giovedì 26 novembre 2020

Recensione "Il colibrì", Sandro Veronesi

 


Autore: Sandro Veronesi

Titolo: Il colibrì

Prezzo: cartaceo 17,00 e-book 9,99

Link d'acquisto: QUI


"Tu sei come un colibrì perché come il colibrì metti tutta la tua energia nel restare fermo. Settanta battiti d'ali al secondo per rimanere già dove sei. Riesci a fermarti nel mondo e nel tempo, riesci a fermare il tempo intorno a te, certe volte riesci addirittura anche a risalirlo, il tempo, e a ritrovare quello perduto, così come il colibrì è capace di volare all'indietro".


Trama

Marco Carrera è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d'arresto della caduta - perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni settanta fino a un cupo futuro prossimo, quando all'improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera: è una bambina, si chiama Miraijin, e sarà l'uomo nuovo.


"Niente si muove, nè al di qua, nè al di là, nè dentro di me.
Ed è in quei momenti che me ne accorgo: niente vive così intensamente come il tempo fermo; perché non sono le persone che corrono, gli oggetti che cadono, le voci che risuonano, a fare la vita: quelle sono imitazioni inesatte della vita".

Recensione

Quando ho sentito parlare di questo libro, mi aspettavo una storia stile "Il Cardellino" di Donna Tartt, forse perché entrambi i libri hanno il titolo di un uccello; e invece no! Il Colibrì di Sandro Veronesi, è la storia di Marco Carrera, soprannominato, da piccolo, Il Colibrì (ecco spiegato il titolo), per la sua basssissima statura.

Se la prima metà del romanzo, si legge piuttosto velocemente, altrettanto non si può dire dell'ultima; ogni capitolo è diverso dall'altro, troviamo mail, messaggi, elenchi che il protagonista fa per ricordarsi le cose; ma questo romanzo è anche un tuffo colossale dentro i ripetuti e non voluti, lutti che accompagnano il protagonista, ed è anche una rincorsa verso l'amore per Luisa, un amore mai consumato, che diventa ossessione.

Ogni capitolo è un pezzo del puzzle, che compone la vita di Marco Carrera, e dobbiamo leggerli per capirlo fino in fondo; Marco Carrera ha un fratello Giacomo, che ama la stessa donna amata da Marco, hanno anche una sorella, Irene, che lo tratta come carta da parati (non lo vuole mai con sé, a lei da noia sto fratellino sempre in mezzo alle scatole); come ho detto, questo romanzo è strapieno di lutti per il protagonista. 

Onestamente devo ancora capire come ha fatto un romanzo simile a beccarsi il Premio Strega... (e non capisco perché a mia madre sia piaciuto).

Il Colibrì, di Sandro Veronesi, ecco un altro buco nell'acqua, per le letture 2020...


La mia valutazione


Alla prossima


Luce <3

“Io credo che tu sia la parte migliore della mia vita, quella senza bugie, senza inganni o incazzature, la parte che si può sognare, anche la notte, perché io continuo a sognarti.”


Nessun commento:

Posta un commento