Autrice: Erika Lenti
Titolo: Semplicemente Giò
Prezzo: cartaceo 13,51 e-book 0,99
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Trama
Giorgia sorride sempre alla vita e ha due grandi sogni: vivere di musica e incontrare il vero amore. Per ungioco del destino si imbatte in Liam, il perfetto principe azzurro. È un uomo dolce, gentile e bellissimo. Ed è
proprio quando pensa di aver realizzato uno dei suoi più grande desideri che la sua strada incrocia quella di
Dylan, un ombroso e affascinante ex musicista.
E mentre l’attrazione per Liam risuona di una melodia classica e la passione bruciante per Dylan la travolge
come un brano rock, Giorgia scopre che i due ragazzi sono legati da un passato doloroso e da un futuro
incerto.
Nelle sue mani c’è la loro felicità, ma anche la sua.
«Un giorno ti sveglierai e ti renderai conto di aver perso ciò che desideravi davvero.»
Estratto
Riempio i bicchieri e la invito a fare un brindisi: «Alla persona che sei, ai tuoi sogni, ai tuoi ideali, atutto ciò che hai perso e che strada facendo hai trovato, al bene che hai donato e a quello che hai
ricevuto, a tutto quello che non hai e che vorresti. Buon compleanno!»
Rimane imbambolata con il calice alzato e mi osserva in un modo che vorrei stenderla sul tavolo,
qui davanti a tutti, e farle l’impossibile. Non dice nulla, beve un goccio e ispeziona l’ambiente
circostante pur di non incrociare il mio sguardo.
Devo fare qualcosa, quindi mi gioco l’unica carta che credo sia imbattibile: entrare nel suo
mondo. «Raccontami cosa hai provato la prima volta che hai suonato.» Spero funzioni.
I suoi occhi s’illuminano. «Ho pianto» dice schietta.
«Ti sei emozionata?»
Arrossisce. «No, ho proprio pianto lacrime vere di disperazione. Sono arrivata a casa su di giri,
mi sono seduta, ho abbracciato la chitarra appena comprata e ho cercato qualche video su You Tube
per imparare le prime tecniche. Dopo dieci minuti, mi sono fatta prendere dallo sconforto e l’ho
riposta nella sua sacca.» ammette e per un attimo distoglie l’attenzione per a guardare fuori, quasi in
una disperata fuga dai miei occhi. Poi continua: «Mi sono sentita disorientata, non sapevo cosa mi
serviva e come imparare. L’ho osservata per giorni, chiedendomi cosa mi fosse passato per la testa,
poi, dopo l’anniversario della scomparsa di mio padre, è scattato qualcosa dentro di me. Mi sono
resa conto che abbiamo solo una vita da vivere e non possiamo arrenderci senza lottare davanti alle
difficoltà. C’è soltanto una cosa certa nella vita: la morte. Non possiamo evitarla, né sapere quando
arriverà, ma possiamo rendere più piacevole l’attesa, quindi, quella stessa sera, al ritorno dalla
messa di commemorazione, ho preso di nuovo la chitarra tra le mani e non l’ho lasciata finché sono
riuscita a muovere in modo decente le mani sulla tastiera e le corde.» Mima i movimenti come se
l’avesse con sé. «Appena ho cominciato a sentire la melodia dei primi accordi, allora sì che ho
pianto dall’emozione. È stato indescrivibile, naturale, come se non avessi fatto altro nella vita. Mi
sono sentita attraversata da un’energia… pura. Avevo realizzato il mio sogno e, dopo tanto tempo,
ero felice. Credo che tutti debbano raggiungere questo obiettivo: essere felici. Se non lo
raggiungiamo, la vita allora non ha senso, perché puoi avere tutto, ma alla fine non hai niente.»
Non la finisce più di parlare e io non smetterei più di ascoltarla, però poi mi chiede: «Per te come
è stato?»
“Stiamo parlando di te, non di me” vorrebbe ribattere il mio lato cattivo. È passato tanto di quel
tempo che neanche me lo ricordo. Ero solo un bambino. «Non ha importanza» affermo teso.
Inaspettatamente, posa le sue mani sulle mie e dice: «Non abbandonare i tuoi sogni. Possono
essere riadattati in base alle necessità, la forza ti verrà, perché non hai altra scelta. Dimostra a te
stesso che non ti sei arreso e che ce la farai. La malattia vince se ti stanchi di vivere, considerala
invece come un nemico da combattere.»
Le sue parole mi attraversano, le sento invadere le mie vene, come una trasfusione di sangue, ma
il dolore è tuttora troppo forte e le respingo. Sfilo le mie mani da sotto le sue e lo faccio di nuovo:
sto per alzarmi e lasciarla lì. Può benissimo chiamarsi un taxi.
Ma fa una cosa inaspettata, che mi spiazza: afferra il suo bicchiere colmo di champagne e lo
beve tutto d’un fiato. Wow! Poi dice: «Il primo bicchiere è per la sete, il secondo?»
Massimo, i figli Manuel e Marissa, e l’amico a quattro zampe Rossano.
L’arte le sembra una cosa per “grandi”, finché non scopre che inventare storie e dare vita ai
personaggi le riesce bene. Nel 2019 approda nel mondo del self-publishing con il romanzo
d’esordio Semplicemente Gio’, vincitore del premio wattys nel 2017.
Nello stesso anno esce il suo secondo romanzo Il lato nascosto dell’amore.
Nel suo futuro ci sono nuove storie in stesura e progetti importanti nel mondo del romance e non
solo.
