Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo;
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
Tutto sul romanzo
COVER + TRAMA + ESTRATTI
Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta (Allega un estratto card e la cover del romanzo)
QUANDO LA SABBIA SCOTTA è un Contemporary Romance, Angst.
Racconta la storia di Arianna e Leonardo, un uomo e una donna che vivono agli antipodi le cui strade si “scontrano” dando una scossa alla loro quotidianità. C’è introspezione, amore, un po’ di dolore e tanta passione.
Questo romanzo è un piccolo traguardo, una storia che mi girava per la testa da anni ma non avevo ancora avuto il coraggio di scrivere perché per farlo ho attinto a piene mani in quello che è stato il mio vissuto, le mie esperienze, luoghi familiari e persone che hanno camminato assieme a me in qualche momento. Non è un’autobiografia, però di me c’è tanto.
Vi lascio la trama:
“Leonardo mi sovrasta, il suo profumo mi riempie le narici e non riesco a staccarmi dai suoi occhi. Sono arrabbiata con lui e la sua spavalderia continua a essere irritante, ma ora che è qui davanti a me, è come se tutto il resto non avesse più alcuna importanza.”
La vita di Arianna è molto tranquilla e abitudinaria, le sue giornate si dividono fra il lavoro di tecnica informatica, le lunghe chiacchierate con la sua migliore amica e il suo canale YouTube. Non le piacciono le serate mondane, gli ambienti affollati e si tiene distante dai ragazzi che ci provano tanto per aggiungere una tacca alla testiera del letto.
Una sera partecipa, controvoglia, a una festa in uno dei palazzi più belli di Venezia, e l’incontro inaspettato con Leonardo Segreti altera il suo equilibrio emotivo scatenando delle emozioni che non riesce a controllare.
Leonardo è un egocentrico, quanto affascinante donnaiolo, che non è abituato ai rifiuti, conscio di essere un ottimo partito per il cognome che porta.
Ha l’indole del predatore che insegue una preda per affermare la sua forza e questa volta la sua preda è proprio Arianna.
Inizia così un gioco dove le regole cambiano, che coinvolgerà entrambi in una sfida fatta di provocazioni, fraintendimenti e tenerezza. Dove le intenzioni mutano, i desideri urlano, la passione travolge e i sentimenti si confondono.
L’amore può davvero vincere su ogni cosa?
La cover è stata realizzata dalla bravissima Marta di M.D.T. Graphic Designer. Inizialmente la scelta era caduta su colori e stile completamente diversi, poi però mi son resa conto che risultava fuorviante rispetto ai toni e ai contenuti del mio romanzo, così l’abbiamo stravolta, arrivando a delle tonalità più scure e indicative. I sentimenti, in QUANDO LA SABBIA SCOTTA, sono spesso molto confusi e tormentati, offuscati da pensieri sbagliati e insicurezze, così come i due protagonisti che sembrano avvolti dalla nebbia.
Estratto da QUANDO LA SABBIA SCOTTA:
«Credo di non aver mai chiesto scusa così tante volte alla stessa persona», borbotta con un lieve sorriso.
«Quindi?» lo incalzo.
«Scusa, Arianna.»
«Perché hai parlato così a Christian? Che problemi avete?»
Non me lo spiego, sembrano coinvolti in una silenziosa competizione di cui non capisco l’origine.
«Ma non lo vedi? Quello ti sbava dietro ed è evidente che gli sto sulle palle.»
Ma per favore!
«Stai sulle palle a tanta gente, se è per questo. Christian si preoccupa solo per me.»
Leonardo fa un passo verso di me, un sorriso sagace si delinea sul suo viso attraente mentre indietreggio trovandomi con le spalle al muro. «Sei così ingenua, Arianna. Ne riparleremo più avanti, quando mi dirai che ho ragione.»
Sento caldo all’improvviso.
Leonardo mi sovrasta, il suo profumo mi riempie le narici e non riesco a staccarmi dai suoi occhi. Sono arrabbiata con lui e la sua spavalderia continua a essere irritante, ma ora che è qui davanti a me è come se tutto il resto non avesse più alcuna importanza.
«Sai essere fastidiosamente egoriferito», lo schernisco.
«Ego che?»
«Egoriferito… Egocentrico, presuntuoso, narcisista, spocchioso.»
Insopportabile!
«Okay, sapientona, ho capito», dice sbuffando e facendo spallucce.
«Comunque, non pensi di doverti scusare anche per altro?» lo interrogo mantenendo i nervi saldi.
Desidero con tutta me stessa capire per quale ragione non si sia più fatto né vedere né sentire, però al contempo sento il bisogno bruciante di avere un suo abbraccio per rendermi conto che tutto è reale, che Leonardo è davvero davanti a me, a parlarmi con parole audaci e che, a modo suo, è tornato a prendermi.
«Perdonami…» sussurra mordendosi il labbro inferiore. «Vedi, te l’ho detto che quello che dicono di me non è del tutto sbagliato.»
«Hai ottenuto ciò che volevi e poi sei sparito nel nulla, cosa dovrei pensare?»
Sospira, non regge il contatto visivo con me, ha l’espressione colpevole e negli occhi un riflesso di timore. «Mi sono comportato da codardo solo perché ho avuto paura.»
Sto vedendo un suo lato che mi spiazza e mi confonde, non è questo il Leonardo che ho conosciuto finora, sta abbandonando la sua facciata impertinente per mostrarne una più fragile.
«Paura di cosa? Niente ti scalfisce», lo incito mentre il battito nel petto si fa più incalzante.
«Mi piacerebbe fosse così, ma non è vero. E sai perché, Arianna?» Nego con la testa. «Perché ho avuto paura di te.»
Un tonfo sordo mi fa vibrare il petto. Deglutisco mentre un impercettibile tremito mi percorre tutto il corpo.
Tutto intorno a noi tace, non sento più il vociare delle persone che ci circondano, il suono dei bicchieri che tintinnano e della musica che esce dal locale. Sento solo la sua voce che risuona come un’eco nelle mie orecchie e vedo il suo viso illuminato dal sorriso più dolce che mai gli ho visto indossare.
«Io non faccio paura neanche ai piccioni, non mi prendere in giro», mormoro con ironia, smorzando l’imbarazzo che repentino mi ha seccato la gola.
«Ne fai a me», sussurra con quella voce roca che tocca le corde del mio cuore e le fa vibrare di calore.
«Mmh, potrei sfruttare questa cosa a mio favore.»
Lo faccio sorridere, poi riduce le distanze tra noi.
Ho la schiena schiacciata al muro di un negozio chiuso, sopra le nostre teste un lampione ci illumina e il plateatico del locale è gremito di persone che spero non ci stiano prestando alcuna attenzione.
«Se lo saprai fare bene, le cose tra noi potrebbero complicarsi parecchio.»
Questa volta sono io a sorridere. «Non mi stai invogliando, te lo dico.»
È così vicino che mi manca l’aria, continuo a dire stupidaggini per nascondere la timidezza che mi assale quando le cose tra noi si scaldano. Perché sta succedendo anche adesso, sto bruciando dentro dal desiderio di buttarmi su di lui e sentire le sue mani sulla pelle.
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