Autore: Anthony Ryan
Titolo: La regina di fuoco
Serie: L'ombra del corvo #3
Prezzo: 16,05 e-book 9,99
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Trilogia "L'ombra del corvo":
1)Il canto del sangue
2)Il signore della torre
3)La regina di fuoco
«Pazza?»
Il buonumore dell'imperatrice tornò e la sua spada si abbassò un po' mentre rideva.
«Cosa pensi che sia il mondo se non un interminabile sfoggio di pazzia? Fare guerra è pazzia. Cercare il potere è pazzia.»
Rise più forte, spalancando le braccia. «E la pazzia è magnifica!»
Trama
Dopo aver combattuto fin quasi alla morte, la regina Lyrna è determinata a scacciare l’esercito invasore volariano e riconquistare l’indipendenza del Regno Unificato. Ma per portare a compimento i propri piani, stavolta non le basterà radunare le forze a lei fedeli. Dovrà scendere a patti con coloro che sono in possesso del dono del Buio, esseri ripugnanti che ha sempre detestato, e condurre la guerra alle porte delle fortezze nemiche. Adesso più che mai, l’esito della battaglia e il destino del regno poggiano sulle spalle di Vaelin Al Sorna, il Signore della Torre delle Lande Settentrionali. La prova che sarà chiamato ad affrontare si rivelerà la più ardua. L’esercito volariano ha un nuovo misterioso alleato, una forza in grado di governare l’oscurità e donare l’immortalità a chi promette di servirla. Vaelin Al Sorna dovrà sconfiggere un nemico mai affrontato prima, che non può essere ucciso, ed è chiamato all’impresa proprio quando il Canto del Sangue, il mistico potere che lo ha reso un invincibile guerriero, sembra destinato a tacere per sempre...
Il capitolo conclusivo di una trilogia epica: uno scontro avvincente, incalzante, fantastico.
L’Alleato è qui, ma sempre e solo come un’ombra, una catastrofe inspiegabile o un omicidio commesso su ordine di uno spirito oscuro e vendicativo. Separare la verità dal mito spesso è un compito infruttuoso.»
Recensione
In questo capitolo conclusivo, Vaelin Al Sorna, si ritrova con il canto ormai perduto e con i Volariani ormai cacciati dal Regno Unificato. Il Regno verrà portato a tanti cambiamenti radicali come, ad esempio, il ricorso alle persone che hanno dei doni o, semplicemente, coloro che sono stati toccati dal Buio e che, prima dell’invasione volariana, venivano perseguitati.
L’Alleato è qui, ma sempre e solo come un’ombra, una catastrofe inspiegabile o un omicidio commesso su ordine di uno spirito oscuro e vendicativo. Separare la verità dal mito spesso è un compito infruttuoso.»
Ogni personaggio, che abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dovrà convergere da fronti diversi per colpire Volar, dove l’imperatrice sanguinaria regna in possesso di una forza oscura. Lyrna, la regina del Regno Unificato, creerà un esercito immenso, mai radunato prima.
I nostri nemici sono giunti su queste coste portando schiavitù, sofferenza e morte, ma ci hanno recato anche un dono, uno di cui si pentiranno per l’eternità. Ci hanno forgiato in quell’unità che ci è sfuggita per così tanto tempo. Ci hanno reso un’unica lama di acciaio indistruttibile puntata dritta verso il loro cuore nero, e con voi al mio fianco io lo vedrò sanguinare!»
Mi sono affezionata a molti dei personaggi alcuni all’inizio li ho trovato antipatici, ma con il proseguire nella lettura, l’autore ha la capacità di mostrare veramente com’è un personaggio. Non è un semplice trilogia con lotte fra il Bene e il Male. È un romanzo in cui , i valori delle persone, vengono spinte al massimo: c’è fedeltà, onore, religione, amore. Già, l’amore, un sentimento che potremmo pensare non potesse nascere in tempi così bui come quelli narrati nei romanzi…
«Alucius mi ha detto che mi amava» disse Alornis attirando il suo sguardo. Teneva stretta la sua coperta, sbattendo le palpebre mentre il vento le strappava le lacrime dagli occhi, facendole scorrere sulla sua pelle pallida come argento fuso. «Lo schiavo liberato venne da me con un messaggio, il suo ultimo messaggio. Diceva che mi amava e implorava perdono per non avermelo detto prima. Diceva di aver fatto molte cose di cui si pentiva, ma che quella era la peggiore. E mi chiedeva di non odiare, Vaelin. Diceva che c’era già abbastanza odio in questo mondo e che lui voleva guardarmi dall’Aldilà e vedere almeno una persona che non ne fosse influenzata. Ma non ho potuto... L’hanno ucciso, e io li ho odiati, e li ho bruciati.»