*-* *-* *-*
Titolo: Inconciliabili
Prezzo: cartaceo 10,99 e-book 0,99
Link d'acquisto: QUI
SINOSSI:
«Avevo un sogno, ricordi? Sono venuto a realizzarlo. Ne avevo molti altri cui ho
dovuto rinunciare, progetti che riguardavano anche te. Non ti permetterò di
distruggere anche questo. Sono tornato per rimanere, dovrai fartene una ragione,
affari tuoi se la mia presenza ti disturba.»
Che cosa accade quando la persona che non hai mai smesso di amare torna di
prepotenza nella tua vita?
L’amore tra Beatrice e Davide è stato importante, sarebbero ancora insieme se un
evento grave e imprevisto non li avesse allontanati.
Davide l’ha tradita, imbrogliata, le ha nascosto un terribile segreto ma Beatrice non
è mai riuscita a liberarsi dai sentimenti che la legano al suo antico ragazzo. Delusa e
amareggiata, ha messo da parte i propri sogni per occuparsi del negozio di famiglia,
talmente chiusa in se stessa da avere rinunciato all’amore e perfino alle amicizie di un
tempo. Beatrice sopravvive coltivando progetti di fuga che non realizzerà mai,
oppressa da una madre nevrotica ed egoista.
Davide, invece, è andato avanti: ha girato il mondo perfezionandosi nella sua
professione di chef ed è tornato nella città di origine per aprire un ristorante. È
cambiato, più bello di prima, determinato e carismatico, molto diverso dal ragazzo
tenero che Beatrice ha conosciuto.
Stretti in un groviglio di amore e odio, invasi dal rancore e pronti a rinfacciarsi
reciprocamente l’epilogo della loro storia, Davide e Beatrice ingaggiano una sfida
fatta di provocazioni e dispetti infantili. Inconciliabili, distanti, capaci di ferirsi con
gli insulti più duri. Ma l’amore è un fuoco che cova sotto la cenere, e perfino due
persone che il tempo ha trasformato in nemici sono costrette ad arrendersi alla forza
dei sentimenti. Riprendere la loro storia da dove si era interrotta li obbligherà a
portare a galla il passato e a rivivere quel brutto episodio che li ha segnati nel
profondo. Un compito difficile per Beatrice che si è obbligata a cancellare tutto.
Ne sarà capace, riuscirà a tenere testa alla ferrea opposizione di sua madre che
vuole allontanarla da Davide? Non resta che affidarsi alla potenza dell’amore.
ESTRATTO
«Dovresti smetterla di usare questo nome, ha un suono patetico, ridicolo. Seproprio vuoi parlare con me, chiamami Beatrice, o Bea, come fanno tutti. Ancora
meglio: evitami, non abbiamo niente da dirci.»
Siede sull’altalena vicina alla mia, voltato verso di me. Gli occhi decisi a carpirmi i
segreti più nascosti. Non glielo permetterò, mi sono già scoperta abbastanza con lui.
«Per me sarai sempre Bibì, è così che ho continuato a chiamarti in tutti questi
anni.»
Potrei crederci se non ricordassi quello che mi ha fatto, le menzogne cui è ricorso
per nascondermi una verità terribile. Potrei crederci se non rivedessi il modo in cui si
è fatto beffe di me e di mia madre.
«Non sprecare il tuo tempo per convincermi che hai continuato a pensarmi, la vita
è andata avanti per entrambi ed è giusto così. Solo gli illusi vivono aggrappati al
passato, tu non lo sei. Avevi degli obiettivi da raggiungere e ci sei riuscito, a quanto
vedo. Il resto lasciamolo dov’è.»
Gli illusi come me, specifico nel profondo del mio cuore, intanto che riprendo a
dondolare.
«Certo che ho pensato a te, sei una malattia da cui non è possibile guarire, me ne
sono accorto stamattina. Ti ho visto rientrare con le borse della spesa, e ho capito che
tutti i miei sforzi sono stati inutili. Perché io ce l’ho messa tutta per dimenticarti, ho
cercato di odiarti ma non sono stato abbastanza bravo. Per questo sono venuto da te,
stamani, delle lagne di tua madre non me ne frega niente. Volevo che parlassimo, ti
rendi conto che non abbiamo mai scambiato una singola parola su quello che è
accaduto? È arrivato il momento di farlo, non sei più una ragazzina spaventata.»
Allungo le gambe, mi spingo inarcando la schiena, le mie oscillazioni si fanno più
ampie. Torno la bambina che sono stata, amata e felice, ignara che il mio mondo
sarebbe presto crollato. Non voglio parlare del passato, non con lui. Non posso farlo
sapendo che le nostre posizioni sono inconciliabili. Che noi stessi siamo
inconciliabili.
BIOGRAFIA
Vincitrice del secondo concorso Entra anche tu in Sperling Privé, indetto da
Sperling & Kupfer, Mariella Mogni ha esordito come autrice di romance nel 2015.
Dopo avere pubblicato con importanti collane digitali quali “Sperling Privé” e
“YouFeel” di Rizzoli, ha esordito nel self publishing nel maggio 2018.
ROMANZI EDITI
CONCERTO A DUE VOCI Sperling Privè, febbraio 2015
OLTRE L’AMORE Sperling Privè, luglio 2015
CON LA RABBIA NEL CUORE Auto pubblicato, maggio 2018
INCONCILIABILI Auto pubblicato, settembre 2018. Disponibile anche in
versione cartacea.
I NOSTRI INCONTRI PROIBITI Auto pubblicato, marzo 2019. Disponibile
anche in versione cartacea.
SOFIA NON CREDE ALLE FAVOLE. Auto pubblicato, maggio 2019.
Disponibile anche in versione cartacea.
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