sabato 29 febbraio 2020

Recensione "La memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah", Enrico Mentana, Liliana Segre

Autori: Enrico Mentana, Liliana Segre
Titolo: La memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah
Prezzo: cartaceo 15,90  e-book 6,99

Link d'acquisto: QUI







Di rado mi imbatto in qualche fascista nostalgico. Capita sempre meno, per fortuna, ma ricordo che negli anni della Milano leghista non era raro sentire qualche tassista dire: «Ah, quando c’era Mussolini… C’era ordine e si stava meglio tutti». Il più delle volte si trattava di persone molto rozze e ignoranti, quindi lasciavo correre, ma se avevo la sensazione che chi mi parlava mi potesse capire, gli rispondevo: «Guardi che le cose non andavano per niente così». E se il tassista si dimostrava curioso, ero disposta anche a spiegargli perché. Orrori come quelli del nazismo e del fascismo non sono accaduti perché un esercito ha imposto con la forza bruta le sue regole a una popolazione recalcitrante. Se Hitler e Mussolini sono riusciti a tenere in pugno i rispettivi Paesi è perché hanno potuto contare sul sostegno e sulla complicità di una vastissima percentuale di tedeschi e italiani. Per questo è importante, ancora oggi, educare le persone, tenere vivo il ricordo delle ingiustizie che intere nazioni hanno commesso in passato. Non è un lavoro facile, perché sforzarsi di ragionare con uno che – senza aver vissuto durante il fascismo – ti parla del Ventennio come dell’età dell’oro è tutt’altro che semplice.


Trama
"Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere." Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come "alunna di razza ebraica", viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa "invisibile" agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né di ascoltarla. Dopo trent'anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa. "Scegliere di raccontare è stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea". Enrico Mentana raccoglie le memorie di una testimone d'eccezione in un libro crudo e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l'adorato papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazie all'amore del marito Alfredo e ai tre figli. Un racconto emozionante su uno dei periodi più tragici del secolo scorso che invita a non chiudere gli occhi davanti agli orrori di ieri e di oggi, perché "la chiave per comprendere le ragioni del male è l'indifferenza: quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c'è limite all'orrore". Nuova edizione con testi inediti.



Da anni, ogni volta che mi sento chiedere: «Come è potuto accadere tutto questo?», rispondo con una sola parola, sempre la stessa. Indifferenza. Tutto comincia da quella parola. Gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all’ombra di quella parola. Per questo ho voluto che fosse scritta nell’atrio del Memoriale della Shoah di Milano, quel binario 21 della Stazione Centrale da cui partirono tanti treni diretti ai campi di sterminio, incluso il mio. La chiave per comprendere le ragioni del male è racchiusa in quelle cinque sillabe, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all'orrore.

Recensione
Quante volte abbiamo sentito parlare di Austwitz? Ma chi l'ha detto che sappiamo tutto di cio' che é successo veramente? Se continuiamo a non voler ammettere la nostra colpa, sí, ho detto NOSTRA, PERCHÉ C'ENTRIAMO ANCHE NOI ITALIANI, in sta schifezza che ormai é entrata nella storia, NON SAPREMO MAI, I NOSTRI FIGLI, NIPOTI E CHI PIU NE HA, PIU' NE METTA, NON SAPRANNO MAI, COM'É ANDATA VERAMENTE! Volete scoprirlo? Leggete questo libro, la verita', la vita di una bambina, poi adolescente, poi donna e ora anziana, che queste atrocita' le ha vissute sulla sua stessa pelle! Non continuate a chiudere gli occhi, CHE CON TUTTA PROBABILITA' SONO FODERATI DI PROSCIUTTO! Se mi é piaciuto il libro? Sí, e ve lo consiglio VIVAMENTE!