In questo capitolo finale della trilogia de “L’Ombra del Corvo”, Vaelin Al Sorna non sarà l’unica leggenda vivente che dimostrerà il suo valore. Ci saranno Reva, Alornis, Lyrna, Frentis e tanti altri. Ma le pagine saranno anche piene di tanto dolore, da tante perdite. Ecco perché, ogni volta che finisco una trilogia/serie, mi sento come se avessi perso un pezzo di me: perché i personaggi mi entrano dentro e li considero parte della mia famiglia (ben sapendo, sia chiaro, che in realtà, non esistono).
I Sette non sono come altri uomini. Si muovono e combattono come uno solo, come se ciascuno sentisse i pensieri degli altri. Tuttavia, i Rotha avrebbero prevalso se non avessero avuto altri poteri. Uno poteva uccidere con un unico tocco, un altro aveva il potere di bloccare il cuore di un uomo con la paura.
Nuova creature oscure faranno la loro comparsa. Ad opporsi a loro ci sarà tutto il Regno Unificato, per la prima volta nella storia, unito veramente sotto il comando di una regina, Lyrna.
I personaggi per i quali ho provato emozioni veramente forti sono:
Reva: all’inizio la consideravo un po’ fastidiosa, ma poi è diventata una della donne che più ho stimato nel romanzo. Una donna capace di alzarsi da ogni colpo e uscirne sempre più forte.
Vaelin Al Sorna: un uomo, un unico uomo, capace di infondere valore e onore nelle persone; capace di farsi seguire da un esercito, di fratelli della Fede, che sarebbe morto per lui, prima dell’arrivo della regina Lyrna che ha unito un intero Regno.
Frentis: fratello appartenente al Settimo Ordine, che ha subito tanto dolore sotto la potenza del vincolo. Anche lui ha messo a ferro e fuoco l’esercito volariano.
Per ognuno di questi personaggi ho perso un pezzo di cuore e mi mancheranno tanto. Senza nulla togliere agli altri personaggi.
«Sei venuta a bruciare tutto quanto. Tu sei la regina di fuoco.»
In questo capitolo non mancheranno scontri epici e, strano a dirsi, poetici. Poetici perché pur parlando di guerre per il dominio, l’autore riesce a far vedere al lettore, con gli occhi della mente, l’epicità degli scontri. Scene che ti tengono incollato alle pagine.
Vaelin continuò a correre, abbattendo qualunque Volariano tentasse di bloccargli la strada. La spada guizzava con la grazia terribile e agile che aveva creduto perduta, parando e uccidendo mentre si muoveva senza alcuna decisione cosciente. Forse non è mai stato il canto, pensò cupamente, evitando con un passo laterale l’affondo di una Spada Libera e muovendosi alle sue spalle per squarciargli la nuca. Non hai bisogno di un canto per essere un assassino.
È una delle più belle trilogie fantasy che abbia mai letto e se ho rivelato qualche dettaglio in più è per far capire quanto è bella, e per cercare di trasmettervi le emozioni che ho provato nella sua lettura.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
Vaelin continuò a correre, abbattendo qualunque Volariano tentasse di bloccargli la strada. La spada guizzava con la grazia terribile e agile che aveva creduto perduta, parando e uccidendo mentre si muoveva senza alcuna decisione cosciente. Forse non è mai stato il canto, pensò cupamente, evitando con un passo laterale l’affondo di una Spada Libera e muovendosi alle sue spalle per squarciargli la nuca. Non hai bisogno di un canto per essere un assassino.
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