sabato 20 novembre 2021

Recensione dilogia "La saga dei Florio", Stefania Auci

 


Autrice: Stefania Auci

Titolo: L'Inverno dei Leoni

Saga: I Florio

Prezzo: 19,00 e-book 12,99

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Saga dei Florio:

1)I Leoni di Sicilia

2)L'Inverno dei Leoni


Eppure, di colpo, tutto le è più chiaro. È come se l'isola le stesse finalmente consegnando la chiave per aprire il cuore di suo marito. Ne vede la bellezza segreta, ne percepisce il silenzio. "La volevi davvero tanto, quest'isola", mormora.


Trama

Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l'Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l'acquisto dell'intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all'amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l'ombra di quell'amore non lo lascia mai, fino all'ultimo… Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent'anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull'altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos'altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato? Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d'amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d'Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele. Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola - esaltante e terribile, gloriosa e tragica - di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città. Unici e indimenticabili.


"Tu, ora, non mi devi lasciare sola". E, con quelle parole, di colpo, Ignazio smette di essere Ignazziddu. In quella voce rabbiosa e infelice, lui legge il suo futuro.

Recensione


Oggi vi parlo del secondo e ultimo volume della saga dei Florio; il volume precedente si è, ahimè, chiuso con la morte di Vincenzo Florio, mentre adesso, la società, la casata è nelle mani di Ignazio, padre di Iganzziddu, secondogenito suo e di Giulia; sotto la guida del padre di Ignazziddu, assistiamo alla nascita, o meglio al prosieguo dell'impero dei Florio, con una villa che la moglie, Giulia, appunto, capisce avere una parte fondamentale nella vita del marito.

Con il matrimonio di Ignazio e Giulia, la scalata da commercianti  a nobili è praticamente immediata, visto che la ragazza è baronessa, la scalata termina con la nomina di Ignazio a senatore del Regno nel 1883. La loro vita procede, ma è pur vero che, dopo la scalata, inizia la discesa, ecco perchè L'Inverno dei Leoni è considerato la discesa inesorabile di questa famiglia che ha lottato per arrivare dov'è arrivata, ma come detto, questo è il racconto del loro declino.

La fine inizia con la morte di Ignazio nel 1891; ed ecco che il capofamiglia diventa Ignazziddu, lo stesso che vive nella cosiddetta bell'epoque, quello, per intenderci, che non fa altro, come tutti quelli della sua generazione, che andare a caccia di donne, divertimento e bevute; ma Ignazziddu sposerà Franca Jacona della Motta di San Giuliano, colei che viene definita una delle donne più belle d'Europa (cosa testimoniata anche dal ritratto fattole da Giovanni Boldini) e Franca è destinata a diventare Donna Franca Florio, l'icona di stile, eleganza e fascino; viene introdotta nelle maggiori famiglie europee, diventa amica del Kaiser Gugliemo II di Prussia, ammirata da Gabriele d'Annunzio, è proprio lei quella che rappresenta il volto della famiglia adesso.

Questi sono gli anni della Targa Florio, la gara automobilistica voluta dal cognato di Franca, Vincenzo Florio. Peccato che non tutto vada per il verso giusto; Iganniddu non ha (mi si passi il termine), le palle nè del padre nè del nonno, ragion per cui si circonda di cattivi consiglieri, ragion per cui, iniziano le batoste.

Questo comporta che non tutti sono in grado di portare avanti il casato famigliare; ci sarebbe molto altro da dire, ma chi sono io per togliervi il divertimento della lettura? 
Lasciatevi ammaliare dalle vicende di una famiglia che ha letteralmente fatto la storia.



La mia valutazione


Alla prossima


Luce <3


"Ora sei tu il capofamiglia". Ignazio non ha tempo per ribellarsi (...) Ignazio resta lì, accanto alla madre che piange tutte le sue lacrime. Si sente addosso gli occhi della gente, ne coglie i sussurri, le frasi smozzicate. Tutti guardano lui, ora. E lui non sa cosa fare. 

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