domenica 22 dicembre 2019

EVENTO: UN REGALO SOTTO L'ALBERO (Parte 57)



Autore: Gianluca Villano
Titolo: Il divoratore d'ombra
Saga: La corona delle rose (#1)
Prezzo: cartaceo 12,00   e-book 2,99
Editore: youcanprint
Anno: 2016
Pagine: 276
Genere: fantasy epico 
ISBN: 9788893325240

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Trama
Arbor potrebbe essere come il tuo Mondo... Muelnor potrebbe essere come la tua città... e quando la vita dei suoi abitanti è minacciata dall'iniquità, quando ogni valore, ogni giustizia, ogni libertà, diviene menzogna, arriva il tempo della venuta del Profeta. Ma se non trovasse il coraggio, se non dovesse accettare il suo destino, o il suo animo divenisse cieco e sordo alla falsità, allora un'ombra e una cupa disperazione potrebbero segnare il principio della schiavitù eterna.


Estratto:
«Ho deciso di partire» disse il ragazzo, con tono sconsolato.
«Perché non hai indossato il mantello con il cappuccio? L’aria è umida, potresti prenderti un malanno.»  Fadnia chiuse la porta di casa e si avvicinò al figlio, recuperò un cuscino ricamato da una panca e lo pose sul gradino di legno per sedersi. Con le mani fece attenzione alla lunga veste di lino, affinché non si sgualcisse, e volse lo sguardo verso il cielo. Le stelle scomparivano dietro strascichi di nubi frastagliate. La donna spostò lo sguardo verso la città: i tetti fortificati di Muelnor scendevano giù per il colle in un paesaggio avvolto dalle ombre e l’eco delle ruote di un carro proveniva da non troppo lontano. Le lanterne appese ai lati della porta mettevano in ombra il volto del ragazzo e Fadnia faticò a scorgere il suo avvilimento.  «Ci sono pantaloni puliti nella cassapanca» e fissò quelli di velluto marrone con stringhe di cuoio nero che il figlio prediligeva in modo esagerato.  «Se li porti ancora un altro giorno si consumeranno e dovrai gettarli.»  Era stanca di assecondare il suo umore mutevole e, piuttosto che incoraggiarlo, adottava ormai da qualche tempo una strategia nuova: ascoltarlo senza troppe premure.
«Ieri notte ho fatto un sogno» esordì il ragazzo, con tono colpevole.
Fadnia trasalì.  «I sogni sono sortilegi dei Sidenlore» lo redarguì.
«Tornavo a casa di notte e, quando mi sono trovato davanti alla porta, questa era sbarrata e bussando nessuno mi apriva» insistette. 
«Finiscila di raccontare queste sciocchezze!» inveì, cercando di mantenere il controllo.  «Tu non sei un Oblato!» 
«Mi vergogno, mamma!» annunciò Logren, stringendosi le braccia al petto e chinando lo sguardo a terra.
«Ma che dici?» domandò sorpresa la madre.
«In attesa che papà riesca a raccomandarmi a un ricco e pietoso mercante, non sarò più idoneo nemmeno come garzone di bottega!»
Fadnia si piegò in avanti, raccogliendo le mani sotto la confortevole e morbida giacca di martora.  «Logren… » sospirò teneramente, passandogli una mano fra gli scuri capelli, cercando di stringerlo a sé per confortarlo, «…non devi andare in giro a raccontare falsità solo per attirare l’attenzione. Abbiamo fatto tante volte questo discorso: non è una vergogna. Ci sono molti compiti utili che… » 
Il ragazzo si scostò violentemente e le volse le spalle. «Mamma, sento di essere nato per qualcosa di più!» 
«Vuoi che menta agli Adoratori? Vuoi invecchiare come i Custodi o massacrare nemici come… come i Divoratori?» 
Il cuore prese a batterle forte nel petto e a impedirle quasi di parlare.  «Non è questo il tuo destino, altrimenti ti avrebbero scelto!» avvampò, sollevando il capo. 
«Mi prendono in giro, dicono che sono un inutile figlio di Terza Generazione.»
Fadnia sospirò, sconsolata.  «E lasciali parlare! Che t’importa?»
«Melnem, Eberryn, Crios… Angrell, hanno preso tutti delle strade gloriose.» 
Logren sollevò lo sguardo verso l’oscurità degli edifici sottostanti.  «Madre, io… vi ho deluso. Se fossi stato scelto… la nostra famiglia… »  Il ragazzo si mosse con il corpo come per scansare un tormento.
«Perché non riesci ad accettare l’idea di quello che sei?»

