla luna per 4 anni; numero 2 Diego vigilante che è abilissimo coi coltelli (MAI E RIPETO MAI, stare nello stesso posto di Diego, se non volete rischiare una coltellata); n. 3 Allison, che in compenso si è fatta una vita e una famiglia, una volta lasciata l'Accademia; n. 4 Klaus, che come Allison vorrebbe solo non usare i propri poteri, perché può parlare coi morti (tra cui n. 6, Ben); n. 5 che conosceremo solo così, perché la madre a differenza degli altri, l'ha lasciato senza nome; n. 6 Ben, che come ho detto, è morto già all'inizio della storia, che però scopriamo avere dei grandissimi tentacoli con cui strozzava i nemici); e.. n. 7, Vanya, l'unica apparentemente senza poteri, che si sente esclusa dalla famiglia proprio perché ritenuta


"normale".

Ognuno di loro è dotato di un potere spettacolare, ma quelli sviluppati meglio, senza dubbio sono 5, che tenta di tutto pur di riunire la famiglia e salvare il mondo, e Klaus per cui non si può non provare empatia; caso a parte, invece è Vanya, perché come ho detto, apparentemente non ha poteri, poi, durante la stagione, il personaggio ha un cambiamento radicale, che la spinge a crescere, vedremo una Vanya non più disposta a stare nell'ombra, una Vanya che si è stufata di non venire considerata dalla famiglia, da quella sorta di gang, proprio la Umbrella Academy, di cui lei voleva e VUOLE disperatamente fare parte.

I personaggi secondari non sono da meno, i cosiddetti Villains, Chacha e Hazel non sono i classici cattivi a cui siamo abituati (non come, per intenderci, Lex Luthor); loro eseguono ordini, senza volerlo veramente, ecco perché alla fine, vorremmo un happy ending anche per loro; insomma, avrete capito che The Umbrella Academy non è proprio come le solite storie di supereroi; vi faranno ridere, vorrete strozzarli pure, ma alla fine vi affezionerete a tutti loro.


La mia valutazione


Alla prossima


Luce <3





venerdì 28 agosto 2020

Recensione "La mia rivincita più grande sei tu", Eva Mars

 



Autrice: Eva Mars
Titolo: La mia rivincita più grande sei tu
Prezzo: cartaceo 12,48   e-book 2,99

Link d'acquisto: QUI


2)La mia rivincita più grande sei tu



Mentre le mie amiche sono intente a chiacchierare tra loro, noto un altro ragazzo, bello anche lui, ma con lo sguardo assente e che trasuda dolore. Ha i capelli castani, gli occhi azzurri e somiglia all’altro, tanto che sembrano fratelli. È alto anche lui e ha un fisico possente. Sembrano fotomodelli.

«Tesoro, asciugati la bava.»

«Finiscila! Vuoi dirmi che non li stai ammirando anche tu?»

«Certo, solo che non gli do la soddisfazione di farmi vedere in estasi per loro.» In effetti, neppure io mi comporto così, di solito, eppure questi ragazzi mi fanno un certo effetto.

Finito il concerto, decido di andare in bagno, sorprendendomi perché non c’è fila. Ne approfitto ed entro nel primo cubicolo libero. Una volta finito, esco e mi ritrovo quel bellissimo ragazzo moro che suonava la chitarra, appartato con una che gli sta divorando la bocca. Sembrano così presi l’uno dall’altra, che mi sento quasi gelosa di lei, per come viene venerata da lui. Le sue mani callose percorrono il suo corpo senza tralasciare un solo centimetro di pelle scoperta.

«Vuoi unirti a noi?», dice lui a un tratto, beccandomi in pieno mentre li sto fissando. No, vorrei solo essere al suo posto, vorrei dire, ma lo tengo per me. Lui si stacca dalla ragazza e mi si avvicina un po’ troppo, per i miei gusti, e ripete la frase:

«Vuoi unirti a noi?» Provo a rispondergli, ma non riesco a proferire parola. Sono bloccata. Che cavolo ho che non va, stasera?

«Oh! Sei sordomuta, per questo non mi rispondi?»

«Cosa? Dici a me?», dico indicandomi da sola, come una deficiente. Mi sforzo di ritrovare la voce, per potergli rispondere a modo.

«No, ci sento benissimo e, come puoi vedere, parlo anche, ero solo scioccata dalle tue parole, perché anche se non sono una suora, e il sesso mi piace, non sono interessata a ciò che vedo, per cui andrò in cerca di qualcosa di più eccitante che non mi faccia rimettere, come avete fatto voi poco fa.» Li mollo lì, sentendolo ridere come un matto e io sono ancora sconvolta da quello che mi è appena uscito dalla bocca.



