Titolo: Rovina e Ascesa
Serie: Grishaverse #5
Prezzo: 17,95 e-book 9,99
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Serie Grishaverse:
5)Rovina e Ascesa
6)Le vite dei santi
7)Il Re delle cicatrici
8)La legge dei lupi
“Disprezza il tuo cuore.” Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura.
Trama
"Disprezza il tuo cuore." Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura. L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell'Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l'uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all'ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.
Ti strapperò via tutto quello che conosci, tutto quello che ami, finché non avrai altro rifugio che me.”
Recensione
Rovina e Ascesa è stata una lettura con alti e bassi, ottimi colpi di scena, tanta azione in grado di tenere il lettore con il fiato sospeso e la tensione parecchio alta, alternata a momenti in cui la narrazione sembra quasi ferma e con un’evoluzione della protagonista che mi ha lasciata basita, senza contare alcuni personaggi davvero poco sfruttati.
Questa è la chiusura della storia di Alina e, tra tutti, il suo è forse il personaggio che mi ha convinto meno in questo romanzo. Di Alina ho sempre apprezzato il fatto che fosse una protagonista diversa dalle altre a cui piace il potere e non lo nasconde. Sembra però che, verso la fine del romanzo, l’autrice abbia avuto un ripensamento rendendosi conto che questo suo lato non le si addice, essendo la trilogia Grishaverse uno young adult e scegliendo, di colpo, di far svanire la sua ambizione, il suo desiderio di potere… Non posso specificare nel dettaglio cosa intendo per non fare spoiler ma Alina cambia troppo velocemente, anche se ha delle motivazioni valide alle spalle per farlo.
L’altra nota dolente di questo terzo volume è stata l’assenza dell’Oscuro, l’uomo è presente nei pensieri di Alina, comunica con lei tramite il loro legame ma non c’è stato un ulteriore approfondimento del personaggio, cosa che speravo ci fosse e, arrivata alla fine della trilogia ci sono ancora un sacco di cose che avrei voluto sapere sul suo passato. Ed è un vero peccato. Nikolai è l’altro grande assente in questo romanzo, adoro il suo personaggio, ancora di più per quel poco che si è visto in questo volume e sono davvero dispiaciuta che non abbia avuto maggior spazio. E' un giovane ambizioso, intelligente, sveglio e dalla battuta pronta ma nasconde anche una certa fragilità e delle insicurezze dovute alle voci sul suo conto, trovo che sia il personaggio più equilibrato del romanzo ed ecco perché non vedo l'ora di leggere il suo romanzo (Il Re delle cicatrici). E' una vera e propria ventata d'aria fresca, che è assolutamente necessaria in questo romanzo ansiogeno.
In Rovina e Ascesa Alina fa un lungo viaggio dalle tenebre, in cui è costretta a nascondersi, per tornare alla luce del sole che le permetterà di combattere contro l’Oscuro. L’assenza di luce priva Alina dei suoi poteri e vediamo la ragazza diventare sempre più debole, e questo le permette, insieme al ritrovamento dell'ultimo amplificatore, le permettere di combattere l'Oscuro. Ci sono stati momenti in cui, leggendo questa parte, mi sono quasi annoiata. Avrei sicuramente apprezzato di più il libro se fosse stato dato più spazio alla battaglia finale e meno al viaggio sottoterra.
Alina affronta il suo percorso sempre con Mal al fianco, ed è lui a subire un cambiamento fin troppo drastico: se, nel romanzo precedente, si era allontanato da Alina, arrivando quasi a desiderare che la ragazza perdesse i propri poteri, ora sembra appoggiarla in tutto ed essere davvero dispiaciuto per la sua perdita. Mal è disposto a tutto, pur di aiutare Alina a sconfiggere l’Oscuro, ma nessuno dei due potrebbe mai immaginare il prezzo della vittoria.
Questo volume conclusivo si è rivelato una lettura piacevole ma da cui mi aspettavo decisamente di più. Il rapporto tra Alina e l’Oscuro continua ad essere complicato, cosa che ho apprezzato, i colpi di scena sono molto pochi rispetto ai romanzi precedenti. Mi è piaciuto il modo in cui l’autrice ha messo in evidenza il pericolo della fede cieca che sconfina nel fanatismo e come uomini senza scrupoli siano pronti ad usare persino i Santi per ottenere il potere. Sono contenta di aver potuto leggere il finale delle avventure di Alina e, tutto sommato, seppur con qualche perplessità, il finale mi è piaciuto. Ora non mi resta che attendere la seconda stagione della serie tv, che a quanto mi risulta, promette scintille.
Alcune cose sono da paura, e ammetto che mi hanno messo un'ansia terribile addosso, ma avrei dovuto immaginare come sarebbe andata.
Spoiler alert (se non volete leggerli passate oltre, o fermatevi prima!)
Che Mal fosse l’ultimo amplificatore proprio non me lo aspettavo proprio e ho apprezzato questa idea dell'autrice, comprendendo anche perché volesse salvarlo, ma è stato tutto fin troppo facile e prevedibile! Alina ha dovuto uccidere gli altri due amplificatori per ottenerne il potere e Mal, consapevole che è l’unico modo per sconfiggere l’Oscuro, è disposto a morire; Mal costringe Alina ad ucciderlo, e lei attiva il potere dei tre amplificatori scoprendo che servono a trasformare le persone comuni in Grisha. In questo modo nascono decine di nuovi Evocaluce pronti a usare il loro potere per distruggere la Faglia. L’Oscuro, Aleksander, rimasto davvero solo, muore tra le braccia di Alina, ed è così che, alla fine, doveva andare. Tutto è finito ma Mal è morto… e invece no perché, miracolosamente, il ragazzo torna in vita. Un po’ troppo facile… come se la morte non fosse altro che una cosa da prendere alla leggera.
Alina e Mal hanno il loro lieto fine e mi è parso che Mal abbia ottenuto quello che voleva fin dall’inizio: un'Alina senza poteri e priva della sua ambizione. Vero è che pareva averli accettati, ma ho avuto la netta impressione che preferisse la vecchia Alina, che poi ritrova. Alina è passata dall’essere la potente Evocaluce, che amava la sua posizione di potere, all’essere felice di dirigere un orfanotrofio, il che per i miei gusti va a cocciare parecchio con l'Alina di Tenebre e Ossa e Assedio e Tempesta.. Tutti i personaggi hanno perso qualcosa, chi più, chi meno, ma Ravka è salva. Un lieto fine che lascia un po' a desiderare, ma nel complesso giusto per questa trilogia.
“Io non sono la Rovinata. Io sono la Rovina.”
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