venerdì 10 giugno 2022

Recensione serie "Bridgerton", Julia Quinn


Autrice: Julia Quinn

Titolo: Un uomo da conquistare

Serie: Bridgerton #4

Prezzo: 13,77  e-book 7,99

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Serie Bridgerton:

1)Il duca e io (Daphne e Simon)

2)Il visconte che mi amava (Anthony e Kate)

3)La proposta di un gentiluomo (Benedict e Sophie)

4)Un uomo da conquistare (Colin e Penelope)

5)A Sir Philip con amore (Eloise e sir Philip)

6)Amare un libertino (Francesca e Michael)

7)Tutto in un bacio (Hyacinth e Gareth)

8)Il vero amore esiste (Gregory e Lucinda)

9) Felici per sempre (Violet ed Edmund)


IL 6 aprile del 1812 Penelope Featherington si innamorò. IL suo cuore sobbalzò. Restò senza fiato. Fu inoltre in grado di stabile con una certa soddisfazione, che l’uomo in questione, un certo Colin Bridgerton, aveva provato esattamente le stesse emozioni.

Oh, non certo per quanto riguarda l’innamoramento. Di certo non si innamorò di lei nel 1812 (e nemmeno nel 1813.1814.1815 o, maledizione, neppure dal 1816 al 1822, o quando nel 1823 restò addirittura fuori dal paese). 

Tuttavia per lui la terra tremò, gli sobbalzò il cuore e Penelope fu certa che restò anche senza fiato. Per una decina di secondi buoni.

Una caduta da  cavallo faceva solitamente quell’effetto a chi ne era vittima.


Trama

Colin Bridgerton è l'uomo più affascinante di Londra, lo sanno tutti. Penelope Featherington adora da sempre il fratello della sua migliore amica, e dopo una vita passata a osservarlo pensa di sapere tutto di lui. Fino a quando non scopre il suo più profondo segreto, e si accorge di non conoscerlo affatto. Ma anche Penelope nasconde un segreto, e per Colin svelarlo sarà la sfida più intrigante.



Aveva pensato di sapere tutto su di lui, ma non aveva saputo che teneva un diario, che si poteva infuriare, che era insoddisfatto della propria vita. E non aveva di certo saputo che era tanto bizzoso e viziato da provare tale insoddisfazione. 

Che diritto aveva di sentirsi scontento della vita? Come osava lamentarsene, specialmente con lei? 

Si alzò, lisciandosi la gonna, sulla difensiva "La prossima volta che vi vorrete lamentare dei fastidi dell’ adorazione universale, cercate di mettervi nei panni di una zitella incallita per un giorno. Vedete che effetto fa e poi fatemi sapere di cosa desiderate lagnarvi."

Recensione

Esatto, i numeri quattro signori e signore, sono Colin Bridgerton e Penelope Featherington che avevamo già conosciuto grazie alle loro apparizioni negli altri libri, ma ovviamente in questo veniamo a conoscenza di ogni sfaccettatura del loro carattere, i pregi e i difetti, cosa che permette all'autrice di rendere i personaggi REALI e non una specie di fantasia voluta dai fan.

Noi lettori non saremo gli unici a conoscere meglio Colin, a scoprire com’è davvero dietro quella facciata di fascino e allegria. Penelope credeva davvero di conoscerlo, in fondo l’ha amato in segreto per tantissimi anni, durante i quali nel bene e nel male erano amici. Oltre alle informazioni raccolte frequentando tantissimo casa Bridgerton, pensava, ingenuamente, che Colin non avesse segreti per lei.

Non volendo privarvi troppo del piacere della lettura, non mi soffermo molto sulla storia, che di per sé è semplice, ma non per questo meno ricca di cose da scoprire.

Colin è il tipo d’uomo che non ama le restrizioni, la povera Violet vorrebbe vederlo sposato (come tutti i suoi amatissimi figli), ma lui è uno spirito libero, ama viaggiare e nel profondo nasconde un disagio che si può anche comprendere. Circondato da fratelli che hanno uno scopo, il suo ego maschile ne risente appena un po'. Questo, insieme a un carattere da ragazzino leggermente viziato (forse proprio perché terzogenito su 8 figli) lo portano per anni ad avere, mi si passi il termine, gli occhi foderati di prosciutto.


Penelope, d'altra parte, è una donna diversa dalle altre, è sempre stata sola, nessuno ha mai provato interesse per lei. Quasi alla soglia dei 30 anni, si può ormai considerare zitella, ma per lei è quasi un sollievo ciò che questo comporta: fondamentalmente più libertà, non dover sottostare alla tortura di essere invitata a ballare da uomini che si sentono costretti o perché gli fa pena.

Ormai si è rassegnata al fatto che rimarrà zitella, a dover stare ai margini della società, passare inosservata, accudire la madre, e solamente amica di Colin…
Da questo punto di vista, è una donna molto forte e leale a se stessa.

Peccato che, alleluia degli alleluia, questa sia la volta in cui il Bridgerton numero 3 (la quarta sarebbe Daphne, la cui storia già conosciamo) si sveglia, e cominicia a vederla per quello che è, una donna intelligente, affascinante, divertente, non priva di difetti, ma del resto nessuno lo è a questo mondo, giusto? Poi però Colin scopre il segreto di Penelope e le cose cambiano drasticamente. In meglio? In peggio? In entrambi i modi? Chi lo sa… (cioè, io lo so, ma se voi non lo sapete, non potete non correre a leggere il libro).

A parte ovviamente la storia in sé (in parte rovinata dall’enorme spoiler di cui si deve ringraziare Netflix), quello che più mi è piaciuto di questo libro è l’evoluzione che ho visto nei personaggi, la loro crescita.


Colin passa dall’essere un eterno Peter Pan, affetto da un po’ di quella superficialità che colpisce chi non ha mai avuto problemi di autostima, a un uomo empatico, coraggioso non tanto verso gli altri o nei confronti della società, cosa che l'ha sempre caratterizzato, ma verso se stesso, cosa che potrebbe non essere affatto facile.

Penelope mi è sempre piaciuta, scoprire cosa ha sempre pensato e cosa pensa in questi anni è stata la ciliegina sulla torta, vedere come può migliorare la vita di chi le sta intorno senza per altro prendersi il merito è stato un toccasana. Una donna che nonostante le umiliazioni si è sempre fatta forza; una donna che ha visto rompersi in mille pezzi l’illusione che aveva dell’uomo che ama, ma nonostante tutto è cresciuta e ha imparato a volersi bene, facendosi anche amare.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3



"Ho ventotto anni" disse con voce bassa e triste "sono vecchia e non sono mai stata baciata"

Colin sapeva di saper parlare: era quasi certo di esserne stato capace fino a qualche istante prima. 

Penelope intanto continuava a parlare, le guance e le labbra di un rosa così delizioso che lui si chiese che effetto gli avrebbero fatto sulla pelle. Sul collo, su una spalla, su… altre parti. "Non morirete domani!"

"Ma potrei! Potrei e questa consapevolezza mi ucciderebbe perché…"

"Sareste già morta" commentò lui

"Non voglio morire senza essere mai stata baciata"


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