Trama
James Anderson è al College con suo fratello Angel. Tra divertimento e musica, incontrerà due occhi color ametista che lo faranno impazzire. Tra difficoltà e paure, conoscerà sé stesso, ma aiuterà anche la sua Ametista ad amare di più sé stessa.Zoe Allen frequenta lo stesso College dei gemelli Anderson, insieme alle sue 4 amiche. Dopo un incontro-scontro tempestoso con entrambi, imparerà a conoscere meglio James e a fidarsi di lui. Ha, però, un passato difficile alle spalle, che renderà a tratti impossibile la loro storia. Saranno in grado di superare insieme gli ostacoli che si presenteranno lungo il percorso?Dopo il tuo dolce addio, incontreremo i figli di Alex e Crystal.La mia rivincita sei tu vi farà emozionare e piangere, ma anche arrabbiarvi con i protagonisti

Mentre cantavo non riuscivo a staccare gli occhi da lei, talmente era bella.

Una volta finito, mi avvio a cercare mio fratello, che, come al solito, sparisce con qualcuna senza dire una parola.

Mentre cerco Angel con lo sguardo, noto che sta pomiciando con una tipa e, in quel momento, la vedo uscire dal bagno, incantata a guardare mio fratello darci dentro.

Quello che avviene dopo mi fa ridere a crepapelle: la ragazza è tosta e sa il fatto suo.

Cavolo, che lingua!

Fa due passi e mi finisce addosso. La prendo al volo prima che cada a terra.

I suoi lunghi capelli castani profumano di vaniglia e i suoi occhi color ametista, così particolari e rari, mi incantano; per non parlare di quel naso alla francese, posizionato in un incarnato privo di trucco, e di quelle labbra carnose, sulle quali mi tufferei per un bacio da lasciar senza fiato.

Ha un fisico perfetto, con le curve nei punti giusti: è una meraviglia.



Recensione

Dopo aver concluso il volume su Jamie, Alex e Crystal, eccomi qua a dirvi cosa ne penso dello spin-off; ringrazio l'autrice per la copia digitale; la mia rivincita più grande sei tu, è lo spin-off di "Il tuo dolce addio. Qui troviamo i figli di Alex e Crystal, alle prese con l'amore, la scuola, insomma, tutto ciò che riguarda gli adolescenti. Ma c'è anche Zoe, una ragazza che ne ha passate e ne passerà tante, che vorrete prendere a schiaffi per la maggior parte del libro.
I personaggi faranno delle scelte, a volte sbagliate, che li segneranno come poche cose nella vita; “La mia rivincita più grande sei tu” è una turbolenza di emozioni, una dietro l’altra.
Dalla rabbia alla gioia al dolore, Eva mescola tutto con una scrittura semplice e con la dolcezza di un’età giovane e spensierata (ma non troppo).
L’amicizia è un’altra bellissima protagonista indiscussa, spesso invidiabile perchè non sempre si trovano amiche come quelle descritte e quindi ci si trova a sognare anche su questo aspetto.
Non dirò altro per evitare spoiler; ci saranno, soprattutto nel finale, colpi di scena che non vi aspettereste mai, sta volta il finale mi ha sorpreso in bene.


La mia valutazione
Alla prossima

Luce <3

Ho detto FREGATA? Mi sono sbagliata, nessuno mi frega, N-E-S-S-U-N-O. Nonostante ciò, quello stronzo si è permesso di dirmi che sono brutta! Io non lo sono, anzi.

Dovrò evitare quel locale, altrimenti la prossima volta rischierò di prendermi una denuncia per lesioni e percosse, e sicuramente gli rovinerò il suo bel faccino. Ma cosa vado a pensare? Io non sono così, ma quel coglione riesce a tirare fuori il peggio di me e anche un linguaggio che non mi appartiene, accidenti a lui.

Ma non posso evitare di pensare alla sensazione che mi ha trasmesso solo toccandomi per evitare che cadessi a terra.

Cazzo! Odio sentirmi così, sono sensazioni che non ho mai provato e che non voglio provare per nessuno, per cui scaccio il pensiero di quello sconosciuto dalla mia mente e mi preparo per la notte. Mentre vado in bagno, noto qualcuno sul letto e non uno qualunque, ma Tom, il mio scopamico.



giovedì 27 agosto 2020

Recensione "Il tuo dolce addio", Eva Mars

 


Autrice: Eva Mars
Titolo: Il tuo dolce addio

Link d'acquisto: QUI

L’amore e la morte, sono sempre ospiti inattesi, ma, nessuno li può
respingere.