Profilo di Facebook: Logren Arbor https://www.facebook.com/logren.arbor

Pagina di Facebook: Logren Arbor – Scrittore

Link Booktrailer Il Divoratore d’Ombra su youtube


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Biografia
Sono nato a Tivoli il 6 Gennaio del 1975.
Ricordo molto bene quando tutto è iniziato… come in un sogno mi passano davanti 
le immagini dei miei eroi dell’infanzia, a iniziare da Luke di Star Wars. Ho scritto il mio
 primo racconto fantastico in quarta elementare, un susseguirsi di vicende mirabolanti 
che vedevano coinvolto me stesso; manifestavo il bisogno di vivere in prima persona 
le imprese e soprattutto le emozioni dei miei amati beniamini. Il mio primo amore 
è stata Lamù, indimenticabile, e come non menzionare l’incantevole Creamy o l’adorabile 
cara dolce Kyoko; nei miei racconti ho amato ognuna di loro, ma ero principalmente l’eroe
 d’imprese epiche: Peter Rey di GundamTekkaman, Pegasus de I Cavalieri dello Zodiaco, Jean de
Il Mistero della Pietra Azzurra. Ero con Bastian de La Storia Infinita, quando si è rifugiato
 nella soffitta della scuola; ero con Mikey de I Goonies, quando ha scoperto la mappa del tesoro 
di Willy l’Orbo; ero con Indiana Jones, quando ha assistito all’apertura dell’Arca dell’Alleanza; 
ero con Frodo de il Signore degli Anelli, quando ha iniziato il viaggio per il Monte Fato. Ognuno 
di loro ha contribuito profondamente alla mia crescita caratteriale e letteraria, esaltando
 il mio lato romantico, enfatizzando la ricerca della giustizia, spronandomi a perseguire valori
 e virtù come il coraggio, l’eroismo, il senso di responsabilità; devo a loro anche il senso di 
meraviglia che mi spinge a cercare nella vita e nei miei scritti emozioni ed esperienze 
sempre più spettacolari.
Ho fatto della mia vita un grande sogno, una grande avventura: dal titolo del mio
 primo romanzo pubblicato, La Rosa dei Nirb, è nata un’associazione ludica che porta lo stesso 
nome e si occupa di giochi di ruolo da tavolo e dal vivo; ho fatto forgiare da un fabbro
 la Spada delle Virtù del protagonista di uno dei miei romanzi; ho fatto cucire un abito 
regale per indossarlo nelle presentazioni dei miei romanzi e negli eventi. Ho in cantiere 
nuove e strepitose sorprese, tra cui la realizzazione del gioiello magico indossato 
dal protagonista de Il Divoratore d’Ombra. Mi piace scrivere per condividere tutto il mio 
entusiasmo, per trasmettere ai lettori le sensazioni che provo, con la speranza di divertirli, 
ma soprattutto per stimolarli a realizzare i propri sogni.
Ho affinato l’arte dello scrivere imparando da grandi maestri, a iniziare da Tolkien
 e da Michael Ende, ma anche e soprattutto leggendo Terry Brooks, con la sua 
Saga di Shannara e Joe Dever, con i Librogame di Lupo Solitario. La prima pubblicazione arriva dopo aver conosciuto il mondo dei Giochi di Ruolo, dopo Dungeons & Dragons. Avendo ricoperto 
il ruolo di Master per parecchi anni, sorse la necessità e l’opportunità di creare un 
mondo dove ambientare le sessioni di gioco e così è nata Arbor, un’isola-continente dove
 nascono tutte le avventure e le storie per i miei romanzi; con La Rosa dei Nirb(2002)
Il Muro d’Ombra(2005) iniziai a far conoscere il frutto della mia fantasia; si trattava
 di romanzi autoconclusivi che descrivevano una terra popolata da razze, più o meno 
appartenenti al panorama classico, le quali convivevano con realtà soprannaturali di natura angelica.
Arbor è diventata la mia Terra di Mezzo, la mia Fantàsia e la vera originalità di questo
 mondo è il mio stile, il background formato dalle mie esperienze
  • Aprile 1996. Pubblicati Articoli su rivista fantasy nazionale Kaos (n°35): 
  • Arachin, Signore dei Ragni”, “La progenie del caos: Bakland e Sorkron”.
  • Agosto 2002. Pubblicato romanzo fantasy “La Rosa dei Nirb”, edito da
  •  I Fiori di Campo (Pv).
  • Giugno 2003. Poesia “La Rosa e le spine”, pubblicata su Antologia Poesie del Nuovo Millennio, edito da Giuseppe Aletti Editore (Rm).
  • Novembre 2003. Poesia “Il Bacio di un Angelo”, pubblicata su Antologia 
  • Premio Pablo Neruda 2003, edito da I Fiori di Campo (Pv).
  • Dicembre 2003. Poesia “A Valentina”, pubblicata su Antologia Tra un fiore colto 
  • e l’altro donato, edito da Giuseppe Aletti Editore (Rm).
  • Dicembre 2003. Scheda biografica inserita nell’Enciclopedia dei Poeti Italiani 
  •  Emergenti, edito da Giuseppe Aletti Editore (Rm).
  • Aprile 2005. Romanzo fantasy “Il Muro d’Ombra”, edito da I Fiori di Campo (Pv)
  • Ottobre 2008. Pubblicazione romanzo fantasy “Il Sigillo dell’Unicorno”, edito da
  •  Il Filo (Rm).
  • 25 Ottobre 2009. Giardini Naxos. Menzione d’Onore a Il Sigillo
  •  dell’unicorno conferita dall’Accademia Internazionale Il Convivio, 
  • Premio “Poesia Prosa e Arti Figurative 2009”.
  • Febbraio 2016. Pubblicazione romanzo fantasy “Il Divoratore d’Ombra”, 
  • primo volume della Saga della Corona delle Rose, edito da Youcanprint.
  • 2016. Pubblicazione racconto horror “Il Segreto del Cobra”, primo volume 
  • della Saga di Cobra, edito da Youcanprint.
  • Marzo 2017. Pubblicazione romanzo fantasy “L’Obelisco dei Divoratori”, 
  • secondo volume della Saga della Corona delle Rose, edito da Youcanprint.
  • Aprile 2017. Presentazione della Saga della Corona delle Rose nelle aule della
  •  Scuola Media di Acquaviva di Nerola.
  • Maggio 2017. Presentazione della Saga della Corona delle Rose nell’evento Myth
  •  & Action Doll Expo.
  • 2017. Pubblicazione racconto horror “Transilvania”, edito da Youcanprint.
  • Ottobre 2017. Presentazione ufficiale del racconto “Transilvania” e della 
  • Saga della Corona delle Rose” all’evento Romics.
  • Novembre 2017. Presentazione della Saga della Corona delle Rose
  •  al Pisa Book Festival. Pubblicazione racconto horror “Anno 2020: invasione dall’oltretomba”.
  • Dicembre 2017. Pubblicazione del racconto breve “Saga della Corona delle Rose – storie dei personaggi – L’Ancella di Crios”.
  • Ottobre 2018. Pubblicazione romanzo fantasy “La Stirpe dei Divoratori”, secondo volume della Saga della Corona delle Rose, edito da Youcanprint.
  • Marzo 2019. Pubblicazione del racconto breve “Saga della Corona delle Rose – storie dei personaggi – Il destino del Discepolo”.


