Titolo: Il giorno dei morti
Serie: Il Commissario Ricciardi #5
Prezzo: 13,30 e-book 9,99
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Serie Il Commissario Ricciardi:
0,5)L'omicidio Carosino: Le prime indagini del Commissario Ricciardi (solo cartaceo)
5)Per mano mia
6)Vipera
6,5)Febbre (racconto presente nella raccolta "Giochi criminali)
7)In fondo al tuo cuore
8)Anime di vetro
8,5)Una domenica con il Commissario Ricciardi
9)Serenata senza nome
10)Rondini d'inverno
11)Il purgatorio dell'angelo
12)Il pianto dell'alba
13)Caminito
14)Soledad
Io ho sposato l'unico uomo che ho amato nella vita. L'ho sposato perchè mi faceva ridere e mi commuoveva. L'ho sposato perchè è testardo e onesto, perchè è un poliziotto. Perchè combatte quello che è male, e soprattutto perchè il male lo riconosce e lo insegna ai miei figli, così capiscono il bene. E la differenza che c'è.
Trama
Natale 1931. Mentre la città si prepara alla prima di "Natale in casa Cupiello", dietro l'immagine di ordine e felicità imposta dal regime fascista infieriscono povertà e disperazione. In un ricco appartamento vicino la spiaggia di Mergellina sono rinvenuti i cadaveri di un funzionario della Milizia, Emanuele Garofalo, e di sua moglie Costanza. La donna è stata sgozzata con un solo colpo di lama, quasi sull'ingresso, mentre l'uomo è stato trafitto nel letto con oltre 60 coltellate. Colpi inferti con forza diversa: gli assassini potrebbero essere più d'uno. La figlia piccola si è salvata perché era a scuola. La statuina di san Giuseppe, patrono dei lavoratori, giace infranta a terra. Sulla scena del delitto, Ricciardi, che ha l'amaro dono di vedere e sentire i morti ammazzati, ascolta le oscure ultime frasi della coppia, che non gli dicono granché. Il commissario dovrà girare a lungo, e sempre più in corsa contro il tempo, per le strade di Napoli per arrivare alla verità. In compagnia del fidato, ma non privo di ombre, brigadiere Raffaele Maione, che in questo romanzo conquista un deciso ruolo di comprimario. E insidiato nella sua solitudine da una altrettanto inaspettata rivalità tra due giovani donne che più diverse non si potrebbe. Tra le casupole dei pescatori immiseriti e gli ambienti all'avanguardia della Milizia fascista, una città sempre più doppia e in conflitto avvolge Ricciardi e Maione in spire sempre più strette.
È questo che non avevo mai visto, quello che non sapevo vedere. In realtà è tutto così semplice. Se si vuole essere felici, bisogna darsi da fare per esserlo.
Recensione
Mancano pochissimi giorni a Natale, l’aria è piena di festa e di attesa, ma il Commissario Luigi Alfredo Ricciardi e il Brigadiere Raffaele Maione si trovano a dover indagare sul cruento omicidio di una coppia di coniugi: lui, appartenente alla Milizia Fascista che controlla i pescatori, lei una tranquilla moglie e madre di famiglia che vive all’ombra del marito, apparentemente dedita solo a lui e alla loro bambina.
Lei è stata sgozzata, lui è stato brutalmente accoltellato più e più volte con una rabbia che fa impressione. Ricciardi e Maione iniziano a muovere i primi passi delle indagini tra i pescatori e tra i Miliziani, emergono verità antiche che potrebbero aver portato all’omicidio: in troppi avrebbero potuto compiere il delitto, Ricciardi e Maione navigano quasi alla cieca. Poi, all’improvviso, basta un colpo d’occhio al mercato del pesce subito prima di Natale, e la verità, tremenda, si presenta agli occhi del Commissario.
Scritto in modo magistrale come solo Maurizio De Giovanni sa fare, il romanzo, parte della serie dedicata al Commissario Ricciardi e alle sue indagini nella Napoli del Ventennio fascista, è un cerchio narrativo perfetto, che si apre, si sviluppa e si chiude con uno stile allo stesso tempo semplice ma complesso, ma sicuramente inimitabile. Tutti i personaggi, dai protagonisti ai comprimari, prendono per mano il lettore e lo accompagnano per tutte le pagine, ognuno con il proprio punto di vista, a costruire alla fine un mosaico che non si potrà non apprezzare.
Una lettura davvero particolare, una storia che difficilmente si potrà dimenticare.
La mia valutazione
"Il futuro non si può prevedere, e nemmeno pianificare. Si può sognare però. Io sogno di vivere, sapete. Solo di vivere. Ed è il più ambizioso dei sogni."
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