Trama
Alex Anderson sta realizzando il suo sogno: finalmente lui e la sua band sono sulla cresta dell’onda. Questo successo lo porta a passare da una donna all’altra, finché un giorno incontra due bellissimi occhi azzurri che lo guardano spogliandogli l’anima. Crystal, la ragazza dagli occhi di ghiaccio, deve essere sua. James Taylor non riesce a viversi la sua celebrità, tutto ciò per cui ha lavorato duramente svanisce di fronte alla scoperta di un segreto che lo distrugge giorno dopo giorno. Trova conforto solo nella droga fino a che Alex gli presenterà Crystal e allora tutto comincia a cambiare. Alex e James vivranno un amore tormentato e doloroso, solo uno di loro avrà il cuore di Crystal… Copertina: Angel Graphics – Cover your book


«Dove si trova il Dottor Anderson?»
«Crystal, stai calma, non agitarti, ora lo chiamo.»
Quando arrivò, tutto trafelato, capì che c’era qualcosa che non andava:
«Crystal, va tutto bene, stai tranquilla.»
«La volete smettere tutti quanti di dirmi di star tranquilla? Piuttosto, che
succede? Mi sento strana, cosa mi state nascondendo?»
«Crystal, ascoltami bene, sei in terapia intensiva da ventiquattro ore, ti
abbiamo trapiantato un cuore nuovo, e ora vorrei che tu non ti agitassi così
tanto, perché non ti fa bene.»
«Quindi sono salva? andato tutto bene? James, dove si trova?»
«Crystal, sono le tre di notte, calmati, ti darò un sedativo, così dormirai e
domani parleremo meglio.»
Vidi l’infermiera iniettarmi qualcosa, e cominciai a sentirmi un po’ stordita,
volevo vedere il viso di James prima di chiudere gli occhi, così lo
immaginai nella mia mente. Tuttavia, qualcosa dentro di me diceva che quel
volto non l’avrei visto più, e niente mi avrebbe devastata più di questo
addio, neanche la morte stessa.
Mi chiamo Crystal Williams ho ventidue anni, ho lasciato il college e il mio
alloggio per tornare dai miei genitori, quella che leggerete è la mia storia



Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del romanzo "Il tuo dolce addio" di Eva Mars; l'autrice mi aveva inviato lo spin-off, ma prima di leggere quello ho deciso di recuperare questo, e mi sa che ho fatto bene.
Il tuo dolce addio parla di Crystal, una ragazza come tante, di 22 anni, senza strane idee in testa, che però non si è mai innamorata; a causa delle vacanze estive a New York, Crystal torna a casa dai suoi, dove li aiuta in negozio, ed è proprio in quel negozio che entra Alex Anderson, membro di una band famosa, ma non per Crystal..
Tra i due scatta la scintilla, ma è anche vero, che quando conosce  il resto della band, Crystal si innamora ANCHE di James, che è il cantante della band.. E' possibile amare due persone contemporaneamente? O secondo voi è impossibile? A quanto pare Crystal ci riesce; Da una parte c’è Alex. Con la sua sfacciataggine, con la sua arroganza, con la sua gelosia molto forte, quasi tendente alla possessione. E con una ferita del passato ancora aperta e sanguinante, che non è mai riuscito ad affrontare.
Dall’altra parte c’è James. Con diversi problemi alle spalle. Un animo tormentato, che non riesce a viversi la celebrità, che soffre e non riesce a confidarsi con le persone che gli stanno intorno. Un ragazzo con tendenze autodistruttive, che dietro la sua maschera di bad boy nasconde un grande cuore.
In mezzo c’è Crystal, che con il suo sorriso illumina il mondo. Il mondo di Alex e di James.
Amici da sempre, i due ragazzi sono come fratelli. Finché non arrivano a contendersi il cuore di Crystal.
Lei è confusa, a tratti sembra rimbalzare da uno all’altro, senza mai prendere una vera decisione, lasciandosi quasi trasportare e travolgere dagli eventi, senza mai compiere una vera e propria scelta.
Il finale sinceramente non so se l'ho apprezzato fino in fondo, oltretutto, mi sembra che Crystal, James e Alex si siano innamorati TROPPO in fretta... La storia è carina, per carità, ma.. ripeto: quest'amore a tre, perché così è, è sviluppato TROPPO velocemente, e il finale, per quanto possa essere adatto, mi sembra forzato.


