Titolo: Dolce come il cioccolato
Saga: De La Garza #1
Prezzo: 11,40 e-book 6,99
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Saga dei De La Garza:
1)Dolce come il cioccolato
1,5)Il diario di Tita
2)Dolce come il desiderio
“Quando si tratta di mangiare, fatto del resto importante, soltanto gli sciocchi o i malati non gli attribuiscono l'interesse che merita.”
Trama
Fin dal loro primo incontro, poco più che adolescenti, Pedro e Tita vengono travolti da un sentimento più grande di loro. Purtroppo, a causa di un'assurda tradizione familiare, per Tita il matrimonio è impossibile: ma per umana volontà e con la complicità del destino, lei e Pedro si ritroveranno a vivere sotto lo stesso tetto come cognati, costretti alla castità e tuttavia legati da una sensualità incandescente. Una storia d'amore in cui il cibo diventa metafora e strumento espressivo, rito e invenzione, promessa e godimento, veicolo di un'inedita comunione erotica.
“Si sentiva così sola e abbandonata! Un peperone in salsa di noci dimenticato su un vassoio dopo un gran banchetto non si sarebbe sentito peggio di lei.”
Recensione
“Como agua para chocolate” 1989, titolo originale è uscito in Italia tradotto in Dolce come il cioccolato, accompagnato dal sottotitolo L’arte magica della cucina e da una dedica misteriosa: “A tavola e nell’alcova si invita una volta sola”.
La traduzione del titolo non sembra pertinente, in quanto nel testo, si racconta come la protagonista, Tita, “si sentiva letteralmente ribollire di rabbia, come l’acqua per la cioccolata.
Il titolo originale, dunque, pur evocando la dolcezza del cioccolato, in realtà si riferisce a un sentimento ben diverso, che caratterizza tutta la vicenda narrata.
Ancora più indicativo sul contenuto del libro è il simpatico sottotitolo: “Romanzo a puntate mensili con ricette, amori e rimedi casalinghi”. La struttura del testo, infatti, è formata da dodici capitoli, ciascuno intitolato a un mese dell’anno, in cui – a partire da una ricetta tipica dell’antica cucina messicana, le focaccine di natale – viene raccontata, con talento affabulatorio e un “pizzico” di realismo magico tipici della letteratura latino-americana, la vicenda del grande amore tra Pedro Muzquiz e Tita de la Garza. Per ogni capitolo l’autrice presenta una ricetta di cucina, i cui ingredienti (il più importante è l’amore) e la sua preparazione, riconducono agli episodi narrati che sono condizionati, o addirittura determinati, dal piatto speciale ammannito dalla protagonista.
In un Messico di inizio Novecento, attraversato da ogni sorta di magie e di passioni, si consuma l’indimenticabile storia d’amore di Pedro e Tita. Ai due giovani, pazzamente innamorati sin dall’adolescenza, un’assurda tradizione familiare nega la felicità del matrimonio. Ci pensa il destino, allora, riunendo comunque sotto lo stesso tetto Pedro e Tita, come cognati. Soffocata nei vincoli di una casta convivenza, la loro passione sarà costretta a scoprire una nuova dimensione per sopravvivere, e questa dimensione sarà il cibo. Infatti le squisite ricette preparate da Tita affondano le loro radici in un passato mitico; perché negli accostamenti degli aromi è nascosta la capacità di accendere e risvegliare desideri, ricordi e sentimenti; perché quando parlare e toccarsi è diventato impossibile, torte di compleanno e peperoni farciti, timballi battesimali e quaglie ai petali di rosa possono rappresentare la più languida delle seduzioni e diventare il sorprendente veicolo di un’accesa comunione erotica.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
“Benché nasciamo con una scatola di cerini dentro di noi, non possiamo accenderli da soli, abbiamo bisogno, come nell'esperimento, di ossigeno e dell'aiuto di una candela. Solo in questo caso l'ossigeno deve provenire, per esempio, del fiato della persona amata; la candela può essere un tipo qualsiasi di cibo, di musica, di amore, di parola o di suono, che faccia scattare il detonatore e accendere in tal modo uno dei fiammiferi. Per un momento ci sentiremo abbagliati da un'intensa emozione. Si produrrà dentro di noi un piacevole calore che con il passare del tempo si andrà affievolendo, lentamente, finché non sopraggiungerà una nuova esplosione a ravvivarlo.”
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