domenica 5 marzo 2023

Recensione saga "House of the Dragon", George R R Martin

 


Autore: George R R Martin

Titolo: Fuoco e sangue 

Saga: Targarien #1

Prezzo: 17,10  e-book 9,99

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“Così i Sette Regni furono forgiati insieme in un unico grande reame dalla volontà di Aegon il Conquistatore e delle sue sorelle.”



Trama

Secoli prima degli eventi narrati ne Il Trono di Spade, Casa Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi a sopravvivere al Disastro di Valyria – si stabilì alla Roccia del Drago. La loro storia ha inizio sotto il leggendario Aegon il Conquistatore, creatore del Trono di Spade, per proseguire con le generazioni di Targaryen che combatterono per difendere quell’iconico scranno, fino alla guerra civile che quasi ne dilaniò per sempre la dinastia. In questo avvincente resoconto della loro storia, narrata dalla penna di un antico maestro della Cittadella, finalmente i frammenti e gli accenni che riecheggiavano nel ciclo epico Il Trono di Spade sono svelati in tutta l’ampiezza di un portentoso affresco. Com’è stato forgiato il Trono di Spade? Perché era così micidiale visitare Valyria dopo il Disastro? Quali sono stati i peggiori crimini di Maegor il Crudele? Cosa scoprì Alysanne la Buona recandosi alla Barriera? Cos’è veramente successo durante la Danza dei Draghi? Sono solo alcune delle domande cui viene data risposta in questa cronaca fondamentale di Westeros.



“Molti sovrani possedevano dei campioni a loro difesa. Aegon era lord dei Sette Regni, perciò, decise la regina Visenya, avrebbe avuto sette campioni. Così nacque la Guardia reale: una confraternita di sette cavalieri, i migliori del reame, dai mantelli e dalle corazze di un bianco immacolato, il cui unico scopo era difendere il re, e disposti a sacrificare la propria vita se necessario.”

Recensione

Fuoco e sangue è un prequel ambientato molti secoli prima degli avvenimenti narrati nella serie. Il mondo di Martin è complesso e pieno di numerosi avvenimenti e sfaccettature. Aegon il Conquistatore – come venne chiamato in seguito – proveniva dall’antica Valyria, aveva capelli d’argento e occhi d’ametista, ma soprattutto Aegon Targaryen aveva i draghi. Insieme alle sue sorelle, Visenya e Rhaenys, Aegon era volato sui Sette Regni da Valyria e li aveva assoggettati. Da lui in poi, tra varie lotte dinastiche, casa Targaryen regnò sul Continente Occidentale fino alla presa di potere di Robert Baratheon; ciò che conseguì a questa ribellione è noto grazie alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, narranti del caos sorto dalla perdita di potere del Sangue del Drago. Ma cosa successe prima, quando la stirpe dei Targaryen era forte e florida, produceva eredi – a volte sin troppi – e allevava nidiate di draghi? Chi erano i Targaryen prima che il loro sangue si estinguesse con la morte di Rhaegar nel 283 DC? In Fuoco e Sangue l’arcimaestro Gyldayn mette in luce come la storia di questa stirpe si intreccia inscindibilmente con il destino dei Sette Regni e perché solo loro, grazie al profondo legame con i draghi, sono l’unica vera risposta agli attuali problemi del Continente Occidentale.



Fuoco e Sangue è il primo dei volumi narranti la genealogia di casa Targaryen, un libro massiccio in cui George R. R. Martin dà un’ulteriore prova della capacità di architettare con sapienza storie e retroscena del mondo che ha portato sulla carta e nel cuore di milioni di lettori. Tuttavia, rispetto ai precedenti capitoli della saga di Westeros, in Fuoco e Sangue manca la caratterizzazione dei personaggi e lo spessore che ha reso così vivido nell’immaginario dei fan il mondo dei Sette Regni. Tali mancanze sono colmate dal fatto che il volume ha come obiettivo quello di narrare un secolo e mezzo di storia ricca di battaglie, lotte dinastiche e complicate unioni matrimoniali; come la Storia ci insegna, sono i pettegolezzi di corte ad appassionare il pubblico di lettori e studiosi. La massiccia trattazione della storia di casa Targaryen ha richiesto all’autore un indubbio sforzo che si traduce in un’architettata storia piena di incongruenze. In primo luogo la traduzione italiana è, alle volte, imprecisa; la narrazione poi, ricchissima di eventi, scorre meccanicamente assomigliando più ad un elenco che ad una trasposizione prosastica della storia annalistica. Infine, nel tracciato del racconto sono individuabili numerosi echi rimandanti alla cultura di massa: ad esempio, il re Jaehaerys Targaryen presenta al popolo il neonato principino Aemon alzandolo sulla propria testa dagli spalti del palazzo, in una scena di disneyana memoria – manca solo il felice augurio «un giorno tutto questo sarà tuo»; a nefasti echi evangelici rimanda, invece, una delle molte maledizioni lanciate nei periodi di lotte intestine, che, nella versione italiana, recita «Prima che quest’anno volga al termine, ci ritroveremo all’inferno!»



La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3





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