La mia valutazione
Alla prossima

Luce <3



Quella mattina mi ero alzata presto, e
avevo deciso di aprire prima, per evitare di dover sistemare alla chiusura.
Mentre terminavo le pulizie per l’apertura alla clientela, sentii la porta
sbattere, e capii che era entrato qualcuno. Mi avviai per accoglierlo, e
rimasi impalata come uno stocca fisso: mi trovai davanti un ragazzo dai
lineamenti delicati, ma allo stesso tempo rudi, era alto circa un metro e
ottanta, fisico asciutto ma muscoloso, capelli castani lunghi, fino alla spalla,
occhi azzurri, naso dritto e perfetto, labbra carnose, portava degli occhiali
da vista, con una montatura nera, e un piercing al naso, o meglio un piccolo
cerchietto. Indossava dei jeans super attillati blu, una camicia nera
arrotolata sugli avambracci, dove spiccavano mille tatuaggi, e calzava degli
sneakers, un ragazzo più bello in tutti i miei ventidue anni non l'avevo mai
visto.
«Ciao, è ancora chiuso? Perché mi servirebbero delle corde, e avrei una
certa fretta»
Mi ero dimenticata di chiudermi dentro, per cui il negozio era ancora
chiuso, ma l’avrei comunque servito.
«Scusa mi hai chiesto?» gli dissi.
«Mi servirebbero delle corde per un basso elettrico»
Porca miseria non ricordavo dove mia madre le avesse messe.
«Chiedo, aspetta un secondo»
Presi il telefono e chiamai mia madre. Mi rispose subito, per fortuna.
«Mamma, dove hai messo le corde che sono arrivate ieri?
«Sono nel loro ripiano, Crystal, possibile che non ricordi mai nulla?» e
cominciò a ridere.
«Grazie mamma, a dopo ciao» le risposi un po’ infastidita.
Attaccai il telefono, e mi avviai nel reparto indicato, e chiesi al ragazzo, la
marca che volesse.
«Scusami quale marca desideri? Rotosound, o Martin?»
«Dammi le Rotosound, grazie»
Mentre mi avviavo alla cassa, mi caddero dalle mani, mi chinai per
raccoglierle, quando le nostre dita si sfiorarono, un brivido mi percosse
tutto il corpo.


mercoledì 26 agosto 2020

WWW...wednesday #111

 Salve a tutti ragazzi e ben arrivati a metà settimana; come di consueto, essendo oggi mercoledì, vi illustro le mie attuali letture, quelle finite e quelle da iniziare.



Il WWW Wednesday, è una rubrica settimanale ideata da MizB (Should be Reading . nata per far sapere a voi lettori le mie letture appena concluse, quelle attuali e le prossime!!


1. What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?


Lettura stoppata, causa rilettura di HP! Ma quando finisco la rilettura, riprendo!


Appena iniziato, perché mi hanno coinvolta nel review! Giacomo è Giacomo.. :D


2.What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?


Libro sulla vita di maturandi, a cui però, capita qualcosa di straordinario... .(recensione QUI)


Libro con un titolo poco pertinente, che non mi ha convinta del tutto (recensione QUI)



Idea di base e storia carina, ma.. si svolge tutto TROPPO IN FRETTA (recensione QUI)


Appena finito, la recensione sarà online prossimamente

3. What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?


Appena finisco la prima dilogia della Dark Necessisties, inizio la seconda, vi farò sapere


Ed eccoci alla fine del 111esimo WWW!  Voi cosa state leggendo? Cos'avete finito? Cosa leggerete? 

Alla prossima


Luce <3

martedì 25 agosto 2020

Recensione "La verità è negli occhi di chi sa guardare oltre", Jenny Leotta

 


Autrice: Jenny Leotta
Titolo: La verità è negli occhi di chi sa guardare oltre
Prezzo: cartaceo 10,87  e-book 2,99

