venerdì 7 febbraio 2025

Recensione "Il conte di Montecristo", Alexandre Dumas

 


Autore: Alexandre Dumas

Titolo: Il Conte di Montecristo

Prezzo: 9,90   e-book 1,49

Link d'acquisto: QUI


"Ho nel cuore tre sentimenti con i quali non ci si annoia mai: la tristezza, l'amore e la riconoscenza"



Trama

Questa seconda versione è stata revisionata nei termini di una rettifica delle forme cadute in disuso e integrata delle parti censurate non presenti nella precedente edizione. Un romanzo sui forti sentimenti e sulle passioni negative che inquinano l'animo umano, la storia di un uomo che, simile a Satana, volle sentirsi uguale a Dio, divenendo strumento della giustizia e della provvidenza divine. Il capolavoro di Alexandre Dumas, racconta le vicende di Edmond Dantès. Sbarcato a Marsiglia con il Pharaon, la nave mercantile di cui sta per essere nominato capitano, Dantès viene arrestato nel mezzo della sua festa di fidanzamento con la bella catalana Mercedes e accusato di bonapartismo. Dietro il suo arresto c'è l'invidia di tre uomini per la sua felicità e il suo successo..


"Gli amici che abbiamo perduto non riposano nella terra, sono sepolti nel nostro cuore; è Dio che ha voluto così perché li avessimo sempre con noi"





Recensione

Ebbene sì, mi sono decisa a leggere questo classico, pur avendo visto prima la serie tv rai (recensione QUI se l'avete persa).

Il Conte di Montecristo, in parte ispirato a una storia vera, ha una narrazione straordinariamente incalzante: fin dalle prime pagine si assiste a giudiziosi scambi di battute e a vertiginosi colpi di scena.

In un certo senso, i personaggi sono volutamente caricaturali: ci si affeziona presto al povero Dantès e si empatizza subito con lui per le ingiustizie che subisce e poi si è irrimediabilmente portati a subire il suo fascino, che corrisponde all’archetipo del superuomo; allo stesso modo non si può fare a meno di odiare gli antagonisti, presentati attraverso tutti i loro peggiori difetti caratteriali e fisici.

Dumas sfrutta i personaggi per muovere una pesante critica alla superficiale società parigina dell’epoca, rappresentandone tutti i vizi nei soggetti negativi, e offre un brillante spaccato della quotidianità nella Francia dell’Ottocento.



Proprio per l’universalità dei suoi temi, il romanzo è stato d’ispirazione a numerosi registi che ne hanno proposto altrettante trasposizioni cinematografiche, televisive e teatrali, tra cui quella fresca targata rai.

Prima di avventurarsi nella lettura di questo tomo è bene però fare attenzione all’edizione che si possiede perché non tutte le traduzioni italiane sono altrettanto valide: quella di tale Emilio Franceschini è fortemente censurata e rivista e non consente di godere appieno del romanzo. La traduzione di Margherita Botto è accurata, piacevole e ricca di note storiche che aiutano a contestualizzare i numerosi riferimenti agli eventi dell’epoca.

Nonostante la mole imponente, Il Conte di Montecristo è un’avventura entusiasmante in grado di rapire il lettore già con le sue primissime battute: le oltre 1200 pagine scorrono veloci e quando si giunge alla fine se ne vorrebbero leggere ancora!




La mia valutazione

Alla prossima
Luce <3


"Se volete scoprire il colpevole, cercate anzitutto di capire a chi risulta utile il crimine commesso"




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