sabato 9 dicembre 2023

Recensione serie "Il Commissario Ricciardi", Maurizio De Giovanni

 


Autore: Maurizio De Giovanni

Titolo: Serenata senza nome

Serie: Il Commissario Ricciardi #9

Prezzo: 13,30   e-book 9,99

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Serie Il Commissario Ricciardi:

0,5)L'omicidio Carosino: le prime indagini del Commissario Ricciardi

1)Il senso del dolore

2)La condanna del sangue

3)Il posto di ognuno

4)Il giorno dei morti

5)Per mano mia

6)Vipera

6,5)Febbre (racconto presente nella raccolta "Giochi criminali)

7)In fondo al tuo cuore

8)Anime di vetro

8,5)Una domenica con il Commissario Ricciardi

9)Serenata senza nome

10)Rondini d'inverno

11)Il purgatorio dell'angelo

12)Il pianto dell'alba

13)Caminito

14)Soledad


“Di notte, lo sai, o si dorme e si sogna o si è svegli e si sogna ugualmente. È di notte che ci mettiamo di fronte a noi stessi, è di notte che non ci sono scuse. Se ti mando un messaggio di notte, non puoi scegliere se ascoltarlo o no. Devi accogliere le mie parole e lasciarle entrare. Per questo una serenata ha bisogno della notte"


Trama

Sono passati più di quindici anni da quando Vinnie Sannino è emigrato in America, imbarcandosi di nascosto su una nave. Là ha avuto successo, è diventato campione mondiale di pugilato nella categoria dei mediomassimi. Ma il suo ultimo avversario, un pugile di colore, è morto, e lui non se l'è più sentita di continuare. Adesso è tornato per inseguire l'amore mai dimenticato, Cettina, la ragazza che alla sua partenza aveva pianto disperata. La vita, però, è andata avanti anche per lei, che ora è donna e moglie. Vedova, anzi: perché il marito, un ricco commerciante, viene trovato morto. Qualcuno lo ha assassinato finendolo con un pugno alla tempia, simile a quello che, in una sera maledetta, Vinnie ha vibrato sul ring dall'altra parte del mondo. Per Ricciardi e Maione, e per i loro cuori, sarà davvero una brutta settimana di pioggia.


“Chi è all'inizio della vita spera in una risposta. Chi è alla fine sa che, forse, la risposta non arriverà mai. Ecco la differenza.

Recensione

La serenata senza nome è quella che apparentemente non ha un destinatario. O, almeno, non un destinatario certo. Un canto d’amore e disperazione che tiene celato il nome e il volto dell’amata. Solo lei capirà a chi sono rivolte quelle parole, nessun altro deve comprendere.

Una serenata verso la persona amata che per le vicissitudini della vita si è perduta. Amore e disperazione. Tormento e speranza.

Questo di Maurizio De Giovanni, della serie con protagonista il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, è il secondo romanzo della Trilogia della Canzone, dopo Anime di vetro.

Anche in questo racconto la trama affida un ruolo da protagonista alla canzone tradizionale napoletana: si tratta del brano “Voce ‘e notte”. Gli interludi tra i capitoli dell’indagine vedono ancora in primo piano la figura del vecchio maestro di musica che impartisce le sue lezioni a un giovane anonimo.  Lezioni di musica che si trasformano in lezioni di vita, pensieri sparsi che ruotano attorno all’amore.


Le serenate sono dediche notturne: è durante la notte, come spiega molto bene De Giovanni attraverso le parole dei suoi personaggi, che il messaggio arriva diretto alla persona. Perché durante la notte non può essere ignorata, non esiste la scusa del “sono troppo impegnato ora per darti ascolto” come succede durante il giorno. Il destinatario, nella calma e il silenzio della notte, è un obiettivo più facile. Non può sfuggire alla morsa del sentimento che permea l’atmosfera.

E alla notte si somma la stagione autunnale, la stagione che più di tutte simboleggia la perdita: l’autunno ha la perdita dentro di sé.