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Autrici: Lina e Maria Guidetti
Titolo: Ishtar la sacerdotessa
Serie: La rosa del deserto
Prezzo: cartaceo 9,99  e-book 0,99

Link d'acquisto: QUI







Trama

Tanto tempo fa, in una terra antica, due popoli si davano battaglia...
Ishtar, figlia e unica erede di un potente re barbaro è ancora in fasce quando la guerra che vede vittoriosi i sumeri cambia per sempre il suo destino, rendendola schiava di una razza a cui non appartiene. Bella e orgogliosa, con i capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo, cattura subito l'attenzione del giovane re Dungir che salito al trono dopo la morte del padre la nomina somma sacerdotessa di uno dei templi più importanti di Ur. Lui è affascinante, sensuale e caparbio, ma alterna con Ishtar dolcezza a crudeltà.
Nonostante il sangue barbaro che le scorre nelle vene le urli di non sottomettersi, lei cede agli ordini del suo sovrano divenendo la sua concubina. Il loro sarà un rapporto conflittuale, passionale e tormentato. Dovranno imparare a difendersi dalle insidie di corte, affrontando vecchi e nuovi rancori...
La Rosa del Deserto – Ishtar La Sacerdotessa è il primo romanzo di una trilogia romantico-erotica a sfondo storico. Presto saranno online gli altri due volumi:
La Rosa del Deserto – Ishtar La Sumera
La Rosa del Deserto – Ishtar La Guerriera