La mia valutazione 


Alla prossima 

Luce <3




Ricordo di aver visto il capo del campo buttare la pistola per terra. Era un uomo terribile, crudele, che picchiava selvaggiamente le prigioniere, e in quel momento una parte di me avrebbe voluto raccogliere la pistola e ucciderlo. Fu un istante di vertigine, durante il quale mi sembrò che si fossero invertite le parti: forte io è debole lui. Guardavo l’arma, feci per prenderla convinta di potergli sparare, sicura che ne sarei stata capace. La vendetta mi sembrava a portata di mano.
Ma di colpo capii che non avrei mai potuto farlo, che non avrei mai potuto ammazzare nessuno. Questo fu l’attimo straordinario che dimostrò la differenza tra me e il mio assassino. E da quel preciso istante fui libera

venerdì 28 febbraio 2020

Segnalazione nuove uscite "Golem Edizioni"

Buon pomeriggio e bentornati sul blog con due nuove segnalazioni targate "Golem Edizioni"




Golem Edizioni
è lieta di annunciare la pubblicazione di:

Ritorno al passato
di Gianna Baltaro

Genere: Giallo
Collana: Swing
Pagg. 160
Prezzo:  15 euro

Disponibile in libreria da marzo 2020





Sinossi: In un hotel al Sestriere è stata organizzata un sfilata di pellicce, dove parteciperanno tutte le personalità più importanti del settore. La gente si riunisce alla sera in una gradevole sala in stile anni trenta, intrattenendosi a parlare dei fatti occorsi nella giornata. Tuttavia in questo clima ovattato si nasconde un assassino che tornato dal passato, è pronto a colpire chi voglia ostacolare i propri piani.

L’autrice: Gianna Baltaro è nata a Torino nel 1926. Prima giornalista, poi scrittrice, ha incentrato tutta la sua produzione letteraria intorno alla figura del personaggio Andrea Martini, un ex-commissario di polizia che viene coinvolto, come consulente, in indagini che richiedano acume e intelligenza. Per lo stile di scrittura, le atmosfere delle ambientazioni e le caratteristiche del suo personaggio, l’autrice è stata accostata e paragonata ad Agatha Christie e a Georges Simenon. In occasione dei 90 anni dalla sua nascita, presso Golem Edizioni sono in corso di stampa tutte le sue opere.





*-* *-* *-*

Golem Edizioni


è lieta di annunciare la pubblicazione di:

Parole, non fatti

Manuale di autodifesa verbale contro provocazioni e

molestie

di Massimo Tallone &amp; Giorgio Fattor

Genere: Manuale
Collana: Uomo
Pagg. 160
Prezzo: 16 euro

Disponibile in libreria da gennaio 2020




Sinossi: 
Il testo è nato dall’esperienza di Giorgio Fattor e Massimo Tallone, che hanno ideato e tenuto al
Palagiustizia di Torino un corso finalizzato a fornire elementi di difesa personale basati sulla potenzialità della parola come strumento per fronteggiare la cosiddetta violenza a bassa intensità, di cui le donne sono vittime in maggioranza, dalla molestia alla provocazione, dall’insulto al sopruso, dalla prevaricazione alla prepotenza.
L’obiettivo è quello di ottenere il massimo grado di autodifesa personale ricorrendo all’uso di parole, di formule e di gesti capaci di disinnescare fin dall’origine una vasta gamma di tipi di violenza verbale senza subirne contraccolpi emotivi o fisici.
Le tecniche di autodifesa presentate sono basate soprattutto sull’uso della risposta efficace o dell’ironia, quando è il caso, oltre che sulla capacità di governare le emozioni.
L’autore: Massimo Tallone è uno scrittore e saggista torinese. Con Golem Edizioni ha pubblicato “A bottega dal maestro di cazzeggio” (2015) e “Le vite anteriori” (2016). Ha pubblicato inoltre con UTET, Fratelli Frilli Editori, Edizioni e/o, Edizioni del Capricorno, Buendia Books. Dal 2011 collabora con il quotidiano La Repubblica, per il quale scrive articoli e racconti seriali. È socio fondatore di Torinoir e direttore artistico della scuola di comunicazione e scrittura Facciamo La Lingua.
Ufficio stampa: Barbara Graneris, ufficio.stampa@golemedizioni.net o barbara.graneris@golemedizioni.net


