venerdì 29 novembre 2019

EVENTO: UN REGALO SOTTO L'ALBERO (Parte 18)





Autrice: Michela Soprano
Titolo: Ad ogni mio battito di cuore
Prezzo: e-book 0,99

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Trama

Marta Levis, una giovane donna a capo di una grossa azienda la Levis Corporation. Donna capace, brillante e autoritaria sul posto di lavoro, ma anche gentile e amorevole nel privato. Dopo la morte del padre sarà la sua migliore amica Katy a farle mantenere un contatto con il mondo che la circonda, grazie ai suoi modi un po' stravaganti. La routine di Marta verrà stravolta, ancora una volta, dopo aver incontrato Stephan. Un uomo che susciterà in lei sensazioni mai provate prima. Una storia fatta di passioni risvegliate, gelosie, tradimenti e colpi di scena che metteranno Marta in difficoltà più e più volte. Amanti e fidanzati del passato torneranno a guastare il presente. Riuscirà Marta ad avere il suo lieto fine? Riuscirà finalmente a scoprire che sapore ha il vero amore…quello folle, passionale, intimo in ogni sua sfaccettatura, quello che ad ogni battito di cuore ti toglie il fiato.


Estratti

Allunga la mano e la posa sulla mia. <<Se ho detto qualcosa che ti ha offesa in qualche modo mi
dispiace. Non era mia intenzione.>> Vengo travolta dal suo profumo. Lo respiro. Lo faccio mio.
Quattro secondi dentro, due secondi fuori. Chiudo gli occhi, ed eccole quell’emozioni di cui mio
padre mi raccontava. Battito accelerato, sfarfallio nello stomaco, un brivido d’eccitazione,
emozioni.

La sua erezione preme vogliosa su di me e basta questo a farmi contrarre nel basso ventre. Se
vuoi che mi fermi basta…  Non gli do modo di finire che la mia bocca è sulla sua. Mi afferra e
mi fa sedere sul tavolo. Gli circondo la vita con le gambe spingendolo più vicino a me. Le mani
vanno ovunque, toccano, palpano, stringono. Le lingue si reclamano, danzando in un vortice di
lussuria e desiderio. Sospiri e gemiti riempiono il silenzio che ci circonda.

Mi fa incavolare il fatto che a potere sulle emozioni; le accende e le spegne a suo piacimento, mi fa
incavolare e poi eccitare con una rapidità incomprensibile. Sto perdendo la pazienza. Si gira
all’improvviso e mi inchioda con il suo sguardo penetrante. Non è vero. Mi gira intorno, in
modo che adesso sono io a dare le spalle a lui. Mi tiene ferma con le sue mani sui fianchi e aderisce
il suo corpo al mio in un unico pulsante e vibrante essere. Non è vero che stai perdendo la
pazienza biondina, anzi tutto questo ti eccita. Io ti eccito Marta, non negarlo. Smettila. Ma è
davvero quello che voglio? Mi fa incavolare il fatto che a potere sulle emozioni; le accende e le
spegne a suo piacimento, mi fa incavolare e poi eccitare con una rapidità incomprensibile. Sto
perdendo la pazienza. Si gira all’improvviso e mi inchioda con il suo sguardo penetrante. Non
è vero. Mi gira in torno, in modo che adesso sono io a dare le spalle a lui. Mi tiene ferma con le
sue mani sui fianchi e aderisce il suo corpo al mio in un unico pulsante e vibrante essere. Non è
vero che stai perdendo la pazienza biondina, anzi tutto questo ti eccita. Io ti eccito Marta, non
negarlo.Smettila. Ma è davvero quello che voglio?


