Autrice: Eleonora Zaupa
Titolo: Giallo come il cielo
Prezzo: 14,25 e-book 2,79
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Avevo recuperato quei dannati fogli che di lì a poco su costrizione avrei riempito di cose inutili. In
quell’inferno avevo corso contro il tempo e in gioco c’era la mia vita.
Ma adesso il nascondiglio di fortuna non era più sicuro: mi avevano trovato, stavano venendo a
prendermi. Nella mia testa, i loro passi m’inseguivano ancora e non mi davano tregua nemmeno per un
momento, le immagini che mi tempestavano la mente erano ancora vivide: disgustosi, correvano tra le vie
deserte e le macerie degli edifici. Quella cavalcatura raccapricciante era saltata su una parete di cemento,
facendola crollare. Nemmeno l’orrenda bestia nera era stata in grado di stargli dietro.
Sarei sopravvissuta a un’altra fuga?
Trama
Evelyn Nakata è una Explorer arruolata in corpi paramilitari, fa la guardia a colossali interessi corporativi accettando le regole e controllando che siano seguite. Ma quando si rende conto che qualcosa di mostruoso sta minando il futuro dell'umanità, Evelyn si lascia travolgere dagli eventi e si butta a capofitto in un'operazione di salvataggio globale, che appare come l'ultima spiaggia del genere umano. Vincitore del premio Kipple 2020.
Jhoe Zephyr mi aveva squadrato da capo a piedi. — Tu sei Nakata Evelyn — stava leggendo la mia
scheda sul guanto. — Venticinque anni; terminato l’addestramento il 10 dicembre; mai una volta sul campo —
aveva detto con sarcasmo. — Davvero? Mai una missione, mai una spedizione? Come hanno potuto
pensare che te la caverai? Avevo espressamente richiesto un Explorer con almeno tre missioni alle spalle. —
Aveva portato le mani sui fianchi.
Non mi trovavo d’accordo con la sua affermazione e mi sono sentita offesa. Ero un’Explorer da poco,
ma non una stolta. — Ho terminato l’addestramento con i complimenti degli esaminatori. Possiedo
conoscenze belliche superiori a quelle dei nuovi Explorer. So smontare e rimontare un fucile RIF m2 in
quaranta secondi. Non ho nulla da invidiare a coloro che hanno già effettuato spedizioni — avevo risposto
con orgoglio.
Lei mi aveva guardato con un sorriso storto. — L’esperienza… ti manca l’esperienza! La teoria è utile
ma non è tutto. Nel mezzo di una missione le tue “conoscenze belliche” sono utili quanto la corazza di una
tartaruga davanti a un carrarmato. Voglio i fatti, novellina!
Era riuscita a zittirmi con quelle parole, punta sul vivo. Ho detestato da subito quel nomignolo
dispregiativo ma non sapevo cosa dirle; tuttavia ero decisa a dimostrarle il mio valore.
Recensione
Oggi vi parlo di "Giallo come il cielo"; questo romanzo breve tratta argomenti attuali con molta cura di dettagli, la trama ha più di un significato e aiuta a riflettere.
La protagonista, Evelyn è una ragazza ligia alle regole che le impone il suo lavoro, ma quando c'è di mezzo la distruzione umana, si butta a capofitto nel cercare di salvarla.
Un libro pieno di azione, che fa riflettere, ma forse non adatto a tutti.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
Nel monitor appariva l’atrio della sede Neo Explorer in tutta la sua magnificenza. C’erano i display
enormi, il bancone blu con i computer e i tappeti che ricoprivano il pavimento bianco; era tutto lì, davanti ai
nostri occhi ed era proprio come lo ricordavamo. Tuttavia c’era qualcosa di diverso nella stanza, qualcosa
che c’immobilizzava davanti agli schermi. Tutto era ricoperto da uno spesso strato di polvere, i computer e
i monitor erano divelti. Il drone stava inquadrando le vetrate infrante dalle quali ci si poteva affacciare sulla
magnifica New Afrik di un tempo. Si vedevano palazzi sventrati, i flyscooter erano abbandonati e schiantati
addosso ai muri scrostati, addirittura pencolavano sui pali della luce, piegati verso la strada. Svolazzava
fuliggine e nevicava pulviscolo tutt’intorno, donando allo spettacolo un aspetto mistico, proibito. L’aria
sembrava irrespirabile e il cielo giallognolo indicava che qualcosa era andato irrimediabilmente nel verso
sbagliato. Alla parete pendeva un vecchio poster ingiallito un pagliaccio in primo piano con alle spalle il
suo circo; il suo sorriso aggiungeva una terribile nota grottesca in quella visione apocalittica.
Oggi non esistevano più i circhi. Eppure, lì sembravano ancora esserci, in quel tempo strano che
pareva congelato in chissà quale piega dimensionale.
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