sabato 28 gennaio 2023

Recensione serie "Erkalya", Eleonora Zaupa

 


Autrice: Eleonora Zaupa

Titolo: L'eco del male

Serie: Erkalya

Prezzo: e-book 3,99

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Serie Erkalya:

1)L'alba delle tenebre

2)L'alba del caos

2,5)L'eco del male


Quando una vita marchiata veniva alla luce, in genere un’altra moriva come se fosse un tributo. Come se partorire quella maledizione fosse così dispendioso da richiedere una vita intera.


Trama

La Radura Di Grams sopravvive all'interno di un anello montuoso, in balia della morte e della sofferenza. Del Mondo Antico non esiste più niente, se non le macerie e, come pensa Eiryn, le armi per combattere gli Abomimi.
Durante una caccia, Melayn intravede il mondo antico e ogni sua credenza vacilla. Da quel momento desidera oltrepassare il confine per inoltrarsi in quel che resta dei popoli antichi, ma questo incontra solo dissensi. Quando un Emissario degli Abomini precipita dal cielo, porta con sé fuoco e paura. La decisione che prenderà Melayn va contro ogni legge e ogni logica.


Questa storia fa parte dell’universo di Erkalya, tuttavia si tratta di una narrazione a sé stante. Ci possono essere riferimenti ad altri eventi narrati nei libri ambientati nello stesso luogo, ma la lettura degli altri non è necessaria per questo romanzo.


C’era una di quelle bestie che solcava l’azzurro mattutino e che proseguiva la sua rotta. Nonostante nessuna di quelle era mai scesa, le persone credevano ogni volta che potessero perdere fuoco dalle ali e così distruggere il villaggio. Come se non fosse già abbastanza temere tutto quello che c’era fuori dalla Radura, anche il cielo terrorizzava. Alian Gramson sosteneva fossero emissari degli Abomini, sotto-creature con il compito di trovare i punti deboli delle difese della Radura.


Recensione


Oggi vi parlo del nuovo romanzo della serie "Erkalya" che in realtà può essere letto senza aver letto gli altri, avendo una narrazione a sè stante, che può essere considerata una novella della serie.

Le protagoniste sono Eiryn e Melayn: la prima nata marchiata, è cresciuta temendo gli Abomini, esattamente come gli altri abitanti della Radura, la seconda ha passato la vita come cacciatrice degli Abomini; Melayn, dopo una caccia, vede il Mondo Antico e tutto ciò in cui crede comincia a vacillare, perché pian piano scopre che ciò che le è sempre stato detto, altro non è che una menzogna. Eiryn sarà colei a cui Melayn dirà la verità, ma ciò è difficile da accettare e quindi ci vorrà parecchio tempo e soprattutto PROVE della verità, affinché Eiryn creda a Melayn.

Universo differente, personaggi differenti, ma devo dire che "L'eco del male" è una vera  e propria perla da non farsi scappare sul mondo di Erkalya; quindi se vi sono piaciuti i romanzi principali, questo non potete farvelo scappare.

Eleonora Zaupa è riuscita a suscitare la mia curiosità, con una nuova avventura e adesso voglio un nuovo libro!


La mia valutazione



Alla prossima

Luce <3


Aveva guardato la staccionata ghiacciata, appena visibile sotto la neve, e all’improvviso non le sembrava più una recinzione sicura perché, in quel momento, non si vedeva quasi più.

E poi era apparso. Era tornata a guardare verso la casa della vecchia e l’aveva visto. L’Abominio era lì, camminava lungo il sentiero che divideva le due case. Era alto, più alto del padre di Eiryn, forse due volte lui. Le gambe affusolate non erano come quelle umane, ma orribilmente simili a quelle di una capra. La vita sottile all’inverosimile e un torace ampio. Le braccia che arrivavano sino a metà femore, il muso allungato come quello di un cavallo ma con zanne che uscivano verso l’alto e verso il basso. Sul capo, un palco possente più di quello di un cervo. La scarsa luminosità non le permetteva di vedere bene i suoi colori, ma sembravano sul marrone o sul grigio, proprio come una capra o un cavallo.

Eiryn avrebbe voluto urlare, e stava per farlo, ma si era tappata veloce la bocca con le mani e poi trattenne il fiato. Quando le aveva abbassate, l’Abominio si era voltato nella sua direzione. Si era accorto di lei. L’aveva vista.

“Se siete scorti da uno di loro, siete già morti”.

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