Estratto
Ishtar era incredibilmente bella quella sera. Indossava una soffice tunica bianca di lino che abbracciava perfettamente ogni curva del suo corpo ed era orlata da filamenti d'oro sottili sia sulle maniche che sul collo. Le sue guance e le sue palpebre erano dipinte con delle polveri sottili di carbone di un colore rosso vermiglio che risaltavano le sue grandi iridi verdi, facendo sì che risplendessero anche al buio, attraverso la luce fioca delle torce. Le sue labbra carnose a forma di cuore erano leggermente socchiuse ora mentre osservava le danze, quasi come un invito segreto per il re che conosceva bene il loro sapore.
Per quanto egli volesse essere devoto alla moglie, non riusciva a dimenticare e a ignorare Ishtar. La sinuosità del suo corpo e la sua innocenza, in netto contrasto con la sua natura passionale, lo facevano bruciare di desiderio portandolo alla conclusione che solo se l'avesse avuta nel suo letto, consumando fino allo sfinimento la sua ossessione per lei, sarebbe rinsavito.
Ishtar era stata quasi sul punto di cedergli l'ultima volta che si erano incontrati nel deserto e la consapevolezza che anche lei lo desiderasse, aveva reso ancor più folle il suo bisogno di possederla. Quella sera si sentì tentato di richiedere la sua compagnia quando la festa terminò.
«Mio signore» gli disse Natum, il suo consigliere, interrompendo i suoi pensieri lussuriosi, «non è consigliabile attraversare il fiume a quest'ora. Sarebbe opportuno far preparare delle stanze per voi e la regina qui al tempio.»
Dungir annuì.
«Informa la somma sacerdotessa che dopo la festa, prima che vada via, dovrà incontrarmi nella libreria per discutere di una questione urgente.»
Non si trattava di una scusa. Il tempio di Uruk era stato derubato del suo oro molti giorni prima e Ishtar non aveva mandato nessuno a informarlo del furto. Venirlo a sapere dopo, naturalmente lo aveva fatto infuriare anche se ora, in realtà, gli forniva un buon motivo per poter parlare con lei da solo.
Quando la sacerdotessa entrò nella biblioteca, Dungir era intento a leggere una tavoletta, seduto comodamente su uno dei divani rettangolari che erano disposti al centro della stanza.
Ishtar chiuse la porta e si schiarì la voce per fargli notare la sua presenza. «Mio signore.» Si inchinò.
I loro sguardi s'incontrarono per la prima volta.
«Ti aspettavo da un po', sacerdotessa di Uruk.»
«È molto tardi, mio signore. Gradirei sapere cos'è talmente importante da dover essere discusso proprio a quest'ora» gli domandò seria Ishtar.
«La tua abilità come amministratrice di questo tempio.» La freddezza della sua voce, le fece gelare il sangue. «Due casse piene di monete d'argento e una quantità discreta di statuette sacre sono sparite!» continuò. «Davvero pensavi che non lo avrei scoperto?»
«Mio signore, vi prego, non arrabbiatevi.»
«Sono furioso!» ruggì lasciando il divano e avanzando minacciosamente verso di lei.
«Non c'era nulla che potessi fare.»
«Invece avresti potuto fare un sacco di cose» ribatté aspro. «Se non avessi sopravvalutato le tue capacità, ti saresti accorta che c'era bisogno di più guardie per sorvegliare questo tempio e le mie casse non sarebbero state derubate. Mi hai deluso, sacerdotessa.»
«Ho assunto più guardie e le casse sono state trasferite in un luogo segreto» rispose lei in sua difesa.
«Perché non hai denunciato l'incidente?»
«Avevo paura!» confessò a un tratto Ishtar, permettendo alla propria frustrazione di esplodere. «Paura che avreste reagito esattamente come state facendo adesso.»
«E pensavi forse che nascondermi la verità ti avrebbe risparmiata dalla mia rabbia?»
«Non accadrà più, mio signore.»
«Sarò io a fare in modo che non accada di nuovo.» Il tono della sua voce si fece più intenso. «Sono stato uno sciocco a lasciare il mio argento nelle mani di una donna.»
«Ve lo avrei detto» replicò lei con gli occhi ormai gonfi di lacrime.





