lunedì 18 ottobre 2021

7 blog per 1 autore: Francesca Tibo

  Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?


Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO


Tutto sul romanzo

COVER + TRAMA + ESTRATTI

Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta (Allega un estratto card e la cover del romanzo)


La cover è opera dell’artista Barbara Astegiano e ne sono innamorata follemente, non finirò mai di ringraziarla!

Si tratta di una grande raccolta di novelle della tradizione toscana, nello specifico della zona del Casentino dove ancora oggi i lupi ululano indisturbati e i cervi innamorati bramiscono in ottobre. Sullo sfondo, le umane vicende di una numerosissima famiglia di un secolo fa delle nostre montagne, la famiglia Marcucci che viveva sul monte Farneta.

Non sono semplici novelle, ma veri e propri racconti, a volte molto articolati, con una miriade di personaggi alcuni di fantasia, altri realmente esistiti. Avete presente quelle belle storie che un tempo raccontavano le nonne, di quelle che non ti facevano dormire per una settimana, ma non ti saresti mai stancato di ascoltare e riascoltare mille volte? Ecco! E, attenzione, non sono novelle solo per bambini, ma anche per i grandi, anzi, soprattutto per i grandi che, forse oggi più che mai, hanno bisogno di fare un tuffo in quel mondo antico dove angeli e diavoli, gatti stregati e zombie erano liberi di circolare come gli garbava senza che nessuno se ne meravigliasse.

Voglio un bene infinito a queste storie che mi hanno rapito per nove mesi notte e giorno, il tempo di fare un figlio; che ho recuperato cercando in lungo e in largo e riscritto di sana pianta per eliminare i forti dialettismi ottocenteschi ormai incomprensibili anche a noi toscani, affinché tornassero in vita tutte le anime che le abitano, insieme ai membri della famiglia Marcucci.


SINOSSI


Nella superba foresta di Vallombrosa, una campagna selvaggia e misteriosa, che si estende in Toscana per centinaia e centinaia di chilometri quadrati ancora oggi quasi disabitati, c'è il monte Farneta. Lì, in una grande casa colonica, ogni domenica, nonna Regina ripopola i boschi e le strade casentinesi raccontando a figli, nuore e nipoti le vicende mozzafiato di personaggi fantastici. Principi e re, spade e armature, lupi mannari, fantasmi, vampiri, angeli e santi, streghe, zombie, diavolacci e buffi gatti stregati si muovono nella valle a colpi di maledizioni, sortilegi e tremende battaglie. Ogni tanto, lì arriva anche Belzebù. Per narrare di un mondo - esoterico, favolistico e religioso - di cui oramai si è perso il ricordo. "Le novelle horror della nonna" assecondano l'immaginario dei grandi e dei piccini capaci di ammettere serenamente l'esistenza di un mondo misterioso, talvolta oscuro. Basta solo chiudere gli occhi e lasciarsi guidare. Età di lettura: da 8 anni.

Estratto:

«Buona questa minestra!» disse Bertino leccandosi i baffi.

«È fatta col brodo di quelle belle bestioline che si chiamano rospi» rispose la padrona di casa. Bertino si sentì rabbrividire e respinse la scodella. Una vecchia gliela tolse di davanti e gli presentò un piatto su cui c’era un bel fritto. Bertino, che aveva una fame da lupi, ne mangiò dicendo che non aveva mai gustato un fritto più appetitoso.

«Lo credo!» rispose la padrona di casa, «Sono coscine di gatti da latte e cervello di lupo. Le prime sono tenere come il burro, il secondo ha un sapore unico.»

Che razza di ingredienti! pensò Bertino, e respinse il piatto.

Allora, una delle vecchie fu pronta a mettergli davanti certi uccelli grassi e belli come piccioni.

Qui non ci saranno intrugli! pensò Bertino. Questi uccelli sono starne, grasse e cotte a puntino!

E con la fame che aveva, mangiò con grande appetito un uccello intero.

«Eccellenti queste starne!» disse.

E già stava per mettersene un’altra nel piatto, quando la vecchia ribatté:

«Ma che starne! Sono corvi di questi dintorni. Devi sapere che d’inverno, per questa strada che porta in Romagna, muoiono molti viandanti, perciò i corvi non si nutrono altro che di carne umana, per questo sono gustosissimi!»

Bertino si sentì rivoltare lo stomaco e, alzatosi di scatto, già imboccava l’uscio per scappare, quando tutte le vecchie gli furono addosso per trattenerlo. La più accanita, la più furente, era la Befana.



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