martedì 8 novembre 2022

Viola come il mare - serie tv (recensione)

Buongiorno, oggi vi parlo di una serie tv andata in onda su canale 5

Titolo: Viola come il mare

Paese: Italia

Anno: 2022

Formato: serie tv

Genere: drammatico, poliziesco, commedia romantica

Stagioni: 1

Episodi: 12

Durata: 50 min (episodio)

Lingua: italiano


Informazioni

Viola come il mare è una serie televisiva italiana viene trasmessa ogni venerdì in prima serata su Canale 5 dal 30 settembre al 4 novembre 2022. È diretta da Francesco Vicario, prodotta da Lux Vide in collaborazione con RTI ed ha come protagonisti Francesca Chillemi e Can Yaman. È basata sul romanzo Conosci l'estate? di Simona Tanzini edito da Sellerio Editore.



Trama

Viola Vitale dopo essersi sempre occupata di comunicazione di moda, si trasferisce da Parigi a Palermo (sua città natale), dove farà di tutto per cercare il padre che non ha mai conosciuto. Una volta giunta a Palermo, Viola inizia a lavorare per una redazione web come giornalista di cronaca nera, dove conosce l'ispettore Francesco Demir, un uomo con un grande talento investigativo ma una scarsa fiducia nel genere umano. I due lavoreranno fianco a fianco sui casi di omicidio: Viola lavora come giornalista, mentre Francesco lavora come poliziotto.



Recensione


Viola come il mare, fiction dramaedy di 6 puntate, due episodi l'una, quindi totale 12, ambientata a Palermo, è tratta dal romanzo Conosci l’estate?, di Simona Tanzini ed ha come interpreti principali Francesca Chillemi e Can Yaman, nei panni – rispettivamente – di una giornalista di cronaca nera e di un ispettore capo che si trovano a collaborare per risolvere i casi di omicidio, ma di certo non manca la parte amorosa. Lo show, infatti, sulla scia di altri prodotti della Lux Vide, unisce gli elementi del genere giallo, a quelli della commedia romantica. 


La trentenne Viola Vitale, dopo anni passati a Parigi a lavorare come giornalista di moda, sceglie di tornare a Palermo, la sua città natale, per trovare il padre, che non ha mai conosciuto. Arrivata in città, Viola trova lavoro presso la redazione di Sicilia web news; tuttavia, il suo primo giorno non è tra i migliori. La protagonista, infatti, è sospettata di omicidio stradale e, immediatamente, licenziata. Determinata a provare la sua innocenza, Viola decide di prendere parte alle indagini, collaborando con l’ispettore capo Francesco Demir.


Nonostante la riluttanza dell’uomo nel farsi aiutare da una giornalista, la donna potrebbe essere davvero un prezioso aiuto per risolvere il caso. Viola riesce infatti a vedere i sentimenti delle persone: “Vedo i colori delle persone, si chiama sinestesia, è un disturbo neurologico. Sono impulsi elettrici che comunicano tra di loro, niente di magico, diciamo che percepisco le emozioni delle persone attraverso un colore”. La sinestesia è solo uno dei sintomi legati alla malattia neurovegetativa di cui soffre la protagonista, la quale, per cercare di rallentarne l’avanzamento, ha urgente bisogno di trovare suo padre. 


Per i fan delle fiction italiane, Viola come il mare rappresenterà un comfort show imperdibile. La serie, infatti, combina gli ingredienti della commedia investigativa – tipici di fiction come Che Dio ci aiuti e Don Matteo, ad esempio, – con quelli delle classiche romantic comedy, che introducono vicende amorose legate all’eroina della storia. Sul piccolo schermo Rai questi ingredienti sono incarnati da protagoniste come l’assistente sociale Mina Settembre o il medico legale Alice Allevi, personaggio principale de L’Allieva. Il nuovo volto di Mediaset è invece Francesca Chillemi nei panni di Viola, spumeggiante giornalista di cronaca nera, amante della moda, e famosa a Palermo per aver vinto il concorso Miss Italia (proprio come la sua interprete).      


La fiction non aggiunge molto ai prodotti sopracitati, se non la componente legata alla malattia di Viola, che le conferisce questo potere speciale/maledizione, di poter percepire le emozioni delle persone ed interpretarle sotto forma di colore.violacomeilmare-Cinematographe.it

Viola viene assunta come giornalista di cronaca nera presso un giornale web. Nonostante l’entusiasmo e la competenza della protagonista – con alle spalle un’esperienza lavorativa all’estero piuttosto importante – i colleghi della redazione la prendono di mira sin da subito per via della sua partecipazione al concorso di bellezza Miss Italia, e la sua tendenza ad indossare ogni giorno un fiammeggiante – quanto, secondo loro, provocante – rossetto rosso. Gli atti di bullismo dei colleghi maschilisti di Viola sono non solo permessi ma anche replicati dalla direttrice del giornale, Claudia, invidiosa e astiosa nei confronti della nuova assunta, poiché la ritiene avvantaggiata nella vita per via della sua bellezza.        
Nonostante la scelta lodevole di denunciare il sessismo dilagante in molti, troppi, luoghi di lavoro, forse non sono state trovate le chiavi giuste per portare avanti questa battaglia. Gravi atti di bullismo passati ingiustificati e personaggi femminili in situazioni di potere forte che cadono nel cliché della donna gelosa, stancano. Così come stanca anche un machismo eccessivo relativo all’uomo/interesse amoroso della protagonista. Tuttavia, è pur vero che siamo solo all’inizio di questo show, per cui è ancora presto per giungere a delle conclusioni.violacomeilmare-Cinematographe.it

Nonostante alcune scelte di sceneggiatura vadano sicuramente migliorate, Viola come il mare si presenta come un delizioso comfort show, specialmente in vista delle fresche giornate autunnali a cui stiamo andando incontro. Un altro elemento della serie che contribuisce a infondere una piacevole sensazione di benessere sono le meravigliose location palermitane, un piacere per gli occhi e per l’anima.        
In conclusione, se siete amanti delle un po’ prevedibili – ma allo stesso tempo rassicuranti – fiction italiane, come me, Viola come il mare è lo show che fa per voi.

La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3



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