Per oggi è tutto, quanto vi ispirano? 
Alla prossima

Luce <3

Cover reveal "Twin Game vol 2", Brenda Mill

Buongiorno e bentornati sul blog con il cover reveal del secondo volume della dilogia Twin Game





Titolo: Twin Game 2
Autore: Brenda Mill
Prezzo: 1,99€
Editore: Self-Publishing
Genere: Erotic Suspense
Numero di pagine: 585
Data di pubblicazione: 14 marzo 2020















Trama

Rifiuteresti la benevolenza di Dio in nome delle gioie e dei tormenti dell’amore carnale?

Sono trascorsi circa vent’anni dall’apparente fine della faida familiare tra i gemelli Lost, eppure Ethan, dopo essere convolato a giuste nozze con Alyson, non sembra affatto felice. Così come non lo è nemmeno padre Adam. Forse perché ha compreso che tutto ha un prezzo. La vocazione perduta, la fratellanza tradita, l’amore terreno. E lui quell’importo oneroso non sembra più disposto a pagarlo. Almeno finché nella sua vita non appare Sharon, sorella gemella, identica in ogni minimo e insignificante dettaglio a Lauren, la ragazza per cui un tempo aveva pensato persino di abbandonare la Chiesa. Ma le due non si assomigliano affatto se non per questioni meramente estetiche. Lauren era affabile, benvoluta da tutti, un esempio da stimare e da seguire. Sharon, invece, è una delle donne più belle, ricche, sexy e influenti di New York. Sharon non fa tenerezza, fa paura. Perché le donne come lei la fanno sempre. Quelle come lei non hanno bisogno né di un principe né di un sacerdote. Quelle come lei si perdonano da sole, se proprio devono.

Padre Colton nutre delle serie difficoltà nel comprendere che tutto ha un prezzo soprattutto quando incontra Caroline, la parrocchiana più trasgressiva della propria canonica, oberata nell’animo da una marea di peccati, inudibili per un giovane sacerdote ignaro del potere della passione e della lussuria. Tutto ha un prezzo e lei, bella come il sole, desiderata e strapagata per concedersi agli uomini più potenti e perversi di Annapolis, è pronta a presentare il conto anche a lui.






Per oggi è tutto, a presto

Luce <3

giovedì 27 febbraio 2020

[Review Party] Recensione "Fiori di loto", Manuela Chiarottino



Autrice: Manuela Chiarottino
Titolo: Fiori di loto
Prezzo: cartaceo 11.47  e-book 3,99

Link d'acquisto: QUI














L’asportazione della mammella incide non solo fisicamente, ma comporta
ripercussioni psicologiche importanti, proprio per il significato che una zona
anatomica così particolare ricopre: modificazioni al suo aspetto possono
alterare l’impressione che una donna ha di sé, della propria immagine, del
proprio valore, con inevitabili ricadute non solo emotive, ma addirittura sul
piano delle relazioni, oltre a quello più intimo della sessualità. Il seno
rappresenta una parte essenziale dell’essere donna e la mastectomia è
un’amputazione in grado di mettere in crisi persino la nostra identità,
penalizzante sulla percezione di femminilità che una donna ha di se stessa.


