lunedì 12 ottobre 2020

7 blog per 1 autore: Paola Gianinetto

 Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?


Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO



Tutto sul romanzo



COVER


La cover di “Nicola”, l’ultimo dei miei “Principi Azzurro Sangue”, è una delle mie preferite tra quelle della serie. È nata dall’incredibile bravura della grafica che l’ha creata, Angelice Mary. Essendo il sesto della saga ovviamente doveva rispettare certi parametri di congruenza, ma per il resto le ho lasciato totale carta bianca e come sempre lei ha soddisfatto tutte le mie aspettative, e anche di più. Non è facile raggiungere la perfetta sintonia tra autore e grafico, ci vuole impegno, affinità e anche la fortuna di trovarne uno che sappia capire quali sono le tue esigenze. Quando ho visto il palazzo nobiliare che Angelice ha scelto il mio primo pensiero è stato: “È lui, è esattamente quello di Nicola”, neanche avesse potuto entrarmi nella mente e fargli una fotografia. In quanto alla coppia in copertina, l’indicazione è stata questa: “Deve sentirsi la passione, ma anche la paura. Vorrei qualcosa di intensamente sensuale e insieme oscuro, voglio il dominio, la tenerezza e l’amore”. E questo è il risultato, per me assolutamente perfetto


TRAMA

Il momento in cui un autore deve scrivere la trama del proprio libro, di solito appena terminato, è insieme difficile ed esaltante. Devi riuscire a condensare in poche frasi un’intera storia, e fare anche in modo che chi la legge sia catturato, incuriosito al punto da voler leggere il romanzo. Nella trama di “Nicola” ho tentato di descrivere i tratti essenziali dei due protagonisti: un oscuro, affascinante vampiro vecchio di secoli che non conosce l’amore e una giovane umana coraggiosa e indipendente che non ha idea di quale sia il suo posto nel mondo. E il modo in cui, nonostante tutto, due universi così distanti possono incontrarsi fino a divenire uno solo.

Come sempre, oltre ai due protagonisti, le lettrici che hanno amato i libri precedenti troveranno nel romanzo anche gli altri personaggi della serie. Perché in fondo, anche se in ogni libro inizia e finisce il racconto della nascita di un amore, Principi Azzurro Sangue è un’unica grande storia. Una piccola anticipazione (stando attenta a non sconfinare nello spoiler): nel romanzo ho volutamente dato particolare attenzione a un personaggio che abbiamo già conosciuto alla fine di “Nadir” e che avrà… una certa importanza nei successivi capitoli. Forse qualcuno indovinerà di chi sto parlando

Ecco la trama del libro.


NICOLA

PRINCIPI AZZURRO SANGUE #6


Nicola Aldrovandi è un vampiro di seicento anni, cinico e spietato. Uno scienziato immortale che considera gli umani esseri inferiori, non conosce la pietà ed è convinto che l’amore non esista.

Sophie Rousseau, una giovane ladruncola orfana cresciuta in una comune in Camargue, vive di espedienti e non ha mai trovato il proprio posto nel mondo. Quando, per salvarsi la vita, è costretta a rubare un prezioso diamante in un palazzo nobiliare di Siena, il suo destino si intreccia a quello di Nicola. Che cosa vuole da lei quell’essere oscuro e potente? E perché, invece di tentare di fuggire dal mortale pericolo che rappresenta, Sophie si sente inesorabilmente attratta da lui?

Alle prese con i fantasmi di un passato sconosciuto, coinvolta dal Consiglio degli Antichi nella lotta a una terribile minaccia che incombe sugli immortali e sul mondo intero, Sophie scoprirà che il letale vampiro di cui non può più fare a meno ha in mano la chiave del suo passato, del suo presente e del suo futuro. E, forse, lei riuscirà a insegnargli che cosa è l’amore.


ESTRATTI

1)

Un rumore di passi la distolse dai suoi pensieri e di nuovo tornò indietro nel tempo, in quell’orrenda casa di Nizza. Ma non appena l’ombra scura della persona che era entrata nella stanza fu illuminata dalla luce delle candele, Sophie spalancò la bocca: l’uomo che la fissava in silenzio a qualche metro di distanza non sarebbe potuto essere più diverso dal mostriciattolo che l’aveva imprigionata qualche tempo prima. Alto e imponente, trasudava potere, minaccia e la speciale arroganza che deriva dalla consapevolezza di essere superiore a chiunque altro sulla faccia della terra. Di sicuro era nobile. Molto nobile. No, nobile non era abbastanza: quel tizio doveva essere un re, un imperatore, un antico condottiero. O più probabilmente un dio. Un dio talmente attraente da seccarle la gola con la sua sola, maestosa presenza.