La vicenda si svolge nel mese di ottobre del 1932. Un mese piovoso, piogge torrenziali per tutta la durata delle indagini. Una condizione climatica che l’autore rimarca a più riprese, volendo imprimere nel lettore l’atmosfera grigia e triste che si ripercuote sulle anime dei protagonisti principali.


Il commerciante di stoffe Costantino Irace viene trovato senza vita, vicino alla zona portuale, ucciso a furia di calci e pugni. Il colpo fatale è stato inflitto alla tempia. Un colpo da pugile navigato e violento. Le accuse muovono subito contro Vincenzo Sannino, detto Vinnie, un emigrato americano ritornato dopo sedici anni a Napoli. Alle spalle una carriera nella categoria dei mediomassimi che lo ha portato a diventare famoso oltreoceano e non solo. Vincenzo era partito anni prima, nascosto su una nave, alla ricerca di un futuro migliore nel Nuovo Mondo, ma con la promessa di tornare e sposare Cettina, l’amore di una vita.

Un pensiero fisso e ricorrente per Sannino durante la permanenza negli Stati Uniti d’America. Passato da un lavoro all’altro per sbarcare il lunario e ritrovare la strada di casa una volta sistematosi economicamente. La carriera da pugile, intrapresa quasi per caso, lo consegna alle luci della ribalta. Fino a quando, in un maledetto incontro, il suo avversario perde la vita, qualcosa si spezza dentro di lui. Vinnie non vuole più combattere, si chiude in sé stesso, non vuole più avere a che fare con quella vita. Torna così a Napoli per riprendere in mano quell’amore abbandonato.

Ma Cettina non ha aspettato. Si è sposata, ha continuato la propria vita, proprio con Costantino Irace. Il colpo per Vincenzo Sannino è di quelli da K.O.

Nulla può frapporsi tra lui e Cettina.

La soluzione del caso sembra a portata di mano, anche troppo facile, un gioco da ragazzi per Ricciardi accompagnato dal fido Brigadiere Raffaele Maione. Eppure, il commissario sa che non sempre la strada più facile è anche quella corretta. Irace aveva altri nemici? Chi poteva volerlo morto?

Fame e amore: sono questi i due motivi imperanti che guidano le mani degli assassini. Ricciardi ne è convinto da sempre. Tutto si riconduce alla fame e all’amore, nelle loro più varie declinazioni.


La trama del giallo è accompagnata dalle storie di sentimento tra i personaggi. La lenta evoluzione del rapporto tra Ricciardi ed Enrica Colombo, la passione di Livia, la donna conosciuta nel corso della prima indagine. E ancora, la conoscenza di Bianca Borgati dei Marchesi di Zisa, nuovo personaggio introdotto nel precedente romanzo “Anime di vetro”. Un rapporto, quest’ultimo, di facciata per sfuggire alle malelingue nei confronti di Ricciardi stesso, accusato dai “nemici” nel romanzo precedente.

Il cuore di Ricciardi, però, ha già il posto occupato. La maestra Enrica è l’unica che gli fa battere il cuore più delle altre. Il loro inseguirsi procede tra le pagine del romanzo, ancora una volta tra uno sguardo fuggevole dalle finestre della propria abitazione e un incontro-scontro nelle vie cittadine.

Sullo sfondo la Napoli del ventennio fascista, con i gerarchi del regime, le spie al soldo del duce come l’onnipresente Falco e i burocrati tedeschi tra cui il solito Manfred Von Brauchitsch. Tutto intorno una città di Napoli vessata dalla pioggia ma sempre unica e meravigliosa.

De Giovanni ancora una volta si dimostra un maestro nel descrivere il sentimento umano, nell’indagare tra le sfaccettature dell’animo, mettendo a nudo i pensieri e le angosce dell’uomo. E dove l’amore entra prepotente, si insinua anche il tormento, pronto a esplodere alla prima incrinatura del cuore da affidare alle parole di una nuova serenata.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3

“Io sono partito, commissa’, ma non me ne sono andato mai. Partire e andarsene sono due cose distinte e separate, due idee diverse.”

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