Autrice: Diana Gabaldon
Titolo: Prigioniero di nessuno
Serie: Outlander #15
Prezzo: cartaceo 18,62 e-book 7,99
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Serie Outlander:
15)Prigioniero di nessuno
16)Quando accadrà dillo alle api
17)?
“Dovete venire, Signore.”
VOCI . . . Sentivo parole, sconnesse, venire fuori dalla nebbia come proiettili che colpivano a caso.
“. . . trovate Denzell Hunter!”
“Generale..
No!”
“...ma c'è bisogno che rispondiate ... “
No!”
“... agli ordini.."
“NO!”
E un'altra voce, questa irrigidita dalla paura: “. . . potreste essere fucilato per tradimento e diserzione, Signore!”
Questo mise a fuoco la mia attenzione vagante e sentì chiaramente la risposta:
“Allora mi spereranno qui dove mi trovo, perché non lascerò il suo fianco!”
Il volume precedente, Legami di sangue, ha avuto l'indecenza di lasciarci nel vivo della storia, quando eravamo ad una svolta narrativa cruciale, sospesi tra il pericolo e la speranza, con Jamie disperato, dopo aver attraversato l'inferno (e noi con lui), solo per vedere l'amore della sua vita colpita davanti ai suoi occhi.
Anche questa seconda parte ha il potere di catturare il cuore del lettore e di tenerlo in pugno fino alla fine. Jamie è sempre stato un guerriero, nato e cresciuto, pronto a sacrificare la sua vita, il suo corpo, la sua anima ad una causa, che fosse rappresentata dai suoi uomini, dalla famiglia, o dalla gente di Lallybroch, non aveva importanza. Sicuramente Claire era ed è sempre stata il centro di tutto il suo mondo. La storia e la Rivoluzione lo investono di un ruolo legato soprattutto alla sua innegabile attitudine al comando e lui accetta quella che gli appare come una scelta obbligata, ma quando Claire rischia di morire, nulla più conta ed il sangue con cui scrive le sue dimissioni, sulla schiena del soldato semplice, è quello della sua stessa vita, di Claire, che gli sta drammaticamente scivolando tra le mani.
La nostra Claire si riprende lentamente, ma questo episodio arriva a dare una svolta alla vita dei due, decisi a chiudere con la guerra ed i combattimenti, in quanto la posta in gioco è troppo alta e loro sono stanchi di lottare e vogliono solo ritornare a casa, ovvero quel luogo arcadico sulle montagne, Fraser's Ridge, dove hanno costruito una comunità ed un mondo che riesce a rimanere sospeso tra le nuvole, incontaminato e protetto anche dagli orrori della guerra. Tornare a casa, però non sarà così facile.
Ritroviamo nel futuro (o presente) Brianna ed i bambini che sono alle prese con i loro calcoli pseudo matematici per ritrovare Roger ed è sempre lui quello che nella coppia ha il potere di emozionarmi ancora. Il giovane infatti ritrova il padre perduto che però resterà un'incognita anche dopo che lo avrà salvato.
Brianna disperatamente cerca di rintracciare il marito che escogita un modo per recapitarle una lettera attraverso il tempo e svelarle l'anno in cui trovarlo. E l'arrivo di Bree nel passato, con l'incontro tra lei e Brian Fraser è di quelli che lasciano il segno. L'uomo infatti la scambia per la moglie morta ed il piccolo Jem per Willie, il mitico fratello di Jamie, vivo solo nei suoi ricordi. Anche se Brianna non incontrerà Jamie, ancora in Francia, mi resta il fascino dell'idea della sua presenza nello stesso anno in cui suo padre è ancora un ragazzino tenero e pieno di fiducia e di speranza, prima che le ombre oscure della vita si abbattano su di lui.
Nel frattempo Jamie cerca faticosamente di ritornare a casa, svincolandosi da tutti gli impegni presi. A Filadelfia incontra Fergus e Marsali, e qui assistiamo ad una nuova tragedia che si abbatte sull'uomo che abbiamo adottato con Jamie tanti anni prima. Quella terribile conclusione di una vita lascia il lettore con un nodo in gola ed il cuore straziato, diviso tra violenza e pietà, facendoci precipitare in un un vago indolenzimento mentre si avvicina il finale.
Mentre la guerra avanza, il gruppo deciso a ritornare al Ridge si sposta verso Sud. I continentali rivorrebbero Jamie a combattere, ma lui si rifiuta, in quanto l'unica famiglia che riconosce è quella per cui dare la vita e nessun altro. La città viene occupata dai britannici e ricompare anche William. La verità è che questo personaggio non sono riuscita mai ad amarlo particolarmente per via del suo carattere troppo arrogante e aristocratico. Difficile vederlo come il figlio di Jamie, anche perché quello a cui affido tale ruolo è infondo sempre stato il giovane Ian Murray. William ha dei tratti del padre, ma manca della sua dolcezza, della sua tenerezza, della sua umanità, malgrado sul finale si riprenda lievemente e nel riconoscere parzialmente la grandezza di un uomo come Jamie finiamo per coltivare un bagliore di speranza per il loro futuro.
I due si separano dopo il drammatico episodio di Jane, che è un altro colpo al cuore. Frances entra a far parte della famiglia di Claire e Jamie e quasi viene da sorridere alla frase del nostro eroe a Claire sul finale, quando le dice: "Non ne volevi un altro?" Ed eccoli nuovamente in cammino, tornare ad un Fraser's Ridge mai dimenticato, dove a riaccoglierli ci sono vecchi personaggi e vecchi amici, come Adso, ed il silenzio e la pace delle montagne, ma anche il ricordo, mai lenito, di una violenza lontana.
La Gabaldon ha creato un mondo fatto di personaggi epici, di emozioni profonde e sincere, di eventi, di storia che non si dimenticano facilmente. E anche se la mia mente li immagina ancora lì a Fraser's Ridge alle prese con la costruzione della grande casa, con l'aiuto di Brianna, con Ian e Rachel ormai parte della comunità, so che aspetterò il loro ritorno con ansia, sperando in un nuovo voluminosissimo continuo che possa riportarmi William, raccontarmi di Germain e parlarmi ancora di un amore che ha qualcosa di immortale perché sopravvive al tempo e alle stagioni della vita, intatto, appassionato ed insostituibile.
Luce <3
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