Trama
Perdere o vedere irrimediabilmente cambiata una parte di sé, a causa di un male crudele o di un destino scritto da qualcun altro, è un’esperienza traumatica che segna nell’intimo. Segni e cicatrici tatuano la pelle e non solo, scavano nell’animo e minacciano di chiudere il cuore, facendoci dubitare dell’immagine di chi eravamo, chi siamo e saremo. Da una ferita, però, può sbocciare una vita nuova, con radici ancora più profonde e variopinte, così forte da ergersi oltre il fango dei ricordi e le paure, schiudendo i petali su un mondo tutto da esplorare. Laura ha subito la mastectomia e sta reinventando una seconda esistenza circondata dai volumi della sua libreria, ma qualcosa le impedisce di aprirsi davvero alle possibilità che ha di fronte e forse all’amore. Ah-lai conserva sul viso le tracce di una storia lontana, e nei piedi le conseguenze della fasciatura; fluttua come un giunco nel vento, eppure il suo spirito non si è mai spezzato, nemmeno dopo aver provato la fugace gioia di un sentimento vero e travolgente. Un incontro nato quasi per caso, nutrito dalla condivisione, dai racconti e una nuova consapevolezza del proprio Io: un’amicizia delicata come il loto e altrettanto preziosa, tenace e indimenticabile.
Prefazione di Mariangela Camocardi. Commento di Arianna Garrone.
Patrocinio e postfazione della Fondazione Ricerca Molinette. Appendice a cura della Dott.ssa Etta Finocchiaro
Parte del ricavato delle vendite di questo libro sarà devoluta a sostegno del progetto “Donne per le Donne” per la prevenzione e la cura dei tumori al seno.




Era andata solo per un controllo, uno stupido, banale controllo.

Laura guardava il dottore e non sentiva cosa stesse dicendo, né si
accorgeva più del suo gesticolare nervoso con la penna, ma il brivido gelido
già le correva lungo la schiena.
Non poteva pronunciare quella parola a voce alta, non voleva neppure
immaginarla.
Familiarità? Sì, c’era, ma non si era mai soffermata a pensarci più di
tanto.
Sua madre? No, mia zia, sì, anche una lontana cugina, però…
Ma io sono molto più giovane, io sono…
A cosa servivano tutte quelle domande?
Se lo fece ripetere ancora e ancora. Non ci credeva davvero, non aveva
senso, non poteva averne.
Negare, voleva soltanto negare di essere lei quella a cui il dottore stava
parlando. Posare le mani sulle orecchie e non ascoltare ciò che non le
piaceva, come faceva da bambina.
Il cuore prese a battere più in fretta fino a scoppiarle. Si alzò di scatto e
fece per fuggire via, ma era sciocco, inutile. Perché non era un incubo e lo
sapeva.
Fu così che si aprì quella breccia nella sua vita e ci fu un prima e ci fu un
presente senza fine.
Lo sentì chiaro e nitido, quel momento, come lo stridio di un gesso sulla
lavagna che le riempiva le orecchie e il cervello, che le invadeva le vene,
l’anima. Un terremoto e allo stesso tempo la percezione che tutto andasse al
rallentatore.




Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con il review party di un racconto, più che un romanzo, sulle donne con tumore al seno e delle bambine a cui venivano accorciati i piedi fin da piccole; avete capito benissimo, quindi evitate di tapparvi le orecchie e chiudere gli occhi grazie!
Un libro talmente corto che lo leggerete in meno di due ore, ma che parla di due storie e due donne diverse, entrambe con dietro un dolore che le abbatte all'inizio, ma le rende molto più forti alla fine; due destini che apparentemente sono lontani l'uno dall'altro come il giorno e la notte, ma che alla fine, si incontrano sulla stessa strada. Da una parte c'è Laura, che deve fare i conti con il tumore al seno, la sua asportazione e il fatto che non potrà portare la protesi, dall'altra abbiamo Ah-lai, una donnina anziana, che ha subito la fasciatura ai piedi (leggete la storia e capirete cos'è e quanto atroce sia); Manuela Chiarottino con questo racconto fa capire il dolore, fisico e mentale che comporta avere il tumore e subire ciò che ha subito Ah-lai; vi assicuro che come minimo vi ritroverete con le stesse domande delle protagoniste: perché? Perché a me? Come può il destino essere così crudele? Probabilmente alcune di voi si ritroveranno in entrambe le protagoniste, altre forse no, ma questo racconto, per quanto breve, arriverà al cuore di tutte.



