Autore: Claudio Paganini
Titolo: Quiete apparente
Prezzo: cartaceo 14.50 e-book 2,79
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Trama
La quiete del piccolo paesino di Vens, in Valle d'Aosta, viene turbata dal ritrovamento del
cadavere di una donna brutalmente assassinata. Nessun movente, nessuna ragione sembra
spiegare un simile delitto ma forse nel passato della giovane donna può nascondersi il
motivo di tanta violenza. Sarà compito del commissario capo Lombardi dipanare una
matassa che da subito appare intricata e misteriosa.
Estratto
Il locale era piccolo e illuminato da una lampada che scendeva nuda dal soffitto; gli occhi
bendati non le permettevano di osservare i particolari, ma i suoni che le arrivavano alle orecchie
erano ovattati, lontani. Sapeva che la parete alle sue spalle, come il resto di quella squallida stanza,
era pannellata da una perlinatura dozzinale mentre alcuni scaffali metallici odoranti di ruggine e
polvere erano l’unico mobilio che riusciva a ricordare dello sguardo fugace che aveva dato alla
cantina prima che la benda le impedisse di vedere altro. Le fascette di plastica, strette intorno ai
polsi legati dietro la schiena, le segnavano dolorosamente la pelle e anche i muscoli delle spalle le
dolevano sempre di più, tanto da cercare una posizione meno disagevole nell’attesa di quello che
doveva succedere.
«Dio, fa che finisca in fretta…» continuava a ripetere, mentre il silenzio opprimente
cominciava ad aumentare le sue insicurezze.
Un dolore improvviso, tra le scapole, le strappò un grido più di sorpresa che di dolore; non
c’erano state avvisaglie di quello che stava per accadere, non una parola, non un rumore, solo quella
fitta nella schiena che lentamente si stava tramutando in bruciore.
“Non fa troppo male”, si sorprese a pensare mentre la lama penetrava sempre più in profondità
togliendole il respiro, fino a sfiorare con la punta la parete del cuore; sentiva il sangue impregnare la
camicetta, ma era l’ultima delle sue preoccupazioni in quel momento.
«Ti prego Dio, non voglio soffrire…» aveva gridato, come se ci fosse ancora una possibilità di
sfuggire a quello che stava subendo. Un colpo secco e il pugnale era penetrato fino all’impugnatura
squarciandole il cuore e ponendo fine alla sua agonia; le sembrava di aver sentito un rumore, come
di legno che si scheggiava mentre si accasciava a terra senza fiato, contando i battiti che velocemente rallentavano fino a fermarsi e quel terribile silenzio che ne era seguito fu l’ultima cosa che riuscì a percepire prima di sprofondare nell’oblio.
Biografia
ZONA DI RESIDENZA DELL’AUTORE: GENOVA
Claudio Paganini è nato a Genova nel 1963 e risiede a Chiavari. Di professione guardia particolare
giurata, coltiva da sempre la passione per la lettura e la scrittura. Circa trent’anni fa ha iniziato la stesura del suo primo libro “Quarta dimensione”, un sogno che è rimasto nel cassetto fino al 2007, quando la casa editrice Gammarò l’ha pubblicato. Scrive un secondo libro, edito dalla 0111 Edizioni nel 2012, un fantathriller intitolato “Pandemia. Ha scritto inoltre undici racconti brevi ambientati nel mondo del paranormale raccogliendoli in un libro intitolato ”11 piccole ombre” pubblicato nel 2013 dalla casa editrice 0111 Edizioni. Sempre nel 2013 è uscito il suo quarto libro dal titolo “I Custodi del Destino”, sempre a cura della stessa casa editrice. Ha pubblicato, sempre con 0111 Edizioni, una
trilogia ambientata nel 1690 e avente come riferimento il processo e la persecuzione delle streghe di Salem, il cui primo capitolo si intitola “Wiccan – libro primo”. Il secondo capitolo si intitola “Nemico nell’ombra – libro secondo” e nel 2016 è uscito il terzo e ultimo capitolo della trilogia Wiccan: “Igat_She la Viaggiatrice – libro terzo”. Nel 2017, sempre a cura di 0111 Edizioni, è la volta di “Destini Incrociati”. Nel 2018 esce “ La Mano del Destino” una sorta di sequel de “I custodi del Destino”, ma con sorprendenti e inaspettati risvolti.
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Autrice: Irene Milani
Titolo: La memoria di Elvira
Prezzo: cartaceo 11,90
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Trama
Il passato va custodito, in esso si può nascondere la sofferenza e, allo stesso tempo, il rimedio ad essa.
Estratto
Pietro prese la mia mano e mi guidò poco distante dalla chiesa; camminando mi chiedevo cosa mai
dovesse darmi di così segreto da portarmi così lontana. Poi colsi un'ombra e il mio cuore iniziò a
battere più forte: avrei riconosciuto quella sagoma ovunque!
Incurante di ogni forma di orgoglio e di prudenza gli corsi incontro e lo abbracciai, trattenendo a
stento le lacrime. Lui parve stupito, ma non infastidito, dalla mia reazione perché rispose al mio
abbraccio stringendomi delicatamente tra le sue braccia, cosa che mai mi sarei aspettata. D'altra
parte non avrei mai pensato di comportarmi così io stessa, lasciando trapelare in modo tanto evidente i miei sentimenti verso di lui.
«Dove sei stato tutto questo tempo?»
«Meno sai, meglio è. Quello che faccio è pericoloso e non voglio coinvolgere nel rischio altre persone; è una mia scelta e voglio essere solo io a pagarne le conseguenze.»
«E tua madre? Non pensi a lei? In questo periodo l'ho vista spesso ed è molto preoccupata, anzi
rassegnata per la tua sorte.»
«Lo so e mi dispiace, ma devo fare quello che sento! Sono stato da lei fino ad ora e le ho spiegato la
situazione, promettendole di farmi vivo ogni tanto e di cercare di non farmi ammazzare.» pronunciò
quelle parole con tanta noncuranza, quasi non stesse parlando di lui, che sentii una fitta allo
stomaco. Sembrava quasi avesse già deciso quale sarebbe stato il suo destino: niente e nessuno gli
avrebbe fatto cambiare idea.
Sarei stata tutta la notte a parlare con lui ma dovevo raggiungere in fretta i miei genitori, prima che
si accorgessero che ero sparita. Qualche rado fiocco di neve iniziava a scendere dal cielo plumbeo,
rendendo il momento del nostro distacco ancora più simile alla scena di un libro.
Prima che mi allontanassi mi diede un leggero bacio sulla fronte, accarezzandomi la guancia dove si
era posato un fiocco… o forse era una lacrima? Mi strinse la mano e vi pose all'interno un piccolo
oggetto avvolto in un foglio di giornale.
«Un piccolo regalo, l'ho fatto in una delle lunghe sere davanti al fuoco.» bisbigliò prima di svanire
svoltando in un angolo buio della strada, che rimase deserta.
«L'unico regalo per me è che tu sopravviva...» affidai quelle parole al vento, che le disperse in un
turbine di neve, quasi le sillabe si fossero cristallizzate.
Biografia
Irene Milani nasce a Milano nel 1977. Dopo la maturità scientifica si laurea in
Conservazione dei Beni culturali all’Università di Parma nell’indirizzo archeologico. Dopo il
matrimonio si trasferisce in provincia di Como dove lavora come insegnante di italiano alle
scuole medie.
Attualmente ha pubblicato sei romanzi e ha ricevuto riconoscimenti per alcuni racconti a tema storico.
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