Buongiorno, oggi vi parlo di una serie tv andata in onda dal 2010 al 2015, serie originale da cui è stata tratta Tutto può succedere
Titolo: Parenthood
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2010-2015
Formato: serie tv
Genere: dramma familiare, commedia romantica
Stagioni: 6
Episodi: 103
Durata: 41 min (episodio)
Lingua originale: inglese
Informazioni
Parenthood è una serie televisiva statunitense di genere family drama trasmessa in sei stagioni tra il 2010 e il 2015 dalla NBC. Ideata da Jason Katims, è basata sull'omonimo film del 1989 diretto da Ron Howard, dal quale era già stata tratta una breve serie televisiva giunta in Italia col titolo Fra nonni e nipoti.
La serie ha debuttato in prima visione assoluta negli Stati Uniti il 2 marzo 2010; in Italia, la messa in onda in prima TV avviene sui canali pay di Mediaset Premium dal 16 dicembre 2010, mentre in chiaro è andata in onda sui canali Mediaset dal 5 luglio 2011.
Trama
La serie narra le vicende della numerosa famiglia Braverman, composta da: Sarah, madre single, che torna a vivere a casa dei genitori Zeek e Camille con i figli Amber e Drew; la sorella Julia, avvocato di successo che cerca di conciliare lavoro e famiglia, insieme al marito casalingo Joel; il fratello Crosby, allergico a qualsiasi relazione sentimentale impegnativa; il fratello più grande, Adam, con la moglie Kristina e i due figli Haddie e Max
Recensione
Caratterizzato da una sceneggiatura impeccabile, un cast eccezionale e tematiche sempre attuali, lo show si ispira al film del 1989 di Ron Howard, Parenti amici e tanti guai, proponendone una rilettura contemporanea, ricca di spunti interessanti. La storia, corale e coinvolgente, racconta le vicissitudini dei Braverman, analizzando gioie e dolori della moderna famiglia americana, attraverso le storie di quattro fratelli, Adam, Crosby, Sarah e Julia, e dei loro rispettivi nuclei familiari.
Come lei, anche Sarah sta attraversando un momento delicato: madre single di due teenager, Amber e Drew, la trentaquattrenne è costretta a tornare a vivere con i genitori dopo il divorzio con un marito musicista e inaffidabile, sommersa dai debiti e incapace di riemergere da un periodo faticoso e devastante. A dare il volto a Sarah, uno dei personaggi più interessanti e coinvolgenti della serie, nientemeno che Lauren Graham, la Lorelai Gilmore di Una mamma per amica, che torna sul piccolo schermo dopo una lunga assenza, in un ruolo che le è profondamente familiare. Le somiglianze con Lorelai sono evidenti sin dai primi minuti: impacciata, ironica, insicura e carismatica, Sarah conquista subito col suo carattere ingenuo e frizzante, catturando lo spettatore, inerme di fronte a un simile ritorno di fiamma. Ci ritroviamo così di fronte a una nuova Lorelai, senza Rory magari, ma con gli stessi pregi e difetti a cui siamo abituati, e risulta impossibile non affezionarsi subito a Sarah e alle sue disavventure. In perenne lotta con i suoi due figli adolescenti, la donna cerca instancabilmente di sottrarsi al controllo dei genitori, per raggiungere la tanto agognata indipendenza economica e ricominciare daccapo mettendo da parte il passato.
Luce <3
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