La mia valutazione
Alla prossima

Luce <3



«Lei ha subito l’asportazione in blocco dell’intera mammella, compresi i
due muscoli pettorali, e dell’intero pacchetto di linfonodi che vanno dalla
mammella al cavo ascellare.»
Laura deglutì a stento. Non avevano potuto iniziare la ricostruzione del
seno durante l’intervento, come capitava a molte, e voleva soltanto capire
quando sarebbe stato possibile.
Il senologo infilò le mani in tasca e la guardò con un’espressione paziente.
Anche la sua ginecologa, la dottoressa Piera Bennini, era lì con lei, quel
mattino. Era una donna di altissima professionalità, dopo un’esperienza
all’estero era tornata a lavorare all’ospedale Molinette, ma soprattutto
l’aveva seguita passo passo, come se la sua fosse davvero una missione. In
lei aveva trovato non solo competenza, ma quell’umanità che non aveva
avvertito nella prima visita.
C’era anche suo padre, ma aspettava nel corridoio. Vicinanza e
imbarazzo, una costante nel loro rapporto.



Qui sotto trovate i nomi degli altri blog che hanno aderito al Review Party:
«Sì, ho capito, ma la ricostruzione? Dovrò aspettare tanto?»
Vide i due medici scambiarsi uno sguardo.
«Nel suo caso non è stata e non è possibile una normale ricostruzione
mammaria con protesi. Ci sono altri modi, più complessi, ma ci sono.»
La dottoressa le posò una mano sulla spalla. «Ascolta tutto e poi rifletti
con calma, Laura. Sappi soltanto che non è una scelta obbligata. C’è anche
la possibilità di rimanere senza seno.»
«Senza…»




mercoledì 26 febbraio 2020

WWW... wednesday #93

Salve a tutti ragazzi e ben arrivati a metà settimana; come di consueto, essendo oggi mercoledì, vi illustro le mie attuali letture, quelle finite e quelle da iniziare.


Il WWW Wednesday, è una rubrica settimanale ideata da MizB (Should be Reading . nata per far sapere a voi lettori le mie letture appena concluse, quelle attuali e le prossime!!


1. What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?

 

Novella su Malcolm e Sam, che sto adorando!


Sì, lo so, ho compiuto 30 anni.. E CHISSENE FREGA! A casa sto tornando bambina con Pippi; vi farò sapere!

2.What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?


Romanzo storico su Artù, ma non è uno dei soliti (recensione QUI)


Capitolo conclusivo della trilogia La Rosa del Deserto (recensione QUI)


Ultimo romanzo di Chiara Francini.. mi aspettavo di meglio, no, no, no e un'altra volta no! (recensione QUI)



Novella su una bambina vampiro (recensione QUI)

3. What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?


Esatto, devo ancora iniziarlo, ma appena finisco Pippi giuro che lo comincio!


Altra lettura che comincerò appena possibile, visto che mi è stata chiesta

Ed eccoci alla fine del 93esimo WWW!  Voi cosa state leggendo? Cos'avete finito? Cosa leggerete? 

Alla prossima

Luce <3

martedì 25 febbraio 2020

Segnalazione "Il Conte di Long Island", J D Hurt

Buon pomeriggio e bentornati sul blog con una nuova segnalazione


Autrice: J D Hurt
Titolo: Il Conte di Long Island
Serie: Honorable Men
Genere: mafia, forbidden, suspance romance dai risvolti dark
Data d'uscita: 9/32020













