martedì 12 aprile 2022

[Review Tour] Recensione "Tre", Francesca Marcelli

 


Buongiorno, oggi partecipo al review tour del romanzo "Tre" di Francesca Marcelli; ringrazi il blog respirodilibri per avermi coinvolta



Autrice: Francesca Marcelli

Titolo: Tre

Prezzo: 17,00  e-book 4,49

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Eccolo là: poco distante da dove si trova in quel mo-mento ne vede uno molto grande, ed è proprio mentre tenta di attraversare per raggiungerlo che il telefono prende a squillare, obbligandola non solo a fermarsi, ma anche a mantenere la calma nel vedere il nome del suo fidanzato lampeggiare come un dannatissimo faro nella notte.

«Dimmi.»

«Penny! Finalmente.»

«Cosa c’è?»

«Posso sapere dove sei? Sono tornato da San Fran-cisco ed eri scomparsa! Non ci sono più le tue cose, niente… dove diavolo sei?»

Alza gli occhi al cielo e, fermandosi lungo il muro per non dare fastidio ai passanti, comincia a giocare con dei sassolini per terra, li calcia con il piede e se li riavvicina.

«Cosa vuoi, Jack?» insiste.

«Cosa vuoi che voglia? Sapere dove sei! Non hai nessuno in America e non riesco a trovarti! Al telefono non rispondi e nessuno sa dove sei sparita!»

«Non sarai mica preoccupato per me?» scoppia a ridere.

«Non dire sciocchezze! Certo che sono preoccupato per te!»

«Fai male allora! Sono grande abbastanza, sai? Cosa ti aspettavi, che dopo tutto ciò che è successo io restassi lì con te? Sapevi perfettamente che stavo cer-cando una sistemazione e un lavoro, e che non sarei rimasta per nessuna ragione al mondo…»

«Cazzo Penny!» la interrompe. «Dimmi dove sei!»

«Non te lo dirò… così come non ti risponderò più al telefono! Non solo non sono più a casa tua, ma non sono neanche più a New York e, che ti piaccia o no, devi fartene una ragione e lasciarmi in pace!»

«Non mi lasci altra scelta che chiamare i tuoi zii…»

«Fallo… saranno felici di sapere cosa è successo! E comunque, anche se ti dicessero dove sono, farebbe poca differenza!» sospira. «Devi uscire dalla mia vita! Ti è chiaro?» e senza dargli modo di replicare preme il tasto rosso e blocca il suo contatto.


Trama

Penelope è una ragazza italiana appena arrivata a Boston per lasciarsi alle spalle New York e una relazione andata male. Vuole riiniziare da zero in questa nuova città, ma Matthew, un uomo incontrato in un supermercato, stravolge da subito i suoi piani,facendole vivere un'intensa avventura. Convinta di chiudere sul nascere questo rapporto, sapendo che non le porterà niente di buono, il primo giorno del suo nuovo lavoro ha una brutta sorpresa: l'uomo col quale ha vissuto settimane appassionanti è il suo capo. 

A complicare le cose arriva il suo ex, Jacob, nonché migliore amico di Matthew.

Al vertice di questo triangolo che si nutre di non-detti, misteri e dinamiche più grandi di lei,  Penelope sa a chi appartiene il suo cuore. Resta però da scoprire se ci sarà un lieto fine...



Recensione

Oggi vi parlo del romanzo "Tre" dell'autrice esordiente (essendo questo il suo primo romanzo) Francesca Marcelli; Penelope la protagonista femminile è una ragazza che ha dei sogni, infrantesi quando il suo storico ragazzo ha fatto un grandissimo errore; ed è qui che la ritroviamo che si rifà una nuova vita, o quantomeno ci prova.