Biografia

Michela Soprano nata il 17 febbraio 1990
A Velletri in provincia di Roma.
Diplomata in perito informatico e successivamente qualificata Onicotecnica.
La sua passione per la lettura l’ha portata a cimentarsi con la scrittura.
Figlia di due genitori a cui vuole un gran bene; sorella di due uomini forti che ama; la zia pazzarella e
rompiscatole di quattro nipotine fantastiche e moglie di un uomo che non cambierebbe per tutto l’oro del mondo. Si reputa una persona semplice e con dei valori che le sono stati tramandati dalla sua
famiglia e che vorrebbe trasmettere poi un giorno ai suoi figli. Lavora come collaboratrice familiare. Ama cucinare.
Amichevole, scherzosa, amorevole ma anche permalosa, testarda e caparbia.
Non si accontenta di ciò che la vita le ha riservato, cerca sempre di reiventarsi e crearsi un mondo tutto suo.


*-* *-* *-*

Autrice: Elena Carletti
Titolo: Sotto le apparenze
Prezzo: cartaceo 6,85  e-book 0,99

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Trama
La vita dell’avvocato Anna cambia improvvisamente quando le viene affidato il
compito di difendere Jessica, una ragazza con un passato tormentato, da un’accusa di
omicidio.
Luca Storti è morto e, insieme a lui, viene sotterrata una storia che inizia diciannove
anni prima, con la morte della madre di Jessica.
Dal momento in cui Anna comincia a scavare nel passato di Jessica, scopre una serie di
segreti che non devono venire a galla. Chi è Raul, il fantomatico benefattore di Jessica?
Cosa nasconde la moglie di Luca? Perché nessuno crede all’innocenza di Jessica? E
qual è veramente la sua malattia?
Anna dovrà fare affidamento solamente sulle proprie forze per trovare l’assassino di
Luca e capire cosa si nasconde sotto le apparenze.


Estratto

«Sono venuta a rivolgerti qualche domanda» continuai. Feci un respiro profondo
porgendole la prima; «dove ti trovavi la sera del due maggio?». Probabilmente era la cosa
più sciocca e ovvia da chiedere ma mi sembrò l’unico punto di partenza.
«Ero a casa degli Storti» rispose con voce dura.
«Perché eri lì?».
Silenzio.
«Puoi aver ucciso Luca?»
«No» rispose con sufficienza.
«Avevi la pistola tra le mani, perché?». Sapevo che la colt era di proprietà degli
Storti ma volevo sentire cosa avesse da dirmi lei.
«Non lo so, però ce l’avevo». La sua ingenuità mi colpì.
«Sai che la pistola era degli Storti?» le chiesi. Lei alzò le spalle.
«La sera del due maggio sei andata a casa loro, hai preso la pistola e hai sparato a
Luca Storti?» continuai.
«Non lo so, non credo».
«Come credi? Non ne sei sicura?»
«No, non sono sicura».
«Non devi crederlo, devi saperlo, se hai qualcosa da dirmi fallo, io sono il tuo
avvocato» dissi alzando un po’ il tono di voce.
«È agitata avvocato?» rispose senza esitazione mentre fissava il mio pollice.
«Cos’è successo?» ignorai volutamente la sua domanda.
«Si mangia anche le unghie o si limita alle pellicine?». Mi fissava e, in qualche
modo, riuscì a portarmi a nascondere la mano incriminata.
«Non è una cosa importante in questo momento».
«Sa che l’onicofagia è un disturbo del controllo degli impulsi? Secondo la teoria
freudiana è un sintomo di fissazione orale, e portare qualcosa alla bocca richiama
l’esperienza del seno materno. Lei non è stata allattata avvocato?». Non sapevo che cosa
rispondere, mi stava mandando fuori di testa.
«Scommetto che avrebbe una voglia tremenda, in questo momento, di mordersi
quella piccola pelle che sta nel suo indice».
«Potresti rispondere alle mie domande per piacere?». Mi stavo agitando e la
situazione mi stava sfuggendo di mano.
«Non lo so» rispose incurvando gli angoli della bocca. Era divertita.
«Cosa non sai?» le chiesi.
«Le sue domande, avvocato, non so cosa sia successo». Rimasi per un po’ a
guardarla, convinta che avesse altre cose da confessare ma Jessica rimase seduta sulla sua
seggiola continuando a fissare le mie mani con noncuranza.
«Ne sei sicura?»
«Sì». Tre battiti di ciglia.








Elena Carletti







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