Trama

L’ho vista in culla e subito con lei si è creato un legame. All’epoca mi chiamavo Tony Mancuso. Ero solo un piccolo delinquente desideroso di scalare le vette della mafia newyorkese, ma volevo aiutarla. Tenerla con me, proteggerla per sempre. Non sapevo che quel legame sarebbe diventato un mistero che mi avrebbe condannato alla prigionia per diciassette anni, distrutto nel corpo e nell’anima. Ora sono tornato; il mio nome non è più Tony. Io sono il Conte di Long Island e devo dipanare quel mistero per potermi vendicare.
Lei si chiamava Camille. Adesso è Rose; un frutto proibito. Ma il suo nome non conta più e neppure la giovane età, perché è diventata la piccola parte di una realtà molto più grande. La guerra contro i clan di New York.
Da bambina la mia vita era una musica che suonava sempre più lieve. Mi limitavo ad esistere. Mia madre, mio nonno, il mio clan scandivano ogni minuto del mio tempo. Mi dicevano: “è colpa della Mafia. Devi rassegnarti”. Finché ho scoperto che era tutta una bugia. Allora sono scappata. Credevo che sarebbe stato facile perdermi nel mondo e capire chi sono veramente, ma poi è comparso lui: il mostro, l’adulto che vuole distruggermi. Il Conte di Long Island. Pensa di addomesticarmi, ma io sono stata prigioniera, mai ingenua. E imparo in fretta. Grazie a lui ho capito che non esiste gloria facile. Ci si deve scontrare col sangue, con le ossa. Mi chiamo Rose Capascio e ora sono pronta.
Pronta per la guerra contro il Conte di Long Island.
Nota dell’autrice: Il Conte di Long Island è un mafia, forbidden, suspense romance dai risvolti dark.  E’ il primo volume autoconclusivo della Honorable Men Series. Contiene tematiche delicate e, talvolta, scabrose. Se ne consiglia pertanto la lettura a un pubblico adulto e consapevole.   



Per oggi è tutto, a presto con la recensione

Luce <3

Una mamma per amica - serie tv (recensione)

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di una serie tv


Titolo originale: Gilmore Girls
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2000-2007
Formato: serie tv
Genere: commedia drammatica, sentimentale
Stagioni: 8
Episodi: 157
Durata: 41 min
Lingua originale: inglese



Informazioni
Una mamma per amica (Gilmore Girls) è una serie televisiva statunitense ideata da Amy Sherman-Palladino, con protagoniste Lauren Graham e Alexis Bledel.
La produzione consiste di 157 episodi suddivisi in otto stagioni. Le prime sette furono trasmesse tra il 2000 e il 2007, originariamente sulla rete WB e, dal 2006, su The CW dopo la fusione di WB con UPN. Un'ottava stagione di quattro episodi fu distribuita il 25 novembre 2016 da Netflix che, dal 1º luglio precedente, aveva ritrasmesso le precedenti sette stagioni.
Ambientata nell'immaginaria cittadina di Stars Hollow (Connecticut), racconta le vicende di Lorelai e Rory Gilmore, madre e figlia unite da un legame molto profondo. Ha ricevuto consensi per i suoi dialoghi (originali, brillanti, scanzonati, ricchi di intelligenza e mai banale humor), per i temi trattati (le relazioni familiari, l'amicizia, l'amore, il passaggio dall'adolescenza all'età adulta, la distanza generazionale) e per le performance degli attori che compongono il cast. Per questi motivi la serie ha ricevuto diversi premi e nomination, venendo inserita nella lista dei 100 migliori telefilm della rivista Time nel 2007.


Trama
La serie è incentrata sulle vite di Lorelai Victoria Gilmore e della figlia Lorelai "Rory" Leigh Gilmore, esplorando le relazioni interpersonali e intergenerazionali in maniera profonda, il tutto compresso in una piccola città con numerosi personaggi particolari, come lo scorbutico ristoratore Luke amico e anche più di Lorelai, il tuttofare Kirk, il presidente dell'assemblea cittadina e proprietario del negozio di alimentari della città Taylor Doose e le ficcanaso Patty e Babette. A completare il quadro sono i ricchi genitori di Lorelai, distanti dal mondo della figlia e in perenne conflitto con lei.





Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di una serie tv che voi avete visto e rivisto tante volte di sicuro, ma che io, come mio solito, sto recuperando in queste settimane; Lorelay Gilmore è una madre single, che ha cresciuto la figlia Rory, da sola senza l'aiuto di nessuno, genitori compresi, con i quali ha un perenne conflitto, ma almeno i suoi genitori adorano la nipote; Rory è una ragazza dolcissima, studiosa, in questa stagione alle prese con la prima cotta. Le due (intendo Lorelay e Rory), hanno un rapporto strettissimo che sinceramente INVIDIO! Beata Rory che ha una madre con cui scherza, ride, piange e litiga, ad averla una madre così! (Ma poi, esiste il tipo di madre che Lorelay incarna??).
Come ho detto Rory è la classica brava ragazza alle prese con la prima cotta, Dean, che io adoro (adesso rischio il linciaggio perché c'è chi adora la prossima cotta di Rory); scusate, ma sono appena al'inizio della seconda stagione, quindi DEAN mi piace! I personaggi secondari fanno morire dal ridere, così come le nostre Gilmore.
Mi spiace non sopportare mamma/nonna Gilmore, perché con Rory lei e il marito hanno un rapporto stupendo, ma quando mette il naso nella vita della figlia, NON LA SOPPORTO! Ma cazzo.. E' MAGGIORENNE, FATTENE UNA RAGIONE!! Se volevi far parte della sua vita, lo facevi QUANDO AVEVA BISOGNO DI TE, SENZA SCAVARE DENTRO FERITE CHE PER LORELAY SONO ANCORA APERTE! E invece no; bisogna mettere il dito nella piaga, bisogna farle capire che ha sbagliato, pur avendo fatto nascere L'ULTIMA SPERANZA DELLA FAMIGLIA GILMORE! Aiutooo
Non dirò altro se non: serie leggera, che fa ridere, piangere e altro al momento giusto, nei posti giusti.
Se non l'avete vista recuperate, non è tardi!


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


lunedì 24 febbraio 2020

Recensione novella "Ernora la bambina vampiro", Chiara Kiki Effe

Autrice: Chiara Kiki Effe
Titolo: Ernora la bambina vampiro
Prezzo: e-book 0,99

Link d'acquisto: QUI















Ero figlia di un re, di un grande conquistatore: Bijorn Ragnassonn. Un vichingo. Mio padre era bellissimo. Alto, biondo, imponente, un Dio in terra. Avevo circa dieci anni e lo avevo visto solo per brevi periodi, durante la mia vita.

Vivevo, assieme alla mia numerosa famiglia, in una grande casa dal perimetro rettangolare, calda e accogliente. La nostra abitazione era più lunga che larga, con il tetto ricoperto di paglia che toccava quasi terra, travi di legno a formare le pareti e a sostenere la struttura.

Mi piaceva riunirmi con i miei fratelli e le mie sorelle intorno al focolare, a scaldarmi e a mangiare. Ero una bambina tranquilla, piccola per la mia età, biondissima come mio padre. Eravamo felici. Io ero felice.
Quando nostro padre tornava da uno dei suoi viaggi, era una festa per tutti. Appena rientrava andava a sdraiarsi sull’ampio giaciglio e dormiva di un sonno profondo. Dopo si destava, rinvigorito, e mangiava con avidità. Poi, rinfrancato, spartiva tra i suoi uomini i bottini conquistati nelle missioni. L’ultima volta che partì era diretto al sud, disse. Non lo rividi mai più.