Peccato che al supermercato incontra un ragazzo superfigo, che si presenta come Matthew, con cui fa un bellissimo e appagante sesso; quando però scopre che Matthew è pure il suo capo, o quantomeno un collega del suo capo, le cose precipitano. O meglio, Matthew la tratta con freddezza per poi farsi perdonare in privato; ma... L'arrivo dell'ex di Penelope porta altro scompiglio e altre rivelazioni vengono fuori dal cilindro; ammetto che una rivelazione l'avrei voluta MOLTO più ampia, perché proprio non mi è chiara. E il finale.. beh, diciamo che fa capire l'intenzione dell'autrice di scrivere un seguito; ma quando uscirà?? E mi auguro che il mio desiderio venga esaurito.

Le maschere riusciranno a cadere, magari da entrambe le parti, lasciando il posto all'amore?


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


Apre la porta, e senza troppe cerimonie compie qualche passo dentro alla stanza, ormai pregna di odori diversi, ma ce ne è uno che più di tutti la colpi-sce: lavanda.

Un profumo tanto forte e familiare da essere co-stretta a seguirne la scia con gli occhi che, sgranati, re-stano appiccicati a quelli di un uomo alto, con dei ricci biondi che ricadono lungo il volto e che subito si manda indietro.

La salivazione si azzera, il cuore si ferma e gli occhi sono completamente increduli.

«Penny!» lui la chiama.

«Cosa ci fai qui?» è la sola cosa che riesce a dire.

Davanti a sé, in tutto il suo splendore e il suo sex ap-peal, Jacob sta parlando comodamente seduto sul diva-netto sul quale lei stessa si era seduta due giorni prima.

Alla sua destra Matthew, in piedi di fronte a lei Connor e Julien.

Socchiude gli occhi, e provando a prendere il re-spiro più lungo della sua vita si allontana di un passo, mentre lui alzatosi rapidamente la raggiunge.

«Penny, cosa ci fai tu qui! Ti ho cercata per setti-mane!» prova ad abbracciarla, ma lei lo respinge, in-tanto anche gli altri tre si scambiano rapide occhiate.

«Come hai fatto a trovarmi?»

«E dai amore, lasciati abbracciare, mi hai fatto preoccupare… non riuscivo a trovarti da nessuna parte!»

«Non chiamarmi amore» borbotta innervosita.

«Voi… vi conoscete?», interviene Connor.

«Certo! Stiamo insieme da sei anni ormai…» replica lui continuando a cercare un contatto.

Julien, più sbigottito che mai, si volta di scatto verso il fratello, impassibile, sebbene lui sappia il tumulto che prova nell’animo.

«No! Noi stavamo insieme, ti ho lasciato mesi fa quando ti ho trovato…»

«Tesoro, questi sono dettagli, mi sono scusato in mille modi, non puoi mandare a puttane sei anni per una cosuccia da niente…»

Penelope si sofferma a guardare Julien: «Giusto. Una cosetta da niente…» per poi tentare di andare verso Connor, che le passa i documenti sotto lo sguardo incandescente di Matt.

«Non posso crederci, tu lavori per loro?» continua Jacob.

«Per me» spiega Connor lasciando che le sue mani sfiorino quelle di lei nel passarle i documenti, e che i loro occhi si catturino a vicenda in un muto sostegno.

«Ma dai… Matt è come un fratello, speravo di pre-sentartelo al suo primo viaggio a New York e invece tu sei qui, che stupido! Dovevo venire settimane fa a Boston.»

Solo in quel momento Penelope trova il coraggio per cercare Matt, e per un istante riesce a leggere nei suoi occhi il completo sbigottimento.

«Siete come fratelli…» su Jacob che tenta ancora di toccarle il braccio «non siete poi così amici, o il nostro rapporto era davvero una cosuccia di poco conto per te, dato che dalla sua faccia sembra proprio che non ne sapesse niente.»

Stringe forte i fogli per la rabbia.

«Lasciamo stare, è acqua passata ormai! Connor ar-chivio questi e vado a casa».

«Sì, vai pure, buona serata.»

Si allontana, divincolandosi da uno dei mille tenta-tivi di Jacob di fermarla.

«Devo lavorare» una risposta secca che ben poco lascia all’immaginazione.

«Penny, per favore parliamo, sono tornato a casa ed eri scomparsa, non hai nessuno in America.»

«Sempre meglio che avere te.»





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