Autrice: Diana Gabaldon
Titolo: Legami di sangue
Serie: Outlander #14
Prezzo: cartaceo 18,62 e-book 7,99
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Serie Outlander:
14)Legami di sangue
15)Prigioniero di nessuno
16)Quando accadrà dillo alle api
17)?
A quelle parole, il suo viso cambiò; inspirò profondamente e mi prese tra le braccia. Io lo strinsi, forte, e insieme ci lasciammo andare a un enorme sospiro, e ci tranquillizzammo, la sua testa che si chinava sulla mia. Mi baciò i capelli, e io girai la faccia verso la sua spalla, la bocca aperta sulla scollatura della camicia aperta, le ginocchia di entrambi che cedevano lentamente, in preda a un sollievo reciproco.
Trama
1778: la Francia dichiara Guerra all’Inghilterra, l’esercito britannico abbandona Philadelphia e, in queste circostanze, Jamie Fraser, creduto morto per annegamento, ricompare per scoprire che il suo migliore amico ha sposato sua moglie. Contemporaneamente il conte di Ellesmere scopre con orrore di essere in realtà figlio del ribelle James Fraser, e il nipote Ian vuole a tutti i costi sposare una quacchera. Una situazione disastrosa, in cui Claire e la sorella di Jamie, Jenny, possono solo cercare di arginare i danni.
L’unica nota positiva è che la figlia di Jamie e Claire, Brianna, è al sicuro con la sua famiglia nella Scozia del ventesimo secolo... Oppure no? La verità è che Brianna è alla disperata ricerca del proprio figlio, che è stato rapito da un individuo determinato a scoprire i segreti di famiglia e Roger, il marito, si è avventurato nel passato alla ricerca del ragazzo... senza sospettare che invece è nel presente che deve cercare... E adesso che Roger è fuori combattimento, il rapitore si può concentrare sul suo vero obiettivo: Brianna.
Forse sarebbe meglio giungere con l’oscurità, pensò cupamente. Sarebbe stato più semplice sistemare le cose con Claire se fossero rimasti soli e indisturbati; che il chiarimento portasse a una bastonata o a un incontro a letto, non voleva interferenze. Quel pensiero fu come un fiammifero di Brianna. La parola «letto» fu sufficiente a scatenare una nuova ondata d’ira.
Recensione
Il precedente volume della saga di Outlander, ci aveva lasciato in sospeso con il ritorno tanto aspettato dell'eroe, una di quelle esperienze frustranti ed emozionanti insieme a cui la Gabaldon ci ha in qualche modo abituato nel corso di questa lunga storia, scritta e pubblicata nel corso di svariati anni. L'uscita di Legami di sangue ha portato le risposte che stavamo aspettando, regalandoci un nuovo capitolo entusiasmante e pieno di passione, lotta, energia, quasi come se fossimo di nuovo all'inizio di questa grande avventura.
La Gabaldon è un'autrice che ormai ha il mio cuore in pugno, nel bene e nel male. L'ho mandata al diavolo, quando un Jamie redivivo, che noi lettrici sapevamo non essere morto nel naufragio della nave che doveva riportarlo in America insieme a Jenny, ricompare nella vita di Claire, John e William, che in qualche modo erano andati avanti senza di lui. Il suo ritorno ha lo stesso rimbombo di un tuono in una vallata silenziosa, sconvolgendo l'esistenza di tutti loro.
Per tutti quelli che sono arrivati a questo punto della corsa, la lettura di Legami di sangue diventa obbligatoria, per far fronte al desiderio di un chiarimento tra Jamie e Claire, soprattutto in quanto quest'ultima si è sposata con Lord John e come quest'ultimo rivela al suo amico le nozze non sono state solo di nome, ma si è trattato un matrimonio vero e proprio. Tutta la prima parte è costruita quasi come un ansioso inseguimento, dove tutti gli eventi sembrano in qualche modo allontanarli, rimandando l'incontro chiarificatore, mentre la politica arriva aggressiva a sconvolgere l'esistenza del nostro eroe ancora una volta, basti pensare all'emozionante incontro in una capanna tra i boschi con un personaggio del calibro di George Washington che lo nomina Generale incaricandogli una nuova missione.
L'incontro tra Claire e Jamie arriverà e sarà emozionante come se entrambi avessero ancora vent'anni e l'amore tra di loro fosse ancora venato di quella passionalità struggente e capricciosa della giovinezza. Eppure sicuramente, malgrado la passione, si ritrova tutta la forza e la solidità di un sentimento che ha attraversato decenni e che è diventato la ragione della vita stessa. Di fronte a due caratteri come i loro, poco conta l'età e qualche ruga. Continuano ad essere i due ragazzini che si sono ritrovati nel tempo e nello spazio, che si sono amati, malgrado la distanza, che si sono tenuti per mano in un mondo nuovo, ricostruendo la loro esistenza pietra su pietra.
