venerdì 23 settembre 2022

Rebelde - serie tv - Netflix (recensione)

 Buongiorno, oggi vi parlo di una serie televisiva spagnola che trovate su Netflix

Titolo: Rebelde

Paese: Messico

Anno: 2022 - in produzione

Formato: serie tv

Genere: dramma adolescenziale

Stagioni: 2

Episodi: 16

Durata: 32-49 min (episodio)

Lingua originale: spagnolo


Informazioni

Rebelde (reso graficamente come REBƎLDE) è una serie televisiva messicana del 2022.

Disponibile sulla piattaforma streaming Netflix dal 5 gennaio 2022, la serie è il sequel di Rebelde, trasmessa dal 2004 al 2006, adattamento della telenovela argentina Rebelde Way.



Trama

Mentre l'EWS si prepara ad accogliere i nuovi studenti, nascono nuovi amori e amicizie ed una società segreta minaccia di distruggere i sogni musicali degli studenti.




Recensione
Rebelde, uscita su Netflix il 5 gennaio 2022, racconta le vicende di un gruppo di adolescenti “ribelli”, musicisti e cantanti, che vogliono diventare famosi. Si tratta di un piccolo cult sudamericano che nacque prima come Rebelde Way (telenovela creata dall’argentina Cris Morena) e poi divenne una soap messicana di successo fra il 2004 e il 2006. Questa serie ne sarebbe l’ideale prosecuzione con nuovi personaggi.
La storia narra la vita di un gruppo di giovani fra i 16 e i 25 anni che frequentano l’Elite Way School, la scuola per musicisti d’élite frequentata dai figli dell’alta borghesia di Città del Messico. All’interno di questa scuola esiste un programma per musicisti Excellence Program, nel quale gli allievi possono mettere alla prova il proprio talento e prepararsi per Battle of the Bands, il contest (tipo X Factor tanto per intenderci) che mette in competizione le varie band che si sono formate fra i ragazzi. Il successo in questa esibizione può sancire l’inizio di una luminosa carriera perché hanno la possibilità di incidere un disco con una prestigiosa etichetta. I giovanissimi protagonisti formano dunque il gruppo dei RBD e la loro band inizia ad avere successo ma una misteriosa loggia di personaggi travestiti con maschere, però, farà di tutto per ostacolare questa competizione e distruggere i sogni e le aspirazioni delle giovani promesse in gara in modo da fare vincere i propri favoriti.


Rebelde, uscita su Netflix il 5 gennaio 2022, racconta le vicende di un gruppo di adolescenti “ribelli”, musicisti e cantanti, che vogliono diventare famosi. Si tratta di un piccolo cult sudamericano che nacque prima come Rebelde Way (telenovela creata dall’argentina Cris Morena) e poi divenne una soap messicana di successo fra il 2004 e il 2006. Questa serie ne sarebbe l’ideale prosecuzione con nuovi personaggi.


La storia parla della vita di un gruppo di giovani fra i 16 e i 25 anni che frequentano l’Elite Way School, la scuola per musicisti d’élite frequentata dai figli dell’alta borghesia di Città del Messico. All’interno di questa scuola esiste un programma per musicisti Excellence Program, nel quale gli allievi possono mettere alla prova il proprio talento e prepararsi per Battle of the Bands, il contest (tipo X Factor tanto per intenderci) che mette in competizione le varie band che si sono formate fra i ragazzi. Il successo in questa esibizione può sancire l’inizio di una luminosa carriera perché hanno la possibilità di incidere un disco con una prestigiosa etichetta. I giovanissimi protagonisti formano dunque il gruppo dei RBD e la loro band inizia ad avere successo ma una misteriosa loggia di personaggi travestiti con maschere, però, farà di tutto per ostacolare questa competizione e distruggere i sogni e le aspirazioni delle giovani promesse in gara in modo da fare vincere i propri favoriti.


Già dall'ovvietà della sinossi, si comprende la scarza profondità della sceneggiatura che prevede dinamiche narrative deboli e prevedibili. In pratica ci troviamo di fronte ad una classica storyline da teen drama con temi già affrontati (e meglio) milioni di volte: la scuola per adolescenti benestanti in cui ci sono i poveri che sono potuti entrare perché hanno vinto la borsa di studio e sono snobbati ed emarginati ma in realtà sono i più talentuosi, la ragazza ricca che sembra superficiale e viziata e invece è buona e profonda, il gay sensibile ed esibizionista, i ragazzi più popolari (come si dice in gergo adolescenziale) e quelli freaks, insomma una sequela di cliché stereotipati alla Saranno famosi che rende i personaggi noiosi e poco credibili. E poi ci sono “i cattivi” che sono invidiosi. La sceneggiatura dunque è sciatta e piatta, con una struttura narrativa che arranca in una serie infinita di sottotrame (da telenovela) poco efficaci e la storia spesso retorica e prevedibile prosegue con fatica e noia.

 Il cast è costituito da giovanissimi protagonisti che, alle prese con personaggi incasellati in stereotipi e dialoghi poco incisivi e superficiali, non possono aggiungere molto al risultato finale: fra i migliori protagonisti senz’altro ci sono Franco Masini nei panni di Luka, il figlio gay di un miliardario che non lo vorrebbe artista ma studente di economia, Azul Guaita nel ruolo di Jana, la ragazza ricca e già famosa che vuole essere una vera artista e Sergio Mayer Mori nel ruolo di Esteban, un ragazzo povero e di provincia ma con un grande talento.

Anche l’aspetto musicale,che dovrebbe essere centrale nella storia, non viene rappresentato con veridicità e realismo: non vengono raccontati nè il percorso di formazione degli artisti nè la loro evoluzione. Siamo insomma lontanissimi dai livelli parecchio alti, di altri teen drama di maggiore successo come Sex educationThe end of fuc**ing world o Euphoria.

La mia valutazione




Alla prossima

Luce <3



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