Link d'acquisto: QUI

Sono appena uscito dall'aula magna dell'università, mi sono laureato con cento e lode e ho vinto uno stage in uno studio fotografico molto importante.
Alla fine ho capito che fotografia era quello che volevo fare, immortalare cose, paesaggi, momenti. La fotografia rende immortale un momento e ci aiuta a non dimenticarlo mai, insieme alle emozioni.
Dopo essermi fatto mandare il video che gentilmente, strano ma vero, mi ha fatto il mio collega Mattia, in modo da poterlo mandare a mia madre che purtroppo non è potuta essere presente, esco dall'aula e per poco non travolgo una ragazza, una mia collega immagino, che dovrà laurearsi dopo di me.
"Scusami", mormoro. "E in bocca al lupo".
"Non ti preoccupare, ma guarda dove vai", mi risponde con un mezzo sorriso. "Comunque grazie."
Un po' divertito e un po' infastidito, saluto alcuni colleghi che incontro mentre esco e mi avvio alla mia Audi nera metallizzata che ho comprato da circa un annetto. 
Quando entro in macchina ricevo la telefonata di mia madre. Dopo la separazione e dopo aver attraversato un leggero periodo di crisi, ha deciso di trasferirsi in Australia. Con lei mi ci sento ogni tanto, a differenza di mio padre che non lo voglio né vedere né sentire.


Trama
Amore e pregiudizioIl romanzo di Jenny Leotta è un'opera di finzione e un documento. Una storia di passioni e di desiderio di conquistare la felicità. Chi legge deve cercare di superare il giudizio immediato sulle cose, anche se spiacevoli.Jack, il protagonista maschile, è costretto a guardare dentro di sé per vincere la diffidenza nei confronti delle donne. Joe, protagonista femminile, è impegnata a fare fronte alle sue paure. E Cristian, costretto in sedia a rotelle, deve superare la prova più dura, accettare di essere amato per quello che è.Ognuno di loro lotta per conquistare la felicità. Ognuno deve per questo essere se stesso, senza finzione e senza paure.Nel romanzo non sono troppi gli ostacoli da sormontare, almeno per chi legge. Ma l'ostacolo che a un osservatore appare semplice, sembra una montagna a chi deve superarlo


Sembra che abbia già deciso. Annuisco e ci mettiamo al lavoro.
Sono le tredici e cinquantacinque quando abbiamo finalmente finito, devo dire che è venuto fuori un bel video, e ci prepariamo per uscire.
"Bene! Direi di consegnare il nostro lavoro e di andare", dico alzandomi e sistemando le mie cose.
"Giusto", concorda Joe.
Facciamo vedere il risultato del nostro lavoro al signor Ferrara, lavoro che gli è piaciuto molto, e andiamo via.
"Beh, io vado. Buona giornata", mi saluta Joe.
"Grazie, anche a te", le rispondo mentre prendo il cellulare per mandare un messaggio a Cristian.
Io: - Stasera aperitivo/pizza?
Cristian: -Ci sto!
Io: -Perfetto. Ti passo a prendere io. Mandami il tuo indirizzo di casa. :)
Cristian: -No, figurati, mi faccio lasciare.
Io: -Nessun problema, davvero!
Cristian: -Ok allora! A che ora?
Io: -Che ne dici delle diciannove e trenta?
Cristian: -Perfetto. Ti mando la via. 
Io: -Ok! A più tardi :)


Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del romanzo "La verità è negli occhi di chi sa guardare oltre" di Jenny Leotta, che ringrazio per la copia digitale e a cui chiedo scusa per il ritardo nella lettura e nella recensione; la storia è caratterizzata da tante azioni che si susseguono e parecchi dialoghi. Le vicende si sviluppano un po' troppo velocemente; l'idea di base è buona, come detto, la storia si sviluppa troppo velocemente e non ci sono colpi di scena adeguati che facciano venire un po' di brividi.
Il romanzo ci invita a lasciare da parte i nostri pregiudizi nei confronti delle altre persone.
Ognuno dei protagonisti del romanzo si trova davanti a degli ostacoli piccoli o grandi da affrontare.
Jack, Joe e Cristian vogliono farsi conoscere per come sono realmente, senza lasciare che le loro condizioni fisiche, economiche o caratteriali influenzino negativamente gli altri individui.


La mia valutazione




Luce <3


Mangiamo e parliamo tranquillamente, sembra quasi che ci conosciamo da una vita e questa cosa per me è una piacevole sorpresa, perché raramente mi trovo così bene con qualcuno. Ma Cristian è così, senza pregiudizi, senza pretese, amichevole e non sembra importargli se la gente è vestita per bene o se ha degli stracci addosso, non gli importa di quello che pensa la gente, vuole solo essere trattato come tutti gli altri perché in fondo è come tutti gli altri, non perché è in sedia a rotelle, ma è un ragazzo come tanti altri.
Finito di cenare, pago, dopo aver lottato verbalmente con Cristian che voleva fare a metà, gli presento velocemente la mia collega, voleva ringraziarla per il cocktail che ci ha offerto, e lo riaccompagno a casa.