domenica 29 dicembre 2019

Mildred Pierce - miniserie tv (recensione)

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di una mini-serie tv



Titolo: Mildred Pierce
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2011
Formato: miniserie tv
Genere: drammatico
Puntate: 5 (ma in Italia 3, alcune parti sono tutte insieme in una puntata)
Durata: 330 min (totale)
Lingua originale: inglese



Informazioni
Mildred Pierce è una miniserie televisiva statunitense in cinque parti, prodotta da HBO, vincitrice di cinque Premi Emmy su 21 nomination, risultando uno dei prodotti televisivi più nominati nello stesso anno.
La miniserie si basa sull'omonimo romanzo di James M. Cain, già adattato per il cinema nel 1945 con il titolo Il romanzo di Mildred, che valse l'Oscar a Joan Crawford. In questa versione televisiva il ruolo da protagonista è affidato all'attrice Kate Winslet, affiancata da Evan Rachel WoodGuy Pearce e Melissa Leo. Altri membri del cast sono Mare WinninghamBrían F. O'ByrneHope Davis e James LeGros.
Per la sua interpretazione, Kate Winslet ha vinto un Emmy, un Satellite Award, un Golden Globe ed uno Screen Actors Guild Award.



Trama
Nella Los Angeles della grande depressione, Mildred Pierce si separa dal marito inefficiente e lotta per mantenere se stessa e le sue due figlie. Da semplice cameriera inizia una scalata verso il successo, diventando proprietaria di vari ristoranti, ma l'eccessivo attaccamento nei confronti della figlia maggiore Veda e le scelte sbagliate in fatto di uomini, porteranno Mildred a dover affrontare conseguenze disastrose.


Recensione

Mildred Pierce è una miniserie che parla delle difficoltà di una donna a gestire il proprio divorzio, dopo il quale si butta a fare la cameriera; Mildred viene tradita dal marito, per cui dopo il divorzio cerca lavoro, prima lo trova come cameriera, poi essendo bravissima a cucinare torte, apre un ristorante per conto suo.
Sia Mildred che l'ex marito e quindi anche la figlia Veda, vengono segnati da un lutto profondo, nonostante tutto, Mildred rialza la testa aprendo un ristorante tutto suo, e prende in mano sia il suo futuro che quello della figlia Veda, musicalmente dotata e in perenne conflitto con lei (ma quale figlia non lo è, in conflitto con la madre?); come se non bastasse tra le due si insinua Monty Beragon, un eterno scansafatiche, che, lo ammetto, non mi è piaciuto fin dall'inizio; ho sospettato una cosa che alla fine, ahimè, si è rivelata fondata. Mildred è interpretata da una magistrale Kate Winslet (quindi sì, non avete le allucinazioni, l'attrice è la stessa che interpreta la giovane Rose in Titanic, al fianco di Leonardo Di
Caprio), che fa della sua Mildred una donna emancipata dal ruolo che ricopre fa carriera in un'Amerca riformata, è una Mildred caparbia e ostinata che si rifugia in macchina per ricominciare, mentre la Veda dell'attrice Evan Rachel Wood è fin troppo civettuola e crudele soprattutto nei confronti della madre; le due, insieme, danno vita a una miniserie dramma di assordante tristezza che non ha niente della fiaba nè del sogno, ma piuttosto tutte le caratteristiche della sopportazione che diventa abitudine.
Una miniserie che fa riflettere sul rapporto madre-figlia, che fa capire quanto sia importante non viziare troppo i figli, altrimenti ci scappano dalle mani, diventano indipendenti quando meno te lo aspetti, e ti ritrovi delle serpi in casa, al posto dei figli.
Ho adorato la miniserie, a questo punto non mi resta che leggere il libro, per capire quanto è stata fedele questa serie (esatto, NON L'HO MAI LETTO!)



La mia valutazione


2 commenti:

  1. Non conosco questa serie, ma devo assolutamente recuperarla ;) Grazie a te per questa recensione

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  2. Non conoscevo questa serie e ti ringrazio per la segnalazione perché è proprio il mio genere.

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