Biografie:
Maria Giudetti nasce a Taranto, ma da più di vent'anni risiede all'estero. Vive nei sobborghi di Philadelphia, negli Stati Uniti dove lavora nel settore aereospaziale come ingegnere meccanico. È appassionata di arte e di musica. Oltre a scrivere, le piace dipingere quadri naïf e cantare le canzoni di Mina e di Giorgia. Ha cominciato a scrivere quando aveva solo otto anni e ama leggere e scrivere sia fantasy che romanzi storici. Bertrice Small e Iris Johansen sono le autrici che più l'hanno ispirata nel corso degli anni. "Ishtar - La Sacerdotessa" è la prima opera da lei pubblicata e fa parte della trilogia La Rosa del Deserto, composta da altri due volumi, "Ishtar - La Sumera" e "Ishtar - La Guerriera" disponibili su Amazon prossimamente.

Lina Giudetti è nata a Taranto sotto il segno del leone. È una donna riservata e sognatrice. Adora leggere e scrive per passione e diletto. In particolare, è appassionata di mitologia, di religione e storia, ma anche di horror, fantasy e romance, elemento o genere che inserisce in quasi tutti i suoi libri.
Il suo primo libro lo scrisse a mano a quattordici anni, quando gli eBooks ancora non esistevano, ma non lo pubblicò mai.
Pubblicò per la prima volta una sua opera, "Anime Eterne", nel 2003, con una casa editrice della sua città. Era l'epoca pre-eBooks e quindi, a quei tempi, il romanzo venne distribuito solo in formato cartaceo in tutte le librerie della sua città.

Lui l'afferrò per il polso e la tirò verso di sé.
«Hai avuto quasi due lune per mandarmi un messaggero e informarmi dell'accaduto, ma non lo hai fatto» la accusò. «Non meriti la mia fiducia. Sceglierò un'altra amministratrice.»
«No!» contestò lei. «Sono colpevole di aver sbagliato a non richiedere più protezione, ma so come gestire un tempio!»
«Non sei stata fedele al tuo re, perciò le tue abilità non c'entrano. Non puoi gestire questo o qualunque altro tempio se non sei onesta.»
«Avete ragione, vi ho deluso.» S'inchinò umilmente ai suoi piedi. «Accetterò con obbedienza qualsiasi punizione vorrete infliggermi, ma vi supplico di non mandarmi via dal tempio. Ho vissuto qui tutta la mia vita e non conosco il mondo esterno. Se non vi ho informato dell'incidente, è stato perché ero spaventata e non volevo far gravare il problema su di voi.»
La rabbia di Dungir si affievolì. Si rese conto che lei aveva sul serio paura. Paura di perdere la propria posizione e forse anche la vita. Possibile che non riuscisse a capire che lui non le avrebbe comunque mai fatto del male? Ciò che lo aveva indignato era stato il modo incosciente con il quale lei aveva agito piuttosto che la perdita del suo argento. Sapeva che il ladro avrebbe potuto farle del male o persino ucciderla e Ishtar non aveva che sedici anni. Era troppo giovane e del tutto ignara della natura spregevole degli uomini per comprendere il genere di pericolo al quale si era esposta.
Senza tradire le proprie emozioni, Dungir la tirò su con una mano, poi la guardò dritto negli occhi. Lo sguardo implorante e colmo d'innocenza di lei annientò il suo disappunto e fu molto difficile per lui resistere alla tentazione di avvicinarla e stringerla a sé per consolarla. Tuttavia sapeva di doverla
disciplinare, se non altro affinché imparasse ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte.
«Sono il padrone di questa terra, Ishtar, l'unico che può decidere della tua vita o della tua morte. Devi imparare a non disobbedirmi.»
«Pronunciate la vostra punizione mio signore e io obbedirò.»
«E se ti chiedessi l'impossibile?»
Lei scosse la testa, tremando di fronte al suo sguardo inquisitore finché, sorprendendola, lui non scoppiò in una fragorosa risata.
«Non allarmarti, non ho intenzione di forzarti.» La sua voce era sensuale e le loro labbra erano così vicine, da consentire a entrambi di sentire il calore dei loro respiri. «Quando ti avrò, mia dolce rosa del deserto, mi implorerai di toccarti e farti mia.»
«No!» Le salì in gola un gemito soffocato di protesta.
Lui rise di nuovo, ma poi ridivenne serio.
«Non ti allontanerò dal tempio. Tuttavia, dovrai essere punita.»

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