domenica 3 aprile 2022

Recensione "Damned Soul - La ragazza del mio migliore amico", Lorena Nigro


Titolo: DAMNED SOUL - La ragazza del mio migliore amico

Autore: Lorena Nigro

Genere: Contemporary Romance

Pagine: 340

Volume: Autoconclusivo

Prezzo: Ebook prezzo lancio € 0,99 – Cartaceo € 13,50

Uscita: 24 marzo

Disponibile: Formato e-book e cartaceo su Amazon, disponibile anche su Kindle Unlimited

Pubblicato da: Self publishing

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Quando entro nella sua stanza, e i miei occhi si abituano alla luce fioca che filtra dalla finestra, butto fuori l’aria che avevo trattenuto, e faccio quasi fatica a contenere la felicità nell’averlo trovato da solo.
Mi prendo un attimo per osservarlo: è a pancia in giù, le gambe divaricate che si attorcigliano alle lenzuola. Oso percorrere le cosce mascoline, compatte, più toniche di quelle di Syd, fino ad ammirare i boxer bianchi che avvolgono un culo da favola. Sento di avvampare al solo pensiero di volerlo mordere. Il suo debole respiro mi calma e mi incoraggia a indugiare sulle spalle nude che mettono in risalto una muscolatura definita, seppur a riposo, mentre le braccia scompaiono sotto al cuscino e l’espressione rilassata mi spinge ad allungare una mano per accarezzargli il viso. Ma non lo faccio.
Mi avvicino con cautela e mi abbasso su di lui scuotendolo leggermente a una spalla. «Kxxxx… dormi?»
«Uhm…» geme e cerca di mettermi a fuoco.
«Sono io…»
Malgrado la penombra, percepisco addosso il suo sguardo cobalto.
Ho i brividi.

Trama

Lei resta la mia ragione e il mio castigo.

Non c’è niente di più doloroso al mondo se non vedere la ragazza che ami tra le braccia di un altro. Un altro che non è solo il tizio con cui sei cresciuto, no, è il tuo migliore amico, è quello che ti ha salvato il culo un milione di volte. E quando a quell’amico devi tutto, nel bene o nel male, tu lo rispetti e metti a tacere la coscienza. E la mia coscienza ha un solo nome: Jodene. La fidanzata di quello che per me è come un fratello.

La guardo, respiro il suo respiro; vivo di ogni suo battito, mi rigenero della sua energia. Non posso fare a meno di lei. Sarebbe come morire rinunciarci… eppure ho dovuto farlo, ingoiando bile sotto il loro stesso tetto. E intanto resto a guardare da lontano un rapporto che si logora giorno dopo giorno, fino a quando basta poco, pochissimo, per avere Jodene nel mio letto e intrappolarla nel mio cuore… per non lasciarle altro scampo se non tra le mie di braccia, questa volta.

Guardo avanti e inizio a giocare: questa è la mia partita e ho tutte le intenzioni di vincerla.

Kolby

Sono fatto di tormento e frustrazione. Sono come il vento, quello impetuoso, che quando passa lascia gli scarti di un’esistenza infelice. Aspetto di far brillare il mio diamante, gli giro attorno, lo tengo d’occhio e lo proteggo… solo così so di avere uno scopo.

Jodene

Ho una vita che è come una trappola… vivo un amore fasullo perché quello vero mi fa troppa paura. Un

crogiolo di emozioni mi ricorda quanto sia ipocrita nei confronti di quell’amico che forse dovrebbe

rimanere tale. Invece mi piace… mi piacciono i suoi occhi e le attenzioni che mi concede. È un faro nella notte e io, soggiogata, accetto che mi indichi la strada verso… la perdizione.


Estratto

«Non ti facevo così insensibile. Dov’è finito il tuo cuore?» ribatte il mio diamante, sempre pronto

a prendere le difese dei più “deboli”.

L’afferro per un braccio e me la trascino in camera, schiacciandola contro la porta. «Vuoi sapere

che fine ha fatto? Vieni qui, avvicinati…»

«Kolby, smettila. Che ti prende?»

«Lo senti come batte? Avanti, ascolta» quindi le premo a forza l’orecchio sul petto, sul tatuaggio

che pulsa, lasciandomi solleticare dai suoi capelli.

A un tratto mi pare di essere in paradiso; non è mai successo che i contatti tra me e lei fossero

così intimi. Sembra pazzesco, e percepisco anche il suo disagio, che la spinge a stringersi solo per

evitare l’imbarazzo di guardarmi, ma, allo stesso tempo, è come se anche lei volesse un noi. O

almeno lo spero. Mi sfugge un gemito, come se stessi venendo soltanto perché le sue labbra mi

stanno sfiorando accidentalmente un capezzolo.


Recensione

"Damned Soul - la ragazza del mio migliore amico", è la storia di Kolby, un ragazzo destinato a vedere la ragazza che ama, tra le braccia di un altro, per essere più precisi, quell'altro è il suo migliore amico. Syd, con cui ha condiviso una vita intera, ma anche la musica; ma Kolby ha la sua controparte femminile, Jodene, il diamante di Kolby; Jodene, come sostiene lei stessa ha una vita che è una sorta di trappola, vive un amore fasullo, perchè quello vero le fa paura.

Cosa? Avete già fatto dei collegamenti? E chi ha detto che sono giusti, scusate?? :P  Torniamo seri vah; quando Kolby torna nella casa dove è cresciuto, si ritrova a condividere la casa con la donna che ama da anni e il fidanzato di lei, peraltro suo migliore amico; dire che le cose non andranno per il verso giusto è un eufemismo, perché dal ritorno di Kolby, Jodene si ritrova a mettere in discussione ogni cosa riguardante la sua relazione con Syd; mentre Kolby deve fare i conti con un segreto che ha tenuto nascosto, per salvaguardare la donna che ama.

Niente è come sembra, ci sono persone che sono disposte a tutto pur di ottenere ciò che vogliono e per farlo, arrivano a minare il rapporto tra Jodene e Kolby, che stanno faticosamente riallacciando un rapporto che pensavano perso.

Secondo voi cosa nasconde Kolby? Come andrà a finire il suo rapporto con Jodene? E Syd? Combinerà qualcosa per far saltare tutto, magari con l'aiuto di qualche arpia? 

In compenso, Jodene scoprirà che chi pensava una sciacquetta, in realtà si rivelerà essere più preziosa di ogni altra persona che abbia conosciuto finora.

"Damend Soul" è la storia di un'anima dannata, destinata a morire senza chi ama, o a rinascere con essa, se mai gli verrà data una possibilità.


La mia valutazione


Alla prossima


Luce <3


«Te ne devi andare» sbotta e si sfila da sotto per allontanarsi da me, come se le mie dita scottassero.
Rimango disorientato, ma non appoggerò questa assurda richiesta. «Non ci penso proprio, diamante. Non andrò da nessuna parte.»
«Tu non capisci…»
«Cosa dovrei capire?» la raggiungo, afferrandola per le spalle. «Questo non cambia nulla, sarò sempre io a ingoiare bile ogni volta che ti vedrò insieme a lui, quando ti saprò nel suo stesso letto e sarò costretto ad ascoltare i vostri gemiti mentre ti scopa come un figlio di puttana. Sarò io a perdere ogni opportunità di farmi una vita migliore, quando rifiuterò l’ennesima ragazza che non sia tu, o ad ammazzarmi di seghe pensando a te. Sarò sempre io lo stronzo che sopporterà l’idea che tu appartenga a un altro.»


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