Titolo: Metempsicosi
Autore: Stefano Caruso
Contatti Autore: Calvin_Idol (Instagram), Stefano Caruso – Protowrite (Facebook)
Editore: Self-Published (mia etichetta indipendente Protowrite)
Genere: Thriller/Paranormal
Uscita: 29/06/2019
Prezzo: 3€ ebook (preorder, dal 29/06, 5€) – 14€ cartaceo
Link Amazon: https://amzn.to/31fb9lj
Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=JETAPE_hzEs
Sinossi:
“Quando si fa notte l’uomo mi aspetta, perché l’uomo mi aspetta di notte?
Quando chiudo gli occhi l’ombra mi osserva, perché l’ombra mi osserva tutte le volte?
Nel buio l’uomo mi guarda, perché l’uomo mi guarda se muoio?
Quando sono solo l’uomo mi parla, perché l’uomo mi parla se non voglio?
Negli specchi la sua ombra mi trova, e io non ho ancora capito perché…
Quando mi nascondo l’uomo mi scova, e la sua ombra mi osserva quando lui non c’è.”
Non c’è redenzione per i dannati.
Sebastian ha perso tutto: amicizie, amori, sicurezze, e sa che la colpa è solamente sua.
Non vive più, guarda la sua vita scorrere e si rifugia in una realtà fittizia, creata dalla droga da cui è dipendente, il Nac-B, che gli permette di volare lontano dal proprio corpo, dove è tutto perfetto.
Questa è la traslazione.
Ma i mondi in cui si trasla sono abitati, la droga lo mette a contatto con delle entità, esseri di altre dimensioni in grado di manipolare il comportamento di chi assume il Nac-B.
Sebastian utilizza le conoscenze delle entità e si guadagna da vivere come sensitivo.
Una chiamata per un lavoro come tanti lo porta lontano da tutto, la scomparsa di alcuni ragazzi in un villaggio sperduto in mezzo al deserto.
L’entità del luogo è diversa da qualsiasi altra avesse mai affrontato prima.
I fantasmi del passato riemergono e gli offrono la possibilità di redimersi, ma il prezzo è l’umanità.
Quanto ci si può spingere oltre per riavere chi si ama?
Chi si può sacrificare per la propria felicità?
Si possono correggere gli errori passati?
Questo è Metempsicosi.
Estratto
Luce.
Un fascio passò sotto lo spiraglio della porta.
Sebastian agitò la testa, rinsavì. Sentiva il collo a pezzi, così come la schiena. Si alzò
leggermente sulle gambe e si massaggiò i glutei indolenziti.
“Questa dannata sedia.”
La luna illuminava a malapena la stanza. Osservò Emlyn, gli occhi che si muovevano sotto le
palpebre chiuse. Non riusciva a vedere il volto di Philip, ma ne scorgeva i piedi, immobili sul letto.
“Forza, so che ce la puoi fare.”
Un dolore acuto si materializzò nella sua tempia destra, portò la mano e premette sopra, massaggiando il punto.
“Non ho un attimo di pace.”
Il pomello della porta si girò, prima in senso orario e poi antiorario.
Scattò in piedi, puntò la Colt, tenendola con entrambe le mani.
Tirò indietro il cane, il colpo andò in canna con uno scatto.
La maniglia girò ancora e cadde a terra con un tonfo secco.
I muscoli tesi, una goccia di sudore gli andò a finire nell’occhio, costringendolo a chiuderlo, lo pulì nella spalla.
La porta si aprì senza emettere suono.
Rimase senza fiato.
Una figura umanoide entrò nella stanza, aveva un braccio solo che teneva alzato, in mano reggeva una sfera luminescente. Dal bacino in giù, il corpo della creatura era ridotto in brandelli.
La figura fluttuava, sospesa a mezz’aria.
Emetteva una cantilena, dapprima impercettibile, poi ne riconobbe le parole…
«…nel buio l’uomo mi guarda, perché l’uomo mi guarda se muoio?»
Per oggi è tutto; quanto vi ispira??
Luce <3
Oh mamma...il titolo mi fa paura hahahaha
RispondiElimina