venerdì 20 novembre 2020

Recensione "Damned", Sephy Fontaine

 


Autrice: Sephy Fontaine

Titolo: Damned

Prezzo: e-book 1,79

Link d'acquisto: QUI


L'amore può salvare una creatura infernale?


Trama

Il mistero avvolge la contea di Mayne Forest, e la diciottenne Daphne St.John scoprirà un luogo segreto racchiuso nella foresta. Da allora, la ragazza sente di essere perseguitata da un'ombra, e misteriosi eventi si verificano intorno a lei. Quando un ragazzo misterioso di nome Nickolas entra nella sua vita, Daphne scoprirà di aver aperto il Portale che conduce all'Inferno. Nickolas non è ciò che sembra. In lui non c'è vita. L'amore può salvare una creatura infernale?


Tra i miei pensieri si rifugiò un ricordo che avevo cercato di rimuovere

con enorme fatica.

Una volta, quando ero una bambina di soli sei anni, mentre inseguivo una

farfalla, mi capitò qualcosa d’inspiegabile.

Non so darmi una spiegazione neanche adesso.

Erano trascorsi ben dodici anni da allora.

Quando la farfalla si era avvicinata alla quercia adulta, aveva preso

fuoco.

Così, all’improvviso.

Non era rimasto niente di quel piccolo insetto.

Questo mi aveva impressionata molto.

Avevo incominciato a piagnucolare.

Poi avevo alzato i piccoli occhietti al cielo.

Davanti a me si ergeva quell’imponente quercia con le sue enormi foglie

verdi e rami massicci che assomigliavano a delle braccia pronte ad

afferrarmi.

Su quei rami massicci vi erano appollaiati degli spaventosi corvi che

non la smettevano di gracchiare.

Improvvisamente avevano cessato di emettere il loro verso orripilante.

Quegli occhietti vispi e spaventosi puntavano proprio verso di me.

Mi fissavano.

I corvi erano immobili come delle statue nere.

«Perché mi fissate?», dissi, con quella vocina tremante.

Stringevo tra le mani un papavero rosso che avevo raccolto poco prima

d’inseguire la farfalla.

Il vento si era alzato, scompigliandomi i lunghi capelli castani.

Sarei dovuta scappare.

Non avrei dovuto rimanere lì un minuto di più.

Se solo me ne fossi andata prima...

Se solo avessi avuto la forza per scappare non sarei rimasta

traumatizzata da ciò che accadde dopo

Recensione

Buon pomeriggio e bentornati sul blog con la recensione di "Damned" di Sephy Fontaine, secondo romanzo che leggo di quest'autrice; Damned parla di una ragazza di nome Daphne, che fin da piccola ha un legame con un'ombra. Ma cos'è quest'ombra? Perché il falco nero, animale che sembra portatore del male, continua ad andare da lei, sembra volere solo lei? Daphne lo scopre pian piano, soprattutto quando finisce dentro un castello e incontra un ragazzo dai capelli neri e gli occhi grigi, il cui nome è Nickolas. Chi è? Perché si avvicina a Daphne? E perché sin da piccola, è stata avvertita di non avvicinarsi alla vecchia quercia? Tra segreti, magie  e tanto altro, scopriamo la verità su Daphne e Nickolas, una verità che alcune persone vogliono solo nascondere, facendo passare Daphne per una ragazza fuori di testa.

Ma dall'inferno non si scappa, non del tutto; perché quella voragine, al centro della città, porta proprio all'ìinferno e a liberare Nickolas è stata la piccola Daphne.. Come è possibile, se nessun umano, ci è mai riuscito prima? 
Sephy Fontaine ha creato una storia molto particolare, che si legge velocemente (io ci ho messo qualche ora, finendo il tutto in un giorno), che vi catapulterà in un mondo dove i demoni hanno forma umana e non si riescono a distinguere, proprio perché apparentemente umani. Ci sarà chi cercherà di fermare Daphne nel suo intento, chi cercherà di farla ragionare, ma quando è l'amore a guidare le persone, niente può fermarle, neanche chi cerca di salvarci la vita, da chi crediamo sia un pericolo.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


«Daphne!».

Qualcuno pronunciò il mio nome.

Ma in quel luogo desolato e dimenticato dal mondo non c’era nessuno a

parte me.

Mi guardai intorno.

«Chi è?», chiesi, e sentii riecheggiare la mia voce. «Daphne!».

Il mio nome venne ripetuto almeno cinque volte.

«Cosa sta succedendo?», mi domandai.

La paura mi pervase.

La polvere si sollevò dalla terra in assenza di folate di vento.

Divenne una spirale che aleggiava nell’aria.

E poi il fuoco si accese davanti a me, separandomi da quel cancello

arrugginito.

Balzai all’indietro.

Non capivo cosa stesse succedendo.

Forse non sarei dovuta entrare in quel luogo.

Lì dentro riposava una strana forza che non avrebbe dovuto essere

ridestata dal suo sonno.

Una parte di me sapeva che lì era imprigionato...qualcosa.

Rimasi immobilizzata quando vidi delle ombre materializzarsi dalle

fiamme, venendomi addosso.

Un urlo mi rimase soffocato in gola.

Mi era impossibile perfino respirare.

Mi pentii amaramente di aver assecondato la mia curiosità.

Non sapevo di preciso che cosa mi avesse spinta ad addentrarmi in quel

luogo silenzioso e tetro.

Adesso era troppo tardi per tornare indietro.

Si era risvegliata un’energia che proveniva da dietro quel cancello.

Qualcosa di malvagio.

Provai una fitta lancinante al petto che mi costrinse ad accasciarmi.

Se non fossi uscita subito da lì rischiavo di perdere la ragione.

Il male viveva lì dentro.

Ormai ero perduta.

Rimasi distesa a terra in balia di quella forte energia che mi fece

soccombere.

Le ombre volteggiavano sopra di me.

Il fuoco aveva incendiato la croce posta in cima al cancello.

Ci fu uno strido.

Poi il cancello si spalancò davanti a me.

In seguito ci fu una forte scossa di terremoto.

Dovevo riprendermi e scappare.

Dovevo combattere quella forza sconosciuta e reagire.

Nessun commento:

Posta un commento