giovedì 26 ottobre 2023

Recensione serie "Il Commissario Ricciardi", Maurizio De Giovanni

 


Autore: Maurizio De Giovanni

Titolo: La condanna del sangue

Serie: Il Commissario Ricciardi #2

Prezzo: 13,30   e-book 9,99

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Serie Il Commissario Ricciardi:

0,5)L'omicidio Carosino: Le prime indagini del Commissario Ricciardi (solo cartaceo)

1)Il senso del dolore

2)La condanna del sangue

3)Il posto di ognuno

4)Il giorno dei morti

5)Per mano mia

6)Vipera

6,5)Febbre (racconto presente nella raccolta: "Giochi criminali)

7)In fondo al tuo cuore

8)Anime di vetro

8,5)Una domenica con il Commissario Ricciardi

9)Serenata senza nome

10)Rondini d'inverno

11)Il purgatorio dell'angelo

12)Il pianto dell'alba

13)Caminito

14)Soledad


“E' facile stare insieme quando va tutto bene. Il difficile è quando si devono superare le montagne, fa freddo e tira vento. Allora, forse, per trovare calore, uno si deve fare un poco più vicino. ”


Trama

Che succede a giocare con le illusioni, a cancellare i sogni? Una cartomante e un'usuraia, nella stessa persona: inventare il futuro e sbriciolarlo tra le dita. Mentre la città si apre alla primavera, nel solito trionfo di profumi e canzoni, il più tenero degli amori diventa la peggiore delle condanne: e spegne nel sangue anche il ricordo di un'antica passione.


“Quella era una città che diventava grande senza crescere.”


Recensione

Dopo l’inverno del Senso del dolore arriva per il commissario Ricciardi la primavera de La condanna del sangue, una stagione di risvegli, di nuovi amori che sbocciano, ma anche di delitti, fra i quali quello, particolarmente brutale, che vede come vittima  una cartomante e usuraia.


Come per il precedente la vicenda gialla, pur se apprezzabile, costituisce solo l’ossatura intorno alla quale è costruito il romanzo vero e proprio e qui de Giovanni mostra l’indubbia capacità di non ripetersi, creando nuovi personaggi di contorno e colorando più intensamente, scendendo ancor di più dentro l’anima, quelli che già si conoscono: il tormentato e malinconico commissario Ricciardi, il pratico, ma umano, brigadiere Maione, il Dr. Modo, medico legale pragmatico e antifascista, e lei, Enrica, la dirimpettaia, un amore silenzioso e mai dichiarato. 


Il romanzo procede a ritmo costante con lo svolgimento razionale della trama principale, accompagnata da altre solo in apparenza minori e che si ricollegano come in un mosaico a dar vita all’immagine di un’umanità dolente, in cui la passione, la gelosia, i sentimenti e perfino il delitto sono l’espressione di un’esistenza in cui la felicità è solo una chimera.


Così accanto al feroce delitto della cartomante ci sono le vicende di Filomena, la più bella di Napoli, e perciò desiderata dagli uomini e odiata dalle donne,  oppure quella di un sogno infranto di un povero pizzaiolo che si era illuso di poter guadagnare di più.


Su tutte, però, domina il sempre presente senso del dolore di Ricciardi, quell’intima pietà che in un mondo di fame e di morte riesce ad aver ragione del più gretto materialismo, conferendo dignità non solo alle vittime, ma anche ai colpevoli.


In questo contesto di grande effetto, dove l’ambientazione e l’atmosfera vengono trattati in maniera egregia, di tanto in tanto c’è lo spazio anche per osservazioni illuminanti, come questa:


L’usura è vile, pensava Ricciardi: tra i delitti più tristi, perché prende la fiducia e la rivolta contro chi la dà. E succhia lavoro, speranze, aspettative, succhia via il futuro.


Non mancano, inoltre, tutte le menzogne di un regime (il romanzo è ambientato in epoca fascista) dove tutto deve essere bello e ordinato, dove la gente deve essere ricca, parole vuote che stridono con l’opprimente realtà.

La condanna del sangue insomma, o forse dovrei dire tutta la serie di Ricciardi, è qualcosa che ti strappa letteralmente l'anima.




La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


“Quella era una casa senza madri, senza sorriso.”

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