Anche se appena ritrovatisi, con la nuova missione che gli è stata affidata, Jamie si vede costretto a partire nuovamente per il fronte, ed ovviamente al suo fianco ritroviamo la nostra Claire e quel vero figlio di entrambi che altri non è che il giovane Ian. Se la nostra eroina offre come al solito le sue competenze mediche all'esercito continentale, la sua presenza non è accettata senza riserve dagli altri medici presenti, per la sua condizione di donna, per invidie e gelosie varie. Unica eccezione è quella di Denny Hunter, il quacchero che avevamo già incontrato nel romanzo precedente, ovvero il fratello della bella Rachel ed il fidanzato di Dottie, la cugina di William, che con abile sotterfugio e con la collaborazione del ragazzo era riuscita a raggiungere Denny in America, decisa a sfidare la volontà paterna e a sposare l'uomo che il suo cuore aveva scelto.
La dimensione epica, già vista nei volumi precedenti, emerge con tutta la violenza e la forza narrativa, nelle pagine in cui la guerra avanza ed il fronte si avvicina, come se sullo sfondo delle vicende dei nostri eroi, che si inseguono, si perdono e si ritrovano, ci fosse un rullo costante di tamburi di guerra che scandiscono l'avvicinarsi di un evento terribile e tragico, fino ad esplodere assordante nella drammatica scena del meleto, dove l'impatto devastante della guerra travolge la nostra coppia nella sua totale imprevedibilità.
Tutti gli altri personaggi occupano il loro spazio narrativo, con John che si ritrova sballonzolato tipo palla da ping-pong, tra una mano e l'altra, passando per traditore, ribelle, disertore, sperando di riuscire a salvarsi. Suo figlio William invece si è completamente perso, adesso che ha scoperto il terribile segreto sulla sua identità e mentre cerca di convivere con l'odio che nutre per un padre che non conosce, ma che tutte noi adoriamo, si lascia coinvolgere dalle vicende di Jane e Fanny e dalle loro misere vite. Nel frattempo Jamie affronta la guerra, il nemico, le sue paure, vivendo un segreto senso di angoscia, una sorta di premonizione che questa possa essere la settima vita, o la settima morte, annunciatagli dalla famosa zingara a Parigi, quando era solo un ragazzino a caccia di avventure. Claire prega per lui, per un suo ritorno, mentre cerca di dare una mano con i feriti, lei che di guerre ne ha vissute tante e che nella loro crudezza appaiono tutte spaventosamente simili.
E quando il nostro eroe, alla fine dello scontro, correrà da lei, e lo rivedremo tornare, stranamente salvo, capiremo quel senso di fatalità terribile che lo ha accompagnato, quando davanti ai suoi occhi a cadere sarà proprio lei, l'amore della sua vita, colpita da colpi vaganti, mentre cerca solo di salvare la vita degli altri. E la Gabaldon (o meglio gli editori italiani) ci lasciano così, nel fango e nel sangue, mentre la vita di Claire scivola via, trattenuta solo dalle braccia dell'uomo che l'ha amata sopra ogni altra cosa.
Se questa parte ambientata nel passato è il vero nucleo emozionante, epico e appassionante, devo però anche parlarvi degli eventi che travolgono la vita di Brianna e Roger nel presente: Roger decide di attraversare nuovamente le pietre per ritrovare suo figlio rapito e lo accompagna Mac, ormai diventato una sorta di compagno d'avventure. E il suo ritorno a Lallybroch è di quelli che lasciano il segno nel cuore dei lettori, soprattutto quando, alzando lo sguardo sulla trave del salone, si rende conto che non ci sono quei segni di sfregio lasciati dall'esercito inglese dopo Culloden e che c'è qualcosa di infinitamente strano in questo suo ritorno. E mentre realizza tutto questo, si ritrova davanti Brian Fraser, che noi tutti avevamo conosciuto solo dai racconti del figlio.
Roger incontra una famiglia felice, quella prima della violenza di Black Jack che spazzerà via definitivamente la loro serenità. Il giovane Jamie è ancora a Parigi, studiando, mentre Jenny è un'adolescente vivace che attira gli sguardi degli uomini. Roger prova un'emozione assoluta, pensando che la vita di queste persone gentili sarà completamente distrutta da lì a pochi anni. Black Jack è appena stato nominato comandante e quando Roger si reca da lui per chiedere l'aiuto per rintracciare il piccolo Jem, l'incontro è di quelli che lasciano il segno. Uccidere Black Jack significherebbe salvare la piccola Jenny, lo stesso Jamie e Brian Fraser, ma senza Black Jack probabilmente Claire e Jamie non si sarebbero mai incontrati, Brianna non sarebbe mai nata e Jem non sarebbe venuto al mondo.
Mentre Roger è alle prese con un quesito morale, Brianna lotta con le unghie e con i denti per difendere il figlio, che non è mai tornato nel passato. In lei emerge l'anima da guerriero del padre, ma allo stesso tempo una lettera di Frank le indica la strada da seguire.
Lettura emozionante, senza lungaggini, senza parti prolisse, pieno di palpiti, di storie, di sentimenti e di vita. Finale che lascia il segno e fa dire: a questo punto non si può NON leggere il seguito: Prigioniero di nessuno.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
«Non dirò che non m’importa di quello che è successo, perché mentirei. E non dirò che non scatenerò il caos, per questo, perché è probabile che lo farò. Ma ti dirò che non c’è niente in questo mondo, o in quello che verrà, che possa allontanarti da me... o che possa allontanare me da te.»
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