Trama

A.D. 2017 "In tutto il mio peregrinare per il mondo, ho conosciuto molti vampiri. E' stato naturale, per me, interessarmi alla loro nascita nell'immortalità. Il mio nome è Zaffiria di Tobermory e ho ricevuto il Dono Oscuro nel lontano 1781."Zaffiria, voce narrante di questi racconti, condurrà il lettore tra i sentimenti, le leggende e la paura che da sempre accompagnano i vampiri, svelando vicende dai risvolti più inaspettati.Sette storie diverse una dall'altra, ma tutte unite da una sola cosa: essere stati scelti dalle tenebre.

«Chi siete? E dove mi trovo?» domandai con un filo di voce, tastandomi la gola.
Toccai qualcosa di duro, vi passai sopra i polpastrelli. Sembravano crosticine.
Mi ero forse ferita?
«Sei sulla mia nave» mi disse in tono dolce.
Lo osservai: sembrava temermi, perché fece ancora due passi indietro, andando quasi a sbattere la schiena sulla parete.
Non resistetti. Grattai le ferite sul collo, tirando via le croste.
Fece male.
Bagnato.
Mi guardai la punta del dito medio: rosso.
Sangue.
Girai gli occhi sullo sconosciuto che aveva detto di chiamarsi Galen e lo vidi mutare: si ingigantì, divenne enorme, mi sovrastò.
Me lo trovai sopra.
«Ferma…» mugolò, «non farlo, non…» disse con voce roca, con gli occhi spalancati e una strana espressione in volto.
Spaventata dal suo tono di voce mi ritrassi, alzando la coperta e portandomela addosso, ma lui mi afferrò per le spalle, mi tirò su e, con un gesto veloce, avvicinò la sua bocca aperta al mio collo e affondò i denti nella mia carne.
Gridai.
Dolore.
Faceva male.
Mi sentii sollevare in aria, mi strinse e succhiò con avidità, a grandi boccate, mentre mi toglieva la vita goccia a goccia, e io scivolavo via.
Si staccò, la bocca rossa del mio sangue che gli colava sul mento, i denti lunghi, aguzzi e rosati.
Il suo volto. Lo misi a fuoco. Sembrava affrancato da ogni cosa. L’espressione di pura estasi gli lisciò la pelle, la rese porcellana e poi terracotta dipinta, gli occhi emisero un bagliore rosso, scintillio e lussuria. Mi sorrise.
Non vidi altro.
Abbassai le palpebre, mi sentivo troppo debole. Mi abbandonai.
Un freddo inatteso, come spire di serpente, mi attanagliò.
Le mani mi si intorpidirono, come i piedi, poi le gambe, la pancia, il viso, le ossa, le viscere.
L’anima.
Freddo.
Mi scossi, tremando senza volontà di farlo. Senza potermelo impedire.
Freddo. Gelo.
Avvertii il cuscino dietro la nuca, la coperta gettata addosso.

Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di questa novella veramente corta! (80 pagine), la storia però fa parte di una raccolta di racconti sui vampiri, anche se io ho letto solo questa al momento. Questa novella parla di una bambina, resa immortale da un vampiro, che però dopo anni, vuole diventare adulta, perché non sopporta più il corpo di un tempo; Chiara Kikki Effe ci parla dei VERI VAMPIRI, quelli che uccidono umani per mangiare e restare in vita, quelli che dormono di giorno e vivono di notte perché se no la luce del sole li incenerisce, per non parlare del paletto al cuore, che li uccide. Ernora, come ho detto, diventa vampira fin da piccola, all'età di 10 anni, lo stesso giorno in cui, cercando legna per la famiglia, quando è ancora umana, perde la famiglia stessa, che è letteralmente uccisa dai vampiri stessi. A salvarla non è uno di quelli che hanno ucciso la sua famiglia, ma un altro che ne ha sentito la presenza.
Se avete il fegato e la voglia di leggerla, questa novella potrà piacervi, altrimenti LASCIATE PERDERE, NON SIA MAI CHE VI RITROVIATE IN BAGNO A VOMITARE... :D
Una storia cruda, pesante, come solo quelle dei veri vampiri possono essere.

La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3