I capelli biondo scuro, spettinati ad arte come quelli di alcune statue antiche, le facevano venire voglia di fiondarsi giù dalla poltrona e infilarci dentro le mani per spettinarli ancora di più. I tratti del volto erano decisi e virili in modo indecente, la linea della bocca era dura, eppure le labbra apparivano morbide, curvate in una lieve smorfia crudelmente sensuale. Gli occhi grigio ardesia fissi su di lei brillavano di una luce intensa, e sotto quell’attento esame Sophie dovette combattere la tentazione di sprofondare nella poltrona sperando che la inglobasse. Non esisteva proprio: mai mostrarsi deboli di fronte al nemico e mai mostrargli la propria paura. Eppure un terrore che non aveva mai provato prima serpeggiava dentro di lei, raggelandola, perché per quanto fino a quel momento quell’uomo bellissimo non le avesse fatto del male, aveva la certezza assoluta che al suo confronto il boss della malavita che l’aveva picchiata e minacciata di morte non fosse che un patetico ragazzino che giocava a fare il cattivo.


2)

Si fermò di colpo, liberando il braccio dalla sua stretta, e si voltò a fronteggiarlo.

«Io credo che di me ti importi» dichiarò, il mento sollevato in un gesto di sfida. Lui strinse gli occhi, ma non disse nulla. «Ti impegni tanto per farmi sentire un’insignificante, stupida umana perché è quello di cui cerchi di convincere te stesso. Non puoi tollerare di provare qualcosa, qualsiasi cosa, perché questo significherebbe lasciare spazio a una parte di te che ti rende più fragile, meno intoccabile. Perché così potresti essere ferito. E sai che cos’altro credo, onnipotente vampiro? Credo che tu abbia paura. Di me e di quello che rappres…»

L’impatto contro il muro di pietra del vicolo le svuotò i polmoni.

Nicola la teneva sollevata con un braccio attorno ai fianchi e l’altra mano era stretta attorno al suo collo. Il volto della creatura che la dominava non aveva più niente di umano, gli occhi brillavano di una luce oscura e nella bocca socchiusa i canini lunghi e acuminati promettevano sofferenza e morte.

Sophie smise del tutto di respirare, gli occhi fissi sulle enormi zanne candide del predatore. Non aveva mai avuto così tanta paura di lui, una paura ancestrale e selvaggia che minacciava di fermarle il cuore, eppure quella non era l’unica sensazione che provava: le armi letali che stavano per ucciderla esercitavano su di lei una profonda attrazione e, che Dio la perdonasse, non riusciva a smettere di fissarle. Come di fronte al sinuoso movimento di un cobra, rimase immobile nella presa del serpente, ipnotizzata dagli occhi gelidi che non contenevano neppure la più piccola traccia di umanità. Solo quando il mostro si chinò su di lei abbassò lentamente le palpebre, preparandosi a morire.

La prima cosa di cui fu consapevole fu l’allentarsi della stretta attorno al collo. La morsa che l’avvolgeva la lasciò libera di respirare normalmente e la mano si allontanò da lei. Il braccio forte che le cingeva i fianchi invece rimase dov’era e la lasciò andare solo dopo averla riappoggiata a terra, con estrema delicatezza.

Sophie riaprì gli occhi. Nicola era a un passo da lei, le braccia abbandonate lungo i fianchi. Non la guardava. Fissava il muro sopra la sua testa e quando Sophie vide la sua espressione sentì agitarsi dentro di lei una nuova emozione, che chissà come surclassò lo shock e persino la paura di morire. Negli occhi del vampiro c’era una vulnerabilità che non gli aveva mai visto e il suo sguardo vuoto e sperduto la colpì al punto che provò il bisogno di stringerlo a sé, di abbracciarlo forte per non lasciarlo più andare.

Non ebbe neppure il tempo di realizzare quanto assurdo fosse provare simili sentimenti per lo stesso essere che un attimo prima stava per ucciderla, perché quando gli occhi di Nicola incontrarono i suoi ogni fragilità era scomparsa. Lui era tornato quello di sempre: freddo, distante e del tutto controllato.


3)

Il rombo di un tuono squarciò il silenzio, facendola sobbalzare sulla sedia, e il cielo estivo fuori dalla vetrata si oscurò come se la notte avesse deciso di farsi vedere molto prima del previsto. Qualche dio lassù doveva essere parecchio incazzato. Sophie si strinse le braccia attorno al corpo e sorrise. Adorava i temporali estivi, l’impeto con cui le gocce di pioggia si schiantavano sul terreno caldo che le assorbiva avido, rilasciando un intenso odore di terra bagnata. Era come un amplesso brutale e selvaggio, ma con una punta di intensa dolcezza.

Chissà se dopo la terra si sentiva come lei? Chissà se provava quel misto di paura e aspettativa nell’attesa che la furia degli elementi si riversasse ancora su di lei, che la possedesse di nuovo?




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