venerdì 16 dicembre 2022

Recensione "La storia infinita", Michael Ende

 


Autore: Michael Ende
Titolo: La storia infinita
Prezzo: 18,70  e-book 8,99

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"Il pericolo è dentro di te, in te stesso, e per questo è tanto difficile proteggerti da esso."

Trama
Bastiano è un ragazzino goffo, grassoccio, soprattutto molto solo. E ha una grande passione: leggere. In un giorno di pioggia, inseguito dai compagni che si fanno beffe di lui, si rifugia in una vecchia libreria dove trova un volume intitolato "La storia infinita". Il libraio non vuole venderlo, ma l’attrazione per quel libro è tale che Bastiano lo ruba e ci si immerge letteralmente, scoprendo che proprio lui non è solo spettatore delle meravigliose avventure che vi sono narrate, ma ne è anche protagonista, chiamato a salvare i destini del mondo incantato di Fantàsia, con le sue mitiche creature e le sue città sospese. Moderno romanzo di formazione, storia di un’anima, folgorante scoperta dell’amore, indimenticabile avventura, ma anche lungo viaggio nell’immaginario e itinerario nell’arte e nella mitologia, "La storia infinita" è uno dei grandi libri per tutti del nostro tempo che ha conquistato, avvinto e incantato generazioni di lettori.



"I desideri non si posso evocare, né soffocare a piacimento. Essi nascono dalle profondità più remote del nostro animo, più nascosti di ogni altra intenzione, siano essi buoni o cattivi. E a nostra insaputa."

Recensione

La Storia Infinita ha per protagonista Bastiano, un bambino vittima di bulli della scuola, che un giorno per sfuggire alle loro angherie, si rifugia in un negozio di antiquariato. Qui viene attratto da un libro con uno strano diadema sulla copertina. L’impulso è fortissimo: come il proprietario si distrae, Bastiano ruba il libro e scappa via. Si rifugia nella soffitta della scuola, decidendo di non voler più ritornare a casa. Inizia a leggere il libro che racconta le vicende di Atreiu, un giovane ragazzo assoldato dall’Infanta Imperatrice per sconfiggere il nulla nel regno di Fantasia.

Man mano che Bastiano legge il libro, si rende conto che ormai è entrato a far parte della storia. Riesce ad aiutare Atreiu e l’Infanta Imperatrice, ma deve anche scoprire come fare per ritornare nel suo mondo. Ed è la seconda parte del libro, che racconta le vicende di Bastiano per ritornare a casa.

La storia è volutamente divisa in due parti: la prima è quella con  protagonista Atreiu che cerca di sconfiggere il nulla, parte a mio parere più vicina a una fiaba e quindi semplice da leggere. La seconda invece, è più introspettiva e ha come protagonista Bastiano che, entrato a far parte della storia,  deve cercare la strada per ritornare a casa usando i propri desideri, senza però perdere se stesso.


Bastiano è un personaggio che si evolve continuamente, evoluzione che possiamo dividere in tre fasi:

Fase uno: Bastiano è un ragazzo pieno di insicurezze, che non si sente amato e non riesce ad avere un dialogo con il padre;

Fase due: grazie ai poteri dell’infanta imperatrice, diventa invincibile e riesce ad esaudire i desideri degli abitanti di Fantasia, acquisendo anche una fiducia in se stesso che lo porta ad essere arrogante, egoista e prepotente. Credendo di comportarsi bene, inizia a modificare degli equilibri che portano delle problematiche. I suoi poteri lo fanno diventare ben voluto e acclamato dalle masse, ma è una fama effimera, destinata a spegnersi. Bastiano, a causa della sua presunzione, perde gli amici veri, che lo apprezzavano sia nei panni del ragazzo insicuro, che in quelli di un uomo potente.

Fase tre: nell’ultima parte troviamo un Bastiano diverso, più maturo, che ha riscoperto se stesso e che vuole riparare ai propri errori.

La storia infinita è identificato come un libro per ragazzi, un fantasy, ma è completamente diverso sia nello stile sia nella struttura dai canoni della fiaba. È quindi più corretto ed opportuno  identificarlo come un romanzo di formazione. In più è anche un libro nel libro: all’interno della cornice narrativa della realtà si svolgono gli eventi del regno di Fantasia e durante il racconto le vicende si intrecciano.

Lo stile è un po’ altalenate: la prima parte si legge velocemente, mentre la seconda è un po’ più pesante e tende, forse, a farti saltare alcune parti (la cosa è valida se leggete il romanzo in versione cartacea o digitale, se invece l'avete ascoltato come me su Audible, saltare pezzi è un filino complicato).

Il romanzo è composto da 27 capitoli, che iniziano con altrettante lettere dell’alfabeto  in ordine alfabetico dalla “A” alla “Z”.  Michael Ende dissemina il suo racconto di spunti sulla narrazione come “scrittura”, ovvero come “sequenza di vocali e consonanti” e “tipografia”; come la scritta che compare sulla porta a vetri del negozio del signor Coriandoli, stampata al contrario così come la si vedrebbe dall’interno; la scala del Vecchio della Montagna Vagante, costruita da lettere che formano frasi, ammonimenti, inviti; le iniziali lasciate su una duna del Deserto Colorato da Bastiano, come testimonianza del suo passaggio per chiunque leggerà il passo de La storia infinita in cui lui compie quell’azione; o il gioco del Caso nella Città degli Imperatori, che consiste nel lanciare un gran numero di dadi sulle cui facce sono disegnate le lettere dell’alfabeto, scopo del gioco è ottenere, casualmente, parole buffe o di senso compiuto, o addirittura intere storie. Le lettere scritte, dunque, rappresentano uno dei punti di partenza per costruire un racconto.

"La storia infinita" va letto almeno una volta nella vita (e la mia è caduta in dicembre nel 2022), perché insegna veramente tanto. Se non l'avete letto, recuperatelo, quanto a me, a questo punto non mi resta altro da fare che recuperare il film.



La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


"Chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d'improvviso la vita pareva così vuota e priva di interesse?"

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